280 Via Crucis. 15 Stazione: Gesù risorge da Morte.
Gesù: “A voi chiedo: cosa vi trattiene dall’incontrarMi?”.
Gesù: “Figlia, il mio incontrarci non sarà come Gesù sulla Terra, ma un incontrarvi dentro di voi; sì, Figlia, per chi Mi riconosce, per chi Mi cerca, può trovarMi sempre, perché sono Presente in ognuno di voi.
A voi chiedo: cosa vi trattiene dall’incontrarMi?
La mia Storia parla del Passato, del Futuro, ma il Presente è in voi. IncontrateMi e vivrete il Passato, il Presente e il Futuro, con la Bellezza di un Domani Migliore, Lavati, Purificati, Perdonati.
Il Premio Finale? Camminare tutti insieme su questa Terra e nei Cieli.
E così sia!
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
P. Pio: “Figlia, sono Quella Piccola Lucina di p. Pio.
A voi, Fratelli, dico: cosa aspettate a mettervi in Ascolto?
Ciò che il Signore vuole donare a voi, Io, come Povero Fraticello, L’avrei voluto vivere già quando ero sulla Terra; ma solo ora comprendo che i Tempi di Dio erano Luce dentro di Me, ma non era ancora giunto il Tempo.
ORA, SÌ.
AMEN!
Con Questa Testimonianza vi saluto, vi benedico, vi incoraggio: Forti nella Fede, Figli.
E così sia!” (04.11.2012 Domenica. S. Carlo Borromeo. S. Modesta. B. Elena Enselmini. S. Felice di Valois. Ss. Agricola e Vitale).
Luci sul Messaggio.
1 > Gesù: “Figlia, il mio incontrarci non sarà come Gesù sulla Terra”: Gesù mi fa ripercorrere dalla Prima Stazione, fino alla Quattordicesima Stazione della Via Crucis: è un Camminare come Uomo e come Figlio di Dio, un Evento Unico e Irripetibile: il suo
RITORNO
non più come Uomo, ma come Spirito Risorto.
Non più Quel Gesù Che celebra sulla Terra davanti ad un Altare, ma mi porta a sollevare lo Sguardo: è il
CRISTO RISORTO
CHE CELEBRA DAVANTI A
QUELL’ALTARE SPIRITUALE.
Lo incontreremo come il Cristo Pastore, Spirituale, ma così Concreto, così Visibile.
Ho davanti ancora l’Immagine del Cristo Che celebra e Che dice: “Figlia, non più il Pastore, il Gesù Che celebra, ma il Dio Che celebra, il Dio Buon Pastore; non più Figlio Incarnato, ma il Cristo Figlio di Dio”.
2 > “ma un incontrarvi dentro di voi”: Gesù mi fa cogliere perché non può più ripetersi la Visibilità di un Figlio di Dio fatto Uomo: perché l’Umanità ha avuto l’Opportunità di camminare nella Fede, con la Testimonianza di Quel Figlio fatto Uomo, l’Opportunità Che Dio ha donato ai suoi Figli, la Sapienza di Dio Che si è fatta Scuola, Insegnamento.
E chi ha incarnato gli Insegnamenti di Gesù, Ora è Pronto a cogliere il Cambiamento, l’Operare di Dio, Che non poteva essere diversamente, se non attraverso l’Anima, Dio Che opera attraverso il Cristo in Quelle Profondità Dove abita.
Questa è la Grande Prova dell’Umanità: tutti vedranno Quella Scia di Luce, perché tutti avranno un Sussulto dell’Anima, ma non a tutti è dato di riconoscere, per poterLo seguire. Per Questo Dio parla del Resto d’Israele, del Popolo Prescelto.
3 > “sì, Figlia, per chi Mi riconosce”: chi può riconoscere il Cristo, se non l’Umile, il Povero, il Debole, colui che è alla Ricerca della Sazietà Divina, colui che cerca l’Amore?
4 > “per chi Mi cerca”: Gesù: “L’Unica Via è Quella Croce, Dove parla di Morte, ma Dove è Ricolma di un Grande Mistero: alzate lo Sguardo, la
RISURREZIONE.
CercateMi Lì e Mi troverete. Cercate. Siatene Degni, solo così Mi troverete”.
5 > “può trovarMi sempre”: Gesù: “Chi incarna Quel Mistero Che si cela dietro a Quella Croce è già alla Ricerca di se stesso, delle sue Profondità, il non essere solo Uomo, ma anche nell’Uomo si cela lo Spirito Santo: l’Ampiezza dello Sguardo Giusto”.
6 > “perché sono Presente in ognuno di voi”: Quel Gesù Che era, Quel Gesù Testimone, Quel Gesù del Passato è Divenuto il Cristo e il Cristo sa di Presente, sa di Ieri, Oggi e Domani.
La sua Divinità è Presente in ogni Figlio, lo Spirito Santo Che dimora dentro a Quel Tabernacolo, in ogni Corpo, in ogni Figlio, Quel Gesù Che ha conosciuto la Morte e la Risurrezione, così come il Cristo siede alla Destra del Padre, così Quel Gesù appartiene a Quella Destra del Padre, e diviene Operante in ogni Figlio: Quel Corpo Glorioso, Che è Rivestito di Divinità.
7 > “A voi chiedo: cosa vi trattiene dall’incontrarMi?”: vedo tante vie.
Vedo un uomo che si riempie la bocca: “Signore, Signore, guidami”, rivolge una Supplica perché è smarrito e confuso: la disperazione che ha bisogno di una Mano Tesa. Ma quando gli viene ricambiata, gioisce dei suoi meriti: l’ipocrisia davanti a Dio.
Un altro uomo, che ha timore di Dio, Lo prega con la bocca, ma non Lo fa Presente nella sua vita, Lo scansa di continuo: la falsità dell’Uomo davanti a Dio.
C’è un altro Uomo, che ringrazia Dio di continuo, perché ha fatto fortuna, una fortuna fatta di imbrogli, di spregiudicatezza; così meschino, da far sentire il Signore colpevole e non si assume la sua colpevolezza.
C’è un altro Uomo, sommerso dalla povertà, se la prende con Dio, Lo rinnega e Gesù mi fa vedere quanto quest’Uomo, della sua incapacità di gestirsi, non ha nemmeno l’umiltà di affidarsi a Dio, Lo combatte, ma crede nella sua Esistenza, ma non vuole farLo entrare nella sua vita: le pretese dell’Uomo!
Poi c’è un Uomo Semplice, ha conosciuto tanta sofferenza, ma non ha perso mai la Fede: nella sua bocca: “Sia fatta la Volontà del Signore”. È rivestito di un Amore Grande, è Remissivo, ha tanta Piccolezza. La Sofferenza lo ha lavorato, ma non ha lasciato mai la Mano del Signore. In Lui regna la Luce del Signore:
FIGLI, AMATI DAL SIGNORE.
Gesù: “Quante vie, Figlia, per cercarMi. In Verità vi dico: c’è un’Unica Via: l’Abbandono, l’Ascolto, l’Umiltà, e lasciarsi riempire di un Amore Grande, Quell’Amore Che rende Umili e Piccoli e che non permette al male di sporcarvi”.
8 > “La mia Storia parla del Passato, del Futuro”: Gesù mi fa vedere cos’è l’Uomo davanti al Mistero del Figlio di Dio: l’incontrare Quel Passato di Gesù è Doloroso, spaventa e nessuno lo vuole per sé.
Incontrare il Futuro di Gesù sa di Eterno, sa di Spirituale, sa di Invisibile, sa di Risurrezione e l’Uomo vive radicato nelle sue concretezze.
9 > “ma il Presente è in voi”: adesso Gesù mi fa vedere l’Uomo, che è davanti a Quel Mistero di Dio: Dio ha Plasmato l’Uomo, l’ha rivestito di Carne e gli ha donato un’Anima: una Creatura che viene da un Dono, dall’Invisibile, da un Ignoto: si riveste di Carne, diviene Concretezza conoscendo la Luce della Vita, quella Vita è in Cammino e fin qui il Passato.
Poi il Presente: quel
BATTESIMO
che cancella il peccato originale, e ci fa entrare a far Parte della Concretezza dei Figli di Dio, quel Cammino dove si incontrano tribolazioni, difficoltà, gioie, dolori e quella Concretezza del Passato di Gesù, Specchio per ogni Uomo.
E poi Quella
CROCE,
Che è Lì per purificare, per lavare, per dare Vita di Continuo, per farci risorgere dalle intemperie. Chi opera Quello se non Quella Risurrezione?
Quanto il Cammino del Figlio di Dio è Presente in ognuno di noi: Lo viviamo dal Concepimento, nel Corso della Vita e nel Corso della Nuova Vita, è Presente in noi di Continuo, eppure non vogliamo rendercene conto, non ci accorgiamo di quanto la sua Vita è Presente in ogni Figlio.
10 > “IncontrateMi e vivrete il Passato, il Presente e il Futuro”: l’Unico Passo che deve fare l’Uomo è avere il Coraggio di incontrarLo Gesù, perché, inevitabilmente, viviamo il suo ripetersi come Bimbo, come Uomo, come Figlio di Dio, come Cammino sulla Terra e come Ritorno al Padre.
L’Invito Che ci fa Gesù è di non avere paura.
Si deve aver paura se non si ha la forza di incontrarLo, perché è l’Unico Che ci può condurre nel Futuro. All’Uomo non fermarsi alle concretezze fisiche, ma guardare Quel Gesù in Tutto il suo Compiuto: Quella è la Verità dell’Uomo: che oltre la concretezza c’è una Parte Spirituale, Che è molto più Concreta del nostro umano.
Non fermarci alla Concretezza del Figlio di Dio, a Gesù, ma abbracciare in Pieno il suo Mistero e viverLo in noi: non solo tribolazioni per l’iniquità dell’Uomo, ma la Vera Vita nell’Amore del Cristo.
11 > “con la Bellezza di un Domani Migliore”: se abbracciamo Tutto il Mistero del Figlio di Dio, conosceremo il Risorgere Interiore, perché avremo colto appieno che
OGNI FIGLIO È FATTO DI CARNE E DI SPIRITO.
In Quella carne l’Uomo ha il Libero Arbitrio, ma in Quell’Anima c’è solo l’Amore, Gestito dal Padre.
12 > “Lavati, Purificati, Perdonati”: Chi può operare Tutto Questo se non il Figlio di Dio? O ci abbandoniamo a Quell’Incontro d’Amore, facendoci Umili e Piccoli, per poter tornare ad essere Nuovi, morire all’uomo vecchio, per incontrare l’Uomo Nuovo.
Oppure non potremo mai entrare a far parte della Nuova Umanità.
13 > “Il Premio Finale? Camminare tutti insieme su questa Terra e nei Cieli”: Questa è la Bellezza Che Dio vuol far vivere ai suoi Figli in Questo Tempo: l’uomo vecchio che muore.
L’UOMO NUOVO CHE RISORGE,
L’UOMO NUOVO CHE VIVE UNA COMUNIONE PIENA CON I CIELI.
QUESTA È LA
NUOVA GERUSALEMME,
Questo è il Premio tanto ambito, Che l’Uomo deve aspirare a raggiungere, mettendosi con tutte le Forze a Servizio del Padre, riconoscendo come Maestro il Figlio, il Buon Pastore, Colui Che è venuto per guidarci verso
L’OPERA DELLA MAGNIFICENZA DI DIO.
14 > “E così sia! Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: I Nuovi Cieli, la Nuova Umanità.
15 > P. Pio: “Figlia, sono Quella Piccola Lucina di p. Pio”: Gesù mi fa vedere p. Pio quando era in Vita, Quel Fraticello così Burbero esternamente, ma così Guidato dal Signore Interiormente: una Fiammella Accesa di Continuo.
Quanto lottava p. Pio tra l’umano e lo Spirituale, la pesantezza dei suoi pensieri e della sua mente, del suo quotidiano. E dell’Amore Straordinario di Cui Dio Gli aveva Ricolmato l’Anima, una Piccola Fonte, dalla Quale attingere Qui, nell’Umanità.
La Diversità dello Sguardo del Signore, da ciò che vede l’Uomo.
16 > “A voi, Fratelli, dico: cosa aspettate a mettervi in Ascolto?”: l’Invito di p. Pio nel mettersi in Ascolto. La Grazia Che viveva Lui, perché Abbandonato, Piccolo, Umile Servo del Signore, così vedo in Lui che ogni Fratello, che ogni Sorella che, Interiormente, trova Questo Abbandono, Questo Ascolto, può sentire la Voce del Maestro.
Colgo come se p. Pio è Preoccupato nel dire: “Mettetevi in Ascolto”, perché Lui Che vede, sa Quanta Responsabilità e quanto si dovrà dare Conto a Dio, perché chiusi e ribelli, padroni del mondo, delle proprie vite, si tiene a distanza il Vero Padrone.
17 > “Ciò che il Signore vuole donare a voi Io, come Povero Fraticello, L’avrei voluto vivere già quando ero sulla Terra”: p. Pio, già quando era sulla Terra, coglieva Questa Promessa di Dio e Lui, Che adesso vede nel Compiuto, di Cosa è della Nuova Umanità, Lo avrebbe così Desiderato viverLa e vederLa vivere ai suoi Fratelli e alle sue Sorelle, quel diradarsi di quelle nubi scure, che soffocavano, che creavano inquietudine, per respirare un po’ di Luce, un po’ di Sollievo: il poter donare un po’ di Quella sua Luce Interiore come Lo avrebbe Reso Felice.
Ma non era il Momento allora e chi Lo circondava non riusciva a vivere Quella sua Bellezza Interiore, Che Lo rendeva così Saldo nella Fede, perché quello, ancora, non era il Tempo di Dio.
18 > “ma solo ora comprendo che i Tempi di Dio erano Luce dentro di Me”: il suo rammarico quando era in Vita, ora Gli è diventato Chiarezza e Consolazione:
CIÒ CHE NON È STATO, SARÀ
e Lui parteciperà di Questa Gioia Insieme a quei Fratelli e Sorelle Che entreranno a far Parte della
NUOVA UMANITÀ E DEI NUOVI CIELI.
19 > “ma non era ancora giunto il Tempo”: p. Pio:
“BEATI
COLORO CHE ASCOLTANO.
BEATI
COLORO CHE CONTINUANO A CREDERE NELLA
SEMPLICITÀ DEL DONO DI
DIO.
L’Uomo, che non vuole credere che Dio dona nella Piccolezza Cose Grandi.
I sapienti, che ancora riescono a trovare spiegazioni di quale evento gigantesco deve essere i Nuovi Cieli e la Nuova Umanità, a te, Figlia, per Grazia, ti è stato donato.
Quanto hanno da riflettere i Grandi della Chiesa: gli
ULTIMI SARANNO I PRIMI,
PERCHÉ
DIO
LI SOLLEVERÀ DA TERRA
E LI METTERÀ ALLA GUIDA, DIETRO LE
ORME DEL BUON MAESTRO: IL
CRISTO RISORTO”.
20 > “Ora, Sì”: p. Pio: “Credete, Fratelli, a Ciò Che vi dico.
Sto facendo il Rumore Che vi avevo annunciato, perché Dio Me L’aveva Predetto. Ed ecco: una Parola Che scorre da un’Anima ad un’Anima, Guidata dal Cristo Risorto”.
21 > “Amen!”: è il
CRISTO RISORTO
CHE SIGILLA TUTTO CIÒ CHE È STATO DONATO,
DONO DI LUCE
PER LA TERRA,
PER I FIGLI DELLA TERRA”.
22 > “Con Questa Testimonianza vi saluto, vi benedico, vi incoraggio”: vedo il p. Pio del Passato, il p. Pio Sacerdote. Ci dà la sua Benedizione, ci incoraggia, a noi, piccolo gruppo, perché tanti saranno gli attacchi. Ma chi persevera in Dio, avrà la sua Giustizia.
P. Pio: “Figlia, non camminare a testa bassa. Sei solo un’Umile Serva che ha riconosciuto la Grandezza di un Dono di Dio.
Tieni Cura Sempre del Giudizio di Dio. E tieni lontano l’iniquità dell’Uomo.
Lascia a Dio: ti farà Giustizia su Questa Terra.
Chi ha orecchi per intendere, intenda”.
23 > “Forti nella Fede, Figli”: vedo p. Pio Che sgrana il
ROSARIO,
L’UNICA ARMA DELLA FEDE:
LA PREGHIERA DIRADA LE NUBI.
RICHIAMA IL SIGNORE
E LA CUSTODIA DEGLI ANGELI E DEI SANTI,
CHE VEGLIA SU DI NOI.
24 > “E così sia!”:
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