543 Il Padre Celeste: “Imparare a cercare la Via Maestra, Che è Mio Figlio Gesù”. 15/02/2022
543 Il Padre Celeste: “Imparare a cercare la Via Maestra, Che è Mio Figlio Gesù” .

305, 23 Gesù > “e poi presenta una tribolazione di morte” : quel camminare come figli di due genitori, con lo sguardo rivolto verso il basso, senza orientarlo al Padre e ringraziarLo, fa dei Figli sepolcri imbiancati e quella tribolazione che si subisce, non troverà mai sazietà.
Corpi sempre più affamati e assetati, avendo davanti una tavola imbandita di cibi e bevande, ma così spenti e inariditi (dall’Argomento 305).

Il Padre Celeste: “Figlia, ti benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, non sei Compresa e Questo dà Dolore a te e ai Cieli.
Tutto Ciò Che volevo insegnare loro è una Verità: “sepolcri imbiancati”; si sono persi nelle loro ragioni, nei loro pensieri e non sono entrati nell’Ascolto.
“Sepolcri imbiancati” sono tutti coloro che non guardano Prima all’Essere Spirito, Anima, Che è Mio Dono, Presente in Ogni Corpo, Dove ogni Figlio è tenuto a rispettare e saziare per rimanere Orientato a Me, Che sono il

PADRE DELLA VITA.

E, Poi, guardare con Occhi Veritieri la Concretezza di chi li ha messi al Mondo.
Da Qui, imparare a cercare la Via Maestra, Che è Mio Figlio Gesù.
Se si riconosce Questa Presenza per Fede, si parte Prima dal Nutrire l’Anima, rendendo Benevolo lo Spirito e, Poi, si fanno i Passi Umani, senza errori, perché non regna la confusione.
Dopo aver dato Lode al Padre e alla Madre Celeste, anche davanti al cibo umano si ha il Piacere di accostarsi per nutrire il Corpo.
Figlia, Questa è la Meditazione per ogni Figlio, perché ogni Figlio possa, con Questa Luce, viverLo e, Poi, di Riflesso, far vivere gli altri.

VIVERE IL DIVINO È UN CAMMINO DI

OBBEDIENZA–VIA

ASCOLTO-VERITÀ

DISCERNIMENTO-VITA:

CRISTO,
PER GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ.

E COSÌ SIA!”.

Le Luci dell’Argomento 305 si trovano sul Sito

(13.02.2022 Domenica. Ss. Fosca e Maura, Martiri).


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Pace e Ogni Bene a voi, Cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
Con piccolezza affido alla vostra preghiera le Luci Che Gesù ha dato attraverso la Portavoce, sul Vangelo di Oggi.

189 Gesù: “Tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa”.

Commento e Note di Gesù su Matteo 16, 13-20.

Matteo 16, 13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?”. 14 Risposero: “Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti”. 15 Disse loro: “Voi chi dite che Io sia?”. 16 Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. 17 E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei Cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le Chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli”. 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. (Matteo 16, 13-20).

Luci sul Brano di Vangelo.

Gesù mi racconta: “Figlia, nel mio Lungo Pellegrinare, entrai nella Regione di Cesarea di Filippo e, radunati i miei Discepoli, chiesi Loro quale era il pensiero della gente sul Figlio dell’Uomo, Colui Che era stato Predestinato a scendere sulla Terra, Colui Che attendevano per la Salvezza del Mondo.
E i miei Discepoli mi risposero che il Figlio dell’Uomo, per alcuni era Giovanni il Battista, per altri era Elia, per altri era Geremia e, per qualcuno, anche Qualcuno dei suoi Profeti.
Però, poi, non mi fermai alle genti, ma volli sapere da Loro: “Chi pensate che Io sia?”. E il Primo a risponderMi fu Simon Pietro Che Mi disse: “Sei Tu il Signore tanto Atteso, sei Tu il Figlio del Dio Vivente, sei Tu il Cristo Che è Venuto per la nostra Salvezza”.
Ed Io risposi: “Beato sei Tu, Simon Pietro, Figlio di Giona, perché in Te solo lo Spirito Santo ha operato, Ti ha dato Luce perché né come Uomo, né come Figlio di Discendenza Tu potevi dare tale Risposta.
Per questo il Padre mio Ti ha Prescelto e il Padre mio ha visto in Te il coronare del suo Pensiero: in Te edificherà la mia Chiesa, Dove la Luce arginerà ogni infero.
Nessuno varcherà la Soglia di quelle Mura Gigantesche, perché solo a Te darò le Chiavi che apriranno il Regno dei Cieli, quelle Chiavi che apriranno quella Porta, che è Argine per le profondità dell’Uomo, dove sarà eretto il mio Tempio.
E Tutto Ciò che entrerà nel mio Tempio, entrerà nella Porta dei Cieli e tutto ciò che sarà arginato al di fuori di quelle Porte, non varcheranno le Porte dei Cieli.
Figlia, in Simon Pietro è stato impresso il Valore, la Grandezza la Conoscenza dell’Anima, Che è il Tabernacolo dentro le Carni, dentro il Figlio dell’Uomo.
È da quella Chiesa Edificata che ha avuto Inizio il Cammino della Vera Fede, quel Donare del Padre, quell’Accogliere del Figlio e quel Riportare al Padre, Dove Tutto è impresso in quell’Eterno, che è custodito nell’Essere Umano: la Creatura Pensata da Dio”.
L’Edificare della Chiesa di Dio: prima che nel materiale, l’ha edificata nella sua Presenza Viva dell’Uomo, nell’Anima, per questo ha Fondamenta Solide, perché impresse dal Padre e tornano al Padre, quell’Appartenenza a Dio, quella Chiesa Presente in ognuno di noi, che solo Dio può gestire, per questo con Fermezza Gesù ha stabilito che gli inferi non prevarranno su di Essa, perché è Sigillo del Padre. Solo il Padre può donare la Linfa Vitale, solo il Padre può gestirla, solo il Padre può disporne.
Gesù: “Figlia, questa è la mia Testimonianza della Profondità di questa Parabola, che è stata mia Parola donata per Opera dello Spirito Santo e che ora la mia Luce dona Luce in Tutta la sua Verità. Questo è il Discernere del Buon Maestro.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (31.10.10 Domenica. s. Lucilla. S. Quintino).

Note sulle Luci.

1 > “e il Padre mio ha visto in Te il coronare del suo Pensiero” : perché in Simon Pietro c’era già questa Fede Vera: credere al Padre e credere al Figlio è, quindi, l’Apertura a ricevere lo Spirito Santo.

2 > “in Te edificherà la mia Chiesa” : Simon Pietro è il Primo Che è stato toccato nell’Anima dallo Spirito Santo.

3 > “Dove la Luce arginerà ogni infero” : se tu apri le Porte allo Spirito Santo, lo Spirito Santo ti farà da Campanellino d’Allarme: potrai riconoscere sempre il Bene dal male; significa che, accogliendo lo Spirito Santo, tu ti sei aperto ai Cieli e riconosci Gesù.
Scansando Gesù, tu non hai una guida e il male opera.

4 > “Nessuno varcherà la Soglia di quelle Mura Gigantesche” : le Mura Gigantesche sono quelle Vesti che s’innalzano, che custodiscono quello Scrigno nell’Anima.

5 > “perché solo a Te darò le Chiavi, che apriranno il Regno dei Cieli” : quelle Chiavi: è come se è un ripetersi: attraverso San Pietro si è aperta questa Novità perché Lui, aprendo le Porte dell’Anima e permettendo allo Spirito Santo di operare, ha aperto la Comunione con i Cieli, quindi in Simon Pietro ha avuto Origine questo Ponte tra i Cieli e la Terra.
Per la Prima volta questo è stato impresso in un Essere Umano: il Ponte tra Cielo e Terra l’ha aperto Gesù, ma è come se ha lasciato il Testimone a Simon Pietro.

6 > “quelle Chiavi che apriranno quella Porta, che è Argine per le profondità dell’Uomo, dove sarà eretto il mio Tempio. E Tutto Ciò che entrerà nel mio Tempio, entrerà nella Porta dei Cieli” : solo quando noi avremo la Vera Fede, ci verranno consegnate queste Chiavi, che aprono questa Porticina dell’Anima, dove c’è la Comunione con la Porticina dei Cieli: e tutta la Bellezza che entrerà nell’Anima, entrerà come Bagaglio nel Regno dei Cieli.

7 > “e tutto ciò che sarà arginato al di fuori di quelle Porte, non varcheranno le Porte dei Cieli. Figlia, in Simon Pietro è stato impresso il Valore, la Grandezza la Conoscenza dell’Anima, Che è il Tabernacolo dentro le Carni, dentro il Figlio dell’Uomo” : e tutto ciò che è bruttezza per la nostra Anima, non entrerà nel Regno dei Cieli.
Qui è come se questo Dono Miracoloso che è stato offerto a Simon Pietro è come se, di riflesso, è stato donato a tutti i Figli dell’Umanità, perché quando Dio dona ad uno, dona per tutti, perché Tutti suoi Figli.
Gesù ha lasciato a Lui questa Eredità e, per Lui, a tutti i Figli.

8 > “È da quella Chiesa Edificata che ha avuto Inizio il Cammino della Vera Fede, quel Donare del Padre, quell’Accogliere del Figlio e quel Riportare al Padre” : perché la Vera Fede si coglie nell’Anima e non nella mente e la Vera Fede dà l’Apertura a quella Porticina e si predispone ad accogliere ed edificare la Parola del Padre, donata nel Figlio e riportata al Padre.

9 > “Dove Tutto è impresso in quell’Eterno, che è custodito nell’Essere Umano, la Creatura Pensata da Dio. L’Edificare della Chesa di Dio: prima che nel materiale, l’ha edificata nella sua Presenza Viva dell’Uomo, nell’Anima, per questo ha Fondamenta Solide, perché impresse dal Padre e tornano al Padre, quell’Appartenenza a Dio, quella Chiesa Presente in ognuno di noi” : perché nella nostra Anima è impresso l’Eterno, perché l’Anima ci viene donata dal Padre fin dal Momento in Cui Lui ci pensato: è dal Momento di quel Soffio Vitale che ha origine la Chiesa di Dio in ogni Figlio. Infatti Dio, prima che nel materiale, ha edificato la sua Presenza Viva nella nostra Anima.

10 > “che solo Dio può gestire, per questo con Fermezza Gesù ha stabilito che gli inferi non prevarranno su di Essa, perché è Sigillo del Padre. Solo il Padre può donare la Linfa Vitale, solo il Padre può gestirla” : la nostra Anima appartiene a Dio, solo Lui la Può gestire per questo nessuno, all’infuori di Lui, può entrarci.
Ed è per questo che colgo che Gesù, con Fermezza, sostiene questo.

11 > “solo il Padre può disporne” : perché in quell’Anima, Pensata da Dio, può esserci la Comunione tra i Cieli e la Terra, per questo a Lui gestirla.

12 > “Figlia, questa è la mia Testimonianza della Profondità di questa Parabola, che è stata mia Parola donata per Opera dello Spirito Santo e che ora la mia Luce dona Luce in Tutta la sua Verità. Questo è il Discernere del Buon Maestro” : Gesù mi ha insegnato il suo Discernere sulla sua Parola, Ciò che si nasconde dentro le Profondità dell’Eterno.
È come se Gesù ha voluto dare prova ai suoi Figli che è Lui Che sta donando questa Realtà di Luce, questa Scuola Divina attraverso la sua Portavoce.


Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


L’Argomento 189 si trova sul Sito
Santa Festa della Cattedra di S. Pietro.
Nel Signore,
fra Lino.


postato da: Fra Lino 22/02/2022


Pace e Ogni Bene a voi, cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
I Santi Vivono nei Cieli e, come S. Gabriele dell’Addolorata, ci indicano la Strada della Vita.

387 Gesù: “Se i Cieli parlano è Sempre per Amore Misericordioso”.

S. Gabriele dell’Addolorata: “A Voi, piccolo gregge di Gesù e Maria, parlo per la Lode e la Gloria dei Cieli.
Non temere, Sorella, Ciò Che vi annuncio è per il vostro Bene, agli altri lasciate che arrivino i Frutti di Codesto Insegnamento.
E così sia!
Ecco Ciò Che il Padre Mio Mi ha insegnato: in Questo Tempo andare Davanti alla Croce prima di ogni altra cosa e attingere Tanta, Tanta Grazia, affinché la Sua Protezione, passando attraverso un’Anima, possa donare Luce Divina”.
Gesù: “So che è doloroso vedere, Figlia, ma ascolta Ciò Che vi insegna S. Gabriele: Ciò Che vi è stato Dato come Dono, non rendeteLo vano”.
S. Gabriele dell’Addolorata: “Il Signore conta su di voi. Vedrete Pecorelle Smarrite, Pecorelle alla deriva per le troppe sofferenze. Ancor peggiore sarà vedere Anime che implorano il Signore di illuminare la Terra, ma non sentono e non vedono risposta.
Ecco a Cosa siete chiamati: a donare Ciò Che vi ha insegnato la Parola: è l’Unica Acqua Che possa dissetare e lavare le corazze, per tornare a vedere la Luce.
Sì, Sorella, è Tanto Ciò Che vi viene chiesto. Ma il Signore fa Fede sul vostro: “SÌ”: è su di esso che sta costruendo le Fondamenta.
Non arrendetevi.
Attingete dalla Sua Parola ed illuminate le Vie.
E così sia!
Sorella, una strana Giornata avete vissuto, ma è stata Donata dai Cieli, per farvi capire la Diversità del predisporsi, camminare ascoltando la Parola e cercando di camminare senza una guida che, prima vi prepari”.
Gesù: “Ecco quei momenti di silenzio, dove si incontra l’umano, vi paralizza. Troppe cose che non vanno, quante soluzioni servono.
Ma c’è un’Altra Verità: incontrare la Parola, saperLa riconoscere e poi, Abbandonati e Affidati, guardare Quel Silenzio, Che non è più tale, perché risponde, dà Gioia, dà Calore, perché Mi incontrate e, se Mi chiamate, come posso Io, Signore, non venire in vostro Soccorso?
Ecco la Mia Parola: dica a voi a Cosa siete Chiamati. Grande è la Mia Opera in Questo Tempo e di voi e di chi risponde in Questo Tempo porterà Salvezza per sé e per i Fratelli.
Ecco Cosa ho da dirvi: fate Tesoro di Questo Insegnamento.
A te, Figlia, dico: Queste Parole siano per il gruppo Modello di Cammino.
Ora uscite, leggete, meditate e, poi, incarnate senza riserve.
Se i Cieli parlano, è Sempre per Amore Misericordioso.
Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (07.09.2014 Domenica. S. Marco e Compagni Martiri. S. Grato d’Aosta).


Le Luci dell’argomento 387 si trovano sul Sito
Nel Signore,
fra Lino


postato da: Fra Lino 26/02/2022


Condivido con voi degli insegnamenti che donati ieri da Gesù alla Portavoce sul Vangelo di Marco 10,13-16 che mi hanno tanto saziata perché riconosco in essi la verità e il cammino da fare per poterli incarnare. Quando una persona ama davvero qualcuno si fa da parte e presenta al Signore le cose più importanti che ha, come coloro che portano i bambini a Gesù perché li riconoscono come Dono e vogliono bellezza per i loro piccoli. È giusto e bello presentare la Parola di Gesù ai piccoli e Gesù che è amore deve essere insegnato in tenera età perché l'anima dei bambini accoglie di più e crede di più. I discepoli non avevano compreso ciò perché avevano la conoscenza ma non erano ancora docili alla Fede e non erano entrati nella verità dell'Amore. Ciò che è importante per Gesù sono coloro che lo accolgono, solo così Egli si dona e si compiace. L' invito per noi è tornare ad essere bimbi che credono e accolgono, morire a noi stessi, togliere le pesantezze della ragione, entrare nell'umiltà di accogliere ..solo così la Parola mi nutre. La Fede porta in sé quella Benedizione che non è umana..non si allontanano i bambini dalla Fede perché loro hanno tanta apertura che diventa circolarità di bellezza con il Signore che si dona perché il suo respiro lo attinge dall'innocenza dei bambini non dagli adulti che portano pesantezze di peccati. Ciò che Gesù, attraverso la Portavoce ci invita a fare è di rivisitare la nostra vita alla luce dei 10 comandamenti e chiederci fino a che punto stiamo diventando bambini nella Fede. Antonietta
postato da: ANTO 27/02/2022


Pace e Ogni Bene a voi, cari Fratrelli e Sorelle in Cristo Gesù.
Gesù ci insegna il Modo Giusto di digiunare per una Quaresima Piena di Frutti.

468 Gesù: “Figlia, iniziate a meditare: Lunga è la Via del Digiuno”.

Gesù: “Figlia, ti benedico facendo del Mio Amore un Manto di Custodia per te, che devi accogliere la Mia Parola, nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
La tua Anima si interroga: “Come vivere il Tempo della Quaresima? Che Cos’è il Digiuno?”.
Sulla Terra, Figlia, viene visto come sottrarsi gli alimenti che nutrono il Corpo.
Tu vedi che la tua Anima farebbe ben poca cosa se si limitasse a sottrarsi qualcosa per il Corpo, perché il tuo Vedere ti porta a comprendere che nei Cieli (Purgatorio), Dove non c’è materialità: come vivono il Digiuno?
Figlia, l’allontanare dai pensieri la malvagità che deriva dall’essere padroni di se stessi e degli altri: “Tutto mi è lecito!”: ecco, morire a questo pensiero è Digiuno, perché nulla appartiene a se stessi.
Un Altro Digiuno è morire all’odio, che è cosa ben difficile, perché nell’odio c’è un nutrimento camuffato da speranza: tiene in vita finché non si adempie la vendetta.
Ciò che è menzogna è uno scoglio grande per il Digiuno, perché apre le porte alle giustificazioni, quindi ci si ritiene perfetti nella ragione e questo inganna; quanto sarebbe Bello digiunare da esse.
Figlia, iniziate a meditare: Lunga è la Via del Digiuno.
E così sia” (22.03.2013 Venerdì. B. V. Maria di Castelpetroso. S. Lea).


L’Argomento 468 si trova sul Sito.
Santo Cammino Quaresimale.
Nel Signore,
fra Lino


postato da: Fra Lino 02/03/2022


Pace e Ogni Bene a voi; cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
Gesù ringrazia S. Giuseppe, Vero Esempio di Fede per noi, per aver creduto al Padre Celeste.

143. S. Giuseppe, l’Umile Servitore di Dio per Tutta l’Eternità.

Gesù: “A Te, Umile e Docile Padre Terreno, Che hai accolto tuo Figlio come Dono dai Cieli, annunciato da un Angelo, Oggi vivi in quel Cielo Azzurro, pronunciando il tuo:

“Grazie”

a Dio, per l’Evento Unico e Irripetibile, che ha come Dono Frutti per l’Eternità.
Io, come Umile Fanciullo, dico a Te, Giuseppe: Grazie per la tua Fede, per aver creduto al Padre mio, per aver creduto ai Cieli, per aver accettato il Dono dell’Amore per l’Umanità, pur lottando con i tuoi pensieri ma, alla fine, la tua Anima ha prevalso, dando Lezioni di Spiritualità al Mondo.
Anche quando nella concretezza umana non si trovano risposte, nella Fede in Dio, ogni tempesta viene placata, torna sempre il Sereno all’Orizzonte: è in quel Chiarore che nasce la Luce Divina, perché parla di Eternità: la Veridicità dell’Esistenza di Dio, Unico Padre di tutta l’Umanità.
Ogni Madre porta in sé il Frutto dell’Amore, ma ogni Padre ne partecipa, perché questo ha stabilito il Padre mio dall’Eternità, Ciò che vi è stato di Insegnamento, riportatelo nella vostra vita, perché è Gradino per il Paradiso.
A Te, Padre mio, Che sulla Terra accompagnavi i miei Passi, Mi sostenevi, come Tu Ti sostenevi a quel povero bastone, Segno della tua Umiltà, il bisogno di sostegno, l’affidarsi sempre con Fiducia al Prossimo. Tutto questo fa di Te il mio Buon Pastore, nei miei Passi Umani.
Ed ora che la nostra Eternità è Ricolma di Luce, di Pace e il Frutto che si è Maturato per il nostro Santo Operare:

“Grazie”,

Umile Padre, s. Giuseppe: la tua Luce Mi dà Gioia nell’’Eternità. E così sia!” (19.03.10 Venerdì. S. Giuseppe).


Le Luci dell’Argomento 143 si trovano sul Sito
Santa Festa di san Giuseppe e Auguri di Santità a tutti i papà.
Nel Signore,
fra Lino

postato da: Fra Lino 18/03/2022


Pace e Ogni Bene a voi; cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
L’Arcangelo Gabriele continua a Servire i Cieli annunciando non più Gesù, ma il Cristo Risorto.

338 L’Arcangelo Gabriele: “Tutto è in Cammino”.

L’Arcangelo Gabriele: “EccoMi, Presente davanti alle Verità dei Cieli.
Figlia, sono l’Arcangelo Gabriele, Che dico a te: non sottrarti dal Compito Che ti viene affidato.
Non sei tu che stai devastando la Fede, sempre più ad immagine e somiglianza dell’Uomo.
Ma, a breve, il Signore si riprenderà Tutto Ciò Che Gli appartiene, le Verità della Fede e saranno guidate da Degni Ministri di Dio. Tutto è in Cammino.
Figlia, sono Colui Che ha annunciato la Venuta del Salvatore.
Così, Ora, annuncio a te la Venuta del Cristo Risorto sulla Terra: Opererà per la Giustizia del Padre.
E così sia!
Figlia, ti sarà annunciato il Tutto durante l’Incontro. Questo è Insegnamento e Anticipo per voi. Tutto Quello Che ti viene richiesto: di non chiuderti. Rimani Docile all’Ascolto. Sarai Maestra in mezzo a loro, per Volere del Padre.
Tutto ti sarà dato: Insegnamenti Che tu riporterai Fedelmente al gruppo e poi donerete al Mondo con Grande Ardore, così come si conviene alla Parola del Verbo.
E così sia!
Figlia, in Questo Tempo Che precede l’Incontro in te regni la Pace e la Preghiera. La tua Voce sarà Incanto di Fede. Tutti avranno ad inginocchiarsi e a cominciarti a portare Rispetto, perché in te Chi opera è il Cristo Risorto.
Parola di Dio” (18.07.2013 Giovedì. S. Marina. S. Materno. S. Ruffillo. S. Bruno).


Le Luci dell’Argomento 338 si trovano sul Sito
Santa Festa dell’Arcangelo Gabriele.
Nel Signore,
fra Lino


postato da: Fra Lino 23/03/2022


Pace e Ogni Bene a voi, Cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
Il Signore, attraverso la Portavoce, dona Luce sul Mistero dell’Annunciazione.

Dal Vangelo secondo S. Luca Luca 1, 26-38.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”.
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L'angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
Allora Maria disse all'angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”.
Le rispose l'angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”.
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
E l'angelo partì da lei (Luca 1, 26-38).

La Portavoce: “Meditando il Vangelo dell’Annunciazione, la Prima Cosa Che suscita è una Dolcezza Infinita, perché si sperimenta e si respira Aria di Piccolezza, di Innocenza, di Fedeltà: l’Abbandono, il mettere la Propria Vita nelle Mani del Padre Celeste, riconosceLo al di sopra di tutto ciò che era terreno, Ecco la Testimonianza del: “CREDO”, l’Onnipotenza di Dio Che si fa Visibile attraverso un Annuncio affidato ad un Angelo, Abitante del Suo Regno.
E Quando si manifesta a Maria, Che è stata da Sempre la Prescelta da Dio, il riconoscere subito, anche se, per la Grandezza dell’Annuncio, l’Effondersi in Lei lo Stupore.
Ma, accantonato lo Stupore, la Pienezza del mettersi a Disposizione, il farsi Piccola, Umile e Docile, il Tutto perché Ella era nella Purezza, senza peccato e, quindi, nulla poteva opporsi: non c’erano cattivi pensieri, non c’era il ribellarsi, non c’era l'incredulità perché il male non aveva varchi in Lei.
Ed Ecco che il Signore La prepara, Le dona, Passo, Passo, Ciò Che sarà di Lei: il Dono dello Spirito Santo: scenderà su Maria e concepirà un Figlio, di Nome Gesù.
Prenderà come Sposo un Uomo della Casa di Davide, chiamato Giuseppe.
Gesù sarà chiamato Figlio dell’Altissimo e Dio Gli darà il Trono di Davide, Suo Padre e regnerà per Sempre sulla Casa di Giacobbe e il Suo Regno non avrà fine.
Ecco ancora il vedere l’Innocenza di Maria Che si interroga: “Come è Possibile”, chiese all’Angelo, “Se non conosco Uomo?”.
È l’Angelo, Che ancora dona Luce a Maria di Ciò Che sarà.
Se mi soffermo su Ciò Che è di Questo Brano, colgo quanto la Fede non può partire dalla ragione umana ma, per trovare spiegazioni, uno ci si può solo incantare della Potenza di Dio, Che si serve dei Suoi Figli Terreni per operare Tutto.
Se si capisse Questo, come si può stare ancora a contrastare la Volontà del Padre? Sembra tutto così distante, ma poi, se si riflette, Tutto Ciò di Cui noi siamo a Conoscenza, non è per Opera dell’Uomo che vive sulla Terra?
Con Questo mi sento di dire a Dio: “Grazie, perché ci fai così grandi nelle nostre pochezze.
Grazie a Quella Donna e Madre, Che ha obbedito alla Tua Volontà.
È attraverso la Sua Innocenza, che Tu, Signore ci hai potuto donare Quel Figlio Salvatore, Pronto a salire su Quella Croce, per dare Testimonianza del Tuo Amore e del Suo Amore e dell’Immacolatezza di Quella Madre, Che Tu hai Coronata Regina dei Cieli e della Terra.
Capissimo Questo, dovremmo prostrarci tutti i giorni e tutte le notti Davanti a Tale Miracolo Che Tu, Padre, ci hai elargito”.

L’Argomento 440 si trova sul Sito
Santa Solennità dell’Annunciazione
Nel Signore,
fra Lino.


postato da: Fra Lino 24/03/2022


Ciò che sono riuscita a comprendere degli insegnamenti donati da Gesù alla Portavoce sul vangelo di ieri è che davanti a Dio arriva il nostro pentimento. Devo chiedermi se sono pentita a ciò che sono stata? e sono pronta a lasciare il passato e accogliere il nuovo? Il figlio nella sua libertà ha voluto fare cattivo uso della vita ma ha toccato il fondo, si è ravveduto ed è tornato dal padre testimoniando il suo pentimento senza raccontare cosa avesse fatto e senza giustificare ma pentendosi ha compreso che la vera vita è quella che da quel padre. Il padre testimonia la sua accoglienza, pronto a riconoscere il pentimento del figlio e a perdonare il suo errore e lo abbraccia e gli dimostra la sua gioia anche attraverso la materialità. Questo è insegnamento che davanti a Dio ci si va riconoscendo i propri peccati nella verità, senza giustificarli. Per quanto mi riguarda, grazie a questo cammino in questa Scuola Divina sento di avere molta più consapevolezza del significato dei peccati e quanto quel pentimento è l'unica verità da seguire. Antonietta.
postato da: ANTO 28/03/2022


Luca 15, 1-3. 11-32 In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola: Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E` tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

Pace e Ogni Bene a voi, Cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù. Quanto Dona Gesù attraverso la Portavoce, vi condivido la Sostanza di ciò che ho appreso.
La prima verità che Gesù ci insegna è che se c’è una Vera Conversione, c’è il pentimento per tutto ciò che sono stato, solo così lascio il passato e posso essere pronto ad iniziare il Nuovo con Gesù, altrimenti si reesta sempre ancorati nel passato e la fede la si gestisce a propria immagine e somiglianza. Nella libertà il figlio minore ha scelto una nuova esperienza, ha toccato il fondo, si è pentito ed è tornato dal padre cambiato ed ha testimoniato il suo Pentimento: “Ho peccato contro i Cieli e contro di te, o padre”. Quel figlio, pentito, non si sente degno né davanti a Dio, né davanti al padre suo: questo è un pentimento Sincero: il padre ha riabbracciato il tornare a vivere del figlio, perché prima, nel peccato, era nella morte.
Quel padre Giusto riconosce la Sincerità del Figlio e il suo Pentimento autentico e lo abbraccia. Non abbraccia la “carne” di quel figlio, ma quel Pentimento che riconosceva in lui, per questo è pronto a perdonargli il peccato, a rivestirlo con una nuova veste, a mettergli l’anello al dito e i calzari ai piedi: ciò che il padre vedeva nell’interiorità del figlio lo orna anche nella concretezza e da qua la festa, perché testimonia: “Questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Da qui il primo insegnamento: il Signore non ci giudica per ciò che diciamo con la bocca o portiamo nei pensieri, ma per quella Verità che legge nelle nostre profondità, se abbiamo Sete dei Suoi Insegnamenti e da Essi vogliamo attingere. Se c’è Questo Pentimento Sincero Dio perdona il peccato, che si scioglie e, liberi, si può camminare Dietro ai Suoi Insegnamenti.
La Portavoce: “Dio che cosa fa? Dio ti dice: “Io ti dono la Vita. Tu sei pellegrino per il mondo, ma sappi che la tua vita non è nel mondo, la tua Vita è camminare nel mondo con i Miei Insegnamenti perché un Giorno tu torni a Me”. Chi sceglie questa Vita, torna al Padre. Chi no, non ci torna. Ma ti dà la Libertà. Non sta dietro a te e ti dice: “Ecco stai a peccare”. Dio ti dona la Libertà. Lui sta là, ma sei tu che ti devi orientare, sei tu che devi sentire il Desiderio di tornarci nella Bellezza.
Da dove partire? Da Quella Fonte Battesimale Che è Dentro di noi, deve fare Spazio, Varco per far entrare la Luce di Dio. Ma quand’è che si può riaprire Questa Sorgente? Quando si credi in Quel Battesimo! Altrimenti non ci si riesce.
Nel Signore,
fra Lino


postato da: Fra Lino 31/03/2022


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