622 Gesù: “Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto” (Matteo 4, 11) (I Domenica di Quaresima (A). 25/02/2023
622 Gesù: “Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto” (Matteo 4, 11).
I Domenica di Quaresima (A)

Genesi (2, 7-9.3, 1-7) 7 Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. 8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. 2, 1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. 2 Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. 4 Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! 5 Il Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. 6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi.

Luci sulla Genesi.

La Portavoce: “Se, nella Genesi, partiamo dalla Creazione dell’Uomo, partiamo da Due Creature, Adamo ed Eva. Dio LI aveva Posti in Mezzo all’Eden, Dove fece germogliare dalla Terra Ogni Sorta di Alberi, Graditi alla Vista e Buoni da Mangiare.
Di Tanti Alberi c’era anche l’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza del Bene e del male.
Di tutti gli Animali che abitavano nel Giardino ce n’era uno, il serpente, che era più astuto di tutte le Bestie Selvatiche. È a causa di questa astuzia del serpente che venne tentata Eva, la Quale aveva ricevuto un Avvertimento da Dio, che non doveva mangiare dell’Albero della Conoscenza.
Ma fu proprio su Questo Albero che il serpente Li ingannò, offrendo Loro un consiglio che Li condusse al peccato. L’astuzia del serpente che Li mise contro la Promessa di Dio.
All’Inizio fu Eva che cadde nelle lusinghe che Le fece il vile tentatore: “Se mangi di questo albero, aprirete gli occhi e diventerete come Dio, conoscendo il Bene e il male”.
Allora Eva, vedendo che l’Albero era Buono da Mangiare, prese il suo Frutto e ne mangiò. Poi ne diede anche a Suo Marito e anch’Egli ne mangiò.
Allora Gli si aprirono gli occhi e videro che erano nudi.
Il cogliere come la disobbedienza a Dio Li ha portati a cancellare l’Innocenza nei Loro Corpi, dando origine a tutte quelle realtà delle manifestazioni della vergogna della materialità. Non più Dolcezza e Respiro di Letizia. Ma pesantezza e ombra e tutto ebbe inizio: il peccato che ci ha reso schiavi degli inganni, delle lusinghe e delle trappole di quell’animale viscido e sempre nascosto per fare agguati. Da una disobbedienza si è dato inizio ad un cambiamento, l’uomo che si trova sempre a scegliere la Sorte della propria vita tra il Bene. E il male”.
Gesù: “Ecco, Figlia, Davanti a Ciò Che è nella Conoscenza dell’Origine della Creazione degli Uomini, ancora si cammina ciechi e sordi, si compiono peccati di continuo e, anziché chiedere: “Perdono, Dio, Contro di Te ho peccato”, Mi si accusa delle conseguenze che il peccato gli mette davanti: ogni volta un caro prezzo da pagare.
Io sono il Signore di Verità e Giustizia.
Il diavolo è colui che vi tenta, vi promette, vi illumina la via e poi vi incatena come schiavi.
Capiste Questa Verità tornereste alla Via della Libertà.
E non della schiavitù!
Ancora Mi cogliete Misericordioso e Lo sono.
Ma come vi ponete Davanti ad un Padre? Docili, Umili, Bisognosi, Pentiti, affinché vi perdoni e vi spezzi le catene? O siete innalzati, pretestuosi, presuntuosi, volete ottenere perché vi è dovuto.
Ricordate Bene, Figli, vi ho dato il Soffio della Vita per Amore.
Come si può pretendere di essere ascoltati con la superbia? Come può l’AMORE amalgamarsi con la superbia?
Aprite le Vie del Vostro Cuore alimentandovi di Verità e Pace, così non rimarrete delusi.
E così sia!”.

Romani (5, 12-19) “Fratelli, 12 come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. 13 Fino alla legge infatti c’era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, 14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. 15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. 16 E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione. 17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. 18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. 19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti”.

Luci sulla Lettera ai Romani.

La Portavoce: “In Questa Lettera ritroviamo il Racconto della Spiegazione delle Verità dell’Uomo che, a causa del peccato, ha contratto la morte ed è anche vero che, dalla morte del peccato a causa della disubbidienza di Adamo è Arrivato, per Grazia, il Nuovo Adamo, Gesù Cristo, Che ci ha riaperto alla Vita con la Giustificazione per la Grazia del Dono della Giustizia”.

Matteo (4, 1-11) In quel tempo, 1 Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. 3 Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane”. 4 Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. 5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio 6 e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”. 7 Gesù gli rispose: “Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo”. 8 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: 9 “Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai”. 10 Ma Gesù gli rispose: “Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”. 11 Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

Luci sul Vangelo di San Matteo.

La Portavoce: “L’Evangelista Matteo ci racconta di Gesù, Che fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.
Gesù, dopo aver Digiunato Quaranta Giorni e Quaranta Notti, sentì fame e fu allora che Gli si accostò il diavolo tentatore e Gli disse: “Se sei il Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane”.
Gesù gli rispose: “Non di solo pane vivrà l’Uomo, ma di Ogni Parola Che esce dalla Bocca di Dio”.
L’Insegnamento di Gesù era già stato Concretezza per Lui, Che aveva Digiunato Tutti Quei Giorni e Ciò mi fa cogliere che si era Nutrito della Parola del Padre.
La Forza dell’Uomo non è nel corpo, ma nell’Anima. Nutrendo l’Anima la Sazietà investe anche il Corpo. Di Quanta Vera Fede ci si deve nutrire per poterLo vivere: Gesù ci è Testimone.
Allora il diavolo Lo condusse con sé nella Città Santa, Lo depose sul pinnacolo del Tempio e Gli disse: “Se sei il Figlio di Dio gettati giù, manderà gli Angeli a sostenerTi, affinché neppure un sasso tocchi il tuo piede”.
Ancora Gesù rispose: “Non tentare il Signore Dio tuo”.
Gesù mette davanti a lui il Timor di Dio: MAI sfidare il Padre, perché Egli ha Potere anche sul tentatore. Non può il buio accecare la Luce. Ma è la Luce Che fa indietreggiare il buio.
Ancora il diavolo Lo condusse con sé sopra un monte altissimo e Gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e Gli disse: “Prostrati davanti a me per adorarmi e tutto Ti darò”.
Ma la Fame del Corpo di Gesù era Dominata dal Suo Spirito: nulla avrebbe raggiunto Gesù, neppure le lusinghe più luccicanti!
Il tentatore ebbe Risposta da Gesù nella Verità di Figli: “Vattene, satana, sta Scritto: “Adora il Signore Dio Tuo e Solo a Lui rendi Culto”.
E dopo il Dire di Gesù il diavolo uscì sconfitto e Lo lasciò.
Allora gli Angeli si accostarono a Gesù e Lo servirono.
Questo è Ciò Che Opera il Padre in Ogni Figlio Che Gli rimane Servitore Fedele: ti nutre, ti protegge. Nulla ti fa mancare se desideri vivere nella Luce della Verità il buio esce sconfitto.
L’Uomo ne esce Vittorioso e non Gli resta Altro che ringraziare e Lodare Dio.
Quanto Patrimonio di Insegnamento ci ha lasciato Gesù come Vero Uomo e Vero Spirito.
Ci chiediamo qualche volta noi di Cosa siamo fatti?”
(26.02.2023 Domenica. S. Alessandro di Alessandria).


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