418 Gesù: “Cosa è Giusto: saziarsi di Me, o rimanere digiuni?”. 05/05/2016
418 Gesù: “Cosa è Giusto: saziarsi di Me, o rimanere digiuni?”.

Gesù: “Figlia, vivo la Sofferenza sulla Croce: è Quella Che sperimentano i Figli che vogliono rispettare le Mie Regole d’Amore”.
Il Padre Celeste: “Ogni Figlio pensa di essere nel giusto e siccome ogni Figlio è dotato di un pensiero, che si determina dal suo essere, dalle sue radici, dal suo vissuto: come si può pensare di trovare una Verità Assoluta?
Io, Signore, vi ho mandato Mio Figlio, ad annunciare la Mia Parola: con la Sua Vita vi è stato Testimone, affinché ognuno avesse una Fonte per attingere la Verità, Quella Verità Che è Ricolma d’Amore”.
Gesù: “Hai mai visto cadere nell’errore un Figlio che vive l’Amore del Padre Celeste? Con Assoluta Fermezza, Figlia, ti dico: non esiste, perché Quando si ascolta si è Protetti, si è Sereni, si è nel Giusto.
Allora, ciò che avete vissuto nella Santa Messa sia per voi Condivisione di Discernimento: Cosa è Giusto: saziarsi di Me, o rimanere digiuni?.
Ascolto le vostre testimonianze.
A te, Figlia, dico: la paura di dover accogliere senza nutrirti di Quel Corpo e di Quel Sangue ti ha fatto avanzare verso Quell’Altare.
Non ti sei sbagliata, perché hai affidato a Me la tua Persona.
Figlio, a te dico: non ti sei sbagliato, perché hai ascoltato i Miei Insegnamenti.
Ma vi dico anche che, entrambi, siete stati imprudenti: al Pellegrinaggio ci si viene Preparati, perché non sapete cosa vi attende. Se il vostro Pellegrinaggio è Sempre di Domenica, un Motivo ci deve essere: esiste la Messa del Sabato: andate, nutritevi, così da non dover vivere questi disagi.
Figli, più Impegno in Questo Cammino.
Figlio, a te dico: non è con la durezza, con la fermezza che si affrontano le situazioni, ma partendo dall’Umiltà, dall’Amore, altrimenti si rischia di far partire la ribellione. Coraggio! Ancora una limata. So che fai tanto, ma ricorda: la Meta è di Salvezza. E così Sia! Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, pranzate e poi affrontate la Via Crucis!” (06.09.2015 Domenica. S. Zaccaria, Profeta).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Figlia, vivo la Sofferenza sulla Croce”: Gesù: “Figlia, vedi Tanto, perché vedi nello Spirituale Dove

IO, SIGNORE,
NON SONO MAI SCESO DA QUELLA CROCE,
PERCHÉ NON PUÒ SPEGNERSI

QUEL MISTERO DI SOFFERENZA,

PERCHÉ OGNI UOMO DEVE CONFRONTARSI,
DEVE MORIRE A SE STESSO, NEL DOLORE E NELLA SOFFERENZA,
PER POTER RISORGERE INSIEME A ME NELLA
GLORIA DI DIO.

È NECESSARIO PASSARE ATTRAVERSO QUELLA

CROCE,

PERCHÉ È NECESSARIO FAR MORIRE IL PECCATO,
ALTRIMENTI NON SI PUÒ VIVERE LA RISURREZIONE.
NON CI PUÒ ESSERE RISURREZIONE,
SE PRIMA NON C’È LA MORTE:

SONO DUE VERITÀ FONDAMENTALI DELLA FEDE,
CHE OGNI UOMO DEVE ABBRACCIARE.

QUANTO SONO PREZIOSE QUESTE DUE VERITÀ NEL
DOGMA DELLA FEDE.

2 > “è Quella Che sperimentano i Figli che vogliono rispettare le Mie Regole d’Amore”: ogni Figlio che vuole camminare nelle Verità di Luce Necessariamente deve portare quella Sofferenza, come Gesù, perché il peccato non si azzera con superficialità, con pretesa, ma c’è Sempre un Peso, una Sofferenza da portare,

QUELLA SOFFERENZA DI PENTIMENTO,
QUELLA SETE DI PERDONO,
DOVE VIENE SAZIATA PER DONO, PER GRAZIA
DA QUEL SANGUE E QUELL’ACQUA DEL

COSTATO DI GESÙ.

UN MISTERO DI VERITÀ SEMPRE VIVO E PRESENTE.

Se non si riconosce Questo Mistero di Croce e non Lo si abbraccia, sorvolando il Tutto e passando solo alla Risurrezione di Gesù, non ci sarebbe una verità piena e Gesù non potrebbe operare, perché si andrebbe a rinnegare la Sua Testimonianza, Quella Testimonianza di Croce Che, se non si è Lavati e Perdonati, non si risorge.

3 > Il Padre Celeste: “Ogni Figlio pensa di essere nel giusto”: lo Sguardo di Dio sull’Uomo: l’errore che è impresso in ogni Uomo, quello di volersi gestire da solo, con la sua conoscenza, col suo sapere, prendendo distanza da Quelle Verità e cadendo nell’errore delle tentazioni del male.

4 > “e siccome ogni Figlio è dotato di un pensiero, che si determina dal suo essere, dalle sue radici, dal suo vissuto”: colgo come l’Uomo vive nell’inganno, perché non entra in Quella Verità Spirituale, ma si contenta del cammino umano, dove tutto è ammesso e tutto è lecito e vivendo di quelle pochezze che il materiale ti dona, non si interroga, non entra in Quelle Conoscenze di Verità, ma si limita e si accontenta di quello che la vita gli ha cucito addosso come modello di vita.
Senza rendersi conto che la non conoscenza dello Spirituale, del Divino è stato per l’essere umano un renderlo schiavo, prigioniero delle sue convinzioni e se ne guarda bene dall’interrogarsi, perché Quel Gesù d’Amore gli darebbe Tormento, perché nessuno è pronto a rinunciare ai peccati e alle lusinghe della vita terrena.

5 > “come si può pensare di trovare una Verità Assoluta? Io, Signore, vi ho mandato Mio Figlio, ad annunciare la Mia Parola: con la Sua Vita vi è stato Testimone”: Gesù mi riporta Indietro nella Storia, dove vedo confusione nei popoli e, da quella confusione,

IL DONARCI

L’INVIATO,

PERCHÉ EGLI PORTASSE QUELLA LUCE DI VERITÀ,

Dove ogni Uomo, se vuole essere nel Giusto, deve attingere dai Suoi Insegnamenti di Luce: per Questo

L’IMPORTANZA DELLE
SACRE SCRITTURE,
LA TESTIMONIANZA CHE È GUIDA PER GLI UOMINI.

6 > “affinché ognuno avesse una Fonte per attingere la Verità”: una Verità sulla Quale l’Uomo deve meditare.
Se Gesù mi ha istruito, mi è di Esempio per la mia vita, quando Lo incontro, cosa racconto? Qual è la mia testimonianza di vita? Quale sarà la mia giustificazione? Quale sarà il mio debito che dovrò saldare con Lui?
Sono così semplici le Domande Che l’Uomo dovrebbe porsi e riflettere, affinché abbia salva la vita.
Invece lo Sguardo è: chi non se ne occupa, chi lo fa in maniera superficiale, chi va alla ricerca di chissà quale sapere, come se il tanto sapere gli desse gloria e vedo come se tanti vogliono eguagliarsi a quella torre di babele, quando già gli è stato insegnato che il Padre l’ha fatta crollare.
A che serve correre dietro alle verità distorte?
Se tutte quelle fatiche che l’Uomo fa per andare alla ricerca dell’ignoto: si fermasse a riflettere, chiedendosi: “Se le mie fatiche le oriento a Ciò Che Già mi è stato Donato dal Signore Attraverso il Figlio” e provasse a metterLo in Pratica, ad incarnarLo, allora sì che sarebbe valsa la Pena di Affannarsi e Faticare, perché la Ricompensa sarebbe assicurata.

7 > “Quella Verità Che è Ricolma d’Amore”: Quanto si ha paura della Parola, che ci si affatica a trovare tanto, per poi non fare i Conti con Quell’Amore Che è Impresso nella Parola e Che può essere Dono per l’Uomo.
Si ha paura dell’Amore, perché Davvero ci fa da Specchio, perché davvero ci sentiamo indegni di accoglierLo.

8 > Gesù: “Hai mai visto cadere nell’errore un Figlio che vive l’Amore del Padre Celeste?”: Quanti Esempi mi passano Davanti: i Padri della Chiesa, i Santi Che, per Grazia, hanno sperimentato su Questa Terra un Pezzettino di Quell’Amore di Dio e Ancora Oggi Li ricordiamo e Li preghiamo, perché intercedano per noi.
Quanti Esempi Bellissimi di Persone Che hanno camminato Dietro le Orme del Signore, anche se non capiti, anche se emarginati, anche se giustiziati sulla Terra, ma Premiati dall’Amore di Dio e Custoditi da Esso.
Ancora Oggi sono Fonti Spirituali da Cui attingere il Riflesso dell’Amore di Dio.

9 > “Con Assoluta Fermezza, Figlia, ti dico: non esiste”: lo Sguardo di Gesù, Che non conosce Confini, ci afferma che questo non esiste.

10 > “perché Quando si ascolta si è Protetti, si è Sereni, si è nel Giusto”: e Questa è la Conseguenza, la Luce di Questa Risposta, perché l’errore è di chi si chiude a Dio.
Ma chi si apre al Suo Amore ha una Protezione Costante, Perenne.

11 > “Allora, ciò che avete vissuto nella Santa Messa sia per voi Condivisione di Discernimento”: è il Compito Che Oggi Gesù ci affida.

12 > “Cosa è Giusto: saziarsi di Me, o rimanere digiuni?”: in Quella Giornata ci siamo interrogati se era Giusto prendere l’Eucaristia da un Diacono, o non prenderLa?
Quanta Sofferenza per un Fedele trovarsi davanti a questa situazione: il Signore Che ci insegna la Sacralità di Quel Corpo Mistico, di Quanto è Prezioso Quel Pezzettino di Ostia e Quanto è Giusto prenderLo Attraverso le Mani del Sacerdote, perché Attraverso Quel Sigillo Gesù passa e si dona e ha Tutta la Protezione per poterci dare Quell’Ostia, senza che venga sporcata.
Gesù mi riporta l’Immagine di Quando Lui ha

ISTITUITO IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA,
QUELLA BENEDIZIONE DI QUEL PANE E DI QUEL VINO:
LO HA DONATO AI SUOI DISCEPOLI
SOLO DOPO AVERGLI LAVATO I PIEDI,

QUANDO IL PADRE GLI AVEVA DONATO TUTTO NELLE SUE MANI,

MA QUEL TUTTO DELLE SUE MANI, PER DONARLO AI SUOI DISCEPOLI,
GLI AVEVA FATTO LA LAVANDA DEI PIEDI.

ECCO L’IMPORTANZA DELLA BELLEZZA,
DELLA CUSTODIA, DELLA PROTEZIONE E DELLA PUREZZA
CHE DEVE PASSARE ATTRAVERSO QUEL
CONSACRATO A DIO:
DALLA FIGURA DEL SACERDOTE, A SALIRE.

Se la Chiesa capisse che ripartire dagli Insegnamenti del Signore, tornare indietro nella Storia e meditare con Tutte le Forze Quelle Verità della Fede, darebbe Respiro a Quel Gesù Che su Quella Croce soffre per quanto

TUTTO

è diventato pochezza nelle nostre mani.

ABBIAMO SPENTO QUELLA
LUCE DI QUEL SACRAMENTO
CHE PARLA DELLA NOSTRA VITA,
DEL NOSTRO NUTRIMENTO,
QUEL NUTRIMENTO DI QUELLA FIAMMELLA
PER NON FARLA SPEGNERE.

Per chi riconosce Queste Verità è così Doloroso prendere Quel Nutrimento da mani d’altri.
Quanto la Chiesa, per un supporto umano, ha fatto Oltraggio ad un Mistero così Grande!
Cosa costava all’Uomo spendere del Tempo per nutrire Quell’Anima?
È come se vedessi lo Spirituale. E il materiale.
La Grandezza di Ciò Che il Signore mi sta facendo vedere. E, a fianco, la nostra pochezza: una tavola imbandita, dove, rimanere ore a sedere, è tempo sprecato bene.
L’andare alla Santa Messa e sprecare tempo a mettersi in fila per ricevere Quel Corpo e Quel Sangue di Gesù: tempo sprecato.
L’accorciare sempre di più il Tempo da donare al Signore.
Quale Ricompensa diamo al Signore? Cosa stiamo diventando? Un popolo di sepolcri imbiancati e il male continua a seminare odio e zizzania e Coloro Che devono nutrirci del Signore, non ci custodiscono.
Gesù: “Figlia, come si può parlare del Cristo Risorto, quando voi continuate a crocifiggerMi su Quella Croce, perché vedo tutto il pericolo che incombe intorno a voi e in voi?”.

13 > “Ascolto le vostre testimonianze”: è Gesù Che, come Maestro, si fa Presente in mezzo a noi e, con Tanta Semplicità, dice che ci ascolta, sta ascoltando le nostre testimonianze, perché Davanti a Lui arrivi la nostra crescita, la nostra opera di cammino nella Fede.

14 > “A te, Figlia, dico: la paura di dover accogliere senza nutrirti di Quel Corpo e di Quel Sangue ti ha fatto avanzare verso Quell’Altare”: ero in Quella Chiesa, Dove si celebrava la Santa Messa e, il sol pensiero di dover continuare Quel Cammino di Fede, per accogliere gli Insegnamenti di Gesù in Quel Giorno, senza aver ricevuto l’Eucaristia, mi pesava troppo.
Allora mi sono affidata a Gesù e mi sono recata davanti a quel Ministrante e ho preso Quel pane e Quel Vino. Ma sentivo tutto il Peso di chiedere Soccorso a Gesù e Quella Domanda Che mi si ripresentava: “Cosa è più Giusto fare? Prendere Quell’Ostia? O non prenderLa? Guardare le Leggi di Dio? O quelle che ha sviluppato l’Uomo?”.
E il chiedermi: “Perché un Fedele deve ritrovarsi Davanti a Questi Interrogativi?”.
E di qui il cogliere Quando il Signore dice che i Pastori pagheranno più delle Pecorelle.
E Quanto è Vero!

15 > “Non ti sei sbagliata, perché hai affidato a Me la tua Persona”: ecco la Risposta di Gesù.
Ma in quanti hanno Questa Conoscenza? In quanti hanno Questa Luce Che, dove l’Uomo manca, bisogna attingere dal Signore e chiedere Soccorso, perché la Pecorella non paghi per gli errori che fa il Pastore?

16 > “Figlio, a te dico: non ti sei sbagliato, perché hai ascoltato i Miei Insegnamenti”: Questo è il Dire di Gesù, al sacerdote che accompagna Questa Realtà, che è rimasto fedele agli Insegnamenti di Gesù: non ha preso l’Eucaristia dal Ministrante.
L’ha portato come peso, ma il Signore Gli è andato in Soccorso, perché nel Pomeriggio gli ha permesso di partecipare ad un’Altra Messa, Dove il Sacerdote gli ha dato l’Eucaristia.

17 > “Ma vi dico anche che, entrambi, siete stati imprudenti: al Pellegrinaggio ci si viene Preparati, perché non sapete cosa vi attende. Se il vostro Pellegrinaggio è Sempre di Domenica, un Motivo ci deve essere: esiste la Messa del Sabato: andate, nutritevi, così da non dover vivere questi disagi. Figli, più Impegno in Questo Cammino!”: di qui, il Rimprovero del Signore, perché mi dava di cogliere che, Prima del Pellegrinaggio, in Quella Preparazione che ogni Figlio dovrebbe fare, dovevamo premunirci, recarci alla Santa Messa il Giorno Prima, Sabato pomeriggio e Quello ci avrebbe dato Pace.
Prendere con Serietà, con Prudenza il Cammino Spirituale.
Quanti Insegnamenti di Luce ci dona il Buon Maestro: Quello Che ci diceva poc’anzi il Signore: chi segue Dio, non cade mai nell’errore, perché in Dio c’è Sempre una Soluzione d’Amore.
Di Qui, per noi, l’Insegnamento di seguire alla Lettera la Preparazione per Ogni Pellegrinaggio.

18 > “Figlio, a te dico: non è con la durezza, con la fermezza che si affrontano le situazioni, ma partendo dall’Umiltà, dall’Amore, altrimenti si rischia di far partire la ribellione”: è Ancora un Insegnamento che il Signore sta donando al sacerdote, che accompagna Questa Realtà, perché dopo la Celebrazione è andato a un Sacerdote a chiedere la Comunione, ma gli è stata negata, perché poteva prenderLa durante la Messa dal Ministrante.
L’Insegnamento di Gesù per lui: Prudenza, Attenzione e Maggiore Docilità, affinché, interiormente, non si venga raggiunti dalle tentazioni del male sotto forma di ribellione.

19 > “Coraggio! Ancora una limata”: è il Signore Che, ogniqualvolta ci richiama a fare Sempre Meglio, ci fa cogliere come ci sta preparando, ci sta modellando alla Vera Fede.

20 > “So che fai tanto”: Questo è il Camminare con Gesù: l’aspirare Sempre più in Alto, ma con i Suoi Insegnamenti: più in Alto nella Fede, più il morire a noi stessi.
Questa è la Verità e Questo è Ciò Che porta Sofferenza, perché il nostro io deve essere limato fino alle radici per poter essere

RICOLMI DELL’AMORE DELLE VERITÀ DI DIO.

21 > “ma ricorda: la Meta è di Salvezza. E così Sia!”: è il Cammino Irto Che ci è Dinanzi, ma la Meta è Così Benevola: ci attende per l’Eternità.
Quanto da meditare e incarnare in Cammino sulla Via della Sapienza del nostro Signore.

22 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: che Questa Benedizione sia per noi Protezione di Accoglienza della Sua Parola.

23 > “Figlia, pranzate e poi affrontate la Via Crucis!”: il continuare la Giornata di Pellegrinaggio: dopo esserci rifocillati, avanzare, pronti ad accogliere Nuovi Insegnamenti.


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1 > Gesù: “Figlia, vivo la Sofferenza sulla Croce”: Gesù: “Figlia, vedi Tanto, perché vedi nello Spirituale Dove

IO, SIGNORE,
NON SONO MAI SCESO DA QUELLA CROCE,
PERCHÉ NON PUÒ SPEGNERSI

QUEL MISTERO DI SOFFERENZA,

PERCHÉ OGNI UOMO DEVE CONFRONTARSI,
DEVE MORIRE A SE STESSO, NEL DOLORE E NELLA SOFFERENZA,
PER POTER RISORGERE INSIEME A ME NELLA
GLORIA DI DIO.

È NECESSARIO PASSARE ATTRAVERSO QUELLA

CROCE,

PERCHÉ È NECESSARIO FAR MORIRE IL PECCATO,
ALTRIMENTI NON SI PUÒ VIVERE LA RISURREZIONE.
NON CI PUÒ ESSERE RISURREZIONE,
SE PRIMA NON C’È LA MORTE:

SONO DUE VERITÀ FONDAMENTALI DELLA FEDE,
CHE OGNI UOMO DEVE ABBRACCIARE.

QUANTO SONO PREZIOSE QUESTE DUE VERITÀ NEL
DOGMA DELLA FEDE.

Commento.

L’Argomento 418 è così Ricco di Insegnamenti, che sarebbe così Bello soffermarsi su Ciascuna Luce, pregarci e meditarci, per cogliere Tutta Questa Ricchezza e trasformarLa in Sapienza di Cammino e di Crescita.
La Prima Verità Che Gesù ci richiama è la Verità della Croce, Verità da Lui Denominata: “Mistero di Sofferenza”.
È un Mistero perché non si può capire immediatamente, ma richiede Tanta Preghiera e Ascolto dello Spirito Santo, per capirNe il Valore e la Portata.
La Prima Verità Che Gesù ci ricorda è che Lui da Quella Croce non è mai sceso. L’invito della folla urlante quando Gesù era stato Crocifisso era proprio questo: “Scendi dalla Croce e Ti crederemo”, ma Gesù, per Amore del Padre e per Amore nostro, ma Gesù, per Amore del Padre e per Amore nostro, non è sceso.
Quel Mistero di Sofferenza, continua il Buon Maestro, non può spegnersi, perché fino a che ci sarà un peccato sulla terra, ci deve essere Quel Sangue Che lava e Quell’Acqua Che rigenera, Sangue a Acqua Che sgorgano dal Suo Costato, perché col peccato non si può entrare nel Paradiso, nella Casa di Purezza del Padre Celeste.
L’Altra Verità Che Gesù ci ricorda è che Quella Croce non riguarda Solo Lui, ma anche ogni Uomo: nessuno può scansarLa, nessuno può ignorarLa, con Essa ci dobbiamo confrontare e per Essa, Porta Stretta, dobbiamo passare, altrimenti non si risorge.
Quanta Forza e Quanta Verità acquistano in Questa Luce le Parole di Gesù: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”: Quella Croce è Quella Porta Che ci introduce in Gesù, Unica Via per il Padre Celeste, Unica Via per la Salvezza, la Salvezza Eterna.
Ogni nostro peccato è morte, quella morte deve morire nel Morire di Gesù in Quella Croce, per poi risorgere nella Gloria di Dio.
Gesù conclude Che Queste Due Verità della Necessità del morire per poi risorgere sono Due Verità Fondamentali nel Tesoro della Fede e Oltre ad essere Fondamentali, sono anche Preziose, perché da Quel morire all’uomo vecchio, Dio Padre può far rinascere la Nuova Creatura Finalmente a Sua Immagine e Somiglianza per l’Eternità.
Ecco la strada che ci attende: confrontarci con Quella Croce, Specchio di Amore, un Amore Che accoglie, un Amore Che perdona nella Verità e nella Giustizia, un Amore Che lava, un Amore Che fa risorgere.

Giovanni 3, 4 Gli disse Nicodèmo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?”. 5 Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
postato da: fra Lino 07/05/2016


Gesù ci insegna che di fronte ad un suo Insegnamento,alla Sua Parola e ad un Suo rimprovero d'Amore il nostro primo passo e' quello di predisporci ad Accogliere. Piano piano attraverso la Preghiera sincera ed autentica del Santo Rosario arriva la Luce che ci aiuta a comprendere, a riconoscere e ad incarnare i passi giusti verso la Bellezza della Vera Fede che ci aiuta ad affrontare la vita quotidiana senza affanno sicuri che c'è un Papà Buono che ci è vicino, non ci abbandona mai e si prende cura di noi in ogni istante e pronto a raccoglierci quando cadiamo. Se rimango chiusa nelle mie ragioni, nella mia convinzione di saperne più di Gesù e di gestire la mia vita da sola mi scontro con la Parola e Gesù non mi può donare passi di crescita nella Vera Fede
postato da: GRAZIA 11/05/2016


La giornata del pellegrinaggio del 01.05.2016 nella casa della Portavoce è stata molto impegnativa a livello spirituale. All’inizio ho vissuto un po’ di pesantezza, man mano l’andare avanti negli insegnamenti coglievo tutto l’amore di Gesù nel donarci Luce su dei compiti che ci aveva dato da tempo e su cui dovevamo meditare per dare risposte a Gesù. Ogni nostro incontro è una crescita spirituale che ci riporta a quelle Verità Divine che Dio ha impresse nel Grande Libro per poter incarnare la Sua Parola e camminare nella vera fede. Questi insegnamenti ci portano a condurre una vita nel rispetto degli uomini, delle cose, della natura, della stessa nostra vita perché nulla ci appartiene è tutto dono del Padre Celeste. Tanto è il Suo amore da lasciarci il libero arbitrio il decidere cosa fare della vita donataci senza imporsi. In questa libertà la stoltezza dell’uomo, il cadere nella rete che il male tesse in tutti i modi per far cadere noi creature di Dio nel peccato. Se penso Signore con quanta superficialità mi metto davanti a Te, a quanta sofferenza hai dovuto subire, di quanti pesi ti sei dovuto caricare per riscattarmi dai miei peccati……… Mi hai insegnato Gesù che la nostra vita è un breve passaggio che va verso la vita eterna se vissuta nelle tue regole d’amore che solo un Padre buono può dare ad un figlio. Tutto passa attraverso la Tua Croce, la via della salvezza, per me, per tutti, una via irta e faticosa, ma quanta Grazia ci doni in questa Scuola Divina per poterla affrontare con te, sempre al fianco, una via fatta di giustizia e verità. Mi hai dato tanti insegnamenti, ma è faticoso camminare nella Tua via perciò ci vuole coraggio, ascolto, solo se mi abbandono a Te Gesù allora potrò col Tuo aiuto condurre la mia vita attraverso quelle regole, il Tuo sostegno non mi farà fermare davanti alle difficoltà, non farà partire in me la rabbia e la ribellione . È importante accogliere un richiamo di Gesù sempre con amore, perché in quel richiamo c’è la crescita, per poi guardare la luce, chiedere soccorso con la preghiera e tornare nella Pace. Gesù ci invita a rivedere la nostra vita, camminare con Lui è una grande responsabilità, ma tutto è nelle nostre mani. Un buon cristiano deve imparare ad amare, è fondamentale; l’amore ti allontana il male, fa vivere nel bene sia me, che chi mi circonda, amare come ha amato Gesù mettere in pratica i suoi insegnamenti e testimoniarli. Ricordarci sempre che ci sono due vie, quella del bene e quella del male se non si segue Gesù chi si segue? Scegliere di camminare con Gesù, affidarci a Lui, farci guidare da Lui, farci risollevare da Lui perché le cadute sono tante, solo Lui può condurci sulla via della Salvezza. Allora io ti chiedo Gesù aiutami a camminare con te perché io credo che tu abiti dentro di me…..
postato da: marzia 12/05/2016


Pace e Ogni Bene a voi, che vi accostate con Rispetto a Questa Scuola Divina, per nutrirvi di Verità e di Amore.
Oggi vi ripropongo un Argomento, il 141, Dove Quello Spirito di Amore ci ha Donato, attraverso la Portavoce, un Dire Ricco di Insegnamenti e di Pace.
Accostatevi alla Lettura con Preghiera e Meditazione, certo che vi donerà Sazietà: e Quale Augurio Migliore in Questa Solennità?
Santa Giornata.

141 Lo Spirito Santo “Chi dona Amore sarà ricompensato sempre dall’Amore”.

Lo Spirito Santo: “Ogni Cuore di Mamma, sente il richiamo del proprio Figlio. Anche nei Cieli la Madre Celeste richiama i suoi Figli, li benedice, li illumina di Santità, li accompagna, li nutre, li accoglie nelle sue Braccia Amorevoli.
Chi dona Amore sarà ricompensato sempre dall’Amore. Chi si chiude all’Amore, riceverà sempre dolore e il dolore fa lacrimare ogni Cuore, anche quei Cuori induriti che, nel momento del Cammino Santo, si troverà L’Amore del Perdono, che sgomenterà il Figlio, ma che scioglierà il Cuore e si purificherà con il suo Dolore, fino ad arrivare all’Uscio del Padre Celeste, Che Lo attende con le Braccia Spalancate e Lo benedirà, Lo laverà da tutti i suoi peccati, li immergerà nel suo Cuore, nel suo Spirito di Santità e Lo benedirà con il Marchio Indelebile: la Croce:
Il Padre Celeste: “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen: Benvenuto nella tua Eternità”.
Lo Spirito Santo: “Figlia, chi vive la Speranza, chi vive di Preghiera, chi vive di Amore e Carità non abbia mai a disperare: i Cieli si aprono per accogliere. Affidatevi alla Mamma dei Cieli: vi aiuterà a destarvi dal sonno gelido, vi inonderà di Tepore, di Pace, il Dolce Risveglio del Cuore, che opererà Meraviglie sulla Terra e nei Cieli. E così sia!
Figlia, tutte le avversità della Terra si possono combattere con una sola Arma: l’Amore: in questa Parola il Signore ha riposto le sue Speranze.
Pregate, siate Miti, Docili alla Parola del Signore. Lasciatevi guidare. In questo Tempo solo coloro che alzeranno gli occhi al Cielo avranno la Salvezza.
Custodite il vostro essere Figli di Dio. Non svendetevi al diavolo per pochi spiccioli: non vi daranno né lode, né onore, ma solo superbia e dannazione.
Coraggio! Siete tutti in grado di rialzarvi, di affidarvi al Padre Celeste e a quella Culla Dolcissima: la Madre Santissima.
Non sentite il suo Dolore, i suoi Pianti, per quel Figlio Che viene Perseguitato? Sbeffeggiato? Rinnegato? Ma che si dona per la Salvezza di tutti i suoi Fratelli, di tutti i suoi Figli.
Consolate la Madre per il suo Dolore. AccompagnateLa con la Preghiera e con l’Amore, le Uniche Ricompense Gradite ai Cieli, le Uniche Richieste dei Cieli, che verranno ricompensate con la vostra Salvezza”.
Gesù: “Meditate. Non sfuggite. Sono la Luce del Mondo e non l’oscurità; come potete ritirarvi nel silenzio? Verrò a bussare ad ogni Uscio e darò Testimonianza del vostro ardire, del vostro peccato. Non si sfugge alla Giustizia Divina. Amen.
Figlia, ho parlato per Amore dell’Umanità. Ti benedico, ti custodisco: Pace nella tua Mente. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (10.03.10 Mercoledì. Ss. Caio e Alessandro. S. Costantino. S. Simplicio. S. Vittore).


postato da: fra Lino 15/05/2016


La Misericordia del Padre passa attraverso la Croce del Figlio e la via del pentimento sincero di ogni figlio nel tornare sulla Retta Via. Ciò che ci Insegna Gesù:non c'è Resurrezione se non si passa attraverso la Sua Croce insieme alla quale si ripercorre tutto il nostro peccato per essere lavati,purificati e tornare a quella Bellezza e Libertà che il Padre ha previsto per ogni figlio di buona volontà
postato da: GRAZIA 15/05/2016


Pellegrinaggio del 1 Maggio 2016, Domenica.
Gesù, due Mesi fa, ci aveva affidato Quattro Domande, invitandoci a riflettere su di Esse. Le Domande erano:
1. Tutto è nelle vostre mani.
2. La Responsabilità del Cristiano.
3. Mai dubbi nella Fede.
4. Mai contrastare la Parola.
Dopo tutto questo tempo, Gesù in Questo Pellegrinaggio nella Casa della Portavoce ci chiede i frutti del nostro meditare. Tutti eravamo impreparati chi per una giustificazione, chi per un’altra.
E il primo Insegnamento Che Gesù ci dona, attraverso la Portavoce è che le giustificazioni non fanno parte dell’Impegno. Se ogni volta noi continuiamo a giustificarci, continua Gesù, noi ci facciamo un danno enorme. Gesù non si attende le nostre giustificazioni, Gesù vuole scavarci il vecchio, per darci il Nuovo.
Quando Gesù ci dona un Compito, va fatto. Ogni volta che Gesù ci riunisce, ci invita ad essere pronti, senza perderci in giustificazioni, con il nostro vissuto e il nostro quotidiano: tutto questo ci impedisce di orientarci allo Spirituale, per apprenderLo. L’essere sinceri e dire: “Non ho fatto Ciò Che Gesù ha chiesto”, è sterile, perché non ha costruito Quel Che Gesù aveva previsto per noi.
La Sincerità deve avere, spiega Gesù, un Compiuto di Crescita, Che è il Passettino Che fa Spazio a Gesù e il Signore ci riempie. Se non mettiamo quel Tassellino, si crea distanza e non si recupera. Il giustificarci porta in sé l’inganno, perché non è operante e non ci libera dalla nostra Responsabilità. L’aggirare gli ostacoli, invece di affrontarli, ci fa prendere distanza dalla Fede.
Gesù ci dice: “Vi siete sottratti, avete cercato appigli. Dov’è la Meditazione per incontrarMi? Non sono Presente solo negli Incontri, son Presente Sempre. Vi sto donando. Voi cosa Mi donate Oggi?”.
Ecco l’Esortazione di Gesù: entrare nella Luce del Camminare Ogni Attimo con Lui. L’Invito di Gesù per me? Morire al mio sapere, laddove quel sapere mi porti ad un Gesù del passato o frutto del mio pensiero, per incontrare il Gesù Vivo, Presente, Gesù Vivo Che incontro nelle mie profondità: Lì è la Verità.
Per la Responsabilità del Cristiano, Gesù, attraverso la Portavoce, ci presenta la Verità del Battesimo: il Bimbo Battezzato viene lavato dal peccato originale e Dio, in lui, attraverso Gesù, imprime il Sigillo dello Spirito Santo e quel Bimbo entra a far parte del Corpo Misitico di Cristo. Da Quel Momento quel Bimbo ha la Luce Dentro. Affidato alle mani dei Genitori, quella Luce può essere alimentata e accresciuta. O sminuita, fino a spegnerla.
Con Quel Battesimo il Bimbo ha la Luce, la Luce del Cristiano e da Quel Momento inizia la Responsabilità del Cristiano, da imparare a portare nella Libertà dei Figli di Dio. Chi non riceve il Battesimo, non ha Quella Luce e cammina nel buio.
La Responsabilità tocca tutti i Punti della Fede: non basta andare a Messa, confessarsi e pensare di aver fatto tutto. No. Responsabilità è incarnare Ogni Sacramento nella sua Pienezza di Compiuto, in Quella Verità Profonda Che racchiude. Della Santa Messa, l’incarnare Quella Parola Che si ascolta e ricevere la Luce e l’Eucaristia è Quel Cibo Che permette di camminare secondo Quella Luce.
Una Vera Confessione parte dalla Sincerità dell’aprire tutto a Gesù, perché in chi si confessa possa nascere il Pentimento per il peccato e la Conversione. Quanto è Importante la Preghiera: Come si può senza? Nella Preghiera si incontra il Signore? Ecco le Domande che Gesù ci affida: che persona sono? Qual è la mia Maturità Spirituale? Dove mi trovo? Dove sta Gesù? E dove sto io? Ho abbracciato Quella Croce? Ho abbracciato le Sue Ferite? Quanto gioiosamente Le porto?
Conclude Gesù: nella Fede non ci possono essere dubbi e se per noi Quella Parola della Bibbia è Sacra, Dio potrà guidare i Suoi Figli e Dritto sarà il loro Cammino, Fino alla Pienezza.

postato da: fra Lino 17/05/2016


12 > “Cosa è Giusto: saziarsi di Me, o rimanere digiuni?”: in Quella Giornata ci siamo interrogati se era Giusto prendere l’Eucaristia da un Diacono, o non prenderLa?
Quanta Sofferenza per un Fedele trovarsi davanti a questa situazione: il Signore Che ci insegna la Sacralità di Quel Corpo Mistico, di Quanto è Prezioso Quel Pezzettino di Ostia e Quanto è Giusto prenderLo Attraverso le Mani del Sacerdote, perché Attraverso Quel Sigillo Gesù passa e si dona e ha Tutta la Protezione per poterci dare Quell’Ostia, senza che venga sporcata.
Gesù mi riporta l’Immagine di Quando Lui ha

ISTITUITO IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA,
QUELLA BENEDIZIONE DI QUEL PANE E DI QUEL VINO:
LO HA DONATO AI SUOI DISCEPOLI
SOLO DOPO AVERGLI LAVATO I PIEDI,

QUANDO IL PADRE GLI AVEVA DONATO TUTTO NELLE SUE MANI,

MA QUEL TUTTO DELLE SUE MANI, PER DONARLO AI SUOI DISCEPOLI,
GLI AVEVA FATTO LA LAVANDA DEI PIEDI.

ECCO L’IMPORTANZA DELLA BELLEZZA,
DELLA CUSTODIA, DELLA PROTEZIONE E DELLA PUREZZA
CHE DEVE PASSARE ATTRAVERSO QUEL
CONSACRATO A DIO:
DALLA FIGURA DEL SACERDOTE, A SALIRE.

Se la Chiesa capisse che ripartire dagli Insegnamenti del Signore, tornare indietro nella Storia e meditare con Tutte le Forze Quelle Verità della Fede, darebbe Respiro a Quel Gesù Che su Quella Croce soffre per quanto

TUTTO

è diventato pochezza nelle nostre mani.

ABBIAMO SPENTO QUELLA
LUCE DI QUEL SACRAMENTO
CHE PARLA DELLA NOSTRA VITA,
DEL NOSTRO NUTRIMENTO,
QUEL NUTRIMENTO DI QUELLA FIAMMELLA
PER NON FARLA SPEGNERE.

Per chi riconosce Queste Verità è così Doloroso prendere Quel Nutrimento da mani d’altri.
Quanto la Chiesa, per un supporto umano, ha fatto Oltraggio ad un Mistero così Grande!
Cosa costava all’Uomo spendere del Tempo per nutrire Quell’Anima?
È come se vedessi lo Spirituale. E il materiale.
La Grandezza di Ciò Che il Signore mi sta facendo vedere. E, a fianco, la nostra pochezza: una tavola imbandita, dove, rimanere ore a sedere, è tempo sprecato bene.
L’andare alla Santa Messa e sprecare tempo a mettersi in fila per ricevere Quel Corpo e Quel Sangue di Gesù: tempo sprecato.
L’accorciare sempre di più il Tempo da donare al Signore.
Quale Ricompensa diamo al Signore? Cosa stiamo diventando? Un popolo di sepolcri imbiancati e il male continua a seminare odio e zizzania e Coloro Che devono nutrirci del Signore, non ci custodiscono.
Gesù: “Figlia, come si può parlare del Cristo Risorto, quando voi continuate a crocifiggerMi su Quella Croce, perché vedo tutto il pericolo che incombe intorno a voi e in voi?”.

Commento.

Non mi soffermo sulla Luce, perché è così Chiara e Luminosa.
Desidero solo fare alcune considerazioni, che mi nascono nella preghiera, contemplando Questo Dono del Padre Celeste ai Suoi Figli, Che è l’Eucaristia.
Quanto è Prezioso Quel Pezzettino di Ostia: in Sé Contiene il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù.
il Padre Celeste, per poter donare all’Umanità Quel Figlio Amato, aveva preparato un Grembo Immacolato, Quello di Maria.
Quello Stesso Figlio il Padre, per poterLo affidare nell’Eucaristia ai Discepoli, Gesù Li ha dovuti lavare in ciò che in loro era ancora impuro: i piedi.
Resi Perfettamente Puri da Gesù, Solo Allora Gesù affida a Loro Se Stesso in Quel Pane e in Quel Vino Benedetti.
Questo Dono del Figlio, in Ogni Santa Messa, il Padre Celeste Lo rinnova attraverso il Sigillo Sacerdotale, Quel Canale Che Lui si è Riservato, per poter nutrire e dissetare i Suoi Figli.
Questa è la Verità Che il Padre ha affidato a Gesù e Questa è la Testimonianza Che Gesù ha lasciato ai Suoi.
È un Mistero Così Sacro e Così Grande che, così come Gesù ce L’ha affidato, così deve essere Accolto e Donato, perché è l’Unico Alimento per la Fiammella Che arde nella nostra Anima.
Solo incarnando Queste Verità Che Gesù ci ha affidato, possiamo essere non solo Nutriti e Dissetati di un Pane dal Cielo, ma Protetti e Custoditi nel nostro Pellegrinaggio Terreno.

Giovanni 13, 3 “Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. 6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. 7 Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. 8 Gli disse Simon Pietro: “Non mi laverai mai i piedi! ”. Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. 9 Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo! ”. 10 Soggiunse Gesù: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti”. 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: “Non tutti siete mondi”.
postato da: fra Lino 21/05/2016


18 > “Custoditevi”: lo Spirito Santo ci insegna cosa significa custodirci: non significa di armarci di spade e fucili, ma abbracciare l’Arma dell’Amore, Custoditi nel Silenzio del Cuore, nella Libertà del Perdono, e nell’Abbandono e Confidare nell’Unico Maestro, Che mette sulla nostra bocca la Sapienza del Dire. O non dire. Del parlare. O tacere. Perché Grande è la Luce. Ma grande è anche il contrasto. LA PRUDENZA NELLA FEDE È UNA CUSTODIA PER IL CRISTIANO. dopo pochi giorni dalla Pentecoste, questa lucina mi da conferma della concretezza di Guida dei Cieli in questo tempo; i fucili e le spade sono armi che puntiamo verso gli altri per difenderci ma lo Spirito Santo ci insegna che l'unica arma non da puntare ma da abbracciare, quasi a diventare un tutt'uno è l'Amore...il perdono, il silenzio del cuore per ascoltare i Cieli e capire quando possiamo parlare o tacere...questa luce è concretezza di ciò che Gesù ci insegna nel vangelo quando ci dice di non dare le cose sante ai cani perchè i cani sono persone che hanno l'anima ma che vivono solo di materiale, non orientano il loro sguardo ai Cieli e vivono a immagine del Male la cui espressione più diretta è appunto un cane...cosi come le perle, che sono preziose e richiedono di essere accolte in un ambiente pulito, non possono essere date ai porci che spiritualmente sono persone che incarnano il male...combattono Dio volontariamente...ANTONIETTA
postato da: ANTO 21/05/2016


Pace e Ogni Bene a voi.
Oggi, Festa Grande nei Cieli.
Avviciniamoci a Questa Festa partecipando delle Verità della Trinità.
È con Piccolezza e Fedeltà al Padre che vi affido Questo Argomento.
Pregate e meditate e, se sentite, potete lasciare anche un Commento.

332 La Trinità: “Cogliete le Profondità della Mia Opera?”.

La Trinità: “Figlia, sono il Dio Tuo, Dio nella sua Trinità: Dio Padre, Figlio, Spirito Santo.
Dio, il Padre e, voi, Figli.
Il Figlio e voi Fratelli.
Lo Spirito Santo e voi l’Amore del Padre, Figli Suoi.
A voi, che siete tremolanti nelle Verità del Cristo, Ecco l’Immagine della Santissima Trinità: Uno e Trino.
Cogliete le Profondità della Mia Opera? Affidatevi a Ciò Che vi è stato Tramandato.
Credete, credete con Tutte le Forze che siete Figli Amati, Che Dio è Uguaglianza, che Dio è Amore, Che Dio è l’Amore Che si è Mostrato attraverso il Figlio, vi ha dato Prova della Sua Onnipotenza, vi ha Aperto la Luce della Fede, vi si è Prostrato, facendosi Servo vostro.
E voi, così piccoli e smarriti, vi affannate per un po’ di tragitto. Togliete le vostre angosce, le vostre pene ed apritevi a Tale Divinità.
Lasciate che il Mio Amore vi riscaldi e vi nutra.
Ricordate sempre: i Miracoli sono dentro di voi e, solo dopo, possono manifestarsi.
La Mia Esistenza non sapete Quando è e non sapete fin Dove è. Ma il Miracolo l’ho operato nell’Essere: l’Eterno e, solo dopo, vi ho mostrato il frutto del peccato.
Meditate la Grandezza di essere Figli di Dio Uno e Trino. E così sia!
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (02.06.2013 Domenica. Solennità del SS. Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Santi Potino, Blandina e Compagni, Martiri di Lione. Santi Marcellino e Pietro, Martiri. Sant' Erasmo di Formia, Vescovo e Martire).

Santa Solennità,

postato da: fra Lino 22/05/2016


Gesù mi insegna che la preghiera è ciò che fa partire in me la Luce Divina..non è una parola umana ma Luce Divina perchè la si vive interiormente..pregare e non pregare non è la stessa cosa..la preghiera apre e io posso accogliere quando la mano è aperta...Dio si fa guida, non si è più soli e tutto diventa Luce...ANTONIETTA
postato da: ANTO 23/05/2016


Pellegrinaggio del 6 Settembre 2015, Prima Parte della Via Crucis di Collevalenza.
La Via Crucis di Collevalenza è Particolare, perché ci sono le Stazioni e, tra Una Stazione e l’Altra, ci sono delle Frasi di Madre Speranza, Che aiutano a partecipare più Intensamente alla Passione di Gesù. Sono Frasi Brevi, ma Molto Profonde e davanti ad Ognuna ci siamo soffermati in Preghiera e Meditazione.

Madre Speranza: “Scegliamo con Amore di bere al Calice della Passione di Gesù, se vogliamo avere parte con Lui”.

La mia meditazione, davanti a Questa Frase, è la seguente: è il Padre Celeste Che dona a Gesù, nell’Orto del Getsemani, il Calice Amaro della Passione. Gesù, per poterlo ricevere, si prepara nella Preghiera e, nella Sua Umiltà, riconosce che ha Bisogno non solo dell’Aiuto del Padre, ma anche del Sostegno dei Suoi Discepoli e, per Questo, Li invita a pregare con Lui.
Davanti al Padre Che Gli porge Quel Calice, per tre volte Gesù prega il Padre Che Lo allontani da Lui, ma, ogni volta, conclude: “Non la Mia, ma la Tua Volontà sia Fatta”.
Gesù per Amore del Padre e per Amore nostro, lo prende e Lo berrà fino all’ultima goccia, fino alla feccia.
Quel Calice, Oggi, sta ancora nelle Mani di Gesù e, per poter bere ad Esso, siamo invitati a fare Due Passi: a scegliere, se vogliamo bere di Quel Calice e a scegliere per Amore.
Solo se Liberamente scegliamo e se la nostra Scelta scaturisce dall’Amore, Solo Allora potremo bere di Quel Calice e avere Parte con Gesù.

Matteo 24, 36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: “Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare”. 37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38 Disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”. 39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu! ”. 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: “Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. 43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina”.

postato da: fra Lino 26/05/2016


pellegrinaggio Collevalenza 6.9.2015 Madre Speranza: “Scegliamo di bere con Amore al Calice della Passione di Gesù se vogliamo avere parte con Lui” Gesù ci insegna che ha donato la libertà di scelta; la libertà di camminare con il Bene o con il Male e a prenderci la responsabilità in ciascun caso. quando scegliamo Gesù,il Vero Bene, inevitabilmente dobbiamo bere al suo calice fatto di sofferenze, di prove di un cammino irto e faticoso di purificazione perché in quel Calice c’è il suo Sangue che lava i peccati che hanno sporcato la nostra Anima la quale dovrà tornare nel Regno di Dio pura..e per questo le scelte che oggi,nel nostro passaggio terreno facciamo dobbiamo farle con Amore e in cambio riceviamo Amore da Dio perché Lui si dona sempre..quell’Amore fortifica interiormente, fa crescere, custodisce dal Male e si può avanzare con Gesù..ho avuto modo di sperimentarlo nella mia quotidianità..se faccio un fioretto e lo faccio con Amore..ho un ritorno di pace, mi sento appagata e più in comunione con Gesù rispetto a quando lo facevo tanto per.. l’Amore è un cammino..non si impara ad amare dall’oggi al domani...ma è necessario spogliarci dei nostri peccati, del nostro IO..Gesù la sofferenza l’ha affrontata con Amore e per Amore nostro..senza mai lamentarsi...e mi fa pensare che se cosi non fosse stato..i nostri peccati lo avrebbero distrutto e per noi non ci sarebbe stata Salvezza!!Avere parte con Lui significa soffrire con Lui per poi gioire..non possiamo gioire se non affrontiamo la sofferenza con Amore. ANTONIETTA
postato da: ANTO 28/05/2016


Cari Fratelli e Sorelle in Cristo, Pace e Ogni Bene a voi.
Oggi, Giorno di Letizia nei Cieli, “Corpus Domini” (Corpo e Sangue di Gesù Cristo), per accostarci a Questo Mistero vi invito a leggere Questi Due Argomenti, il 148, dal Titolo:
148 Gesù: “È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono”.
155 Gesù: “L’Eucaristia”.
Avvicinatevi con la Preghiera, affinché lo Spirito Santo possa darci Luce su Ciò Che il Signore ci insegna.
Un Grazie Grande ai Cieli, Che ci istruiscono e ci illuminano alla Conoscenza delle Sacre Scritture.


148 Gesù: “È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono”.

Gesù: “Figlia, sono Gesù. Sono Colui Che ha servito il Padre, Colui Che ha servito l’Umanità, lasciando al Mondo Insegnamenti Divini, che fossero Frutto del Cammino di ogni Figlio.
Non vedo Figli Che seguono i miei Insegnamenti. Cosa ne è stato delle mie Parole? Sono di Vita Eterna. Eppure le colgo così spente nei miei Figli.

Il materiale non può entrare nel Divino,
ma il Divino può essere di riflesso nel materiale.

Ora, Figlia, voglio donarti degli Insegnamenti che non conosci, perché non ha avuto Voce, Eco la mia Parola.
Io, Gesù, benedico la mia Umanità, tutti i miei Figli li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato.
Figlia, ti narro il Significato del mio lavare i piedi ai miei Discepoli. Mi sono fatto Piccolo, Servitore, per lavare i Piedi, non perché dovevo dire loro di essere simili a Me, ma per dire loro:

Siate Degni di questa Grazia.
I vostri Piedi siano la Colonna della vostra Fede,
siano quelle Orme che potranno posarsi sulle mie Orme:
siano Segni Indelebili di Purezza,
di Cammino Santo,
di Fedeltà nel Pellegrinare
”.
Il mio farMi Piccolo, Umile, già era il mio essere Maestro, sì, ma Investito della Sapienza del Padre, perché sulla Terra Mi sono spogliato della mia Santità, per camminare come Vero Uomo, Simile ai miei Fratelli.

Ma non ho mai smesso un solo istante di ascoltare il Padre mio
Che MI guidava come Maestro
ed Io guidavo voi come Maestro.

Ho radunato tutti attorno ad un Tavolo, per dividere il Pane ed il Vino con i miei Fratelli, ma non per sfamare il corpo,

ma per lasciarGli in Dono
il mio
CORPO,
il mio
SANGUE,
che fosse il Frutto di Sazietà Eterna per
l’ANIMA:
Unico suo Cibo e Bevanda.

Quel condividere con il mio traditore l’Amore, il Perdono, l’Invito a sedere al mio Tavolo, per essere Mano Tesa fino alla fine.

Non si combatte il male con il male,
ma lo si combatte con l’Amore fino in fondo,

accogliendo anche le conseguenze di un tradimento, purchè porti Frutti. E il mio Frutto era Gradito al Padre mio, perché il suo Popolo avesse Insegnamenti di un Amore Vero, l’Amore che ti induce ad Amare Incondizionatamente sia chi ti ama, sia chi ti odia. È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono. E così sia” (01.04.10 Giovedì Santo. S. Maria Egiziaca).


155 Gesù: “L’Eucaristia”.

Gesù: “EccoMi, Signore dei Cieli e della Terra: sono Vicino alla tua Anima come Sorgente di Parola Divina. Non interrogarti, abbandonati. Sono Gesù, Buon Pastore, Che dono a te una Parabola, Ricca di Insegnamenti per tutti quei Figli che si sentono amati e accompagnati dai Cieli, che leggono il Mistero della loro Vita come Dono di Dio e come Germoglio della Vita, della Creazione di Dio.
Ascoltate il mio Insegnamento:
è la Dottrina dei Padri:
sono Vegliardi nei Cieli,
sono Coloro Che siedono attorno ad un
Tavolo di Santità,
Che vegliano su quel
PANE e quel VINO,
UNICO LEGAME
che viene condiviso tra i Cieli e la Terra:
l’EUCARISTIA.

Figlia, non è solo un Rituale Ciò che si celebra nella Santa Messa, ma in

OGNI SANTA MESSA
c’è lo
SPIRITO SANTO,
Che mette in Comunione la Sazietà,
quel Cibo Che nutre ogni Figlio,
ma che scende dai
CIELI:
questo è Ciò che ogni Consacrato dovrebbe custodire come Reliquia,
perché è la
COMUNIONE
dei SANTI e dei FIGLI di DIO:
sentono sempre lo
SPIRITO SANTO
donato dal
PADRE
come Guida, come Difesa, come Purezza.

Ogni Figlio che beve, che mangia il mio Corpo, il mio Sangue
entrerà nel Regno dei Cieli,
per partecipare del
RITO NUZIALE,
quell’Unione che unisce il Ritorno dell’
ANIMA
al Richiamo della
SORGENTE d’AMORE,
quella
LUCE ACCECANTE,
che può avvicinare solo
il SANGUE e il CORPO di
CRISTO,
perché è l’Unico Legame che può ricongiungersi al
PADRE.

Cogli, Figlia, l’importanza di quell’

Istituire l’Eucaristia con i miei Discepoli?

L’Importanza del nutrire il mio Popolo, le Genti che continuano a spogliarsi delle loro Vesti, mettendole a riposo in quella bara, ma ricongiungendo quell’Anima nutrita e dissetata al Padre Celeste.

Questa è l’Importanza di quella
ISTITUZIONE,
ciò che i Figli non hanno colto: il saziare
l’ANIMA,
per poi essere introdotti in quella
Porta Aperta del Paradiso,
ATTO D’AMORE
con il mio
SACRIFICIO.

Figlia,

QUESTO è il DIVINO dei TEMPI:

Ciò che non si è annunciato, perché messo a tacere.
Ora i miei Figli colgono l’importanza del Cibo Spirituale, Che non si manifesta con la sazietà umana, ma ricolma di Sazietà Spirituale, ricolma d’Amore e di Luce, il nostro essere Figli di Dio: non si lascia inaridire la Parte più Preziosa della nostra Eternità, altrimenti conoscerà la fine e questo per la non conoscenza.
Io, Gesù, sto ridando Luce a quella Casa Terrena ormai vuota e spenta, Dolore Spirituale nei Cieli per tanto deserto, che si riflette nel materiale, perché si allontana la Protezione del Bene e il male che è sempre in agguato, si avvicina sempre di più. Accogliete e meditate.
Io, Gesù, guardo i miei Fratelli tanto stanchi, ma perché sono senza Cibo: la mia Parola riscaldi le Menti, i Cuori e riprendano il Cammino della Santità. E così sia!
Figlia, cammina, avanza con Fede e Speranza.

Ciò che i Cieli annunciano sono sempre
VERITÀ ASSOLUTE.

Attendi con Pace: chi ascolta Dio non avrà mai a pentirsi, la sua Ricompensa è sempre d’Amore. Amen.
Ti benedico, nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (29.04.10 Giovedì. s. Caterina da Siena).

postato da: fra Lino 29/05/2016


Pellegrinaggio a Collevalenza dello 06.09.2015, Domenica.
Madre Speranza dice: “Accettiamo con Amore la Croce, ne sentiremo meno il peso”.
Contemplando la croce, è come se Gesù dicesse: “Vuoi risorgere con me?”.
Se la risposta è sì, qual è la via? La via è quella della croce: stretta, faticosa, tortuosa, irta e, rispecchiandomi in essa, vedo il cammino della mia purificazione.
Ma, alla fine di quella strada, cosa troviamo? Quelle braccia spalancate di Gesù, Che ci attende, che attende ogni figlio, che vuole tornare sulla retta via.
Gesù ci insegna a non avere paura ad affrontare quella croce, perché è un cammino per amore, fatto di regole, sì, ma che ci fa rialzare lo sguardo e ci risolleva dai pesi del peccato, che ci schiacciano come macigni.
Quanto dolore diamo a Gesù e con quanto amore ci ripaga, se pensiamo che le ferite che Lui portava non erano altro che il nostro peccato che aveva assunto su di Sé.
Come dice Madre Speranza, non portiamo da soli quella croce, ma insieme a Gesù. Come? Mettendo in atto quelle regole d’amore, che ci ha donato attraverso i suoi insegnamenti, che ci riempiono di luce e di bellezza.
Se si vuole camminare con Gesù, bisogna incarnare la parola: “Amore”: in quell’amore è racchiuso tutto il mistero di Dio.
Solo se ci riempiamo di quell’amore possiamo chiedere soccorso.
Mai ribellarci. Più ascoltiamo e incarniamo gli insegnamenti, più si sciolgono i peccati, più entra la luce più ci avviciniamo a Gesù, più quella croce diventa leggera e più noi camminiamo verso la salvezza.

postato da: marzia 29/05/2016


quanta importanza hanno per Gesù i sacerdoti!! essi sono chiamati alla Santità della vita e se sono davvero degni di quel Sigillo rappresentano un ponte tra Cielo e Terra..attraverso di loro passa lo Spirito Santo e tanto più si elevano nella preghiera nell'abbandono ai Cieli tanto più riescono a portare le Anime a Dio e quella Comunione che vivono con Gesù sarà un riflesso sulla Terra perchè lo Spirito Santo guida, istruisce e custodisce...quanto è davvero importante ricevere l'Eucarestia dalle mani del sacerdote...arriverà cosi tanto nutrimento alle Anime dei fedeli!!ANTONIETTA
postato da: ANTO 29/05/2016


Pellegrinaggio a Collevalenza dello 06.09.2015. Domenica.
Madre Speranza: “Facciamo del bene a tutti senza fare distinzioni tra buoni e cattivi, parenti ed estranei, amici e nemici”.
È una luce che mi ha colpito molto quella di Madre Speranza, meditando sulla Via Crucis di Collevalenza.
In questo tempo che stiamo vivendo, attratti troppo dal materiale e dal benessere: non si ha tempo per fare del bene agli altri e a se stessi, un po’ questo è il motivo, un po’ perché non si vive con l’amore nel cuore e si è indifferenti ai problemi che ci circondano.
La testimonianza che ci ha lasciato Madre Speranza è di non fare distinzioni tra gli uomini, ma di incarnare il Bene che, di sicuro, è gradito a Dio e in Dio la Ricompensa è sempre d’Amore.
Se almeno ci provassimo ad incarnare la Fede, di sicuro diventeremo figli più rispettosi della creazione di Dio e di quanto ci ha donato, perché tutto ci è stato donato e nulla ci appartiene, ma viviamo solo il prestito che Dio ci ha affidato.
Ciò che mi rafforza è la verità di ciò che vivo, il camminare in una Realtà Spirituale dove ha come obiettivo la purificazione dell’anima, perché più si chiede perdono dei propri peccati, più Gesù, Che vede il pentimento, ti lava e ti purifica l’anima.
E se la nostra anima torna a risplendere, si può tornare a vedere con gli occhi di verità e giustizia e, dove c’è verità e giustizia, regna l’amore: e come non si può amare i buoni e i cattivi, gli estranei e gli amici, se in noi regna l’amore?
Sono certo che Madre Speranza prima di lasciare questo insegnamento sapeva che ci si può riuscire.
Io sono fiducioso, perché confido nel Signore.
postato da: Tonino Bucci 02/06/2016


Pellegrinaggio a Collevalenza del 06/09/2015.Domenica. Madre Speranza:"il Buon Gesù sapeva molto Bene che,per poter noi avanzare nella Bontà tra difficoltà e prove,avevamo bisogno dell'Affetto di una Madre,dove c'è una Madre,si può dire che non ci sono più pene insopportabili,per Questo il Buon Gesù ci ha dato Sua Madre." Ciò che mi ha toccato di questa frase di Madre Speranza e' il Grande Amore che ha per noi il Padre Celeste e noi che rispondiamo con lamentele e giustificazioni davanti alla Salvezza della Croce. Il Padre ha pensato a tutto donandoci Gesù che e' Figlio e Maria che e' Madre perché conosce le nostre difficoltà e fragilità di fronte al cammino Irto della Purificazione verso la Santità e con Loro abbiamo la Pienezza per affrontare tutte le pene e le sofferenze perché non c'è sofferenza che Gesù non l'ha già vissuta su di Sé. Attraverso questa Scuola Divina ciò che ci sta Insegnando il Signore e' che l'unica Arma da cui attingere la Forza di Gesù e l'Amore di Maria per affrontare le battaglie è la Preghiera del Santo Rosario che scalda il Cuore fa entrare la Luce,ci protegge e allontana il male. E tutto ciò lo sperimento dentro di me quando con docilità mi aggrappo alla preghiera del Santo Rosario e chiedo soccorso ai Cieli mentre quando lascio spazio ai pensieri e alla cattiveria e penso di affrontare le situazioni da sola sperimento insoddisfazione, frustrazione e faccio del male a me stessa e a chi mi sta intorno perché ho lasciato la Mano di Gesù e Maria.
postato da: GRAZIA 02/06/2016


Pellegrinaggio a Collevalenza dello 06.09.2015, Domenica.
Questa Giornata del Pellegrinaggio è stata per me Sofferenza, perché percorrendo il Sentiero del Santo Rosario a Collevalenza, nella mia Anima rivivo, in Piccolissima Parte, la Sofferenza del Mistero di Gesù e di come Lo viveva Madre Speranza: è un coglierLo, ma dà Sempre Dolore incarnandoLo.
La Stazione su Cui mi sono soffermata a meditare è la IV:
GESÙ È CONDANNATO A MORTE: METTONO LA CROCE SULLE SUE SPALLE.
Oh, Signore, Quante Volte mi chiedo: “Quanto io ho partecipato a Quel Ripetersi di Quel Gesto Ora che comprendo lo Spirituale e Quanto in Te c’è il tendermi la Mano in ogni parola che esce dalla mia bocca, in ogni gesto che compio, in ogni pensiero, in ogni sofferenza, in ogni gioia Quante e Quante Volte per me hai portato il peso della Croce? E quante volte Ti ho risollevato in Quel Peso della Croce?
Oh, Signore, se solo mi soffermo a guardare Quanto Dolore l’Uomo Ti ha dato e Quanto Amore ci hai donato, Davanti a Ciò mi sento così piccola e inadatta. Vedo proprio la Forza della Tua Sofferenza Che si trasforma in Amore, in Gloria per il Padre.
Davanti a Tutto Questo, come posso giustificare il mio essere Figlia? Solo e soltanto dicendo: “Perdonami, Signore, accresci in me la Luce per aiutarTi a portare Quel Pezzettino di Croce, affinché anche io possa entrare a partecipare del Tuo Amore.
Che Mistero Grande, se Lo si guarda con gli occhi umani.
Ma, visto con Occhi della Fede, è Tutto così Misericordioso: il male che viene tenuto a distanza con il Bene, la Sopportazione, le umiliazioni, che fanno crescere nell'Umiltà, la sofferenza che ti fa crescere in Fortificazione, la Verità che ti fa crescere la Luce e allontana la menzogna, il lasciare la vita terrena, che ti apre alla Vera Vita, Quella Eterna.
L'Arma Vincente del Padre Celeste: che ha generato Prima l'Amore e, Poi, ha lasciato il Libero Arbitrio ai Suoi Figli, ma Già sapeva che il loro perdersi sarebbe stato Riconquistato dall'Amore.
Quanta Luce di Insegnamenti scaturiscono dal Peso di Quella Croce, il Dire: "Signore, un Infinito Grazie per Tanta Bontà d'Amore".

postato da: La Portavoce 03/06/2016


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