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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


826 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 7, 31-37. 07/09/2024
826 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 7, 31-37.

Dal Vangelo Secondo San Marco.

In quel tempo, Gesù, 31 di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effatà" cioè: "Apriti!". 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!" (Marco 7, 31-37).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “In quel tempo Gesù si Recò in pieno territorio della Decapoli”.
Gesù: “Fu lì che Mi condussero un sordomuto, pregandoMi di Imporgli la Mano.
Ritenni di Portarlo in disparte, affinché non ci fosse né una osannazione né, tantomeno, un mormorio di gelosia, di invidia.
Era un popolo con poca fede, non so se Dire che era più sordomuto quell’uomo, oppure coloro che sentivano e parlavano.
Così Sentii di AffidarMi alla Clemenza del Padre, per Dare Testimonianza di Quanto erano Amati da Lui, fino al Punto che Mi Trovavo lì per Dargli la Possibilità di Convertirsi e Credere che Tutto è Sotto lo Sguardo di Dio Padre.
Così, quando eravamo in Disparte, gli Posi le Dita negli orecchi e con la Saliva gli Toccai la lingua, Guardai Verso il Cielo, Emisi un Sospiro e Dissi: “Effatà”, cioè: “Apriti”.
Sì, Figlia, Narra Ciò Che ti Diviene Verità Attraverso il Vangelo”.
La Portavoce: “Hai Preso, Signore, la Saliva, Che Esce dalla Tua Bocca, perché Dentro di Te Porti la Divinità, da Dove Attingi in una Comunione Perfetta con il Padre, perché a Seguire il Tuo Sguardo si Volge Verso l’Alto”.
Gesù: “A Testimoniare: Tutto Ciò Che Compio è per Volontà del Padre Mio e Questa è la Verità del Mettersi a Servizio, la Pienezza dell’Umiltà Che, in Seno all’Amore, Che Dona la Vita, Fa Miracoli: Lode per i Cieli e Guarigione sulla Terra”.
“E subito gli si aprirono gli orecchi si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente”.
Gesù: “Dissi loro di non dirlo a nessuno, perché la Mia Missione era di Convertire le genti, così da Comprendere la Fede e Avvicinarsi con Fiducia Verso la Verità di Figli.
Ma la loro fragilità nella Fede era tale, che lo Stupore è così Grande, da Testimoniare:
“Ha fatto bene ogni cosa, fa udire i sordi e fa parlare i muti!”.
La Portavoce: “Signore, Ora mi Diventa Luce: è una Cosa Bella la Guarigione.
Ma se non Segue un: “Credo” dal Profondo del Cuore, il Miracolo è Incompiuto, anche se, a vederLo, è nella perfezione degli uomini, ma non agli Occhi del Padre”.
Gesù: “Figlia, Capissero Questo gli uomini, avrebbero più Fiducia nel Padre, Che Vuole per Ogni Figlio non la vita che passa.
Ma la Vita Eterna.
E così sia!”
(05.09.2024 Giovedì. S. Marcello. S. Madre Teresa di Calcutta).


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