809 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 6, 1-6. 06/07/2024
809 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 6, 1-6.

Dal Vangelo Secondo San Marco.

In quel tempo, Gesù 1 andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 2 Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 3 Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?". E si scandalizzavano di lui. 4 Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". 5 E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità (Marco 6, 1-6).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Signore, anche in Questa Testimonianza di Marco ci Dai Luce su come si debba avere Forza e Coraggio per poter Camminare con i Tuoi Insegnamenti, ma sono proprio le difficoltà che si incontrano soprattutto nella propria patria che ci umiliano, ma ci rendono più Aperti e Accoglienti nella Fede.
Il Tuo Cammino ci Dà Luce che l’uomo porta in sé la ragione, che crea dubbio. Ci si domandava, ascoltandoTi nelle sinagoghe: “Donde Gli vengono queste cose?”. Si interrogavano della Sapienza, da Chi veniva, dei Prodigi Che Compivi con le Mani e poi aggiungevano: “Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sorelle non stanno qui da noi?”. E si scandalizzavano di Lui.
Ecco da dove prendere Verità di Discernimento, quando l’uomo non si predispone ai Cieli, sollevando lo Sguardo e fidandosi che Ciò poteva Venire Solo dai Cieli, perché l’uomo ha i suoi limiti di pensiero, ma tale col tempo si manifesta.
Perché l’uomo non dimentichi mai che, quando una grazia non viene dal Cielo, può anche ingannare le genti, ma fino a quando Dio lo permette, anche se fosse, per Insegnare alle genti di distinguere il Bene, dal male e lasciarlo come insegnamento.
Così come dobbiamo leggere la Vita di Gesù: Tutto il Padre ha Permesso, affinché rimanessero Insegnamenti Indelebili su Tutto: Ciò Che Viene dai Cieli si Manifesterà con Cambiamenti, Che Conducono al Bene.
Ciò che è inganno del maligno, è sempre il Signore Che Renderà Giustizia.
Capissimo Questo, basterebbe guardarci, per Cogliere la Verità.
Il Signore non si vanta. Ma si è Umiliato davanti agli uomini, perché ci voleva Insegnare la Cosa più Importante: l’Umiltà, Che ti fa Grande per Accogliere una Grazia.
È dall’Umiltà Che Cresce l’Amore, nell’Amore la Luce. Il Tutto è Racchiuso in un Interrogativo: “Sono un Figlio/a Sincero/a, che Desidero nel Profondo del mio Cuore Camminare nel Giusto di Dio? O camminare nella vana gloria?”. Un Sano Esame di Coscienza ci può dare Risposta.
L’Insegnamento di Gesù: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. Così che Gesù non poté operare nessun Prodigio. Solo Impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
Quanto è Importante l’Accompagnamento in Ogni Grazia del Signore.
Ma, qualora l’uomo non accoglie, Dio Darà Compimento alle Sue Opere: così ci Racconta Gesù, così è per l’Eternità.
Non giudichiamo con il pensiero umano.
Attingiamo dalle Verità di Cristo e, dopo un Attento Discernimento, possiamo esprimerci, rimettendoci nelle Mani del Padre, dicendo: “In coscienza colgo questo. Il tempo, che è di Dio, darà Prova se è un Cammino di Opera di Santità. O dal maligno. Signore, nelle Tue Mani Rimetto l’Anima mia. Sia fatta la Tua Volontà”: la Via per darsi Pace.
E così sia!”
(04.07.2024 Giovedì. S. Elisabetta, Regina).


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