354 Gesù: “Recatevi presso Questa Santa Casa”. 26/03/2014
354 Gesù: “Recatevi presso Questa Santa Casa”.

Gesù: “Figlia, sono Gesù.
Accogli nella Pace.
Sono Colui Che guiderà i vostri passi.
Sì, Figlia, vedevi Giusto: la Chiesa Che risplende, Quel Color Oro, Segno di Splendore Spirituale, Casa di San Nicola di Tolentino, Mio Servo Fedele, un Degno Ministro della Fede.
Attraverso di Lui ho permesso a Tante Anime di Camminare verso la Luce e la Vita Eterna.
Figlia, la mia Benedizione vi proteggerà. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Recatevi presso Questa Santa Casa e confidate nella Mia Opera.
E così sia!” (29.11.2013 Venerdì. S. Saturnino. S. Illuminata. S. Dionigi).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Figlia, sono Gesù”: Questa Luce di Pace, Che è Dentro di me, si presenta: è Gesù.

2 > “Accogli nella Pace”: Gesù mi orienta verso Quella Pace, per incarnarLa e viverLa, così da ascoltare Ciò Che mi viene donato.

3 > “Sono Colui Che guiderà i vostri passi”: Gesù si pone davanti a noi come Maestro e Guida, per vivere Questo Giorno di Grazia.

4 > “Sì, Figlia, vedevi Giusto: la Chiesa Che risplende”: mentre ero in Preghiera, vedevo una Chiesa, con il Soffitto Tutto Color Oro.
E Ora Gesù mi conferma, che Ciò Che vedevo era un anticiparmi di Quella Chiesa, Che Lui ci avrebbe invitato a visitare.
Gesù parla di un Santuario, Dove c’è la Presenza di San Nicola da Tolentino: uno Splendore della Fede.

5 > “Quel Color Oro”: e Quel Color Oro, Che orna Quella Chiesa, simboleggia Quella Spiritualità di Luce, Dove i Cieli si sono fatti Presenza Viva, perché un Suo Degno Figlio e Ministro della Chiesa ha portato la Sua Fede di Luce in Quella Casa Terrena.

6 > “Segno di Splendore Spirituale”: Quel Color Oro richiama la

REGALITÀ DELLA LUCE SPIRITUALE.

7 > “Casa di San Nicola di Tolentino”: Gesù mi fa cogliere l’Umiltà di Questo Santo e Quanto Questo Santo aveva una Fede così Splendente che, Quando celebrava, viveva una Comunione Piena con il Signore.

8 > “Mio Servo Fedele, un Degno Ministro della Fede”: è Gesù Che Lo descrive: la Sua Fedeltà, la Sua Comunione con il Signore Lo ha ricolmato di un Dono, un Dono di Fede Dove, attraverso Questa Fede, la Sua Anima era orientata a Dio.
Il suo Dono era di vedere al di là dell’orizzonte, il vedere con gli Occhi di Gesù e aiutare le Anime, per riportarLe presso Dio.
Lui vedeva con Occhi Spirituali ed è come se i suoi Occhi, il vedere dei suoi Occhi era Dono pure per gli altri.
La Pienezza di un Dono, Dove Dio rendeva partecipe Lui e altri Giusti attorno a Lui.

9 > “Attraverso di Lui ho permesso a Tante Anime di Camminare verso la Luce”: Quanto Gesù si è servito di Lui, per orientare le Anime verso un

VIALE DI LUCE.

10 > “e la Vita Eterna”: il suo Celebrare era una Celebrazione così Alta Che, Quando nominava le Anime, permetteva Loro di avanzare, tanto la sua Celebrazione era Gradita a Dio.

11 > “Figlia, la mia Benedizione vi proteggerà. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: Gesù ci annuncia che siamo sotto la Sua Custodia, sotto la Sua Protezione e Benedizione.
Ciò che ci darà come Insegnamento in Questa Giornata sarà un Ulteriore Crescita: ci apre sempre di più il

MISTERO DEI CIELI,
IL MISTERO DELLA VERA FEDE.

12 > “Recatevi presso Questa Santa Casa e confidate nella Mia Opera” : l’Invito ad abbandonarci a Lui, l’Unica Guida Sicura per i nostri Passi.

13 > “E così sia!”.


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10 > “e la Vita Eterna” : il suo Celebrare era una Celebrazione così Alta Che, Quando nominava le Anime, permetteva Loro di avanzare, tanto la sua Celebrazione era Gradita a Dio.

Commento.

Gesù, Questa volta, presenta alla nostra attenzione un Sacerdote, s. Nicola da Tolentino, ed è Lui stesso che Lo descrive. Gesù, infatti, ci dice che s. Nicola era un Suo Umile Servo Fedele e, in Questa Umiltà, viveva una Comunione Piena con il Suo Signore.
Questa Comunione con Gesù era così Viva, così Stretta, da partecipare del vedere di Gesù: lo Sguardo di Luce e di Ampiezza del Cristo Risorto, era anche lo Sguardo dell’Umile Servo s. Nicola. Lui, quindi, non vedeva solo l’umano, la scorza superficiale che ci avvolge e ci riveste, Lui vedeva anche le Profondità non solo di coloro che lo circondavano o che Lui incontrava, ma anche delle Anime, di coloro che avevano fatto il Passaggio.
Con Questa Ampiezza del suo vedere, s. Nicola di Tolentino si avvicinava a Quell’Altare, per la Celebrazione Degna e Piena di Quel Sacrificio del Cristo, nel Cui Sangue sono lavati tutti i peccati, riceviamo ogni Perdono e ogni Misericordia, riceviamo Quella Bevanda e Quel Pane, Unici, Che possono dare la Vita, la Vita Eterna.
In Quella Celebrazione s. Nicola portava al Vincitore della Morte, Gesù, ogni miseria umana, ogni problema, ogni tragedia, ogni situazione impossibile, immergeva tutto in Quel Calice di Luce e di Misericordia, Dove il Signore perdonava, guariva, ricreava e, colmo di Questi Beni Celesti, s. Nicola arricchiva i miseri, i poveri gli emarginati e i disperati.
I Cieli attraverso di Lui potevano farsi Mano Tesa e provvidente per tutti i Figli di Dio della Terra.
Il Suo Sguardo, però, abbracciava anche le miserie di coloro che avevano fatto il Passaggio ed erano ancora paralizzati dal loro peccato, dalle loro miserie, da non ardire di sollevare lo sguardo e chiedere Soccorso ai Cieli.
Laddove Loro non potevano, s. Nicola soccorreva, intercedeva e apriva una Strada di Luce fatta di Perdono e di Misericordia, Strada Che ognuno di Loro poteva percorrere e così avanzare verso la Pienezza del Padre Celeste.
L’Intercessione di s. Nicola ci ottenga l’Umiltà, per partecipare, illuminati dagli Insegnamenti del Cristo Risorto, dei Suoi Passi di Luce Che, purificandoci, ci aprono Quella Via, Che ci conduce ai Nuovi Cieli e alla Nuova Umanità.

1 Corinti 11, 23 “Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me”. 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me”. 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga”.


postato da: fra Lino 27/03/2014


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