352 S. Michele Arcangelo: “Ringraziate per Tale Dono e siateNe Gioiosi”. 13/03/2014
352 S. Michele Arcangelo: “Ringraziate per Tale Dono e siateNe Gioiosi”.

San Michele Arcangelo: “Figlia, raccogliti. Guarda con gli Occhi dell’Anima.
Ti conduco in un Viale Ricolmo di Luce, Dove la mia Spada è Lampada e Faro, per indicare le Vie dei pentiti e degli Assolti dalla Misericordia di Dio.
Sono Tanti Che implorano il Percorso Che indica la Mia Spada Ardente di Fuoco d’Amore, una Spada Benedetta da Dio, per difendere le Anime che sono attaccate da quegli esseri di fuoco ardente ma, vedi, è un ardere di fiamme di dolore.
Ciò che vedi è l’espressione del peccato.
Vedi, Figlia, perché chi è nella Luce porta tanta sofferenza? Guarda quanto è difficile orientarsi alla Mia Spada: il buio La teme e non può avvicinarsi.
Non Mi muovo, eppure la Luce Che si apre in Me opera, veglia, custodisce, protegge.
Ti è Chiaro, Figlia, perché tutti scappano da Questa Realtà? Dici sempre: “Ma io non faccio niente, sto a casa mia, perché tutti si interessano in maniera negativa di me? Giudicano, sentenziano condannano!
Guarda il ripetersi di Ciò Che ti do di vedere. Io sono Fermo, con una Spada d’Amore in Mano, eppure nessuno, e dico nessuno, può avvicinarsi, se non coloro che portano in sè la Luce della Richiesta del Perdono, la Sete dell’Amore di Dio.
Per Questo ti dico, vi dico: ciò che non vedete con gli occhi fisici, lo potete vedere con gli Occhi dell’Anima, Quell’Anima Che può guardare a Piccoli Passi la Mia Spada di Fuoco, senza averNe paura, ma accogliendoLa sempre di più per poter gioire della Gloria di Dio.
Tutti Previsti, ma solo alcuni arriveranno al Traguardo: Questa è Parola di Dio, Presente nella Sacra Scrittura. Chi può metterLa in discussione?
Detto Ciò, vi invito a fare un Cammino di Fede Sincero, Libero e di Luce, affinché la Mia Spada possa custodirvi e vedervi.
Figlia, cogli Bene: il rimanere distanti dalla Mia Spada è orrore e dolore, è angoscia, è buio.
E così sia!
La Mia Parola sia per voi Luce di Incoraggiamento.
Non lasciatevi fermare.
Le tentazioni sono tante, ma l’Amore di Cui il Mio Signore vi ha fatto Grazia è Ancora più Forte, più Grande.
Ringraziate per Tale Dono e siateNe Gioiosi: chi sperimenta la Croce come Gesù, avrà la Vita Salva.
Nel Nome del Signore vi invito a pregare e meditare.
La Luce regni nelle vostre Profondità, piccole creature della Terra.
Nel Nome del Signore vi benedico. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (03.11.2013 Domenica. S. Martino de Porres. S. Berardo. S. Silvia).

Luci sul Messaggio.

1 > San Michele Arcangelo: “Figlia, raccogliti”: mi invita al Raccoglimento, a rimanere orientata alla mia Anima.

2 > “Guarda con gli Occhi dell’Anima”: e mi invita a guardare con gli Occhi dell’Anima.

3 > “Ti conduco in un Viale Ricolmo di Luce”: sto guardando con gli Occhi dell’Anima e, davanti a me, c’è una Via Illuminata.
Non colgo colori, è solo Luce.
È un avanzare Progressivo.

4 > “Dove la mia Spada è Lampada”: seguo Questa Luce, Che mi cammina dinanzi e mi fa avanzare sempre di più. È come se sto entrando in un Viale Spirituale, un Viale di Fede, un Viale così distante dagli occhi fisici, ma così Concreto per gli Occhi dell’Anima. È un cogliere.
È una Trasparenza, ma è un vedere.

5 > “e Faro”: è come se Quella Spada è una Fiamma, una Fiamma Che ti orienta.

6 > “per indicare la Via dei pentiti”: non vedo le Anime.
Vedo solo un posto, dove c’è tanto mormorio, un mormorio che sa di lamento, un riconoscere le proprie colpe. È un Posto Dove si supplica, si chiede Soccorso.

7 > “e degli Assolti dalla Misericordia di Dio”: Quel Pentimento, Quelle Suppliche vengono Accolte dal Padre, dalla Sua Misericordia e Quella Spada di San Michele è come se separa, tiene a bada Quelle Anime Che sono Pronte a fare il Passaggio, partecipando di Questa Misericordia di Dio.
E quelle che, ancora, devono rimanere in quel posto.
Quella Spada Che è a Servizio di Dio, è a Custodia delle Anime.

8 > “Sono Tanti Che implorano il Percorso Che indica la Mia Spada Ardente di Fuoco d’Amore”: colgono a distanza Questa Spada, ma in quel posto non arriva la Luce di Quella Spada: sanno che c’è. Sanno che è uno Scudo tra quel posto. E Quella Luce.
Ma se Dio non dà il Suo Permesso, nulla può accadere. Non si avanza, se Dio non Lo permette.
È come se San Michele accoglie gli Ordini Ben Precisi: è Lui Che opera, ma Chi dà il Comando è il Padre Celeste.

9 > “una Spada Benedetta da Dio”: è una Spada, Che è Ricolma della Benedizione di Dio. Non La si vince, non La si sconfigge. L’Unica Forza Che può spostarLa è Quella Pietà Sincera, Quella Supplica Sincera, è Quel Fare: “Mia colpa”: le Richieste di Supplica sono Gradite a Dio.

10 > “per difendere le Anime”: questo è il luogo della tribolazione. Si può superare quella tribolazione: solo chi fa Quella Purificazione, chi ha Quella Forza di Coraggio, per poi, Piano, Piano, orientare lo Sguardo a Quella Luce, Che Lo attende.

11 > “da quegli esseri di fuoco ardente”: l’inganno del male, che si manifesta come torce di luce, per lusingare e orientare le Anime verso il loro regno.
E Qui si torna a Quella Verità di Dio: le Due Vie, che ti mostrano: Quella del Bene. E quella del male.
E Quanto la si riconosce.

12 > “ma, vedi, è un ardere di fiamme di dolore. Ciò che vedi è l’espressione del peccato”: un’Anima, Fino alla Fine, può scegliere.
Quando si dice che l’Anima appartiene a Dio, che Solo Lui può gestire, ma Fino alla Fine: rispetta la Decisione di Quell’Anima.
Colgo che c’è la perfidia, l’arroganza, la presunzione e c’è rabbia e ira: accecano così tanto che molte anime le vedo che si orientano a quelle fiamme di dolore, perché si sentono così forti, da poterle sconfiggere, dominarle.
Davanti a questa scena è come se il Padre porta Sofferenza. Ma si ritira.
Il Padre si dona, ma Solo se Lo si accoglie.
Se Lo si accoglie, non c’è forza oscura che possa distruggere un’Anima del Signore, ma se Quell’Anima vuole tornare tra le Braccia del Padre Suo.
È come cogliere un

MISTERO COSÌ GRANDE:
LA SUPREMAZIA DI DIO
E QUESTO AMORE COSÌ GRANDE, CHE PORTA RISPETTO.

13 > “Vedi, Figlia, perché chi è nella Luce porta tanta sofferenza?”: è come se le Fonti Celesti mi stanno spiegando il Significato di Quella

CROCE:
ANCHE SE È LUCE,
MA IN QUELLA LUCE FA PARTE ANCHE IL DOLORE.

Quanto dice Quella Croce nello Spirituale: ha un’Ampiezza così Grande: ecco perché

QUELLA CROCE È UN TUTT’UNO CON IL CRISTO RISORTO:
NON SI SEPARANO LE DUE COSE, NON È POSSIBILE,
SI ANDREBBE A DIVIDERE UNA
VERITÀ ASSOLUTA:
QUELL’ESSERE UOMO E QUELL’ESSERE DIVINITÀ,
CHE È SEMPRE STATO UN TUTT’UNO,
HA SEMPRE PORTATO IN SÉ UNA
PARTECIPAZIONE DI DIVINO COMPIUTO.

14 > “Guarda quanto è difficile orientarsi alla Mia Spada”: questa difficoltà, che viene chiamata: “tribolazione”, perché è così complesso l’essere umano, fino a far portare tutte le sue pesantezze alla sua Anima.
Gesù: “Ecco, Figlia, di Nuovo, Quel

MISTERO:
TUTTO CIÒ CHE È IL VOSTRO CAMMINARE SULLA TERRA,
MI SARÀ DINANZI
E NON C’È GRANELLO DI SABBIA CHE MI SI POSSA NASCONDERE.

La Vita è un Dono Che vi viene affidato e in voi la Mia Presenza vi guida verso il Bene. Ed è Cosa Gradita che, un Giorno, Quel Bene torni davanti alla Mia Presenza, perché tutto vorrei evitarvi, tutto ciò che ti ho dato di vedere.
Ma avete una tale cecità e una tale sordità, che non volete né ascoltare, né vedere, tanto siete ricurvi su voi stessi e sul vostro sentirvi padroni della vostra vita e di ciò che vi circonda, il mondo”.

15 > “il buio La teme e non può avvicinarsi”: non è la Luce di Quella Spada Che non è accogliente. Anzi, è Lì che attende.
Ma è quel buio che non ce la fa a guardare la Luce, perché fa troppo male, quel buio che sa di peccato, che divora, arde e brucia.
Quanta sofferenza!
Ma se Quella Spada è Lì è perché c’è Sempre la

MISERICORDIA DI DIO

dall’Altra Parte. E tutto quel dolore, tutto quel peccato, se invocano il Perdono, quel dolore diventa Purificazione, quelle grida diventano Suppliche.
San Michele: “Comprendi, Figlia, lo Sguardo del Dio Che, Fino alla Fine, tende la Mano e anche al peccatore più peccatore gli viene offerta la Salvezza.
Ecco la Misericordia di Dio Che, Fino alla Fine, spera nella Conversione, nel Pentimento”.

16 > “Non Mi muovo, eppure la Luce Che si apre in Me opera, veglia, custodisce, protegge”: è come se San Michele mi sta dando di vedere l’Operare della Luce, il Suo Operare. Quanto il Comando di Dio attraverso di Lui si effonde e raggiunge Ovunque e Chiunque.
La Potenza di San Michele è uno Specchio della Grandezza di Dio.
La Potenza delle Schiere Celesti:

DIO L’UNICO SOVRANO,

ma l’Operare di Queste Schiere Celesti: portano in Sé Tutta Questa Sovranità, come Potenza, come Luce Accesa, come Custodi dell’Amore.

17 > “Ti è Chiaro, Figlia, perché tutti scappano da Questa Realtà?”: è Grande Ciò Che colgo: Tutto Questo Operare nei Cieli, Che le Fonti Celesti mi hanno dato di vedere, si riflette anche sulla Terra: Coloro che custodiscono i Cieli, custodiscono anche la Parola del Padre.
E Questa Realtà, Che è Parola del Padre, viene Custodita e Protetta per Ordine del Padre Celeste.

18 > “Dici sempre: “Ma io non faccio niente, sto a casa mia, perché tutti si interessano in maniera negativa di me? Giudicano, sentenziano condannano!”: quante volte presento le mie fragilità nella Preghiera a Gesù. Vivo tante ingiustizie, sento tante ingiustizie. Vivo anche la sofferenza dell’umano.
Ma, Interiormente, vivo la Bellezza e la Presenza dei Cieli.
E Quanto sono Custodita, perché tanti pensieri mi assalgono, per farmi fermare, ma mi ritrovo così Docile al Signore nel rimanere Salda nella Preghiera e nel Suo Ascolto.
Un Dì il Signore mi disse: “Figlia, per te solo il Bene”. E Ora ho Luce di Quale Bene mi parlava: è il Bene Divino, il Bene Che il Signore Imprime nella Mia Anima, per darmi Forza e Coraggio, per portare Avanti la Sua Opera.
È come cogliere Questa Spada di San Michele, Che è a Custodia della mia Anima: possono farmi star male umanamente.
Ma nessuno può toccare la mia Anima, perché il Signore se ne serva quando vuole e come vuole.

19 > “Guarda il ripetersi di Ciò Che ti do di vedere”: è Tutto Vero, mi è Tutto Chiaro: dove non trovavo risposte umane, i Cieli non mancano di darmi Luce.

20 > “Io sono Fermo, con una Spada d’Amore in Mano, eppure nessuno, e dico nessuno, può avvicinarsi”: la Forza di Dio: Quanto opera attraverso un Solo Guerriero, un Custode e tiene a bada le Porte del Paradiso.
Una Sola Spada: non viene sconfitta da un esercito armato.
Se l’Uomo capisse Questo: di Quanta Protezione il Padre ci ha fornito e noi non L’accogliamo, ma, anzi, ci ribelliamo.

21 > “se non coloro che portano in sè la Luce della Richiesta di Perdono, la Sete dell’Amore di Dio”: San Michele mi fa cogliere ancora

L’IMPORTANZA DI UN CAMMINARE DIETRO LE
ORME DI GESÙ:
È UN DONO CONTINUO.
È UNA GIOIA CONTINUA,
È UNA LUCE CONTINUA,
NON SI TROVANO OSTACOLI,
MA SOLO PORTE APERTE.

22 > " Per Questo ti dico, vi dico: ciò che non vedete con gli occhi fisici, lo potete vedere con gli Occhi dell’Anima”: ecco il prepararci alla

SCUOLA DI GESÙ.
ECCO L’OPERA DI DIO IN QUESTO TEMPO:
IL FARCI VEDERE E SENTIRE CON L’ANIMA,
PERCHÉ QUESTO CI FA TORNARE AL:
“CREDO”
E, ATTRAVERSO IL: “CREDO”, SULLA RETTA VIA,
LA CONOSCENZA DELLO SPIRITUALE:
LO SI PUÒ INCARNARE E VIVERE.

E, se si è Docili a Questa Scuola, Tutto può essere salvato, perché in Essa è presente la Croce, ma anche la Risurrezione.

BEATI QUELLI CHE HANNO CHIARO IL
SIGNIFICATO DELLA CROCE.

È come se vedo Tante Vie di Sapere, Che conducono a Quella

CROCE.
QUANTO RACCHIUDE.
QUANTI INSEGNAMENTI!
QUANTE VERITÀ!
QUANTA TESTIMONIANZA ETERNA È IMPRESSA IN ESSA!
E QUANTO, ABBRACCIANDOLA, SI VIENE CONQUISTATI
MA, ALLO STESSO TEMPO, CONQUISTIAMO.

23 > “Quell’Anima Che può guardare a Piccoli Passi la Mia Spada di Fuoco, senza averne paura”: l’aprirsi, l’aprirsi a Questa Conoscenza per non incontrarci impreparati davanti a Quella Luce.

24 > “ma accogliendoLa sempre di più per poter gioire della Gloria di Dio”: la Meta, la Meta Che attende coloro che anelano all’Amore Divino.

25 > “Tutti Previsti, ma solo alcuni arriveranno al Traguardo” : Quello Che le Fonti Celesti ci dicono Sempre: “Quando Dio dona, dona per tutti”.
Quelli che accoglieranno, anche se con fatica, ma arriveranno al Traguardo.
Quelli che pensano di fare a meno di Dio, o di conoscere e di sapere più di Dio, saranno quelli che non parteciperanno della

BELLEZZA DELLA GLORIA DEL TRAGUARDO.

26 > “Questa è Parola di Dio, Presente nella Sacra Scrittura. Chi può metterLa in discussione?”: il

TRAGUARDO È LA FINE DI UN CAMMINO.

Ma se quel cammino si è fatto senza la luce, quali sono i meriti che andremo a rivendicare?
Se a Quel Traguardo ha preceduto un Cammino di Ascolto, di Abbandono, di Vera Fede non c’è bisogno di rivendicare niente, saremo premiati con l’Amore Eterno.

27 > “Detto Ciò, vi invito a fare un Cammino di Fede Sincero”: ancora degli Insegnamenti ci sono stati donati:

LUCE DAL CIELO,
CHE SI È FATTA PAROLA SULLA TERRA.

L’Invito di camminare nella Sincerità:

SOLO SE SI È SINCERI,
SI STA CAMMINANDO NELLA VERITÀ DI DIO.

28 > “Libero”: se ogni Figlio capisse l’Importanza di camminare nel Giusto e nel Bene. E anche quando si inciampa, perché la tentazione è sempre presente, saremo rialzati e quell’ombra, piano, piano, tornerà a diventare Chiara e sarà chiamata:

“ESPERIENZA”.
ESPERIENZA CHE TI PORTA ALLA PRUDENZA,
QUELLA PRUDENZA CHE TI FA MEDITARE PER I
NUOVI PASSI DI AVANZAMENTO.

Questo è Ciò Che trasforma la Luce di Quella Spada, perché ha la Potenza del Padre. E il Padre soccorre Sempre.
Ma non dimentichiamo mai che il nostro Sguardo deve essere rivolto a Quella Luce, perché

QUELLA LUCE
PORTA IN SÉ QUELLA GRANDE VERITÀ DEL PADRE:
“A DIO NULLA È IMPOSSIBILE”.

Quanto nello Spirituale Tutto si trasforma e diventano Passi di Concretezza, di Guarigione e di Libertà.

IL CAMMINARE NELLA
VERA FEDE
È LA GIOIA PIÙ GRANDE CHE SI POSSA VIVERE.

29 > “e di Luce, affinché la Mia Spada possa custodirvi e vedervi”: non temere mai, perché Quella Spada Che è a Custodia delle Porte del Paradiso, è la Stessa Spada d’Amore Che Dio ha posto al Nostro Angelo Custode.
Quell’Angelo è Pronto a camminarci dinanzi, ad illuminarci.
Come può essere che ci cammini dietro, perché noi non vogliamo seguirLo, ma, piano, piano, Lo lasciamo spegnere.
E ancora colgo quanto Dio ha messo Tutto nelle nostre mani.
E colgo anche perché siamo

CREATURE COSÌ PREZIOSE AI SUOI OCCHI
E PERCHÉ CI CHIAMA:
“dei”:
PERCHÉ CI HA RIEMPITI DI SPIRITUALE DENTRO E FUORI:
LA PRESENZA DEL TABERNACOLO DENTRO DI NOI
E L’ANGELO CUSTODE, CHE CI PROTEGGE ATTIMO PER ATTIMO.

30 > “Figlia, cogli Bene: il rimanere lontani dalla Mia Spada è orrore e dolore, è angoscia, è buio”: chi ha orecchi per intendere, intenda. Mediti davanti a Queste Parole: c’è Tanto da imparare.

31 > “E così sia!”:

QUESTA È LUCE DEI CIELI.

32 > “La Mia Parola sia per voi Luce di Incoraggiamento”: le Fonti Celesti ci hanno donato la Verità.
In Questa Verità, la Speranza dei Cieli che in noi cresca Quella Forza di seguire la Luce, perché Ora sappiamo, ci è stato ricordato come camminare.

33 > “Non lasciatevi fermare”: i Cieli ci invitano a non farci fermare.

34 > “Le tentazioni sono tante, ma l’Amore di Cui il Mio Signore vi ha fatto Grazia è Ancora più Forte, più Grande”: le Fonti Celesti ci mettono in Guardia: non partire dai nostri pensieri. Non partire dalle ragioni umane.
Ma guardare Sempre la Sapienza di Dio, e le Ragioni Divine, Quelle Che scaturiscono dalla Preghiera, perché nella Preghiera c’è Protezione.
Per Questo, ogni Volta Che ci viene donato un Messaggio, le Fonti Celesti ci invitano Sempre a meditare e, solo dopo, nella Libertà, accogliere e dare Seguito.

35 > “Ringraziate per Tale Dono e siateNe Gioiosi”: è San Michele Che ci esorta a ringraziare, perché Grande è il Dono Che il Padre Celeste ci ha fatto.

36 > “chi sperimenta la Croce come Gesù, avrà la Vita Salva”: ogni essere umano incontra Quella Croce. Nessuno ne è esente.
Ma non dimenticare mai che, aggrappandoci a quella Croce, si arriva sempre a vivere il

COMPIUTO DI QUELLA CROCE:
LA VERA VITA, LA VITA ETERNA.

37 > “Nel Nome del Signore vi invito a pregare e meditare”: è un Invito di San Michele, Che ci invita a

PREGARE E A MEDITARE,
PERCHÉ SOLO CON TANTA PREGHIERA E MEDITAZIONE
SI PUÒ COGLIERE LA PROFONDITÀ DELLA
PAROLA DEI CIELI.

38 > “La Luce regni nelle vostre Profondità, piccole creature della Terra”: ci richiama a far regnare Dentro di noi Quella Luce, comportandoci come

DEGNI FIGLI DI DIO,

affinché un Giorno possiamo sperimentare il Passaggio attraverso Quella Soglia di Quella Porta.

39 > “Nel Nome del Signore vi benedico”: ci dà la Benedizione nel Nome del Signore.

40 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: Benedizione Che solleva gli Animi, perché

PAROLA OPERANTE.


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29 > “e di Luce, affinché la Mia Spada possa custodirvi e vedervi”: non temere mai, perché Quella Spada Che è a Custodia delle Porte del Paradiso, è la Stessa Spada d’Amore Che Dio ha posto al Nostro Angelo Custode.
Quell’Angelo è Pronto a camminarci dinanzi, ad illuminarci.
Come può essere che ci cammini dietro, perché noi non vogliamo seguirLo, ma, piano, piano, Lo lasciamo spegnere.
E ancora colgo quanto Dio ha messo Tutto nelle nostre mani.
E colgo anche perché siamo

CREATURE COSÌ PREZIOSE AI SUOI OCCHI
E PERCHÉ CI CHIAMA:
“dei”:
PERCHÉ CI HA RIEMPITI DI SPIRITUALE DENTRO E FUORI:
LA PRESENZA DEL TABERNACOLO DENTRO DI NOI
E L’ANGELO CUSTODE, CHE CI PROTEGGE ATTIMO PER ATTIMO.


Commento.

Dal Cielo, dal Padre Celeste veniamo e al Padre Celeste siamo chiamati a ripresentarci alla fine del nostro Pellegrinaggio terreno.
Sì, perché di Pellegrinaggio si tratta: la terra non è la nostra stabile dimora: non c’eravamo prima di nascere, non ci resteremo per sempre dopo il Passaggio, perché l’Anima ha il suo Continuo e anche il Corpo un Giorno è chiamato a risorgere.
Siamo piccole creature, ma scaturite dalle Mani Sapienti del Padre Celeste e, per Sua Tenera Volontà, creati a Sua Immagine e Somiglianza.
Proprio perché Sue Creature, siamo Cari e Preziosi ai Suoi Occhi. Il nostro sguardo, troppo spesso si ferma alla bellezza esterna, trascurando o ignorando la Bellezza Spirituale: la prima passa, la Seconda è Eterna.
Nella nostra Anima Gesù ha posto la Sua Dimora: Essa è il Suo Tabernacolo. Quel Gesù Che insegnava alle folle, guariva ogni malattia, faceva risuscitare i morti, lo Stesso Gesù abita dentro di noi e sarebbe così Felice di ricolmarci del Suo Amore, così come allora beneficava le genti.
Non basta, a nostra Guida e Protezione il Padre Celeste ci ha donato l’Angelo Custode, Che veglia su di noi Giorno e Notte.
Tutto Questo siamo agli Occhi di Dio.
La Scuola Divina Che il Cristo Risorto ci sta donando in Questo Tempo di Grazia ci insegna a scoprire, ad alimentare, valorizzare e portare a Pienezza Tutta Questa Bellezza, Tutto Questo Mistero di Divino Che ci abita.
Per noi è Tutto Nuovo, per Questo Gesù ci invita alla Preghiera, alla Meditazione dei Suoi Insegnamenti, perché possiamo crescere nella Sua Conoscenza, per poter camminare ogni Giorno con Lui, alla Sua Presenza.
In Questo Modo saranno benedetti i nostri passi e porteranno la benedizione e l’Amore di Dio a tutti, perché cresca il suo Regno e la Sua Gioia.
È tutto nelle nostre mani: a noi far tesoro di tanto Dono e metterlo a Frutto, con l’Aiuto di Gesù, Maria e il nostro Angelo Custode.

Giovanni 10, 34: “Rispose loro Gesù: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? 35 Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), 36 a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? 37 Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; 38 ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre”.

postato da: fra Lino 15/03/2014


1 > Il Padre Celeste: “Figlia, Io sono la Voce dell’Eterno. Poso il mio Sguardo sulla mia Creazione, la inondo di Benedizione, che ogni Figlio ne abbia ad accogliere, a lasciarsi condurre verso la Pienezza”: vedo l’Occhio di Dio, Che si affaccia dai Cieli. Il solo Sguardo sprigiona tanta Bellezza. È come vedere una Traiettoria di Luce, ricolma di Santità, un Fascio di Luce Purissima, Che allontana ogni impurità e Gli permette di vedere tutta la Terra, anche il più piccolo angolino.
E quale Gioia per Lui, se nello scrutare la Terra, trovasse Ritorno di Luce.

(Dall’Argomento n° 130)
Commento.

Oggi, San Giuseppe, è la Festa del Papà.
È Giusto ed è Bello ricordare e festeggiare tutti i Papà, per l’Apertura all’Amore e alla Vita che li rende, appunto, Papà.
Ma ogni Papà, prima di essere tale, è stato anche lui Figlio: prima di nutrire, è stato anche lui nutrito.
Esiste un Papà, invece, Che è Papà dall’Eternità ed è la Sorgente di ogni Creatura, di ogni Papà: il

PADRE CELESTE.

Sarebbe così Bello oggi e sempre, levare un Umile Ringraziamento a Colui Che è il Creatore e Che merita ogni Lode, Onore e Gloria in Eterno e per sempre, per unire la nostra Lode ai Cieli Tutti, Che non cessano di magnificare Colui Che è Santo, Colui Che fa Bene ogni Cosa.


Efesini 4, 6 “Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti”.

postato da: fra Lino 19/03/2014


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