203-5 Apocalisse 1, 5-8 “Sì, Amen”.
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25/02/2011 |
203-5 Apocalisse 1, 5-8 “Sì, Amen”.
Il Dio della Chiesa: 1, 4-8.
Ap 1, 5 “e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. 7 Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen! 8 Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!”.
Luci su Ap 1, 5-8.
1 > 1, 5a: “e da Gesù Cristo, il testimone fedele” : vedevo Gesù, Testimone Che ha dato Concretezza alla Fede: il suo Credo, la Forza del suo Credo.
2 > 1, 5b: “il primogenito dei morti” : Gesù è il Primogenito dei Morti, perché è stato l’Unico e l’Irripetibile, Concepito per Opera dello Spirito Santo ed è come se è la Purezza Che sperimenta la Morte e il Risorgere, Cosa Unica al Mondo: lo Spirito Santo Che si è fatto Uomo, poi è Morto ed è Risorto ed è Risorto come Spirito Santo, Che ha ridato Vita anche alla Carne.
3 > 1, 5c: “e il principe dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue” : Gesù è stato l’Unico ad avere questa Regalità come Spirito e come Uomo. È come se vedo i Cieli, la Trasparenza, Colui Che discende dal Cielo in Veste di Cristo ed è l’Unica Trasparenza Che è stata Incoronata sulla Terra: è stato Incoronato nella Santità, l’Unico, l’Assoluto Che ha questo Sangue Reale, Questo Primogenito Che discende direttamente dal Padre e quel Sangue Spirituale di Dio Che scorre attraverso Gesù; anche qui, come Dio si serve del Figlio, per lavare i peccati, ma Tutto scaturisce dal Padre, attraverso il Figlio Che opera.
4 > 1, 6: “che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen” : il Padre, attraverso il Battesimo di Gesù, ha permesso ad ogni Figlio di partecipare del Battesimo in Cristo; per questo ogni Figlio partecipa del Sacerdozio del Padre: è questa Gloria e questa Potenza che è Alfa e Omega, Che non ha Inizio e non ha Fine, Che Dio, attraverso il Figlio, ha fatto di ogni Figlio l’Alfa e l’Omega, introducendoci nel Sacerdozio del Padre.
5 > 1, 7a “Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà” : colgo il Continuo della Rivelazione che ha donato a Pietro, Giacomo e Giovanni quando ha detto loro di mantenere il Silenzio su Tutto Ciò che avevano visto (Mt 17, 1-13), perché sarebbe venuto il Tempo in cui Lui si sarebbe manifestato in Tutta la sua Gloria.
Gesù è Colui Che si è manifestato in Tutta la sua Gloria, rendendosi Visibile a tutti, dando Compimento alla Promessa fatta ai suoi Discepoli.
6 > 1, 7b “anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto” : quante e quante volte il Signore ha annunciato all’Uomo di ascoltare, di accogliere le Volontà del Padre, prima che l’Uomo dovesse fare: “Mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa”, quella colpa frutto di disobbedienza e di grandezza umana, la poca fede dell’Uomo e la Grandezza della Fede di Gesù, il confronto tra la superbia e l’Amore: chi potrà mai essere il vinto e il Vincitore?
La stoltezza dell’Uomo, la Saggezza di Dio.
7 > 1, 7c “Sì, Amen!”: Gesù: “All’Uomo dico di non porre mai la Volontà dell’Uomo a confronto delle Volontà di Dio. All’Uomo non è dato di sapere il Compiuto, a Dio sì”. Per questo dare a Dio il: “Sì” Pieno, il: “Sì” del Compiuto, l’affidare la propria Vita al Padre Celeste.
8 > 1, 8a “Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio” : l’Immensità della Perfezione di Tutti i Tempi del Visibile e dell’Invisibile, l’Unico, l’Assoluto, la Luce, la Sorgente, l’Infinito, l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine.
9 > 1, 8b “Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!” : Dio Che è, Dio Che viene, Dio Che torna, l’Onnipotenza dell’Assoluto, l’Unico Re della Creazione.
Luci su Apocalisse 1, 5-8: Visione.
Vedo la Processione del Venerdì Santo e Gesù Morto. È come se c’è un altro turco, davanti ad un’altra Tenda, dove c’è Gesù Morto, con 4 Candelabri e una Fiammella accesa davanti.
Poi un’altra Tenda, con un turco davanti ed è come se c’è un quadro, dove ci sta la Croce e, ai Piedi della Croce, c’è Maria, la Maddalena e un’altra Donna. Questo quadro ha una cornice tutta in oro, con i quattro Candelabri e una Fiammella davanti.
È come se la Passione di Gesù, ogni Venerdì Santo, è il ripetersi di quella Funzione, di queste Tradizioni, spiritualmente è come se ci ripresenta sempre questo turco, inteso come bruttezza, come malvagità, come cattiveria; e questa Fiammella che custodisce, purifica.
C’è un’altra Tenda, davanti c’è un cammello e, sopra questo cammello, ci stanno i figli spirituali di Maometto. E, dentro la Tenda, è come se c’è l’Ultima Cena di Gesù con i Discepoli, quando Lui spezza il Pane.
Questo Gesù, Che fa Luce, Che ci mostra l’Ultima Cena, come Insegnamento di Nitidezza, che esiste un Solo Padre, un Solo Dio, un’Unica Religione: il Cattolicesimo.
In una Tenda è come se c’è sopra un Tavolo di Pietra, ci sta un Cuore Trafitto e la Corona di Spine poggiata e un Lenzuolo Bianco e una Cinta Dorata di stoffa, dei Sandali: è come se sono fatti di Spine. Davanti a questa Tenda ci sta un israelita.
Colgo come se questo Israelita sta ad indicare un Popolo, come se Dio sposterà questo Israelita. Dio entrerà in questa tenda e si riapproprierà di tutte le Cose che appartengono a Gesù, tutte queste Cose che stanno sul Tavolo di pietra, come se volesse chiudere una Storia con loro. Non mi viene dato di cogliere se questi faranno parte della Nuova Umanità. È come se il loro tempo sta per scadere e loro non hanno riconosciuto. È come se sta per togliere questa Protezione: Lui fa Pulizia su questo Tavolo, togliendo tutta questa Spiritualità di Gesù, questo Passaggio di Gesù. Tutto diventerà arido, questa pietra fredda.
In un’altra Tenda ci sta l’Arcangelo Gabriele. È una Tenda Piena di Luce e, dentro, ci sta un Tavolo e, sopra questo Tavolo, ci sta il Pane, una Spiga di Grano, un Grappolo d’Uva, un Calice e una Colomba.
Io queste Tende le ho viste a ritroso, sistemate come ad arco ed io andavo a ritroso (25.02.2011 Venerdì. S. Nestore. S. Cesario. S. Aglae).
Luci sulla Visione.
1 > “Vedo la Processione del Venerdì Santo e Gesù Morto” : è come se vedo un Orizzonte a distanza.
È come se questo Orizzonte si apre e vedo al di là di questo Orizzonte e mi riporta ai Tempi Lontani.
C’è una Pietra Bianca, su questa Pietra Bianca c’è il Corpo di Gesù, avvolto in un Lenzuolo Bianco. Davanti a questa Pietra lo Spirito Santo, una Luce ai Quattro Lati: ci sono Quattro Angeli.
Vedo i rovi. Vedo i personaggi di altri tempi. Ci sono anche dei Pastorelli.
2 > “È come se c’è un altro turco, davanti ad un’altra Tenda, con Gesù Morto, con quattro Candelabri” : quella che sto vedendo adesso è un’Immagine Spirituale, Ciò che è stato di Gesù nell’Atto della Morte.
E adesso il cogliere la presenza di questo turco davanti alla Tenda Dove c’è Gesù Morto: rappresenta quel peccato, la malvagità dell’Uomo che ha commesso tale Sacrilegio.
È a causa di quel peccato, di quell’oltraggio fatto a Gesù che l’Uomo non riesce a cogliere appieno la Grazia di quell’Atto d’Amore. Quel turco rappresenta i nostri dubbi, ciò che ci impedisce di vedere al di là di quella Tenda, di quell’Orizzonte, per poter vivere quell’Atto d’Amore in tutta la sua Pienezza nella quotidianità.
Quel turco, che non è altro che l’allontanarci quell’Amore, il farci cogliere la distanza che si interpone tra la Luce e il nostro buio. Per questo il vedere quella processione, che è diventata solo un rito di consuetudine, un richiamare quei tempi, una tradizione.
Ma Gesù non è una tradizione, Gesù è un Continuo, Gesù è Vita, è Quotidiano da vivere. Con Gesù non si vive il passato, si vive il Presente, quel Presente che fa diventare quei Candelabri Angeli, Padri, Discepoli, i Cieli in Tutte le loro Verità, il Vero: “Credo”, la Vera Spiritualità.
3 > “e una Fiammella accesa davanti” : è la Vita, è lo Spirito Santo.
4 > “Poi un’altra Tenda, con un turco davanti ed è come se c’è un quadro, dove ci sta la Croce e, ai Piedi della Croce, c’è Maria, la Maddalena e un’altra Donna” : ancora la figura di questo turco: l’iniquità di ogni Uomo, che impedisce di vivere in Pienezza la Vera Fede ed è lì, a custodia di questi ricordi del passato incorniciati: un ricordo.
Ma chi volge lo Sguardo verso la Vera Fede riesce ad oltrepassare quel turco, ad entrare in quella Pienezza di Ciò che è stato il vivere Reale, Concreto di Tutto quel Dolore sotto la Croce, di Tutte quelle Grida che squarciavano i Cieli.
Si coglie tutto il vivere la Consapevolezza, la Forza dello Spirituale, che non conosce tempo. Non più quella fede dormiente, ma quel Risveglio del vivere la Fede in Tutta la sua Corposità, in Tutta la sua Spiritualità.
5 > “Questo quadro ha una cornice tutta in oro, con i quattro Candelabri e una Fiammella davanti” : se ogni Figlio lasciasse quel turco, quella cornice d’oro, occupandosi solo di quella Fiammella che è la Vera Essenza dell’Amore di Dio: quanta Luce, quanta Ricchezza, quanto Luccichio Interiore, quanto più vicini a quella Casa del Padre.
6 > “È come se la Passione di Gesù, ogni Venerdì Santo, il ripetersi di quella Funzione, di queste Tradizioni, spiritualmente è come se ci ripresenta sempre questo turco, inteso come bruttezza, come malvagità, come cattiveria” : questo turco, che ci impedisce di arrivare a quella Fiammella, alla Verità Assoluta, a quella Verità in Cui è racchiuso il Sacrificio di Gesù e viverne tutta la Pienezza.
Questo turco che ci ostruisce l’aprire di questi Orizzonti, il non fermarsi alle apparenze, alle facciate, ma il cercare la Luce, quella Luce che mette in discussione le Coscienze, i Cuori, le Menti alla Ricerca della Vera Ragione della Vera Vita, alla Ricerca di quel Cammino da seguire come Veri Figli di Dio, come Figli che vengono guidati a quei Pascoli Erbosi: la Sazietà, il Nutrimento, la Pienezza, i Figli Che Dio aveva Previsto.
7 > “e questa Fiammella che custodisce, purifica” : quella Fiammella è sempre Lì, pronta per essere riaccesa, perché lo Sguardo di ogni Figlio non si ferma alle apparenze, a quei sepolcri imbiancati, ma arrivano a quelle Profondità per ricostruire, per ridare Voce alle Lodi di Dio.
8 > “C’è un’altra Tenda, davanti c’è un cammello e, sopra questo cammello, ci stanno i figli spirituali di Maometto. E dentro la Tenda è come se c’è l’Ultima Cena di Gesù con i Discepoli, quando Lui spezza il Pane” : Gesù, Che spezza il Pane: l’Ultima Cena, quel Gesto Eterno, quell’Agnello Che lava i nostri peccati, un Atto di Grazia Straordinario, il Dono del Padre Celeste: l’Eucaristia, la colgo una Grandezza così Celeste, Dove noi, Figli della Terra, siamo Eredi, ma è una Eredità che bisogna onorarLa, rispettarLa, accoglierLa in tutta la sua Grandezza o non porta Frutti dentro di noi.
Per questo il cogliere quel cammello, richiama il deserto, l’aridità, la non sincerità, il pronunciare parole vuote, quel vuoto che non corona la nostra vita.
Colgo quei Pochi Gesti che il Signore ha reso Eclatanti, perché parlano di Eterno: cosa sono divenuti nella vita dell’Uomo? Una Fede oscillante, un farla a propria immagine e somiglianza, sminuendo tutta quella Forza Spirituale che dovrebbe dare Frutto a Ciò che Dio ha creato.
9 > “questo Gesù, Che fa Luce, Che ci mostra l’Ultima Cena, come Insegnamento di Nitidezza, che esiste un Solo Padre, un Solo Dio, un’Unica Religione: il Cattolicesimo” : Gesù, Che è Verità e Via, la Verità ce l’ha donata facendosi Vero Uomo, Vera Carne, indicandoci la Giusta Via da percorrere. Ma in quella Via, in quella Verità, il Compiuto dell’Amore; nell’Amore il racchiuso della Libertà; in quella Libertà, il Libero Arbitrio; in quel Libero Arbitrio, l’iniquità dell’Uomo, dove ha seguito l’esempio del lucifero che si è ribellato a Dio.
Figli di Dio, che Lo hanno ricompensato scansandoLo, facendosi più grandi e sapienti di Colui Che li ha generati. E qual è la ricompensa per l’Uomo? L’essere incatenati dai peccati.
Ma nella Misericordia di Dio, il donare di Continuo la Luce, perché ogni Figlio ritrovi la Retta Via, il Giusto Valore di quel Libero Arbitrio, il seguire la Pace, il seguire l’Amore, la Via della Libertà e della Santità, l’essere guidati dal Padre, perché davanti a Lui siamo tutti suoi Figli e ci perdona di Continuo: è la sua Gloria, è la nostra Salvezza Eterna.
10 > “In una Tenda è come se c’è sopra un Tavolo di Pietra, ci sta un Cuore Trafitto e la Corona di Spine poggiata e un Lenzuolo Bianco e una Cinta Dorata di stoffa, dei Sandali: è come se sono fatti di Spine” : è come se tutti questi Oggetti, queste Figure è come se sono Simboli per rappresentare Ciò che è stato il Passaggio di Gesù su questa Terra.
Quel Tavolo rappresenta la Terra.
Quei Sandali di Spine quanto il Signore ha camminato nella iniquità della Terra, quanto Dolore, ma quanta Santità Dove Lui ha poggiato i Piedi, l’imprimere della sue Orme: Sentiero da percorrere. In questo Sentiero, in questa Percorrenza i suoi Insegnamenti di Luce.
Questa Corona di Spine, la sopraffazione del male sul Bene. Quanto Gesù ha dovuto pagare per le cattiverie dell’Umanità: la durezza di quelle spine così pungenti, la durezza dei nostri Cuori.
Quel Cuore Trafitto è il Dolore più Grande per Quel Gesù sulla Croce: le Trafitture del Cuore della Mamma: il cogliere quella Comunione Piena tra il Cuore di Mamma e il Cuore di Quel Figlio e le Gocce che scendono giù da quel Cuore, che sgorgano da quelle Trafitture di Gesù e l’Amore del Padre Che passa e che lava la cattiveria dell’Uomo, quel Perdono che ode il Padre, che arriva al Padre è la Grazia che c’è come Ritorno dal Padre, perché in quel Perdono del Figlio per l’Umanità l’Apertura dei Cieli per i Figli della Terra, l’Apertura delle Porte del Paradiso.
Quel Lenzuolo Bianco: Segno di Risurrezione, quello scendere agli inferi, il lasciare tutta la pesantezza umana, quelle Carni, quelle Vesti d’Uomo e rivestirsi di questo Lenzuolo, di questa Purezza, la Luce della Trasfigurazione, del Risorgere come Figlio di Dio, Figlio della Luce, l’Eterno.
E questa Cinta Dorata è la Ricchezza, è quel Simbolo di Gloria che Egli ha riportato al Padre, per sedere alla sua Destra come Figlio Primogenito del Regno di Dio.
11 > “Davanti a questa Tenda ci sta un israelita” : questo Israelita, questo Popolo Prescelto da Dio: ognuno di loro doveva essere Eco di quella Missione che Dio aveva previsto per l’Umanità, per la Terra, perché Previsti, Prescelti da Dio. Ma l’Uomo non è rimasto Servo Fedele a Dio, ma è divenuto servo di se stesso, allontanando le Verità dei Cieli.
Quanta confusione, quanti dubbi e quante responsabilità, responsabilità che sanno di continuo, di eterno, di generazione in generazione. Quanto è grave disobbedire a Dio! Quanto peso per l’Umanità! Tutte conseguenze del peccato, quel peccato che rende ciechi e sordi, semina zizzania e si espande e conquista terre, creando il buio, quelle tenebre che si sostituiscono a quel Dolce Manto Azzurro della Mamma Celeste.
È come se colgo il perché siamo tutti peccatori: perché ci siamo allontanati da quel Manto Azzurro e ci siamo avvicinati a quel manto di tenebre.
12 > “Colgo come se questo Israelita sta ad indicare un Popolo, come se Dio sposterà questo Israelita. Dio entrerà in questa Tenda e si riapproprierà di tutte le Cose che appartengono a Gesù, tutte queste Cose che stanno qui, come se volesse chiudere una Storia con loro” : colgo quanto scenario davanti agli Occhi del Padre, Lui Che è così Infinita Bontà, opererà ancora una Grazia, una Grazia già annunciata sul Grande libro, il Dono della Luce, quella Luce Che farà tremare quelle tenebre.
Dio Che lavorerà su ogni Figlio, riportando alla Luce le Verità di ognuno, separerà il Bene dal male. È di nuovo in questa Luce che Lui proporrà di scegliere: chi vuole seguire la Luce, Che introduce alla Nuova Umanità, ai Nuovi Cieli, e chi vuole rimanere in quelle tenebre, dove, liberamente, le tenebre opereranno rendendo schiavi del peccato i Figli di Dio.
Dio è Amore, Dio è Verità, Dio è Giustizia, Misericordia, Luce, ed per questo che è il Testimone Fedele: ogni suo Annuncio è Compimento.
13 > “Non mi viene dato di cogliere se questi faranno parte della Nuova Umanità. È come se il loro tempo sta per scadere e loro non hanno riconosciuto. È come se sta per togliere questa Protezione: Lui fa Pulizia su questo Tavolo, togliendo tutta questa Spiritualità di Gesù, questo Passaggio di Gesù. Tutto diventerà arido, questa pietra fredda” : Gesù: “L’Annuncio del Padre è sempre Annuncio di Luce ma, dove non viene accolta, Lui rispetta e si ritira. Ma che l’Uomo non dimentichi mai che Dio non permetterà mai che la Luce si mescoli con le tenebre, perché la Verità è Una e Unica: la Luce è di Dio, le tenebre di satana”.
Il Padre Celeste: “Amen”.
14 > “In un’altra Tenda ci sta l’Arcangelo Gabriele. È una Tenda Piena di Luce e, dentro, ci sta un Tavolo” : mentre prima coglievo la Concretezza di Gesù sulla Terra, invece in questa Tenda è racchiusa tutta la Parte Spirituale, quella Parte che parla della Risurrezione, i Frutti della Risurrezione, Ciò Che annuncia l’Arcangelo Gabriele.
Egli annuncia i Frutti della Risurrezione del Cristo, su quel Tavolo è esposto Ciò che è Concretezza nei Cieli.
15 > “e, sopra questo Tavolo, ci sta il Pane, una Spiga di Grano, un Grappolo d’Uva, un Calice e una Colomba” : è come se è un’Immagine che racchiude Tutta l’Essenza dell’Eucaristia: il Pane, Nutrimento per quel Chicco: la Fede che diviene Spiga Dorata.
Il Grappolo d’Uva, Frutto della Vite, il Tutto Racchiuso dentro a quel Calice che si fa Cibo e Bevanda di Vita Eterna, il Tutto guidato dallo Spirito Santo, quella Colomba, Segno di Pace e di Amore.
È come se la Spiritualità dei Cieli è divenuta Concretezza sulla Terra. Nei Cieli si vive la Trasparenza, la Luce di questo Banchetto. Sulla Terra si ha la Visibilità di questa Preparazione, l’Altare, mentre nei Cieli si vive solo l’Essenza. Tutto è Luce, Tutto è Trasparenza, ma Tutto è Racchiuso in quella Trasparenza: la Spiritualità della Fede.
16 > “Io queste Tende le ho viste a ritroso, sistemate come ad arco ed io andavo a ritroso” : la Spiegazione è che Tutto è stato narrato dall’Arcangelo Gabriele: Egli ha annunciato Tutta Questa Visone, Questo Spirituale, Che è stato annunciato nei Cieli e giunge sulla Terra.
Tutto è stato guidato dalla Luce, Tutto è scaturito da quel Banchetto Imbandito nei Cieli, l’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele Che illumina e ci fa Scuola in questa Comunione tra Cielo e Terra. Tutto è collegato, la Trasparenza della Fede che scaturisce dai Cieli, ma che diviene Corposità sulla Terra.
Note.
1. Il Sacerdozio Battesimale: dalla Venuta di Gesù, Gesù ha battezzato con Sangue-Acqua e Spirito, questo Passaggio ogni volta che si ripete un Battesimo, in un bimbo va ad imprimersi questa Fede nell’Anima. Se Gesù regna in ognuno di noi e in noi c’è il Tabernacolo, ognuno di noi è Chiesa e ognuno di noi è Amministratore di questa Chiesa.
2. Il Manto Azzurro di Maria: Ci siamo chiusi nell’umano, ci siamo chiusi all’Amore di Maria, ci siamo allontanati dai Cieli e ci siamo avvicinati al male, allontanandoci da Dio e da Maria.
Mentre prima Dio aveva creato Adamo ed Eva e Tutto era Armonia e Tutto era Cielo, è come se con il peccato originale la Terra si è staccata dai Cieli e l’Uomo, che ha continuato a seguire la scia di Adamo ed Eva, ha creato sempre più ombre.
Poi quel Manto Azzurro Dio l’ha ricreato donando la Mamma Celeste, donando Maria alla Terra. Con Maria voleva reintrodurre la Salvezza, l’Amore. E per la seconda volta ci siamo allontanati dal quel Manto Azzurro, dall’Amore, avvicinandoci a quel manto di tenebre e di qui il tornare ad essere tutti peccatori, perché tutti umanizzati.
Dio, creando il Cielo Azzurro già l’aveva previsto come Manto di Maria, quell’Azzurro e quell’Immensità di Maria, del Manto di Maria.
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