574 Gesù: “E chi si umilia sarà esaltato” (Luca 18, 19).
Dal Vangelo Secondo San Luca.
9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: 10 “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” (Luca 18, 9-14).
Luci sul Vangelo.
9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri (Lc 18, 9) La Portavoce: “L’Evangelista ci racconta che Gesù, più Volte, riprende ad affidare Questa Parabola, per insegnarci come pregare con Umiltà. E come sentirci giusti con orgoglio, fino a farci più grandi degli altri. Questa Parabola ci parla di alcuni che presumevano di essere giusti, fino a disprezzare gli altri”.
“10 Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo” (Lc 18, 10-12) La Portavoce: “. Due uomini salirono al Tempio per pregare, uno era fariseo e la sua preghiera, tra sé, era: “O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini ladri, ingiusti, adulteri” e, voltando lo sguardo, verso il pubblicano, disse: “E neppure come questo uomo”.
Poi continuò a raccontare al Signore ciò che era il suo fare: “Digiuno due volte a settimana e pago le decime di quanto possiedo”. Ecco, affermando tutte queste cose, si riteneva, a suo giudizio, giusto.
Ma non si accorgeva che si glorificava da solo e si innalzava riconoscendosi i meriti del suo operare”.
“13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore” (Lc 18, 13) La Portavoce: “Ecco lo Sguardo Giusto del Signore: il vedere il Comportamento e il Dire del pubblicano, che non osava neppure alzare lo sguardo al Cielo, per come si riteneva colpevole di non compiere il Giusto di Dio, fino a battersi le mani al petto, prima di affidare al Vero Giudice la Supplica del Perdono, cercando la Sua Pietà, perché si sentiva peccatore.
Il Giudizio di Gesù, Che mi dà Luce: ecco come comportarsi davanti agli altri nello Spirituale: nulla si conquista senza camminare con l’Occhio Vigile Verso l’Umiltà, ricordandoci Sempre Quelle Parole di Gesù: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Chi giudica, sarà giudicato con la Severità del Padre”.
“14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 18, 14) La Portavoce: “Per Questo, così come Gesù ci insegna, che l’Umiltà del pubblicano ha fatto sì che Gesù lo facesse tornare a casa Giustificato, perché nell’Umiltà c’è il Coraggio del Pentimento.
A differenza dell’altro, fariseo, che si è esaltato, giudicandosi giusto, senza conoscere la Verità: “Chi si esalta, sarà umiliato. E chi si umilia sarà esaltato”.
Facciamo Tesoro di Grazia di Questi Insegnamenti: ci addolcisce la Vita”.
(23.10.2022 Domenica. S. Giovanni da Capestrano).
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