677 La Portavoce: “È come un nostro sigillo, la coscienza ce la gestiamo noi”. 29/04/2023
677 La Portavoce: “È come un nostro sigillo, la coscienza ce la gestiamo noi”.

5 > “È come un nostro sigillo, la coscienza ce la gestiamo noi” : è come se è un sigillo che possiamo gestire noi tenendo chiusa la coscienza e non facendo i conti con essa o aprendola e dandole Luce. È come se la coscienza la gestiamo noi. Gesù non mette le Mani nella nostra coscienza, è un nostro patrimonio umano.
Infatti siamo noi che dobbiamo fare i conti con la nostra coscienza. La coscienza possiamo risvegliarla noi e farla guarire, amando noi stessi, avendo rispetto per la nostra persona e per il prossimo” (Dall’Argomento 4, Luci 5.7, sul Sito www.barbara82.it).

Luci sulla Coscienza.

La Portavoce: “Il Guardare Questa Parola, la Coscienza, come un qualcosa di astratto, invisibile.
Eppure è così Concreta in ognuno di noi.
Non La si quantifica, non Le si dà Forma, eppure si fa sentire con il suo tormento, o con la Sua Bontà, Dove ti invade di Gioia ed allora ti dici: “Non ti vedo, ma ti sento, ti riconosco e so che mi appartieni, perché mi è stata Data come Campanellino di Allarme nel Bene. O nel male”.
La cosa che lascia Sconvolti è che è gestita da noi, è come se La si riempie di ciò che più ci aggrada: La rendiamo pesante con i peccati, La rendiamo Leggera con il Giusto.
Sappiamo che c’è, che è a nostra Disposizione eppure, molto spesso, La mettiamo a tacere, affinché non ci faccia da Specchio per come ci stiamo gestendo.
È così Innocua, che è molto facile metterLa al cantuccio.
È Vero che è uno Specchio Messo nelle Nostre Mani, come una Sentinella per la nostra Vita. Eppure la nostra stoltezza, a volte, ci porta a non farci i Conti, La soffochiamo di iniquità, stiamo male interiormente, eppure ci fa piacere il non essere disturbati, perché il nostro tempo serve per altro.
E così passa il tempo e non ci accorgiamo che l’Interrogarci nella Verità e nell’Umiltà di Cos’è la Nostra Vita, senza sentire l’Esigenza di volgere il nostro Sguardo alla Coscienza e dirci cosa ci rimorde, cosa ci rammarica:
“Cosa sto facendo?
Come sto orientando la mia vita?
Riposa nella Quiete la mia Coscienza? Oppure è un mare in tempesta?”.
Di Cosa ha Bisogno? Che io sia Sincera, con un Bell’Esame di Coscienza, così da ridarLe la Vista.
Oppure continuo ad avanzare con la presunzione, la cattiveria, l’invidia da renderLa cieca e sorda?
Quand’è che ci si rende Conto che la Coscienza è la Sentinella Messa a nostra Disposizione per renderci Figli Degni. E non figli persi e affamati.
Se capissimo che la Coscienza ce La gestiamo noi, potremmo fare una Vita più Giusta, affinché Essa si risvegli e ci indica una Via di Quiete: Le daremo la Guarigione e non le Ferite, che non sono altro che le nostre insoddisfazioni.
Quanto sarebbe Bello farci un Sano e Santo Esame di Coscienza per portare alla Luce ciò che è peccato che ci tormenta, così da incontrare la Via Giusta del Rispettarci e Rispettare il Prossimo, da poter Ricreare la Libertà, la Circolarità dell’essere Stati Creati come Figli.
E non come lupi rapaci pronti a sbranare la preda che neppure ci appartiene, perché la Verità è Che i Figli sono di Dio. E non degli uomini.
Questo è lo Sguardo Che è Impresso nella Nostra Coscienza, Che ci appartiene come Sigillo di Saggezza.
O sigillo di scempio”
(28.04.2023 Venerdì. S. Marco, Vescovo e Martire. S. Valeria e Cc. Martiri. S. Pietro Chanel, Martire. S. Panfilo, Vescovo. S. Gianna Beretta Molla).


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