627 Gesù: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Venerdì I Settimana Quaresima). 03/03/2023
627 Gesù: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 5, 20 Venerdì I Settimana Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In Quel Tempo Gesù disse ai Suoi Discepoli: “20 Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. 21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 23 Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. 25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!” (Matteo 5, 20-26).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Gesù continua ad insegnare la Parola ai Suoi Discepoli, parla Loro della Giustizia e di come va Evangelizzata, perché se Essi non superano la giustizia degli scribi e farisei non entreranno nel Regno dei Cieli.
Disse Loro: “Fu Detto agli Antichi: “Non uccidere”, coloro che lo fanno saranno sottoposti a Giudizio. Ma Io Vi dico: Chiunque si adira con il proprio Fratello, sarà sottoposto a Giudizio”.
Il cogliere la Parola di Gesù come un’Espansione di Verità: non si è nell’ingiustizia solo se si uccide, Comando di Dio, la Legge Che vigeva in quei tempi, ma l’aggiungere la Prudenza, per non arrivare a peccare di morte.
Ancora Gesù dice: “Chi dice al Fratello: “Stupido”, sarà sottoposto al sinedrio e chi gli dice: “Pazzo”, sarà sottoposto al fuoco della geenna”.
Lo Sguardo di Gesù, Che ci insegna un Linguaggio e un Comportamento Che deve Rispecchiare la Verità di Figli di Dio: come arrivare ad allontanare Ciò Che il Padre aveva Pensato come Popolo: Uomini, Figli Fatti di Amore e Rispetto?
La Legge era Severa e Giusta.
Ma anche il Linguaggio degli Uomini doveva rispettare il Giusto.
L’Altro Insegnamento è di non portare l’Offerta a Dio, quando in cuor tuo non c’è la Pace. Non può il Padre accogliere una concretezza, che non è accompagnata da un Comportamento Giusto.
Quando si porta l’Offerta al Padre, il Modo Giusto è l’essere Riconciliati con i Fratelli.
La Saggezza di Gesù ci apre ad un Esame di Coscienza: l’uomo non può avere la presunzione di ritenersi nel giusto, perché è peccatore, di conseguenza è più Giusto riconciliarsi con il proprio avversario: “Prima che non sia il tuo avversario a consegnarti al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In Verità ti dico: non uscirai di là finché non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo”.
In Questo Vangelo di Matteo si parla di come ci si comporta, di come a volte la ragione degli uomini può essere non veritiera, perché l’Unico Giudice di Verità e Giustizia è Gesù.
Non usiamo la presunzione, l’autorità, la superbia con i nostri simili.
Ma ascoltiamo il Giusto di Gesù, Che ama la Riconciliazione tra gli Uomini, i Popoli e Che ci vuole proteggere dal non essere più grandi del Maestro, così siamo più al Sicuro e non rischiamo di pagare fino all’ultimo spicciolo.
Ancora, stiamo più Attenti: ripuliamo il nostro linguaggio, perché anche una parola può essere di condanna”.
(03.03.2023 Venerdì. Ss. Marino ed Asterio, Martiri. S. Cunegonda).


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