“Io sono la Vite, voi siete i Tralci”.
L’Eucaristia, i Consacrati e il Popolo in Cammino verso la Luce.
Stavo davanti a Gesù Eucaristia, esposto nell’Ostensorio. Nell’Ostia vedo Gesù Uomo. Una volta Lo vedo sulla Croce, con la Testa china, mentre esala l’Ultimo Soffio di Vita. E una volta Lo vedo Risorto: ha le Braccia spalancate e la Testa rivolta verso l’Alto. Queste Immagini mi si alternavano.
Gesù: “Figlia, sono Gesù. Ti ho benedetta. Ti ho preceduta. Ero sempre davanti ai tuoi passi, per condurti nella Quiete e nella Pace, a questo Incontro.
Sei davanti a Me, Mi guardi, Mi vedi, Mi senti ed ora, figlia, ti dono Luci.
Io Gesù, Uno e Trino, benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice nel suo Cuore Immacolato.
Figlia, Io sono la Vite e i Tralci sono i Frutti che sono scaturiti dalle mie Opere, dalle mie Pene, dalle mie Sofferenze. Ma quanti, quanti Frutti ho donato al Mondo! I miei Figli sono i Tralci, i miei Figli, che trovano ristoro e si dissetano da quella Vite, dove non finisce mai di donare, di donarsi.
Ho lasciato sulla Terra Concretezza di questa Spiritualità: quella Vite: la mia Chiesa, quei Tralci: i Miei discepoli, i Miei Consacrati dove, umili e donati al Mondo, dovevano essere fonte inesauribile di Preghiera, di Fede Viva; per poi donare i Frutti al mio Popolo in cammino verso quel Sentiero di Luce.
Cosa sono diventate le mie Lezioni di Vita Spirituali?
Non serve, Figli miei, nascondersi dietro opere umane. Non mescolatevi con il materiale. Non scendete con le mani tese, per opere umane. Tendete le mani: non una, entrambe.
Fatevi piccoli servitori dei miei Figli e donate tutti i miei Insegnamenti Spirituali. Solo così avete dato seguito al mio Sacrificio. Tornate nell’Amore nell’Abbraccio del Padre, sempre pronto a riaccogliervi, ora, adesso, non poi. Non esiste il poi, potrebbe essere troppo tardi. E così sia.
Sono Gesù, quell’Umile Maestro, Che si è fatto Piccolo, per donare a questa creatura, un Messaggio da donare ai Miei Discepoli. Non astenetevi dall’ascoltare.
Pregate.
Vi verrò in soccorso e vi darò Luce su questa Verità Divina.
Solo e solo Dio può compiere queste Opere: un Dono che il Mondo non ha mai avuto e che non si ripeterà.
È tutta Parola di Dio Padre. Amen.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (11.06.09 Giovedì. Corpus Domini. S. Barnaba).
Luci sul Messaggio.
> Gesù: “Figlia, sono Gesù. Ti ho benedetta. Ti ho preceduta. Ero sempre davanti ai tuoi passi, per condurti nella Quiete e nella Pace, a questo Incontro”: il guidarmi il condurmi davanti al Tabernacolo, è stato Lui che lo ha voluto.
> “Sei davanti a Me, Mi guardi, Mi vedi, Mi senti ed ora figlia, ti dono Luci”: Gesù dice che mi ha dato di vedere quel Compimento racchiuso in quell’Ostia. Ho visto il suo Corpo, ho visto il suo Sangue, la sua Crocifissione e la sua Risurrezione: il Compimento del suo Passaggio su questa Terra, Ciò che Lui ha lasciato di così Vero, di così Vivo, nelle mani dell’Uomo Consacrato.
> “Io Gesù, Uno e Trino, benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice nel suo Cuore Immacolato”: è come se la Trinità si è fatta Uno con Gesù: Gesù si è elevato Spiritualmente sulla Croce e, spirando, il suo Spirito si è Fuso con il Padre e lo Spirito Santo. È l’Innalzarsi di Gesù che Lo ha reso Uno con il Padre e lo Spirito Santo.
È come se io vedo che in quella Croce si è compiuto il Dono di Dio per l’Umanità, il Miracolo Unico e irripetibile. Lui è stato l’Unico, l’Assoluto: il Risorto. È vero che Lui ha fatto risorgere anche Lazzaro. La differenza è che Lazzaro, dopo la sua Risurrezione, ha continuato a camminare come uomo. Gesù, invece, a distanza di qualche giorno dalla sua Morte, ha continuato ad operare in Spirito e Verità e Lo hanno visto Risorto, allo stesso momento, in più parti. Per Lazzaro non è stato così. Lui ha continuato a vivere nel suo corpo, fino alla fine dei suoi giorni.
Ecco perché il Miracolo della Risurrezione di Gesù è Unico e Irripetibile, Uno e Trino, il suo essere Uomo, il suo essere Morto e la sua Risurrezione, il Compimento di Gesù. Io in quell’Ostia vedevo Gesù Uomo, Gesù Crocifisso su quella Croce, Coronato di Spine e Sanguinante e vedevo Gesù Risorto. Vedevo in quell’Ostia questi tre Passaggi cruciali della Vita di Gesù. Per Gesù vuol dire Ieri, Oggi e Domani. E Tutto questo è racchiuso in quell’Ostia. Quando Gesù si dona, ogni volta che Gesù si dona, si dona nel suo Essere Uomo, nel suo Essere Crocifisso, nel suo Essere Risorto.
> “Figlia, io sono la Vite e i Tralci sono i Frutti che sono scaturiti dalle mie Opere, dalle mie Pene, dalle mie Sofferenze”: è Lui, il suo Vissuto ciò che ha generato i Tralci e questi Tralci li ha generati con la sua Sofferenza Umana, ma con l’Amore Divino.
>”Ma quanti, quanti Frutti ho donato al Mondo! I Miei figli sono i Tralci, i Miei figli, che trovano ristoro e si dissetano da quella Vite, dove non finisce mai di donare, di donarsi”: adesso mi passa quella Croce, che non finirà mai di dare Frutti. È come se l’Opera di quella Vite si amalgama con questo Compimento della Croce e di Lì uno scaturire di Gemme Preziose, lo Scintillio di Luci, da cui scaturisce Calore, l’Amore, quel traboccare di Santità, la Pace, la Quiete e il Risveglio.
> “Ho lasciato sulla Terra Concretezza di questa Spiritualità: quella Vite la mia Chiesa, quei Tralci, i Miei discepoli, i Miei Consacrati”: per Gesù, la Vite è la Chiesa e i Tralci sono i Consacrati. La Chiesa come Luogo che custodisce il Tabernacolo, quell’Ostia, la sua Presenza Concreta e da Lì lo sprigionarsi, la Spiritualità, che dovevano portare i suoi Consacrati, i Tralci di questa Vite (la Sorgente e la sua Ramificazione).
>”dove umili e donati al Mondo dovevano essere fonte inesauribile di Preghiera, di Fede Viva; poi donare i Frutti al mio Popolo in cammino verso quel Sentiero di Luce”: io vedo il Consacrato, che si prostra davanti a quell’Ostia, davanti a quel Corpo: attinge Spiritualità, poi la trasmette, dando questo Corpo ai fedeli; questa Spiritualità lui può donarla se in questo Passaggio c’è Purezza, c’è Santità, c’è Preghiera, c’è Innalzamento.
> “Cosa sono diventate le mie Lezioni di Vita Spirituali? Non serve, figli Miei, nascondersi dietro opere umane. Non mescolatevi con il materiale. Non scendete con le mani tese, per opere umane”: vedevo il Sacerdote, che deve tendere le mani, innalzandole nella Preghiera, non immergendole nell’umano.
È come se il Consacrato si è fermato alla prima parte della Vita di Gesù, quel Gesù Che camminava anche Lui nel materiale, lavorava nella bottega del Padre.
Invece, poi, Gesù è andato avanti. Una volta che Gesù aveva colmato il suo essere rivolto verso questa Spiritualità Divina, Lui si è staccato dal materiale e si è nutrito sempre di più di questo Divino.
È come se tutta la Parte Spirituale viene affrontata in maniera frettolosa dal Consacrato: è molto meno irta la salita del materiale; però, una volta che l’hai percorsa tutta quella strada, non ti appaga, non ti rimane niente; vuoto eri e vuoto rimani.
Se invece, a piccoli passi, percorri la Via della Spiritualità, percorri a piccoli tratti il Selciato che hai nell’Anima, quando arrivi hai una Pienezza tale, che trabocca dalla tua persona e donerai un tale Alone di Bellezza e tutti si sazieranno. Questo, Gesù aveva previsto per i suoi Consacrati.
> “Tendete le mani: non una, entrambe. Fatevi piccoli servitori dei miei Figli e donate tutti i miei Insegnamenti Spirituali. Solo così avete dato seguito al mio Sacrificio”: Gesù invita i Consacrati a ricondurre le loro membra in quell’Oceano di Spiritualità, di Santità, che è la Scuola Divina nel Vangelo e nella Bibbia.
La Vita di Gesù non la si grida con la bocca, la Vita di Gesù si narra con l’Anima. È l’Anima che ti conduce ad Opere Buone. Gesù su quella Croce non ha gridato ingiurie verso i suoi Figli; ha gridato il Perdono verso il Padre per i suoi Figli. La sua Bocca ha annunciato Lodi fino alla Fine.
Gesù: “Ogni uomo fa la sua scelta di vita. Ma l’uomo che si è consacrato a Me, ha lasciato che Io, Gesù, scegliessi per lui e chi ama Me, deve amare anche la mia Vita e il mio Dire.
Non entrate in quel vortice di materialità: vi risucchierà giorno per giorno. Vi terrà i piedi saldi a terra e non vi eleverete di un millimetro.
Mi date Dolore.
Fate seccare quella Vite, perché i suoi Tralci non stanno dando Frutto.
Chi ha orecchi per intendere, intenda. E così sia!”.
> “Tornate nell’Amore nell’Abbraccio del Padre, sempre pronto a riaccogliervi, ora, adesso, non poi. Non esiste il “poi”: potrebbe essere troppo tardi. E così sia”: questo è il Tempo.
> “Sono Gesù, quell’Umile Maestro, Che si è fatto Piccolo per donare a questa creatura, un Messaggio da donare ai Miei Discepoli. Non astenetevi dall’ascoltare. Pregate. Vi verrò in soccorso e vi darò Luce su questa Verità Divina. Solo e solo Dio può compiere queste Opere: un Dono che il Mondo non ha mai avuto e che non si ripeterà. È tutta Parola di Dio Padre. Amen”: Gesù: “Io, Gesù, Mi faccio Piccolo, per donare Lezioni d’Amore all’Umanità.
Voi, miei Discepoli, vi innalzate, Mi mettete da parte e non Mi accogliete. Non dimentatcate mai che la mia Piccolezza parla agli umili, ai deboli.
Ma la mia Parola la mia Voce, l’Onnipotenza del Dio Padre, si farà sentire su tutta l’Umanità. Amen”.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
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