389 La Sazietà di aprirsi al Signore. 26/05/2015
389 La Sazietà di aprirsi al Signore.

La Portavoce: “Col Martello Gesù ha costruito Dentro di noi la Scala, il nostro camminare su quei Pioli è la Sua Croce, i nostri peccati.
La Chiave ci attende per la Via della Libertà.
“Signore, io voglio percorrerLa con Te, per la Tua Gloria, per la Tua Volontà, per il Tuo Amore. E così Sia!”.
La Portavoce al gruppo: “Ognuno di voi scelga se ripeterlo si o no.
“Signore, io voglio percorrere i Gradini di Quella Scala, Che Tu hai costruito per me con il Martello Spirituale.
Voglio indossare la Tua Corona di Spine, purificarmi con Te e incontrare Quella Chiave, per aprire con Te la mia Libertà.
E così sia!”.
“Spirito Santissimo, Scendi su di noi e accompagnaci. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mettete tutta la Gioia, il Desiderio e l’Amore per voler seguire Gesù. Sono pesanti le vostre mani.
Nella vostra Mano Destra, - credete, però in quello che state facendo, dovete avere davanti a voi Sempre Gesù - adesso tutte le vostre preoccupazioni per voi e per i vostri Cari, posatele sulla Mano Destra:
“Signore, pensaci tu, perché io nulla posso. A Te li affido, in Te confido”.
Nella Mano Sinistra: “Signore, la mia vita Ti appartiene. Ciò che hai destinato per me, sarà Gioia per me e Gioia per Te e per tutti coloro che Tu hai Previsto che facciano parte della mia vita, quella vita che, Signore, io Ti affido.
Le mie Mani Unisco, il Fuoco dello Spirito Santo sia Voce nella mia Preghiera Che a Te confido, che sia ai Tuoi Piedi.
Gli Angeli e i Santi partecipano di Questa mia Preghiera per Grazia e per Dono dello Spirito Santo: “Padre nostro, Che sei nei Cieli, sia Santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo così in Terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen”.
“Signore, così come riscaldi i nostri Cuori, riscalda i Cuori di Quei Figli Che Tu ami: Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel Principio, Ora e Sempre, nei Secoli dei Secoli. Amen”.
È Gesù, Che fa discendere lo Spirito Santo. Tanta Luce, Tanto Calore, Tanto Amore: è Tutto per noi, a Suo Servizio.
La Portavoce al gruppo: “Signore, ecco il mio niente, rivestilo di Te, mia Guida, mia Luce, mio Amore, con Te voglio stare, con Te voglio camminare.
Mi sento piccolo, tremolante ma, Forte del Tuo Amore, aprirò Quelle Porte con la Tua Chiave Santa, parteciperò e aiuterò a partecipare i Tuoi Figli in Quella Casa, Prevista per noi, per la Tua Lode, per la Tua Gloria, per la Tua Santità e per noi, Tuoi Figli.
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
Tutto Questo Dono in una stanzetta piccola, rovinata, povera. Quanta Gioia! Questo è il mondo e le macerie che ci stanno. Quello che dobbiamo vivere noi è Quello Che ci ha donato Gesù Adesso: si può vivere in mezzo alle macerie e avere anche Gioia.
Questo è Quello Che si dice: “Volare Alto”.
Non è il materiale che ti fa volare alto.
In Quella Casetta io vedevo un Monaco, un Vecchietto Che Lì ha trovato la Gioia, la Pace.
Affacciandomi qua, invece, è come se un Monaco si è messo qua e viveva tutto il tormento di aver lasciato il mondo per un niente. Sento proprio il parlare di questo Monaco: “È questo che volevi? Chi mi ha portato qua? Cosa vuoi da me?”. Oh Dio, quanto tormento, quanta angoscia, quanta tribolazione ha vissuto.
E Gesù gli rispondeva: “Donarti la Vita. Distoglierti dalla morte, per donarti la Vita”.
Vedo Tutta la Profondità del nostro Essere. Non si descrive, ma è, ci sta, è Dentro di noi ed è un Cammino Lungo, Lungo, Lungo: Ecco l’Eternità Che sta Dentro di noi: l’Ampiezza e il Mistero dell’Anima.
Mentre Adesso diciamo il Rosario, Dentro di noi ci deve essere uno Sguardo di dire: “Grazie Gesù”, così vi ritorna Tutta Quella Tenerezza Dentro e dire: “Signore mi hai invitato. Signore, illumina i miei Passi”. Da qui, partire a fare i nostri Passi”. (05.10.2014 Domenica. B. Teresa di Calcutta).

Luci sul Messaggio.

1 > La Portavoce: “Col Martello Gesù ha costruito Dentro di noi la Scala”: Quei Pioli Che ogni Figlio, a gran fatica, deve salire, Quella Scala Spirituale Che conduce in Alto verso la Santità è il Buon Maestro Che La costruisce in ognuno di noi:
chi desidera accoglierLa?
Chi desidera salirLa?

2 > “il nostro camminare su quei Pioli è la Sua Croce: i nostri peccati”: è come se è Gesù, Che ci cammina Dinanzi, porta sulle Spalle Quella Croce Dove ognuno di noi, chi più chi meno, La rende Pesante, quei peccati che noi Gli affidiamo, che Lui deve caricare sulle Sue Spalle.
E Quella Croce pesa, fino a che noi non Gli permettiamo di sciogliere il nostro peccato, perché pentiti di averli commessi.

3 > “La Chiave ci attende per la Via della Libertà”: in Quel Quadro è Raffigurata una Chiave,

QUELLA CHIAVE CHE APRE LA PORTA DEL PARADISO
CHE È DENTRO DI NOI PER POTERLO VIVERE,
LA PORTA DELLA LIBERTÀ,
LA PORTA DELL’AMORE,
QUELLA PORTA CHE HA LA LUCE SANTA:
IL SIGNORE CHE ABITA NELLA NOSTRA ANIMA.

4 > “Signore, io voglio percorrerLa con Te”: il Dono più Grande è permettere al Signore di aprire Quella Porticina, farci prendere per Mano e camminare con Lui. La mia Anima, Che è Dinanzi al Signore, desidera e anela a Questo.
Colgo Quella Verità Profonda, Che è Dormiente in ogni Figlio, finché il Signore non prende la Visibilità di abitare in Questa Sua Casa, nell’Anima.
Capissimo Questo Mistero!

5 > “per la Tua Gloria”: la Portavoce: “La Gloria del Signore è la Mia Gioia perché Luce è”.

6 > “per la Tua Volontà”: la Portavoce: “Rimettere Tutto nella Tua Volontà e morire alla mia”.

7 > “per il Tuo Amore”: la Portavoce: “Ciò Che è Amore per Te, Signore è una Dolce Conquista per la mia battaglia: morire a me stessa per rinascere con Te e in Te: la Pienezza dell’Amore”.

8 > “E così Sia!”: la Portavoce: “Ciò Che è nelle Tue Mani, Signore”.

9 > “Ognuno di voi scelga se ripeterlo si o no”: è il Signore Che fa una Richiesta al gruppo: chi sente, può interrogarsi Interiormente, ripetere Questa Preghiera. O tacere. Nella Massima Libertà.

10 > “Signore, io voglio percorrere i Gradini di Quella Scala”: la Portavoce: “È così Veritiero: Li riconosco e Li desidero”.

11 > “Che Tu hai costruito per me con il Martello Spirituale”: la Portavoce: “L’Opera Che il Signore vuole compiere nella Mia Anima, Quell’Opera Che è per la Via della Salvezza, così La riconosco.
È una Domanda di Luce, Che contiene il Mistero Che vive la mia Anima, ogni Anima di ogni Figlio”.

12 > “Voglio indossare la Tua Corona di Spine, purificarmi con Te”: la Portavoce: “Quel pezzettino di croce che devo portare per i miei peccati, Necessariamente deve passare attraverso la Tua Sofferenza, Signore, non puoi risparmiarmela, Signore, perché tutto deve guarire e purificarsi Dentro di me:

È UNA VIA NECESSARIA”.

13 > “e incontrare Quella Chiave, per aprire con Te la mia Libertà” : la Portavoce: “Eccomi, Signore, a Te mi affido e in Te confido. In Te riposo, affinché Tu mi conceda la Grazia di aprire con Quella Chiave Spirituale la

PORTA DELLA LIBERTÀ”.

14 > “E così sia!”: la Portavoce: “Quando Tu vuoi, Signore, Quando mi ritieni Pronta”.

15 > “Spirito Santissimo, Scendi su di noi e accompagnaci. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: è una Benedizione Particolare di Gesù, dona Questa Preghiera come Custodia, per l’avanzare in Questo Pellegrinaggio, Che ci sta conducendo verso una Stanzetta, Dove un Tempo viveva un Monaco.
Custoditi da Questa Preghiera, avanziamo.

16 > “Mettete tutta la Gioia, il Desiderio e l’Amore per voler seguire Gesù”: la Portavoce: “Sento sempre di più la Concretezza dello Spirituale, come se mi stesse Rivestendo.
E il Signore mi dà una Concretezza, un Qualcosa Che dobbiamo vivere in Questo Momento come Scuola, come Luce: lo Spirituale Che si incarna”.

17 > “Sono pesanti le vostre mani. Nella vostra mano destra - credete, però in quello che state facendo, dovete avere davanti a voi Sempre Gesù - adesso tutte le vostre preoccupazioni per voi e per i vostri Cari, posatele sulla mano destra”: Il Signore ci fa un Richiamo.
L’invitarci a stendere la mano, questa mano che diventa una Mano Spirituale, Dove posarci tutto ciò che Lui ci annuncia.
È come, ancora una volta, il Signore Che mette nelle nostre Mani ciò che è una parte di noi che è Verità: Quel Tutto Che è nelle Sue Mani,

QUEL PADRE CHE NELLA SUA MANO SORREGGE TUTTO IL MONDO.

Adesso, in minima parte, ciò che viviamo noi, Figli, nella nostra piccolezza, quella nostra pochezza ma, proprio per farci da Specchio, ascoltando Ciò Che ci dice, cerchiamo di viverLo in Comunione con la nostra Anima con la Luce Spirituale.
Ancora un Ulteriore Passetto: nella Mano Destra poniamo tutte queste preoccupazioni che portiamo per noi e per gli altri.

18 > “Signore, pensaci tu, perché io nulla posso. A Te li affido, in Te confido”: che sia la gioia, che sia il dolore, che sia la luce, che sia la pienezza, o che sia l’iniquità dell’Uomo, ti rendi conto che nulla possiamo come esseri umani, per Questo,

LA VERITÀ ASSOLUTA:
ABBIAMO BISOGNO DI UN PADRE SPIRITUALE
È NECESSARIO NELLA NOSTRA VITA, È INDISPENSABILE.
CIÒ CHE LUI PUÒ, NOI NON POSSIAMO.

Guai a chi scansa Quella Figura, Quella Presenza Vera del Padre Celeste, perché ci ritroveremo scalzi, nudi, infreddoliti ed affamati, pur restando sazi e vestiti e con i calzari ai piedi.
Capissimo Questo:

IL GRANDE MISTERO TRA IL DIVINO.
E l’umano!

19 > “Nella mano sinistra: “Signore, la mia vita Ti appartiene”: la Portavoce: “Ciò che sento, Ciò che riconosco, Ciò Che desidero incarnare più di ogni altra cosa: affidarGli la mia Vita: Gli appartiene, per Questo, a Lui disporNe”.

20 > “Ciò che hai destinato per me, sarà Gioia per me”: la Portavoce: “Questa è la Verità, Questo è Ciò Che riconosco, perché so l’Amore Che ha il Padre per me e per ogni Suo Figlio”.

21 > “e Gioia per Te”: la Portavoce: la Portavoce: “Ciò Che è Giusto ai Suoi Occhi, di Riflesso, sarà Gioia per me”.
È come vedere

LA VERITÀ, LA GIUSTIZIA
CHE CORONANO QUELLA PAROLA:

AMORE,

LE VERITÀ ETERNE,
QUELLE CHE SCATURISCONO DAL

PADRE.

22 > “e per tutti coloro che Tu hai Previsto che facciano parte della mia vita”:

L’ABBANDONO E L’ACCOGLIERE QUEL
BANCHETTO CHE IL SIGNORE TI PREPARA:
NIENTE DI PIÙ E NIENTE DI MENO,
IL GIUSTO PER OGNI FIGLIO.

23 > “quella vita che, Signore, io Ti affido”: un Figlio che è nella Verità si contenta e non sconfina.

24 > “Le mie Mani Unisco”: è come se il Signore mi volesse insegnare la Bellezza di congiungere le Mani: Quel Gesto Che sa di Comunione, il richiamare la Luce.
Quanto Tutto Ciò Che ci è stato insegnato dal Signore ha un’Importanza così Grande nello Spirituale.
Congiungere le Mani è un Gesto di Affidamento, è il sentirsi umili, è l’inginocchiarsi Davanti ai Suoi Piedi e lasciare che sia Lui a sollevarci da Terra, perché Solo così si è nella

VERITÀ DELL’ESSERE DEGNI DI APPARTENERE AL SUO
CORPO MISTICO.

25 > “il Fuoco dello Spirito Santo sia Voce nella mia Preghiera Che a Te confido, che sia ai Tuoi Piedi”: l’essere Assorti in Questa Comunione, l’essere in Ginocchio, le Mani Congiunte, ai Piedi della Croce e l’essere Avvolti dallo Spirito Santo Che eleva la Voce, Che fa sentire la nostra Preghiera, viene Ripulita da Quella Croce e Innalzata verso il Padre: il gridare dell’Anima Che arriva Fino a Lassù.
Ecco di Nuovo un Grande Mistero, Quella Distanza del Regno di Dio e poi vedere Che è Tutto Presente nella mia Anima.

TUTTO È RACCHIUSO NELL’ANIMA.
LA RICCHEZZA DELLA NOSTRA ANIMA È UN BENE INESAURIBILE.

BEATI COLORO CHE INCONTRANO LA
VIA DEL SIGNORE,
PERCHÉ È TALMENTE GRANDE LA SAZIETÀ CHE TI DONA.

26 > “Gli Angeli e i Santi partecipano di Questa mia Preghiera per Grazia e per Dono dello Spirito Santo”: Tutto è alla Presenza del Padre, Quando un’Anima è Investita dallo Spirito Santo Tutti Ne partecipano: i Cieli e la Terra.
Quanto è Grande l’Operare del Padre, è una Grazia così Grande, ma La vivo con una Tale Naturalezza, così, Semplicemente.

27 > “Padre nostro, Che sei nei Cieli, sia Santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo così in Terra. Dacci Oggi il nostro Pane Quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen”: come Ringraziare il Padre per Tale Dono? Con Ciò Che ci ha Insegnato, con Ciò Che a Lui è Gradito: il riconoscerLo, L’implorarLo, il richiamarLo, il viverLo, per non perderci in questo mondo pieno di insidie, di cattiverie e malvagità, così poveri nella fede, così poveri nella conoscenza.
Quanto campo libero ha avuto il male, perché è più immediato, è più concreto, ma così menzognero e lusinghiero, che riesce a raggirare ogni Figlio.

MA IL SIGNORE CI AVEVA AVVISATO CHE LA SUA PORTA È STRETTA,
MA È IL RESTARE FEDELI A QUELLA PORTA STRETTA
CHE CI CUSTODISCE
E CI DÀ LA VERA VITA.

28 > “Signore, così come riscaldi i nostri Cuori, riscalda i Cuori di Quei Figli Che Tu ami”: è un’Umile Preghiera, Che fa Bene recitarLa come Richiesta di Soccorso per noi e per gli altri.

29 > “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel Principio, Ora e Sempre, nei Secoli dei Secoli. Amen”: la Meditazione di Questa Preghiera, Che ci richiama il

TUTTO DI DIO:
L’ALFA E L’OMEGA:
DALL’INIZIO DELLA CREAZIONE FINO ALL’ETERNITÀ.

30 > “È Gesù, Che fa discendere lo Spirito Santo”: è come cogliere una

RICHIESTA DEL FIGLIO AL PADRE:
PIÙ AMORE SU QUESTA TERRA, PIÙ PUREZZA,
QUELLA RICHIESTA CHE VIENE COME

COMPIMENTO DELLA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO,

QUELLA COLOMBA
CHE PORTA IN SÉ TUTTA LA GRAZIA
DEL RINNOVARCI LE VESTI ATTRAVERSO QUELL’ACQUA:
IL FONTE BATTESIMALE.

Che Grande Dono ha la Terra, l’Umanità, Tutto attraverso Quel Figlio: L’Amore del Padre, Che si manifesta in Quel Figlio ed è come se, attraverso Gesù, fa Richiesta di Continuo a Quel Padre per darci Sempre di più, l’Accrescere di Quell’Amore, l’Espressione del Donarsi attraverso il Figlio, Quel Ritorno del Figlio al Padre e il Padre Che dona ancora.
È come se il Padre Dona Tanto e Quel Figlio chiede Ancora di Più per poterci donare:

UN CRESCENDO D’AMORE INFINITO TRA IL PADRE E IL FIGLIO,
CHE SI FONDE E SI ESPANDE IN QUELLA LUCE IMMENSA DELLO
SPIRITO SANTO
CHE È IL CARDINE DELLA FEDE.

È come se vedessi

TRE LUCI,
MA TRE LUCI CHE NESSUNO PUÒ DISGIUNGERE:
L’UNA NON PUÒ FARE A MENO DELL’ALTRA,
NON SI POSSONO SCINDERE PERCHÉ

L’UNO È IL TRINO E IL TRINO È L’UNO.

Chi non riconosce Questa Verità e non La vive in Questa Pienezza non è giusto Davanti agli Occhi di Dio.
Meditassero su Questo, per non cadere nell’errore.

31 > “Tanta Luce”:

LA LUCE DELLA VERITÀ ETERNA.

32 > “Tanto Calore”:

L’AMORE CHE SCALDA:
TUTTE VERITÀ IMPRESSE CON IL FUOCO ARDENTE.

33 > “Tanto Amore”:

QUELL’AMORE CHE RACCHIUDE TUTTO:
IN TUTTI E TRE C’È L’AMORE,
IN TUTTI E TRE C’È LA LUCE,
IN TUTTI E TRE C’È IL SIGILLO DEL FUOCO ARDENTE.

34 > “è Tutto per noi, a Suo Servizio”: Tutto deve essere Chiaro, Riconoscibile Dentro di noi, poi percorrerLo, maturarLo e riportarLo come Umili Servi Davanti a Quel

TRONO,
DOVE REGNA LA VERITÀ, LA GIUSTIZIA E L’AMORE.

35 > “Signore, ecco il mio niente, rivestilo di Te”: Davanti a così Tanta Luce, così Tanta Scuola è come se la mia Anima implorasse: il mettere a Nudo le Verità Che Essa vive, Quella Verità di Sapere, Che Solo il Buon Maestro può donarti Tanta Luce e più dona e più ti senti piccola e, in quella piccolezza, accogli Questo Grande Mondo Spirituale, la Sapienza.
Quanto Desiderio cresce nell’Anima Quando cominci ad aprirti a Queste Conoscenze Spirituali, Dove ti danno una Tale Sazietà, Che null’altro è paragonabile a Questo Dono Gratuito.

36 > “mia Guida”: la Consapevolezza, la Certezza Che è Gesù Che Guida: l’Unica Via.

37 > “Mia Luce”: Verità a me Sconosciute e Adesso a me Conosciute.

38 > “mio Amore”: il Vivere Questa Sazietà Riempie la mia Anima di Così Tanta Dolcezza, Pronta a donarsi e a donarmi così Tanta Pace, così Tanto Bene: non più nemici, non più difficoltà, ma Solo

L’ESSERE FIGLI DI DIO, FRATELLI.

39 > “con Te voglio stare”: Questa mia Supplica è così Vera Dentro di me: il restare in Questo Sguardo, in Questo Sentire, in Questo Vedere: Che Dono Immenso.
L’altra Faccia: non l’essere solo carne, ma anche Spirito.
L’Augurio che ogni Figlio riceva Tale Regalo, Ciò Che non si può esprimere con le Parole, ma è il Desiderio che ogni Figlio possa vivere Ciò Che io vivo nella mia Anima: Questa Comunione con il Signore, incarnare lo Spirituale e viverLo è Qualcosa di Indescrivibile.

40 > “con Te voglio camminare”: in me il Desiderio di non perdere nessun Passetto perché Ogni passetto è un Respiro Nuovo.

41 > “Mi sento piccolo, tremolante”: dopo Questi Insegnamenti e il Frutto di Tanta Meditazione e di Tanta Preghiera, il Signore mi dà di vedere il Frutto di un’Anima Che si mette Davanti a Queste Verità, Che si fa piccolo e umile, riconoscendo la sua pochezza.
Ma è così Speranzoso e arde dalla Volontà di far aprire al Signore Quella Porticina per farLo entrare e per camminarci Insieme.

42 > “ma, Forte del Tuo Amore, aprirò Quelle Porte con la Tua Chiave Santa”:

IL DETENTORE DI QUELLA PORTA È IL SIGNORE,
MA TI METTE DINANZI QUELLA
CHIAVE
PER POTERLA AFFERRARE E POTER APRIRE.

Ecco ancora una Volta il Signore Che ti propone, ma non ti impone, ma ti dà la Chiave, Quella Chiave della Misericordia, dell’Amore per poterti aprire e per rimetterti sulla Retta Via, Quella Via della Purificazione, Dove, Necessariamente, devi camminare Dietro i Passi del Buon Maestro.

43 > “parteciperò e aiuterò a partecipare i Tuoi Figli in Quella Casa, Prevista per noi”: il Desiderio delle Anime Che si aprono al Signore: chi riceve un Dono, Lo elargisce agli altri, chi incontra la Retta Via, la Testimonia agli altri, perché ognuno è il Profeta del Signore.

44 > “per la Tua Lode”: il Ritorno tra le Sue Braccia è un lodarLo.

45 > “per la Tua Gloria”: la Vittoria è come il Ritorno del Figliol prodigo perso nel mondo, ma ritornato sulla Retta Via: la sua Vittoria e Quella del Padre, Ciò Che Gli dà Gloria.

46 > “per la Tua Santità”: perché Tutto è Vivifico in Te.

47 > “e per noi, Tuoi Figli”: per crescere con Te, nella Tua Pienezza come Tuoi Figli.

48 > “Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”: Tutto è Benedetto dal Padre.

49 > “Tutto Questo Dono in una stanzetta piccola, rovinata, povera. Quanta Gioia!”: siamo all’interno di una piccola stanzetta: in quella povertà, in quel niente di quella stanzetta, se ti orienti ai Cieli, se ascolti nel Silenzio c’è così Tanta Pienezza e così Tanta Ricchezza che quel niente ti diventa Gioia:

È LA SAZIETÀ DELLO SPIRITUALE,
È LA SAZIETÀ DI APRIRTI AL SIGNORE.

50 > “Questo è il mondo e le macerie che ci stanno: Quello che dobbiamo vivere noi è Quello Che ci ha donato Gesù Adesso: si può vivere in mezzo alle macerie e avere anche Gioia”: stando in quella stanzetta, il Signore ce la paragona alle macerie del mondo, macerie in cui noi, ogni giorno, nel nostro quotidiano, siamo sommersi.
Ma se in quelle macerie afferriamo la Mano del Signore ci si apre un Mondo Nuovo, Quel Mondo Dove si assapora anche la Gioia, nonostante le avversità della vita si può restare nella Pace e nella Gioia.
Ecco spiegato:

NON SOLO DI PANE VIVRÀ L’UOMO,
MA DELLA PAROLA DEL SIGNORE,
CHE TI INSEGNA, CHE TI APRE AD UNA CONOSCENZA NUOVA,
IN QUELLA CONOSCENZA IL VIVERE IL
NUOVO DELLE COSE.

Capissimo Questo!

51 > “Questo è Quello Che si dice: “Volare Alto”:

BEATI COLORO
CHE NON PRONUNCIANO QUESTE PAROLE SOLO CON LA BOCCA,
MA CHE LE INCARNANO DAL PROFONDO,
PERCHÉ IL DIRE DI QUESTO:

“VOLARE ALTO”

SIGNIFICA LA PIENEZZA INTERIORE.

Quanto Cammino ci vuole per arrivare a Questo Compiuto dell’Incarnare Queste Parole.

52 > “Non è il materiale che ti fa volare alto”: mi dispiace per coloro che affermano di essere dotti, di essere così innalzati nella conoscenza.

LA CONOSCENZA È UN FRUTTO DI UN CAMMINO CON IL SIGNORE.

E non la ricerca di grandi paroloni per innalzare l’io, il gonfiarsi dell’Uomo, che ti incolla con i piedi per terra, perché pesanti delle glorie umane, che ti schiacciano solo.

53 > “In Quella Casetta io vedevo un Monaco, un Vecchietto Che Lì ha trovato la Gioia, la Pace”: il Signore mi dà una Visione, il vedere un Monaco Che, nella Povertà, ha trovato la Ricchezza, perché non ha cercato tra le cose del mondo, ma ha cercato Dio Dentro di sé e L’ha incontrato: Quel Buon Maestro, Che Gli ha fatto Grazia di una Sapienza Divina, il Suo Rifugio, il suo dissetarsi e sfamarsi, il vivere la Bellezza dei Cieli sulla Terra in un Luogo Povero, pieno di avversità e di ostilità.
Ma la Piccolezza, il Desiderio di incontrare il Padre Celeste e l’Immacolatezza di Maria Lo ha reso Grande nella Fede, Docile e Umile nelle Mani del Signore.
Nel nascondimento, nel mondo.
Ma nella Fama nei Cieli.

54 > “Affacciandomi qua, da questa piccola finestrella, invece, è come se un Monaco si è messo qua e viveva tutto il tormento di aver lasciato il mondo per un niente. Sento proprio il parlare di questo Monaco: “È questo che volevi? Chi mi ha portato qua? Cosa vuoi da me?”. Oh Dio, quanto tormento, quanta angoscia, quanta tribolazione ha vissuto”: il rovescio della medaglia: Ora il Signore mi dà di vedere un tempo così lontano, distante da noi, il vivere di un piccolo monaco che portava il suo tormento, il suo pianto e il suo dolore, che il solo guardare il mondo da una piccola finestrella gli creava così tanta angoscia per averlo lasciato.
Non riusciva ad elevarsi, perché la ragione prevaleva sul suo Cuore.
Si interrogava, ma quell’interrogarsi era di rimprovero per il Signore.
La cosa peggiore: il ritrovarsi a servire Dio, quando non lo si fa con la Verità, con la Sincerità e con l’Amore e il ritrovarsi con l’abito di un monaco, ma poi essere un sepolcro imbiancato.
Quanto tormento!
Questo monaco era diventato il peggior nemico di se stesso: non credeva, non amava, non si sentiva libero.

LE PROMESSE A DIO
VANNO FATTE CON TUTTO L’ABBANDONO
E CON TUTTA LA SINCERITÀ
AFFINCHÉ DURANTE IL CAMMINO, SE SI INCIAMPA E SI CADE,
IL SIGNORE
HA QUELL’ANCORA PER POTERTI RIAGGANCIARE E RISOLLEVARE.

MAI PROMESSE A DIO A CUOR LEGGERO!

Quando il Signore ci dice:

“CON LO SPIRITUALE NON SI GIOCA”.

55 > E Gesù gli rispondeva: “Donarti la Vita”: la Dolcezza del Signore, Che vuole donare Pace, Che vuole rialzarlo.
Ma lui non sente, perché non è partito da una Verità Profonda.
Come fa ad ascoltare la Voce del Signore se è chiuso al Signore nel suo tormento?

56 > Gesù: “Distoglierti dalla morte, per donarti la Vita”:

LE GRANDI PROVE:
SONO COSÌ POCHI
COLORO CHE SONO STATI IN GRADO DI SUPERARE QUESTE
GRANDI PROVE:
MORIRE A SE STESSI,
PER RIEMPIRSI DEL SIGNORE.

57 > “Vedo Tutta la Profondità del nostro Essere”:

È TUTTA QUELLA GRANDEZZA CHE È NELL’ESSERE SPIRITO:
IL CAMMINO DELLA FEDE DENTRO DI NOI,
IL CAMMINO SPIRITUALE.

Quanto siamo Ricchi Dentro e non ne siamo a conoscenza!

58 > “Non si descrive, ma è, ci sta, è Dentro di noi ed è un Cammino Lungo, Lungo, Lungo”: l’Ampiezza di Ciò Che vedo, il vedere con gli Occhi di Gesù, il farmi entrare nel Suo Mondo, in Quel Regno Spirituale Dove Solo Lui ti può condurre: è un Dono, è una Grazia.
Non importa se Questo Lo vivo io, ma Ciò Che viene Donato attraverso di me possa essere di Luce per risvegliare le Coscienze, i Cuori, le Menti degli altri Fratelli e Sorelle, affinché si aprano nella Verità al Buon Maestro.
E Lui non mancherà di condurli per la Retta Via.
È come se Dentro di me mi rattrista un po’ che gli altri non possano vivere Questo Che il Signore mi fa vivere, perché è una Luce così Immensa, una Conoscenza così Inesauribile, che non vorresti mai che il Signore dicesse: “Fine”.

59 > “Ecco l’Eternità Che sta Dentro di noi”: Solo la Preghiera e la Meditazione può risvegliarci a Questa Conoscenza.

60 > “l’Ampiezza e il Mistero dell’Anima”:

IL DOLCE DONO DEL PADRE IN OGNI FIGLIO:

L’ANIMA.

61 > “Mentre Adesso diciamo il Rosario, Dentro di noi ci deve essere uno Sguardo di dire: “Grazie, Gesù”, così vi ritorna Tutta Quella Tenerezza Dentro”: leggendo e meditando Questo Messaggio soffermatevi sulle Parole del Santo Rosario e accompagnandoLo con Questo Dire del Signore, Quanta Dolcezza, Quanta Tenerezza può scaturire in ognuno di noi.
Solo un: “Grazie” a Dio.

62 > “E dire: “Signore mi hai invitato. Signore, illumina i miei Passi”. Da qui, partire a fare i nostri Passi”: impariamo a chiedere Soccorso: Lui non mancherà di ricolmarci di Spirito Santo, Che ci dia la Luce per saziarci di Questa Sua Parola.

Nota.

Il nostro Pellegrinaggio si è svolto in un Eremo Dove, nel passato, vivevano dei Monaci eremiti. Camminando lungo il sentiero di una montagna, si incontrano dei resti, Dove si può rivivere Storie di vita monastica.
All’inizio si incontra una Cappellina, Dove c’è un Grande Quadro, su un Altare, Che rappresenta la Deposizione di Gesù dalla Croce e, di lato, c’è raffigurata una scala e degli Arnesi quali il Martello, la Corona di Spine e la Chiave.
Più avanti, proseguendo il Cammino, si incontra una piccola stanzetta diroccata, dove ci sono i resti di un piccolo focolare e una piccola finestrella.
Lo Stupore e la Bellezza che, in tanta Povertà, abbiamo incontrato la Pace, la Serenità e Tanta Ricchezza Interiore.

QUANTO GESÙ CI STA INSEGNANDO CHE
DAL NIENTE HAI IL TUTTO,
CHE TI BASTA L’INCONTRO CON LUI:
LA VERA BEATITUDINE.


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Pace e Ogni Bene.
Oggi, Solennità della Santissima Trinità, nel mio piccolo, vi richiamo la lettura meditata di Questo Argomento, il 332, Dove si trova Tanta Sazietà Celeste.

332 La Trinità: “Cogliete le Profondità della Mia Opera?”.

La Trinità: “Figlia, sono il Dio Tuo, Dio nella sua Trinità: Dio Padre, Figlio, Spirito Santo.
Dio, il Padre e, voi, Figli.
Il Figlio e voi Fratelli.
Lo Spirito Santo e voi l’Amore del Padre, Figli Suoi.
A voi, che siete tremolanti nelle Verità del Cristo, Ecco l’Immagine della Santissima Trinità: Uno e Trino.
Cogliete le Profondità della Mia Opera? Affidatevi a Ciò Che vi è stato Tramandato.
Credete, credete con Tutte le Forze che siete Figli Amati, Che Dio è Uguaglianza, che Dio è Amore, Che Dio è l’Amore Che si è Mostrato attraverso il Figlio, vi ha dato Prova della Sua Onnipotenza, vi ha Aperto la Luce della Fede, vi si è Prostrato, facendosi Servo vostro.
E voi, così piccoli e smarriti, vi affannate per un po’ di tragitto. Togliete le vostre angosce, le vostre pene ed apritevi a Tale Divinità.
Lasciate che il Mio Amore vi riscaldi e vi nutra.
Ricordate sempre: i Miracoli sono dentro di voi e, solo dopo, possono manifestarsi.
La Mia Esistenza non sapete Quando è e non sapete fin Dove è. Ma il Miracolo l’ho operato nell’Essere: l’Eterno e, solo dopo, vi ho mostrato il frutto del peccato.
Meditate la Grandezza di essere Figli di Dio Uno e Trino. E così sia!
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (02.06.2013 Domenica. Solennità del SS. Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Santi Potino, Blandina e Compagni, Martiri di Lione. Santi Marcellino e Pietro, Martiri. Sant' Erasmo di Formia, Vescovo e Martire).

Le Luci sull’Argomento Le trovate sul Sito
Santa Solennità a voi,
postato da: fra Lino 31/05/2015


30 > “È Gesù, Che fa discendere lo Spirito Santo”: è come cogliere una

RICHIESTA DEL FIGLIO AL PADRE:
PIÙ AMORE SU QUESTA TERRA, PIÙ PUREZZA,
QUELLA RICHIESTA CHE VIENE COME

COMPIMENTO DELLA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO,

QUELLA COLOMBA
CHE PORTA IN SÉ TUTTA LA GRAZIA
DEL RINNOVARCI LE VESTI ATTRAVERSO QUELL’ACQUA:
IL FONTE BATTESIMALE.

Che Grande Dono ha la Terra, l’Umanità, Tutto attraverso Quel Figlio: L’Amore del Padre, Che si manifesta in Quel Figlio ed è come se, attraverso Gesù, fa Richiesta di Continuo a Quel Padre per darci Sempre di più, l’Accrescere di Quell’Amore, l’Espressione del Donarsi attraverso il Figlio, Quel Ritorno del Figlio al Padre e il Padre Che dona ancora.
È come se il Padre Dona Tanto e Quel Figlio chiede Ancora di Più per poterci donare:

UN CRESCENDO D’AMORE INFINITO TRA IL PADRE E IL FIGLIO,
CHE SI FONDE E SI ESPANDE IN QUELLA LUCE IMMENSA DELLO
SPIRITO SANTO
CHE È IL CARDINE DELLA FEDE.

È come se vedessi

TRE LUCI,
MA TRE LUCI CHE NESSUNO PUÒ DISGIUNGERE:
L’UNA NON PUÒ FARE A MENO DELL’ALTRA,
NON SI POSSONO SCINDERE PERCHÉ

L’UNO È IL TRINO E IL TRINO È L’UNO.

Chi non riconosce Questa Verità e non La vive in Questa Pienezza non è giusto Davanti agli Occhi di Dio.
Meditassero su Questo, per non cadere nell’errore.

Commento.

Abbiamo appena celebrato la Solennità della Pentecoste e, in Questa Circostanza i Cieli ci hanno Donato una Luce Speciale proprio sul Mistero e della Trinità e dello Spirito Santo in Maniera Particolare.
Lo Spirito Santo, ci insegna Gesù, è Quel Dono Che Lui ci ha ottenuto col Suo Ritorno al Padre. L’aveva Promesso: “Non vi lascerò orfani” e, infatti, dopo averci dato Tutto di Se Stesso, con il Padre ci dona anche Quel Fuoco Ardente Che è lo Spirito Santo.
Contemplando Questa Luce ci viene da esclamare: “Davvero di Nobile Stirpe noi siamo”, proprio perché Creature della Santissima Trinità.
E Quella Bellezza Che il peccato originale e personale ci aveva tolto, in Quel Fonte Battesimale ci è stata ridonata ancora più Bella e ancora più Splendente.
Viviamo, infatti, in Quell’Abbraccio di Amore Infinito tra il Padre e il Figlio e, da Questo Amore, scaturisce per la Terra Quel Dolce Dono Che si effonde e si espande di Continuo: il Dono dello Spirito Santo.
Davanti a Tanta Grazia, in noi possa sgorgare spontanea l”umile supplica a Gesù, affinché ci conceda la Grazia di purificarci con il Suo Sangue, perché possiamo essere Degni di accogliere di Continuo e Sempre di più Questo Dolce Dono Che è lo Spirito Santo, perché possa rinnovarci e possa rinnovare la Faccia della Terra.

Giovanni 14, 15 “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
18 Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. 19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.
21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”.

postato da: fra Lino 29/05/2015


In passato, prima di incontrare Gesù in questa Scuola Divina ho partecipato a diversi pellegrinaggi e testimonio quanta differenza c’è tra questi e i pellegrinaggi guidati, per Grazia, dal Cristo Risorto attraverso la Portavoce. Prima era un recarsi a un luogo Santo sprovvisti di preghiera; lunghe ore di viaggio …si pregava distrattamente un Rosario di 15 minuti, ci si preoccupava del cibo,del ristorante,delle offerte da fare..cosa comprare ecc.. Con la Scuola Divina tutto questo non c’è! Gesù ci ha insegnato che prima di ogni pellegrinaggio bisogna pregare,confessarsi,affidare tutti i nostri pesi e affanni a Lui per poter accogliere la Grazia che ha da donare in quel Giorno. Si parte la mattina e si inizia a pregare fino all’arrivo per poi continuare secondo ciò che Gesù richiede; non c’è un disperdersi, nessuno si distacca dal gruppo..il pranzo che facciamo è sempre nella semplicità e nella condivisione. Non ci sono orari programmati perché chi Conduce è il Cristo Risorto e Lui sa fin dove possiamo accogliere e ci rispetta sempre. Al termine della giornata, prima di congedarci come gruppo preghiamo tenendoci per mano e in cerchio, in Comunione con il cerchio degli abitanti dei Cieli. Durante il ritorno si condivide,si prega e si ringrazia Gesù per il Dono. Quando facciamo ritorno nelle nostre case si ha da subito un Nuovo Respiro..Nuovi Insegnamenti da meditare e incarnare e che ci aiutano ad affrontare il nostro quotidiano. tutto questo è possibile a tutti perché Gesù è cosi instancabile di donare a tutti i suoi figli. Basta volerlo. ANTONIETTA
postato da: ANTO 29/05/2015


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