624 Gesù: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli” (Matteo 6, 9) (Martedì I Settimana di Quaresima). 28/02/2023
624 Gesù: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli” (Matteo 6, 9) (Martedì I Settimana di Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In Quel Tempo Gesù disse ai Suoi Discepoli: 7 “Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 12 e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 13 e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. 14 Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Matteo 6, 7-15).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “In Questo Vangelo Matteo ci racconta come Gesù ha insegnato a pregare ai Discepoli, dicendo Loro di non sprecare tante parole, come facevano i pagani, che pensavano di essere ascoltati per le tante parole che uscivano dalla loro bocca.
Gesù dice che il Padre Nostro, Che è nei Cieli, sa di Cosa hanno Bisogno i Suoi Figli, ancor prima che Gli viene richiesto.
Il Signore conosce ogni cosa di noi, anche i segreti e i desideri più nascosti, perciò a che serve riempirci la bocca di tante parole, se esse non sono a Immagine e Somiglianza del Pensiero di Dio? Parole Edificanti in noi e attorno a noi.
Ed Ecco che Gesù ha insegnato a Pregare così: “Padre Nostro Che sei nei Cieli”: conoscere l’Origine della Casa Eterna per rivolgerci Protesi Verso il Cielo e, Solo Dopo averGli reso Testimonianza della Santità Che Racchiude il Suo Nome, diamo Inizio al Dialogo con Lui.
Cosa chederGli, se non che venga il Suo Regno, Quel Regno Che Racchiude la Pace, l’Amore.
Ma poi aggiunge: “Sia fatta la Tua Volontà”: rimetterci sempre nel Suo Giusto e Santo, così come Ritiene per i Cieli e per la Terra, il dirGli: “Sappiamo che siamo Ospiti, perché Tutto TI appartiene”.
Per Questo, desiderare Ogni Giorno il Suo Pane Quotidiano, Che non è altro: la Verità di come essere Pellegrini sulla Terra, Quel Pane Spirituale Che sa di Sapienza, Che è Sollievo per il Corpo.
Avendo Davanti a noi Questo Padre, Cosa Gli si può chiedere se non di perdonarci i nostri peccati, così che la Luce torni a renderci Docili alla Verità e rendersi Disponibile Verso il Fratello, per rimettere il Perdono come Via di Riconciliazione che riunisce e non separi.
E il chiederTi di non metterci alla Prova, facendoci sperimentare le Tentazioni Giuste, Sante e Necessarie per fortificarci, per edificarci nella Stabilità della Fede.
Tutto Ciò ci è Comprensibile, ma temiamo perché siamo peccatori e, nelle cadute, siamo diventati fragili.
Ma se Gesù ci ha Insegnato Questa Preghiera, dobbiamo crescere e fortificarci nella Fiducia che non siamo mai soli, che c’è Sempre il Suo Sguardo su di noi.
Interroghiamoci, piuttosto: noi dove L’abbiamo messo il Signore nella nostra vita? Così da poterci liberare dal male.
Ancora, Gesù ci chiede, a noi, di liberare le colpe del nostro Fratello, così il Padre scioglierà quelle catene che sono di inciampo tra i Suoi Figli, perché se non siamo noi a desiderare la Pace, la Quiete Che fa scorrere la Luce di Bene tra noi, Esseri Umani, ai quali ci è stato Donato il Libero Arbitrio, come può il Padre perdonare le nostre colpe, se desideriamo il buio del peccato?
Ricordiamoci Sempre che il Padre ci ha Fatti per Percorrere una Via di Santità, Dove ci si può incontrare e vivere la Pienezza della Vita e Lì Dove c’è stata confusione e peccato, ci ha Donato la Sua Misericordia per ripartire: Porte Aperte per il Bene”
(28.02.2023 Martedì. S. Ilaro, Papa. S. Romano).


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