364 Gesù: “Vi accompagno con la Benedizione Salvifica”. 18/06/2014
364 Gesù: “Vi accompagno con la Benedizione Salvifica”.

Gesù: “Figlia, il vostro Cammino sia verso Quel Sentiero di Preghiera. La vostra vita sente il bisogno di cose nuove, più vicine, più visibili.
Ma come posso Io, Signore, donare, se ancora non vi orientate a Me con Abbandono e Fiducia?
Non tentennate o Ciò Che ho da donarvi non sarà per voi Dono, ma caso, fatalità, combinazione e Questo è Dolore per i Cieli.
Credete con Tutte le vostre Forze che Io, Signore, vi sto guidando e Tutto vi arriverà come Dono di Sazietà. E così sia!
Sì, Figlia, recatevi a Pietrelcina. Vi accompagno con la Benedizione Salvifica. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (26.02.2014. Mercoledì. S. Alessandro di Alessandria. S. Faustiniano).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Figlia, il vostro Cammino sia verso Quel Sentiero di Preghiera”: l’Invito di Gesù è recarci a Pietrelcina: Quel Sentiero Dove p. Pio recitava il Santo Rosario ed entrava in Comunione con i Cieli.

2 > “La vostra vita sente il bisogno di cose nuove, più vicine, più visibili”: Gesù coglie i nostri desideri. Ognuno di noi porta con sé una speranza, quella speranza che si chiama comunione con i Cieli.
Il Signore sa che in noi anela Questa Richiesta d’Amore.

3 > “Ma come posso Io, Signore, donare”: colgo in Gesù un Velo di Tristezza.
Quanto la nostra richiesta è così grande, rispetto a ciò che siamo. Chiediamo troppo al Signore: non può donarci Ciò che ancora non siamo pronti a ricevere.
Ogni volta che facciamo una richiesta, anche se è una richiesta d’Amore, non dimentichiamo mai di dire:

“SIGNORE, SE TU VUOI”.

Ma dietro a queste parole ci deve essere una risposta nostra che, se ancora non è, è perché noi non siamo pronti, perché Gesù è un donarsi di Continuo.

4 > “se ancora non vi orientate a Me con Abbandono e Fiducia?”: se ci guardiamo dentro, ci rendiamo conto di quanto siano vere queste Parole del Signore. Ancora poniamo delle resistenze, perché ancora diamo spazio alle ragioni umane.
Il pensarci sempre arrivati alla Vera Fede, scordandoci che la

PAZIENZA È UNA GRANDE VIRTÙ
E QUANTO È PRESENTE NELLA FEDE.
IMPARIAMO A CONQUISTARE QUESTA VIRTÙ, PERCHÉ
DIETRO LE ORME DI GESÙ
SI AVANZA A PICCOLI PASSI.

5 > “Non tentennate o Ciò Che ho da donarvi non sarà per voi Dono, ma caso, fatalità, combinazione e Questo è Dolore per i Cieli”: Gesù ci invita a rimanere Saldi nella Fede. Gesù ci sta parlando della Pienezza del Credo, della Pienezza dell’Abbandono. Solo se si entra in Queste Verità, Ciò Che Egli ha previsto per noi come Dono, in Questa Giornata sarà vissuta come Grazia dei Cieli.
Ma se in noi entra il pensiero del dubbio, tutto ciò che ci sarà donato avrà una sua ragione, una sua spiegazione, una sua casualità e questo non arricchisce noi, ma, anzi, ci impoverisce nella fede e dà Dolore al Signore.

6 > “Credete con Tutte le vostre Forze che Io, Signore, vi sto guidando”:

IL VERO CREDERE,
CON GLI OCCHI DELLA FEDE,
È LUCE.

Il forzare col pensiero e il credere nel frutto del pensiero, non è altro che dubbio e vana fede.
Lo scegliere di orientarsi ai Cieli, di sollevare lo Sguardo e di entrare nella Preghiera, sarà Luce. Oppure camminare chiacchierando e osservando il paesaggio, rimanendo con lo sguardo abbassato, assaporeremo solo il vano di questa giornata.

7 > “e Tutto vi arriverà come Dono di Sazietà”: ancora il Signore, Che pone la Scelta nelle nostre mani e riempirci di Spirituale. O il camminare nell’umano.

GESÙ CI LASCIA SEMPRE LA LIBERA SCELTA.

8 > “E così sia! Sì, Figlia, recatevi a Pietrelcina. Vi accompagno con la Benedizione Salvifica”: Gesù:

“CAMMINATE VERSO LA RICCHEZZA SPIRITUALE,
CHE È DONO DI SAZIETÀ”.

9 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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3 > “Ma come posso Io, Signore, donare”: colgo in Gesù un Velo di Tristezza.
Quanto la nostra richiesta è così grande, rispetto a ciò che siamo. Chiediamo troppo al Signore: non può donarci Ciò che ancora non siamo pronti a ricevere.
Ogni volta che facciamo una richiesta, anche se è una richiesta d’Amore, non dimentichiamo mai di dire:

“SIGNORE, SE TU VUOI”.

Ma dietro a queste parole ci deve essere una risposta nostra che, se ancora non è, è perché noi non siamo pronti, perché Gesù è un donarsi di Continuo.

Commento.

Quanto i Cieli sono Vicini, Quanto sono Presenti, Quanto ascoltano e seguono tutto ciò che noi viviamo, soprattutto, quanto ascoltano ogni nostra preghiera.
Mi ha colpito così tanto questo Velo di Tristezza in Gesù, perché anche se si prega in maniera non giusta, Gli diamo Dolore.
Gesù è Amore, un Amore così Premuroso, così Felice di venirci in Aiuto e di esaudire ogni nostra richiesta, ma, tante volte, non può, e questo non poterci ascoltare Gli dà Dolore.
Gesù non può darci, non perché non è in suo Potere il farlo, o perché non ha Gioia di donarci, ma perché ciò che Gli chiediamo non può donarcelo, perché non ne faremo un uso Giusto e Santo, invece di portarci Beneficio, potrebbe addirittura danneggiarci, perché ciò che chiediamo non siamo pronti ad accoglierlo.
Alla Luce di Queste Parole, in un attimo mi è ripassata davanti tutta la mia vita, il mio camminare con Gesù e soprattutto, le tante preghiere che Gli ho presentato e in quante di esse mancava il: “Se Tu vuoi”.
È un Insegnamento così Piccolo, così Semplice, ma quanto è Importante e Veritiero e mi fa da Specchio di Conversione, di Crescita e di Maturazione.
Nulla mi è dovuto, nulla può essere da me preteso, ma è Tutto un Dono e come Dono può essere richiesto ai Cieli, con un granello di Umiltà in più, che non mi faccia più scordare:

“GESÙ, SE TU VUOI”.

Matteo 26, 39 “E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”.

postato da: fra Lino 20/06/2014


Gesù, in Questo Argomento, ci presenta il Mistero dell’Eucaristia.
La Preghiera e la Meditazione ci aiutano a cogliere la Bellezza e la Profondità del Suo Dire, per partecipare in Pienezza di Questo Banchetto di Grazia.


155 Gesù: “L’Eucaristia”.

Gesù: “EccoMi, Signore dei Cieli e della Terra: sono Vicino alla tua Anima come Sorgente di Parola Divina. Non interrogarti, abbandonati. Sono Gesù, Buon Pastore, Che dono a te una Parabola, Ricca di Insegnamenti per tutti quei Figli che si sentono amati e accompagnati dai Cieli, che leggono il Mistero della loro Vita come Dono di Dio e come Germoglio della Vita, della Creazione di Dio.
Ascoltate il mio Insegnamento:
è la Dottrina dei Padri:
sono Vegliardi nei Cieli,
sono Coloro Che siedono attorno ad un
Tavolo di Santità,
Che vegliano su quel
PANE e quel VINO,
UNICO LEGAME
che viene condiviso tra i Cieli e la Terra:
l’EUCARISTIA.

Figlia, non è solo un Rituale Ciò che si celebra nella Santa Messa, ma in

OGNI SANTA MESSA
c’è lo
SPIRITO SANTO,
Che mette in Comunione la Sazietà,
quel Cibo Che nutre ogni Figlio,
ma che scende dai
CIELI:
questo è Ciò che ogni Consacrato dovrebbe custodire come Reliquia,
perché è la
COMUNIONE
dei SANTI e dei FIGLI di DIO:
sentono sempre lo
SPIRITO SANTO
donato dal
PADRE
come Guida, come Difesa, come Purezza.

Ogni Figlio che beve, che mangia il mio Corpo, il mio Sangue
entrerà nel Regno dei Cieli,
per partecipare del
RITO NUZIALE,
quell’Unione che unisce il Ritorno dell’
ANIMA
al Richiamo della
SORGENTE d’AMORE,
quella
LUCE ACCECANTE,
che può avvicinare solo
il SANGUE e il CORPO di
CRISTO,
perché è l’Unico Legame che può ricongiungersi al
PADRE.

Cogli, Figlia, l’importanza di quell’

Istituire l’Eucaristia con i miei Discepoli?

L’Importanza del nutrire il mio Popolo, le Genti che continuano a spogliarsi delle loro Vesti, mettendole a riposo in quella bara, ma ricongiungendo quell’Anima nutrita e dissetata al Padre Celeste.

Questa è l’Importanza di quella
ISTITUZIONE,
ciò che i Figli non hanno colto: il saziare
l’ANIMA,
per poi essere introdotti in quella
Porta Aperta del Paradiso,
ATTO D’AMORE
con il mio
SACRIFICIO.

Figlia,

QUESTO è il DIVINO dei TEMPI:

Ciò che non si è annunciato, perché messo a tacere.
Ora i miei Figli colgono l’importanza del Cibo Spirituale, Che non si manifesta con la sazietà umana, ma ricolma di Sazietà Spirituale, ricolma d’Amore e di Luce, il nostro essere Figli di Dio: non si lascia inaridire la Parte più Preziosa della nostra Eternità, altrimenti conoscerà la fine e questo per la non conoscenza.
Io, Gesù, sto ridando Luce a quella Casa Terrena ormai vuota e spenta, Dolore Spirituale nei Cieli per tanto deserto, che si riflette nel materiale, perché si allontana la Protezione del Bene e il male che è sempre in agguato, si avvicina sempre di più. Accogliete e meditate.
Io, Gesù, guardo i miei Fratelli tanto stanchi, ma perché sono senza Cibo: la mia Parola riscaldi le Menti, i Cuori e riprendano il Cammino della Santità. E così sia!
Figlia, cammina, avanza con Fede e Speranza.

Ciò che i Cieli annunciano sono sempre
VERITÀ ASSOLUTE.

Attendi con Pace: chi ascolta Dio non avrà mai a pentirsi, la sua Ricompensa è sempre d’Amore. Amen.
Ti benedico, nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (29.04.10 Giovedì. s. Caterina da Siena).


Santa e Gioiosa Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù Cristo.

postato da: fra Lino 22/06/2014


Il 12. Maggio 2014 il Cardinale Jorge Mario Bergoglio ha incontrato gli alunni dei Pontifici Collegi e dei Convitti di Roma, dialogando a lungo con seminaristi e sacerdoti, senza alcun testo preparato. Ecco un passaggio di questo dialogo:

Cardinal Jorge Mario Bergoglio: “Qualcuno di voi mi dirà: 'Ma Padre, in questo tempo di tanta modernità buona, della psichiatria, della psicologia, in questi momento di turbolenza credo che sarebbe meglio andare dallo psichiatra che mi aiuti …'. Ma non scarto quello, ma prima di tutto andare alla Madre: perché un prete che si dimentica della Madre e soprattutto nei momenti di turbolenza, qualcosa gli manca”.

Commento.

Il Cardinal Bergoglio, quando il cuore vive la turbolenza, ad un Seminarista o Consacrato che gli domanda se sarebbe opportuno andare dallo Psichiatra o dallo Psicanalista, Lui dice di andare prima dalla Madonna e, poi, dallo psichiatra. Se si va prima dallo psichiatra, dimenticando Maria, Egli afferma che a quel Consacrato o Seminarista: “Qualcosa gli manca”.
Pregando e meditando su questa risposta del Cardinale Bergoglio, ciò che, a prima vista, sembra scontato e pure giusto, diventa punto interrogativo, che genera tanta, tanta confusione.
La psicologia, la psichiatria e tutte le scienze umane sono, appunto, frutto del sapere dell’uomo. L’Uomo è segnato dal peccato e anche il suo sapere risente di questa corruzione. Quanto più questi Studiosi si allontanano da Dio, tanto più si allontanano dalla LUCE, dalla VERITÀ, dalla GIUSTIZIA e, soprattutto, dalla SANTITÀ.
La maggior parte di questi Studiosi è atea.
Che giovamento può trarre una Persona Consacrata da un ateo? Quali insegnamenti o soluzioni può ricevere per il suo il suo Cammino Spirituale?
Se, come dice il Cardinal Bergoglio, un Consacrato va da Maria e, dopo, sente ancora la necessità di andare dallo Psichiatra o dallo Psicologo, significa che in Maria non riesce a trovare Luce per i suoi Passi, Medicina per Guarire, Forza per seguire le Orme del Cristo, a questo punto uno si può chiedere: che senso ha andare da Maria, se poi bisogna andare dallo Psichiatra o dallo Psicologo? Non si possono, come tanti fanno, abbreviare i tempi e i passaggi, andando direttamente dallo Psicologo o dallo Psichiatra?
La Sacra Bibbia non dice ciò che afferma il Cardinal Bergoglio.
La Sacra Bibbia Testimonia che Maria è così Bella e Luminosa e il Suo Latte è così Nutriente e Dissetante, che lo Stesso Padre Celeste ha affidato a Lei il Suo Unigenito Figlio, perché Quel Bimbo, Quel Cielo Che aveva presso il Padre Celeste, Lo ritroverà in Quel Grembo Immacolato, in Quell’Immacolata concepita senza peccato e che, senza peccato, in un mondo di peccatori, si è Custodita e, Immacolata, dopo aver affrontato ogni sorta di Prova e di Difficoltà, dopo aver attraversato la Passione del Figlio, dopo aver custodito la Prima Chiesa Nascente, Immacolata è Tornata al Padre.
Quella Via di Santità Che Maria ha percorso in Perfetta e Luminosa Salute del Corpo, della Mente, della Coscienza, del Cuore e dell’Anima, Quella Via al Cielo Maria è Gioiosa e anelante di insegnarLa a chiunque si rivolge a Lei.
Quanta Luce per chi incontra Maria. Quanto Specchio Purissimo in Lei per chi vuole fare un Autentico Cammino di Conversione e di Santità e Quanti Frutti di Abbondanza per chi, nell’Umiltà e nella Piccolezza, Ne segue le Orme.
Quanta Sazietà, Quanta Dolcezza, Quanta Mitezza, Quanta Sapienza e Quanta Santità in Quel Latte Spirituale Che Solo Lei può donare.
Quanta Luce da Maria!
Una Luce Che può essere Mano Tesa e Proposta per tutti i Suoi Figli Che si preparano ad essere Sacerdoti ad Immagine e Somiglianza del Figlio Gesù Cristo, per essere, a Loro Volta, Luce di Santità per Tutti, anche per gli Psicologi e gli Psichiatri. E non viceversa.
E Maria, come Allora, Quando stava in mezzo a noi, a coloro che La cercheranno, dirà: “Fate Tutto Quello Che Mio Figlio Gesù vi dirà”: Gesù Cristo Unica Via, Unica Verità e Unica Vita per l’Eternità.

Luca 1, 34 Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. 35 Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio ”. 38 Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei”.

Dopo che le Sacre Scritture ci presentano Maria in Questa Luce, come si può sminuire la Sua Figura? Dove finisce l’Azione dello Spirito Santo? Come si fa a dubitare che, andando da Lei, non si trovi Luce, Conforto?
Mi chiedo: ma la Fede sta diventando sempre più arida negli Uomini?

postato da: fra Lino 24/06/2014


Oggi, Festa dei Santi Pietro e Paolo, vi invito a rileggere Questo Argomento (il n° 189), Pieno di Luce.

Santa Solennità.


189 Gesù: “Tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa”.

Commento e Note di Gesù su Matteo 16, 13-20.

Matteo 16, 13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?”. 14 Risposero: “Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti”. 15 Disse loro: “Voi chi dite che Io sia?”. 16 Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. 17 E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei Cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le Chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli”. 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. (Matteo 16, 13-20).

Luci sul Brano di Vangelo.

Gesù mi racconta: “Figlia, nel mio Lungo Pellegrinare, entrai nella Regione di Cesarea di Filippo e, radunati i miei Discepoli, chiesi Loro quale era il pensiero della gente sul Figlio dell’Uomo, Colui Che era stato Predestinato a scendere sulla Terra, Colui Che attendevano per la Salvezza del Mondo.
E i miei Discepoli mi risposero che il Figlio dell’Uomo, per alcuni era Giovanni il Battista, per altri era Elia, per altri era Geremia e, per qualcuno, anche Qualcuno dei suoi Profeti.
Però, poi, non mi fermai alle genti, ma volli sapere da Loro: “Chi pensate che Io sia?”. E il Primo a risponderMi fu Simon Pietro Che Mi disse: “Sei Tu il Signore tanto Atteso, sei Tu il Figlio del Dio Vivente, sei Tu il Cristo Che è Venuto per la nostra Salvezza”.
Ed Io risposi: “Beato sei Tu, Simon Pietro, Figlio di Giona, perché in Te solo lo Spirito Santo ha operato, Ti ha dato Luce perché né come Uomo, né come Figlio di Discendenza Tu potevi dare tale Risposta.
Per questo il Padre mio Ti ha Prescelto e il Padre mio ha visto in Te il coronare del suo Pensiero: in Te edificherà la mia Chiesa, Dove la Luce arginerà ogni infero.
Nessuno varcherà la Soglia di quelle Mura Gigantesche, perché solo a Te darò le Chiavi che apriranno il Regno dei Cieli, quelle Chiavi che apriranno quella Porta, che è Argine per le profondità dell’Uomo, dove sarà eretto il mio Tempio.
E Tutto Ciò che entrerà nel mio Tempio, entrerà nella Porta dei Cieli e tutto ciò che sarà arginato al di fuori di quelle Porte, non varcheranno le Porte dei Cieli.
Figlia, in Simon Pietro è stato impresso il Valore, la Grandezza la Conoscenza dell’Anima, Che è il Tabernacolo dentro le Carni, dentro il Figlio dell’Uomo.
È da quella Chiesa Edificata che ha avuto Inizio il Cammino della Vera Fede, quel Donare del Padre, quell’Accogliere del Figlio e quel Riportare al Padre, Dove Tutto è impresso in quell’Eterno, che è custodito nell’Essere Umano: la Creatura Pensata da Dio”.
L’Edificare della Chiesa di Dio: prima che nel materiale, l’ha edificata nella sua Presenza Viva dell’Uomo, nell’Anima, per questo ha Fondamenta Solide, perché impresse dal Padre e tornano al Padre, quell’Appartenenza a Dio, quella Chiesa Presente in ognuno di noi, che solo Dio può gestire, per questo con Fermezza Gesù ha stabilito che gli inferi non prevarranno su di Essa, perché è Sigillo del Padre. Solo il Padre può donare la Linfa Vitale, solo il Padre può gestirla, solo il Padre può disporne.
Gesù: “Figlia, questa è la mia Testimonianza della Profondità di questa Parabola, che è stata mia Parola donata per Opera dello Spirito Santo e che ora la mia Luce dona Luce in Tutta la sua Verità. Questo è il Discernere del Buon Maestro.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (31.10.10 Domenica. s. Lucilla. S. Quintino).

postato da: fra Lino 29/06/2014


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