742 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Matteo 25, 14-30. 18/11/2023
742 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Matteo 25, 14-30.

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:14 “Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Luci su Vangelo.

La Portavoce: “Gesù Continua ad Ammaestrare i Suoi Discepoli attraverso le Parabole.
Disse Loro che un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e gli consegnò i suoi beni. Iniziò con cinque talenti ad uno, con due ad un altro ed uno ad un altro: li affidò a ciascuno secondo le proprie capacità.
L’Insegnamento: il Padrone Conosce i Suoi servi e non Chiede né di più, né di meno di ciò che potrebbero rendere.
Il Cogliere che Ciò Che viene Affidato Rientra nel Giusto di una Crescita per non rendere vana la Fiducia di Colui Che La Ripone ai Suoi Servitori.
Al servo, che gli fu consegnato cinque talenti, andò subito ad impiegarli guadagnandone altri cinque: Servo che aveva messo a Frutto gli Insegnamenti, si è Conquistato la Fiducia, in Essa la Ricompensa non è venuta meno.
Anche il servo che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due: la sua capacità, anche se nel poco, ma era stato Fedele, così da essere Giusto.
Alla fine, quel servo che ne aveva ricevuto uno: non si fidò ma, per paura, lo andò a nascondere: quanto poco: “Credo”!
Il Cogliere quanto è sbagliato non ascoltare il Padrone e fare da sé.
Come si può pensare di essere nel giusto, se solo il Padrone Indica la Via Che Porta Frutto.
Il Padrone può Affidarti, ma poi spetta ad ognuno mettere in pratica il Giusto per non deludere: la Fiducia è alla base della Conoscenza, di conseguenza, del Credere nel Padrone.
Dopo molto tempo il Padrone tornò e volle regolare i conti.
Colui che aveva riportato cinque talenti disse: “Mi hai consegnato cinque talenti. Ecco, ne ho guadagnati altri cinque”.
Il padrone gli disse: “Bene, servo buono e fedele. Sei stato fedele nel poco. Ti darò autorità su molto”. E poi aggiunse: “Prendi Parte alla Gioia del Tuo Padrone”.
Il Cogliere Cosa fa il Padrone: ti Mette alla Prova, Sperimenta la tua Fiducia, Che non è altro: “Quanto Ami Quel Padrone, da Prenderti Cura di Ciò Che ti Affida ed Egli non manca di darti Molto di più di ciò che Gli hai riconsegnato”. Il Premio a colui che si adopera nel Giusto e nell’Onestà, il Frutto: la Ricompensa di essersi Guadagnato la Stima e l’Offerta di un’Autorità su Molto.
Poi fu la volta del secondo servo, che aveva ricevuto due talenti e ne aveva riportati altri due al padrone, che gli disse: “Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto. Prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Il Cogliere che, alla fine, sia chi poteva rendere di più e chi poteva rendere meno: hanno avuto la stessa Ricompensa, perché non li ha giudicati in base alla resa. Ma li ha giudicati per ciò che ognuno poteva dare e l’hanno fatto nella Fiducia e nella Fedeltà: Buoni e Onesti, i Frutti Graditi al Padrone, Ciò che Lo ha Fatto Gioire e nella Sua Gioia li ha Invitati a Partecipare.
Poi, arrivati a colui che aveva riportato solo un talento, perché lo aveva nascosto per paura, pur sapendo come era l’operare del suo padrone, venutagli a mancare la fiducia, ha fermato la Crescita e il Frutto di Quell’Opera Che doveva essere Curata per Riscuotere.
Il Rimprovero non ebbe a mancare a quel servo, così da chiamarlo: “Servo malvagio e infingardo, perché conoscevi il mio modo di operare, dovevi consegnare il mio talento ad un banchiere, così avrei ritirato il mio con l’interesse”. La punizione non tardò: “Toglietegli dunque il talento e datelo a chi ha dieci talenti”.
Il Cogliere che la Ricchezza del Signore è la Parola: a chi viene Affidata, se Ne deve prendere Cura e adoperarsi per divulgarLa, così da acquistare altri Servi che Credono e si Fidano del Padrone, così da Accrescere il Riportare la Ricchezze al Padre.
E la Ricchezza del Padre è Quella di Vedere Moltiplicarsi il Ritorno dei Suoi Figli e Ciò può avvenire se ci sono Servi Che Danno Perle di Saggezza con la Parola. E più si entra nell’Operare con Fiducia, con Bontà, più cresce l’Opera da Riportare al Padrone e più ti dà di Crescere, da darti Autorità su Molto e la Gioia di Entrare a ParteciparNe.
L’Insegnamento: a chiunque ha sarà dato e sarà nell’Abbondanza.
Ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.
L’Avere del Padrone è il Fidarsi che si avrà la Ricompensa di Entrare nella Sua Casa.
Ma chi ha e si comporta con superficialità davanti alla Parola, comportandosi con indifferenza, da essere chiamato fannullone, si sarà guadagnato di entrare nella casa delle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti”, chiamasi: “Inferno”
(17.11.2023 Venerdì. Ss. Alfeo e Zaccheo, Martiri. S. Elisabetta d’Ungheria).


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