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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


642 Gesù: "Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" (18.03.2023 Sabato. S. Cirillo di Gerusalemme) (Sabato III Settimana Quaresima). 17/03/2023
642 Gesù: "Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" (18.03.2023 Sabato. S. Cirillo di Gerusalemme) (Sabato III Settimana Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Luca.

In Quel Tempo Gesù disse 9 Questa Parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: [10]«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. [11]Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. [12]Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. [13]Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14]Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: "ĽEvangelista Luca ci racconta una Parabola Che, in Quel Tempo, Gesù disse a dei giusti, che presumevano di esserlo, disprezzando gli altri.
Due uomini andarono al Tempio a pregare, uno era fariseo e ľaltro pubblicano.
Il fariseo, che si sentiva giusto, pregava tra sé e diceva: "O Dio, Ti ringrazio che non sono come gli altri uomini ladri, ingiusti, adulteri e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decine di quanto possiedo".
Il sentire la descrizione che dava di sé questo fariseo: come si può pensare che si senta giusto e possa piacere a Dio, visto che si è innalzato, mettendo in mostra ciò che fa, senza neppure ringraziare Dio, Che gli dà la Forza di rispettare i Comandi.
E, per di più, giudica gli altri uomini.
Chi è lui per dare un giudizio e scusare? Ecco, già questo basterebbe per essere fuori dall'essere giusto, perché non c'è umiltà, ma presunzione e giudizio.
Quando si fanno le Cose Gradite a Dio, ci dovrebbe essere Gioia, perché c'è del Giusto e non innalzamento e compiacersi di se stessi.
Poi Gesù ci racconta del secondo uomo, pubblicano, che si fermò a distanza. E non osava neppure alzare gli occhi al Cielo. E si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi Pietà di me, peccatore".
E questo è tornato a casa Giustificato, perché dove c'è peccato, ma c'è Pentimento e si chiede Perdono al Padre, Lui ti Concede Grazia, perché non vuole Sacrificio, ma ľAmore e la Vera Conoscenza di Dio più degli Olocausti.
Per Questo Gesù insegna che chi si esalta, come ha fatto il fariseo, sarà umiliato.
E chi si batte le Mani al Petto, perché Umiliato per i suoi peccati, sarà Esaltato.
Il Padre ama la Via del Giusto nella Verità delľAmore.
E non chi si vanta nella via delľinnalzamento e presunzione.
ĽUguaglianza è Sinonimo di Figli".
(18.03.2023 Venerdì. S. Cirillo di Gerusalemme).


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