173 Gesù: “il Volo della Libertà”.
Gesù: “Figlia, sono Gesù. Ti dono la mia Benedizione, per accogliere le Verità Divine. Ti inondo di Pace e Amore, che nulla possa infastidirti; che la mia Luce passi, giunga nella tua Anima, s’imprima su questi fogli con Verità e Giustizia. E così sia!
Figlia, Io, Gesù, benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!
Figlia, il tuo essere Amore non ti lascia indifferente alle sofferenze del Prossimo ed è per questo che in te c’è Protezione.
C’è dolore umano che può ferire, ma non guardare con gli occhi umani. Scendi nella Verità di Dio, Dove poter accogliere con Chiarezza, con Saggezza. Questo Dono ti è stato fatto perché tu fossi orientata verso il Bene, verso l’Accoglienza, perché se scendi in quelle Profondità, puoi vedere ciò che ogni Figlio realmente porta, anche se lo vive in maniera terrena, dando cammino, dando voce a ciò che lui vuole concretizzare, la Libertà di vivere la propria vita, come meglio lo si vuole.
Cogli, Figlia? Ciò che tu cogli, non è frutto della tua mente, perché umana, ma Frutto di quel: “Sì” al Signore, Dono del tuo Abbandono, Dono del tuo morire all’uomo vecchio per rinascere interiormente, accompagnati dal Divino, attingendo da quell’Unica Sorgente d’Immenso, che ogni Uomo ha. Sì, parlo dell’Anima.
È il tuo fare spazio ai Cieli, che ti fa Figlia Speciale. Non si vive alla ricerca del solo pane, ma tu, come in pochi hanno fatto nella Vita, sono andati alla Ricerca del Vero Tesoro, del Vero Luccichio che dà Luce Vera, Luce d’Amore. Il tuo Dolore, la tua Sincerità, la tua Bellezza ti ha fatto trovare il Vero Cammino di Luce, quella Luce che è Comunione tra Cielo e Terra.
Cogli, figlia, nella tua Piccolezza, nella tua Pochezza: che Immenso porti dentro? In te il Signore ha aperto le Porte dell’Immenso, ha permesso alle tue Ali di spiccare il Volo, il Volo della Libertà, quella Libertà Che ti incammina verso la Pienezza.
Per questo ti dono Pace e Amore. Non lasciare che l’Uomo ti ferisca. Tu conosci il Bussare dei Cieli: il tuo Rifugio, il tuo Soccorso. Non lasciarti fermare. Cammina con le Armi che ti sono state rivelate e lascia che il Signore, attraverso di te, continui la sua Opera.
Ricorda sempre, Figlia, che in te deve esserci preoccupazione solo quando senti il vuoto interiore, perché stai camminando da sola. Quando il vuoto, il tormento, il dispiacere sono frutto del Pensiero, non avere mai a preoccuparti, perché umano e l’umano, ti ho insegnato, che può ferire fin dove noi lo lasciamo operare, fin dove gli diamo spazio. Ti parlo di quel vortice mentale, dal quale ci facciamo distruggere quella Pace, quella Quiete che dobbiamo sempre difendere per Amore e con Amore. E così sia!
Figlia, dove sono gli occhi e le orecchie degli umani? Sono divenuti ciechi e sordi, che non si guardano più intorno? Cominciano a prendere coscienza dei loro limiti. Quanto vi costerà la vostra indifferenza, il vostro:“Non credo”.
Ravvedetevi! Il male è alle porte. Il Bene attende l’Invito per entrare ed operare. Il male invade e basta. Io, Gesù, continuo a donare gli Insegnamenti del Padre mio: a voi partecipare. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (25.07.10 Domenica. s. Giacomo Apostolo. S. Valentina. S. Cristoforo).
Luci sul Messaggio.
1 > Gesù: “Figlia, sono Gesù. Ti dono la mia Benedizione, per accogliere le Verità Divine” : è Gesù Che si presenta come Maestro e, prima di iniziare questa Lezione, mi benedice.
2 > “Ti inondo di Pace e Amore, che nulla possa infastidirti” : colgo che con questa Benedizione, è come se Gesù andrà a toccare il mio essere di creatura, come volesse insegnarmi il partire dallo Spirituale e il partire dall’umano.
Quanto è più vasto e profondo quello che si vive interiormente e quanto è riduttivo quello che si esprime.
3 > “che la mia Luce passi, giunga nella tua Anima, si imprima su questi fogli con Verità e Giustizia. E così sia!” : Gesù mi sta facendo cogliere i Passaggi, la sua Parola che scorre attraverso la mia Anima ed è per questo che io riesco a cogliere, a vedere, a sentire tutto in maniera amplificata, immensa, una Sapienza Grande, che non può scaturire dalla mente umana, se prima tu non l’hai alimentata, nutrita, riempita di nozioni, di scuola umana, di studio.
Colgo tutta la fatica umana per poter essere colti, preparati, per poter essere alunni e insegnanti; davvero il cogliere tutta la fatica, tutto l’impegno, la ricerca della conoscenza, dell’evoluzione, la ricerca della scienza, la ricerca di tutta questa complessità. Il cogliere la fatica del dover nutrire la mente, per poi operare.
Invece Gesù, Che parla attraverso la mia Anima, mi dona di vedere, di capire; è come se lì è racchiusa una Vastità di Sapere e di Sapienza, che solo Lui apre, senza fatica, senza tempo. Solo Lui apre, nutre, istruisce. È Tutto Dono. Ecco, è proprio cogliere che Gesù è l’Unico Maestro Che dà Tutto per Amore e per Dono.
E la fatica dell’allievo è solo
Abbandono, Amore, Accoglienza, Pace, Riposo.
Davvero il cogliere la dimensione di Dio, la sua Sapienza che non conosce confini.
4 > “Figlia, Io, Gesù, benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!” . Colgo questa Benedizione come Protezione della sua Parola. Chiunque attinge da questa Scuola con Cuore Sincero, con Preghiera, con Meditazione, con Abbandono al Signore, coglierà Tutto in Maniera Giusta e ogni dubbio sarà diradato, perché è
Parola Divina.
Ecco, colgo davvero che il poterla riconoscere con Pace e Amore
viene proprio dalla Disponibilità in cui un Figlio si avvicina.
Tutto Ciò che è Divino, non lo si affronta in maniera umana: non ci si avvicina con durezza, con superbia, in maniera ostile, con senso di superiorità, perché queste non sono le doti del Signore e non riusciresti mai a cogliere in Pienezza e nella Luce, perché il Signore è Amore e solo l’Amore apre i confini tra Dio e l’essere Umano.
5 > “Figlia, il tuo essere Amore non ti lascia indifferente alle sofferenze del Prossimo ed è per questo che in te c’è Protezione” : Gesù mi fa vedere tutto ciò che ruota attorno a me, mi fa cogliere quanto sono attaccata. Sono attaccata spiritualmente e quanto concretamente: mi arriva pesantezza, cattiveria, gelosia, invidia, incredulità. Colgo anche le forze che sprigionano verso di me, per potermi fermare e da qui il Signore mi fa cogliere quanta Protezione le Fonti Celesti mi stanno donando e quanto è Piccola quella Croce che io porto, perché raggiunta umanamente.
È come vedermi sotto lo Sguardo Vigile dei Cieli: quando Loro donano una Grazia, se la si riconosce, se la si accoglie, non hai più nulla da temere, non c’è Protezione più Grande, più Sicura e più Efficace della Protezione di Dio.
Gesù: “Incontra il tuo Dio e nessuno e dico nessuno può sconfiggere il Bene”.
6 > “C’è dolore umano che può ferire, ma non guardare con gli occhi umani” : Gesù mi ha sempre insegnato che l’umano può far male, ma in quella misura che tu permetti.
Ogni ferita, ogni cattiveria, ogni ingiustizia affidala a Gesù: è Lì, Pronto a guarire, a rialzarti, a ridarti Luce e a riprendere il Cammino della Vera Vita, fatta di scogli, fatta di intemperie, fatta di afa, ma è tutto valicabile, tutto si sormonta se preceduti da Dio; a noi solo seguirLo: è tutto ciò che ci viene richiesto.
7 > “Scendi nella Verità di Dio, Dove poter accogliere con Chiarezza, con Saggezza” : colgo tutta la Bellezza di Ciò che il Signore vuole operare in ogni Figlio in questo tempo.
Colgo una valle oscura, lo smarrimento, la paura, il buio: qualunque direzione? Non c’è soluzione, sono tutte strade interrotte. Non c’è nessuno all’orizzonte, non c’è chi ti attende. Cammini, cammini e non c’è chi ti aspetta per chiedere, per domandare. La stanchezza, l’affanno, il crollare, il metterti in ginocchio, toccare la terra, la sconfitta, il dolore.
C’è Qualcuno Che bussa nell’Anima, le Parole di una Semplice Preghiera:
“Padre nostro…”,
il cominciare a trovare il Respiro, la Speranza, il vedere che ho Tutto dentro di me: non me ne sono mai accorta.
L’aprire la Porticina, l’incamminarsi, il camminare su quelle Orme, l’aprire gli occhi, l’udire, il sentire, i Colori, la Luce il Comprendere, la Conoscenza, il Sapere, la Sapienza, ti cominciano a riempire e ti nutri. Le Forze cominciano a rialzarti, sempre di più.
Quel Piccolo Scorcio dell’Orizzonte: in qualsiasi Direzione tu voglia andare, c’è un’Immensità di Cielo: Angeli, Arcangeli, Santi, Beati, c’è Gesù, c’è Maria, c’è Dio e un Orizzonte Ricolmo: sono Tutti Lì, Che attendono. Ed è un cogliere Tutto in Pienezza e riparte la
Circolarità:
parti dai Cieli, il Passaggio sulla Terra, il tornare ai Cieli.
È Questo Ciò che sta a Cuore ai Cieli, è in questa Luce che Loro vedono è Lì Dove Loro ci custodiscono, è Lì Dove possono operare: nella nostra Anima. Quanto l’Umanità è rimasta indifferente a quell’Unica Arma, a quell’Unico Tesoro che ci avrebbe fatto vivere in Pienezza il Continuo dell’Eterno.
Non solo colgo la Speranza del Domani, perché non ci appartiene, perché il domani può fermarsi in qualsiasi momento, ma la Speranza di cui parla Dio è la Speranza dell’Eterno, la Speranza della Fede. È una Speranza che parte dall’Anima e non dal pensiero, perché nel pensiero perde tutta la sua forza, la sua potenza. È davvero uno sminuire una Parola così importante per Dio: la Speranza della Fede.
8 > “Questo Dono ti è stato fatto, perché tu fossi orientata verso il Bene, verso l’Accoglienza” : è Gesù Che mi fa Scuola, Che m’insegna che ogni Dono che viene dal Cielo non è mai fine a se stesso, non è mai qualcosa di personale, ma è sempre Mano Tesa per Tutti, perché Dio rende partecipi sempre Tutti, è Acqua per Tutti, è il Dissetare per Tutti.
9 > “perché se scendi in quelle Profondità, puoi vedere ciò che ogni Figlio realmente porta, anche se lo vive in maniera terrena” : il Dono di cui Dio mi ha investita è il cogliere attraverso i suoi Occhi ed è Lui la mia Guida e Dio mi lascia guardare solo nell’Anima, perché è da Lì che parte la Guarigione, è Lì che c’è bisogno di Purificazione, di Bellezza. Lo spogliarsi di quelle vesti grigie, scure, il cogliere da dove l’Umanità possa ripartire.
Il cogliere quando Dio ci dice che solo Lui può salvarci, che non c’è arma umana che possa toglierci dallo sprofondare. È come cogliere l’invasione del male su questo Pianeta: tanti varchi, tanti spazi abbiamo creato e Dio, per poterci salvare, parte da quell’Unica Arma che, gratuitamente, ogni Figlio ha:
la nostra Anima.
Il cogliere in Pienezza il Disegno di Dio in questo Tempo: salvare la sua Umanità, partendo da un suo Dono, dalla sua Anima.
10 > “dando cammino, dando voce a ciò che lui vuole concretizzare, la Libertà di vivere la propria vita, come meglio lo si vuole” : Gesù mi fa cogliere il Disegno di Dio.
Gesù:
“Figli,
la vostra Salvezza è il
Risveglio della vostra Anima.
Il mio Dire è Dono,
accoglietelo
e, liberamente, decidete la vostra sorte”.
Dio propone sempre in Pazienza e in Sapienza, ma dona il vedere i suoi limiti all’Essere Umano. Per questo l’Invito ad ascoltare.
11 > “Cogli, Figlia? Ciò che tu cogli, non è frutto della tua mente, perché umana, ma Frutto di quel: “Sì” al Signore” : la Scuola che Gesù sta facendo con me, è come se il parlare con me è per tutta l’Umanità. È una Lezione tra un Padre e una Figlia, ma non umani, ma Spirituali, tra un Padre Celeste e un’Anima, per questo colgo come se il parlare direttamente a me, come Figlia, poi è Lezione per tutta l’Umanità, perché non parla a me come Rosanna, ma alla mia Anima e la mia Anima è Spirituale e la mia Anima Gli appartiene, l’ha scelta e ora se ne serve. E Tutto per Amore. Quando si dice: “A Dio nulla è impossibile”: l’Impossibile di Dio è sempre Amore, è sempre Dono per i suoi Figli.
12 > “Dono del tuo Abbandono” : il tutto per aver cercato l’Aiuto di Dio; ma non era un aiuto egoistico, non era un aiuto per me, solo per me, ma era un Grido di Dolore, era un Appello Sofferto, era un chiedere per me, per tutti coloro che soffrono, per tutti coloro che subiscono una lacerazione interiore, un Grido per trovare Pace, quella Pace Interiore, dove una Mamma chiede la Luce di sapere che la sua Bambina è tra le Braccia di un’Altra Madre.
E l’Abbandono al Volere di Dio e al Volere di Quella Figlia Che, liberamente, ha deciso di donare il suo: “SÌ” Incondizionato a Dio, perché Dio Le ha fatto leggere nel Compiuto della sua Missione: e quel: “SÌ” di quella Figlia solo e soltanto per il Grande Amore, un Amore Sconfinato, un Amore orientato all’Eterno.
La Grandezza di Questo Gesto può essere accolta solo con l’Anima, non va vissuta con la mente; colgo come se potrebbe sporcarsi. Solo se lo guardo attraverso l’Anima quel: “SÌ” che prende Luce, quel: “SÌ” che divampa, si riempie di quell’Amore Sconfinato. È Tutto così Divino, è Tutto così di Dio. Quanto Tutto Gli appartiene!
13 > “Dono del tuo morire all’uomo vecchio per rinascere interiormente, accompagnati dal Divino” : Gesù mi fa cogliere questa Espressione: il come riscoprire che in noi c’è questa Anima che è Viva, che è Sveglia, che sente, vede.
Imparare a partire da questo Scrigno, da questo Tesoro che noi abbiamo. Il morire all’uomo vecchio significa non partire dalla mente, dai pensieri, dall’umano, ma il partire dall’Anima, dal Divino, dai Cieli, da Gesù, da Dio:
Questa è la Nuova Umanità sulla Terra di cui Dio tanto ci parla.
Se si parte dall’Anima è perché abbiamo chiesto a Dio l’Aiuto di risvegliarla, di purificarla e se l’Uomo capisse che chiedere all’Anima, prima che chiedere alla mente: cammini su questa Terra con una Libertà, con una Freschezza, con un Abbandono, Dove Tutto è Luce, Dove Tutto è Abbandono, Dove Tutto è Leggerezza, perché guidati da una Mano Sicura.
Ecco, afferrare la Mano di Gesù e camminare Insieme, quanto Tutto diventa Leggerezza su questo Pianeta. È come cogliere che camminare sulla Terra è non ferirla, non appesantirla, ma è lei che ci sostiene e noi ci poggiamo il piede, ma Tutto è Armonia.
14 > “attingendo da quell’Unica Sorgente d’Immenso, che ogni Uomo ha. Sì, parlo dell’Anima” : Tutto questo immenso, che Gesù mi lascia vedere, riconduce sempre a quell’Unica Parola:
“Il Risveglio dell’Anima”.
15 > “È Il tuo fare spazio ai Cieli, che ti fa Figlia Speciale” : colgo come se quel grande dolore, da quel precipizio in cui sono scesa, la forza del mio gridare a Dio:
“Soccorrimi”.
Il morire a me stessa: il non aggrapparmi ai pensieri, dove scaturiscono tutti quei dubbi: “Perché?”, “Perché a me?”, “Che male ho fatto”, “Perché mia figlia?”, il puntare il dito a chi ha fatto questo…
Colgo tutto come Dono, come Ricompensa di Dio e l’aggrapparmi a quella Croce e l’avere come in Dono la Mano Tesa di un Padre, l’Amore di un Padre, Che ha cominciato a nutrirmi interiormente, facendomi risorgere giorno per giorno, a Piccoli Passi, ma è una
Risurrezione
che ha camminato in quei
Gradini dell’Amore, della Pace, dell’Abbandono,
dell’Affidarsi a Quell’Unica Trasparenza,
ma che è diventata così Concretezza: il:
“Credo”,
la Fede,
quella che ti fortifica dentro,
quella che ti fa sentire amata e mai abbandonata:
Colui Che non tradisce mai,
Colui sul Quale poter edificare,
la Perfezione,
l’Amore Purissimo,
quel Donarsi di Continuo, che ti rialza, di Continuo.
Cercate Dio,
non un dio distante, non un dio di altri tempi,
non un dio di un futuro che vi attende,
ma cercate Dio dentro di voi,
è lì Che vi attende, Che vi bussa di continuo
e scoprirete quanto la morte non esiste:
Dio l’ha vinta in Gesù.
Se ogni Figlio capisse in Pienezza questo, non conoscerebbe separazione.
Dio non toglie mai, Dio dà: meditarci, è così Immenso questo Mistero, ma è così Presente dentro di noi, che va solo ricevuto, per poterlo vivere in Pienezza.
16 > “Non si vive alla ricerca del solo pane, ma tu, come in pochi hanno fatto nella Vita, sono andati alla Ricerca del Vero Tesoro” : colgo che quel dolore così atroce mi ha fatto morire a me stessa e non sono ripartita dall’egoismo, non sono ripartita dal cercare qualcosa per me, ma sono ripartita dalla Sete d’Amore, quell’Amore Vero, che mi ricolmasse dentro quelle ferite, quelle lacerazioni; ma come Dottore ho cercato Gesù, le ferite le ho affidate a Lui.
Se Gesù voleva, se Barbara voleva, Tutto Ciò che poteva essere Amore per Loro, io volevo essere pronta a donarlo nel mio piccolo. Non ho mai chiesto niente per me e credo proprio che è il far morire quell’egoismo umano che ha riacceso la Fiammella della mia Anima, perché l’egoismo ha in sé anche l’odio, che davvero fa sprofondare.
Invece in me c’è stato da subito Amore e Mano Tesa; bisognosa, sì, ma sempre pronta a ridonare ciò che ricevevo.
Colgo adesso che anche quel dolore di non essere mai capita e quindi non accolta, che il Signore me l’ha riempito, mi ha fatto conoscere quella Stanzetta dove potermi rifugiare, nella mia Anima, Dove attingere solo Divino; e Lì il trovare la Forza del risorgere, la Conoscenza di non essere mai stata abbandonata, di non essere mai rimasta da sola, ma Gesù si è fatto incontrare, mi ha fatto incontrare la Vastità dei Cieli e, in quei Cieli, la Presenza di Barbara, di mia Figlia, tornata alla sua Casa d’Origine, ma non per questo distante da me.
Il cogliere questo Filo d’Oro che Dio ha disegnato tra la mia Anima e quella di Barbara.
17 > “del Vero Luccichio che dà Luce Vera, Luce d’Amore” : ogni piccolo Luccichio, lo colgo come Piccolo Luccichio di Speranza, la Speranza di quell’Abbraccino.
La Speranza in Dio è la Certezza e la Concretezza del Compiuto, perché le Promesse della Speranza che ti dà Dio è sempre Compimento.
18 > “Il tuo Dolore, la tua Sincerità, la tua Bellezza ti ha fatto trovare il Vero Cammino di Luce, quella Luce che è Comunione tra Cielo e Terra” : ancora una volta Gesù mi fa cogliere la Concretezza di ciò che io ho vissuto e quanto questa possa essere d’Insegnamento per ogni creatura.
È Gesù Che ci insegna le Basi di una Partenza, le Fondamenta Solide che bisogna costruire con gran fatica, ma per poi fare un Cammino di Luce, quella Luce che, una volta Accesa, ti attira sempre di più a Sé: basta volerla percorrere, basta volerla seguire e Tutto diventa Bellezza e Tutto diventa Immenso, perché è quello Spirituale che si fa Concretezza e vive con te il tuo quotidiano, attimo per attimo.
19 > “Cogli, Figlia? Nella tua Piccolezza, nella tua Pochezza: che Immenso porti dentro” : Gesù mi fa cogliere che delle Ricompense di Dio ne partecipa prima colui che si pone davanti alla Croce con Umiltà, con Pochezza, con Semplicità, perché è molto più semplice e veloce da riempire. È come guardare un catino e il suo fondo: quel vuoto che, piano piano, si riempie, ma non è un riempirsi umano, ma un riempirsi di Dio ed è Immenso, così Vastità, è come cogliere l’Immensità del Divino.
20 > “In te il Signore ha aperto le Porte dell’Immenso. Ha permesso alle tue Ali di spiccare il Volo, il Volo della Libertà, quella Libertà Che ti incammina verso la Pienezza” : colgo che, con Sincerità, con tutta me stessa, mi sono abbandonata a Gesù ed è come se Gli ho permesso di lavarmi e solo Lui può operare questa Pulizia nell’Anima, l’andare sinceramente verso Gesù, davvero quella Nudità, dove ogni barriera la lasci cadere, poi è il Signore che ti lava da quelle orme, che quelle barriere hanno impresso.
È chiedere al Signore:
“Signore,
io voglio con tutta me stessa incontrarTi nella Luce e nella Verità.
Mi voglio spogliare di tutto,
ma ho bisogno del tuo Aiuto.
Eccomi, Signore,
Ti imploro,
aiutami a tornare Degna Figlia del Padre.
A Te mi abbandono,
sia fatta la tua Volontà e non la mia,
anche se questo comporta rinunce,
comporta dolori, comporta spegnimento umano.
Non ho più il mio io, il mio materiale,
ma il tuo Divino,
il tuo Amore”.
Il vedere nella concretezza la Parola:
“Umiltà”,
attraverso il Signore. Non è coglierla come una perdita, come il perdere tutto, ma il vivere l’Umiltà è una Ricchezza Immensa. Il cogliere l’avere quella pochezza umana, materiale, ma trasformata in quella Ricchezza Divina, una Quantità Immensa, Sovrabbondante. La Parola: “Umiltà” se tu la vedi Spiritualmente diventa una Grandezza Immensa.
Gesù mi fa vedere un esempio: se tu guardi un povero senza Dio, cogli la bruttezza, la tristezza, la povertà, la sporcizia, l’essere così malridotto, il morire della Dignità umana.
Se vedi un povero che cammina con Dio, o in cui è Presente Dio, in quelle vesti sporche, in quella pochezza, davvero in quello squallore esterno, cogli la Serenità, l’Abbandono, quella Pienezza Interiore, che non ti porta più a guardarti esteriormente, ma vivi quell’Immenso che hai dentro ed è così Gratificante, così Appagante, davvero come non sentire il bisogno della fame e della sete, ma sentirti ugualmente Amato, Saziato, Abbracciato da quel Padre Buono, Che non sente cattivo odore, non sente odio, non sente rancore, non sente avvilimento, ma sente quella Pochezza, quell’Umiltà, quel Tepore di Bisogno, che può essere subito appagato.
Non ci vogliono grandi cose per fare un Uomo, ci vuole solo Dio per farti Grande. È il Camminare con Lui e sentirsi suo Figlio, che ti ridà Ricchezza, Bellezza, Dignità, perché a sua Immagine e Somiglianza, come tutti i Figli di Dio.
21 > “Per questo ti dono Pace e Amore. Non lasciare che l’Uomo ti ferisca” : Gesù mi ha fatto vedere fondamentalmente che cos’è l’Uomo, i suoi limiti, le sue bruttezze e chi segue il peccato e lo lascia operare, non temerlo, perché il Bene vince sempre sul male.
Gesù: “Segui il Bene, non lasciare che il male ti raggiunga”.
La Luce cerca la Luce,
non si occupa delle tenebre, perché sporcano. Per questo Gesù m’invita sempre alla Prudenza, a mettermi sempre in Ascolto, perché è in quell’Ascolto che Lui mi fa cogliere e mi fa discernere il Bene dal male.
22 > “Tu conosci il Bussare dei Cieli: il tuo Rifugio, il tuo Soccorso. Non lasciarti fermare” : Gesù mi richiama quei momenti dove io umanamente cado e mi riporta davanti a quei suoi Insegnamenti. In Lui ho trovato la Strada per rifugiarmi, per non appesantirmi, per non lasciarmi raggiungere, per non permettere agli altri di regalare quella cattiveria, quella bruttezza in maniera gratuita, quella bruttezza che poi ti schiaccia e che ti avvelena l’esistenza.
Questo a Gesù non serve, per questo non è necessario che noi la subiamo. Gesù ci vuole Belli, ci vuole Amore, ci vuole Luce; per questo cerchiamo di stare più lontano possibile dalle tenebre.
23 > “Cammina con le Armi che ti sono state rivelate” : Gesù parla delle
Armi Spirituali:
la Preghiera,
la Fiducia,
l’Abbandono,
la Comunione,
l’attingere dalla sua Parola,
per nutrirmi d’Eterno
e vivere attimo per attimo l’attingere da quell’Unica Sorgente,
fatta di Sostegno, di Insegnamenti,
d’Amore.
24 > “e lascia che il Signore, attraverso di te, continui la sua Opera” : è come se colgo il Continuo di quella sua Parola, Chiusa per tanto tempo. È come se adesso, a causa del troppo peccato, Dio, per Misericordia dell’Uomo, ha riaperto quel Seguito, impresso su quel Grande Libro:
l’Apertura dell’Apocalisse.
25 > “Ricorda sempre, Figlia, che in te deve esserci preoccupazione solo quando senti il vuoto interiore, perché stai camminando da sola” : Gesù mi fa cogliere distintamente ciò che può essere pericolo per me, dovuto ad attacchi e situazioni; ecco, proprio il farmi cogliere quel campanellino d’Allarme: qualsiasi situazione, qualsiasi evento, qualsiasi, confusione o tormento che io possa vivere nel mio pensiero e subirne le conseguenze, non devo mai allarmarmi, perché è quel Pezzettino di Croce che devo portare.
È come cogliere: finchè io interiormente ho Pace, ho Serenità, custodisco l’Amore, non ho nulla da temere, perché sto camminando con Gesù, sto vivendo con Gesù, mi lascio guidare e nutrire.
Se tutto ciò che vive la mia mente e, a volte, il mio Cuore o la mia Coscienza, io dovessi viverlo con la mia Anima, lì devo fermarmi, perché sto lasciando passare l’umano e non lo Spirituale, sto camminando da sola, scansando Gesù.
A quel punto la Docilità di non cadere nell’errore e nel peccato e fermarmi. Attendere Tutto da Gesù: lasciare che sia Lui a rialzarmi.
Non servirsi mai, e dico mai dei Doni che vengono donati dal Cielo: è un peccato gravissimo e Gesù mi richiama a quel Dire:
“Non pronunciare il Nome di Dio invano”.
Colgo quanto peccato c’è in questa Umanità.
26 > “Quando il vuoto, il tormento, il dispiacere sono frutto del Pensiero, non avere mai a preoccuparti, perché umano” : colgo questo dire, che ha un limite: ti può toccare la mente, ti può toccare il Cuore, ti può toccare la Coscienza, ma non può scalfire l’Anima, perché in quell’Anima c’è il Vero Consolatore, l’Unico da Cui attingere per partire.
Il cogliere la disperazione più atroce che possa esserci nell’Essere Umano e il cogliere che Dio ci ha donato la Medicina per guarire ed è Tutto dentro di noi: è in quell’Anima.
E non abbiamo capito che il cercare la Medicina, vagando per tutto il mondo non serve a niente, perché è Tutta lì, silenziosa, ma dentro di noi. Per questo colgo che, nell’umano, niente potrà mai appagarci. Quel cercare al di fuori quella Medicina per la Sazietà, per curare le ferite, per rimarginare quei solchi così profondi: non c’è meta nell’umano, non c’è traguardo da raggiungere.
È tutto così vicino a noi, in noi, dentro di noi. È come cogliere quella ricerca così spasmodica dell’Uomo e non accorgerci che già Dio ce l’ha donata, vive in noi quella Trasparenza che ci fa a sua Immagine e Somiglianza.
E in Dio Tutto è Amore, Tutto è Guarigione, Tutto è Compiuto.
27 > “e l’umano, ti ho insegnato, che può ferire fin dove noi lo lasciamo operare, fin dove gli diamo spazio” : Gesù mi ha insegnato che solo se un essere umano si vuol lasciare travolgere da quella bruttezza che può arrivare dall’esterno, dagli eventi, da un Fratello, da una Sorella, da qualsiasi cosa, è come se Gesù mi fa vedere questo se tu vivi solo a livello di pensiero, di mente, in quel mistero della mente può essere impresso il Bello e il brutto, ci può essere un sentimento di Pace, di Bellezza o di bruttezza: invidia, gelosia ecc., ci può essere e l’Uno e l’altro. Puoi essere gioioso, spensierato, un attimo dopo puoi essere nel Dolore, nel pianto, nella rabbia o nell’odio.
Seguendo gli Insegnamenti di Gesù e scendendo nell’Anima a cercare quel Gesù Vivo, quel Gesù Consolatore, vivi solo Pace, Bellezza e Amore e questo è il vivere con Dio, il vivere di Vera Fede, il vivere in Pienezza la Parola:
“AMORE”.
È come cogliere Gesù Che dice: “Vedi, Figlia, quanto può essere complesso questo mistero? Ma visto attraverso i miei Occhi Tutto è Libertà, Tutto è Scelta, Tutto è Dono, Tutto può essere sperimentato solo se lo si vuole, solo se si è Sinceri, solo se si sceglie il Bene”.
Gesù gli Insegnamenti per vivere una Vera Vita Spirituale e poi nella Concretezza ce li ha sempre donati. È stato l’Uomo che ha inserito il peccato e, in quel peccato, tutta la parte negativa, che adesso ci annebbia, ci soffoca e ci sta portando a quel precipizio.
E di nuovo colgo la Supplica di Gesù: “Questa è Mano Tesa”, è davvero uno Scossone d’Amore, uno Scossone d’Insegnamento che Lui sta donando per farci svegliare e per farci salvare.
28 > “Ti parlo di quel vortice mentale, dal quale ci facciamo distruggere quella Pace, quella Quiete che dobbiamo sempre difendere per Amore e con Amore. E così sia!” : Gesù mi fa vedere l’essere umano e che cosa siamo diventati. Abbiamo costruito la nostra Circolarità: la mente, la coscienza e il cuore: per questo siamo diventati buio, siamo diventati ciechi e ostili, per questo l’Umanità non ha più e non vive più la Vera Fede, ma la fede costruita dall’uomo, a sua immagine e somiglianza, quella fede: fai da te.
E tutto questo ha aperto i varchi al male, che riesce a raggiungerci, ci inquina, perché noi non abbiamo più quelle difese e quella Protezione che deve scaturire dall’Anima, quell’Anima che, da lungo tempo, l’Uomo ha messo a tacere, ha messo a riposo.
Adesso è come se Dio ci vede Piccoli, Doloranti, Smarriti, Bisognosi ed è per Compassione, per Tenerezza, per Misericordia che ci sta tendendo nuovamente la Mano. Ci sta bussando, ci sta supplicando di ascoltare, di orientare lo sguardo ai Cieli, di riaccendere quella Fiammella nella nostra Anima, nel nostro Cuore, per poi proseguire nella nostra mente e riinvestire la nostra Coscienza. Davvero il cogliere quel riarmarci nella
FEDE,
l’Arma che può sconfiggere il male,
l’Arma che può riaprire quella Circolarità,
che ci può dare Luce Interiore,
che ci può riaprire le Porte con i Cieli.
E il Tutto raggiungerlo attraverso
quell’Umile Dono di
MARIA:
il Santo Rosario,
per richiamarLa nei nostri Cuori.
E quell’Eucaristia,
per riaprire quelle Porte a Gesù, per nutrire l’Anima e risvegliarla;
questo Abbandono alla Volontà del Padre,
per riportare in noi la Luce dello Spirito Santo,
la Grazia di rivestirci come Nuove Creature,
il Perdono,
entrare a far parte nella Nuova Umanità,
il riaprire la Circolarità tra Cielo e Terra.
29 > “Figlia, dove sono gli occhi e le orecchie degli umani? Sono divenuti ciechi e sordi, che non si guardano più intorno?” : colgo che l’Uomo si sente autosufficiente, come se non ha più bisogno di attingere e va avanti da solo, con tutti i pesi, le insofferenze, le carenze. Eppure non vuole guardare che c’è un Gesù Che bussa e vuole entrare.
Gesù sta parlando di questa Scuola Divina, che è una Preparazione per riportarci alla Sorgente, perché ci siamo fatti troppo distanti e non riusciamo più a vedere quell’Acqua Limpida e non riusciamo più a sentire quello scorrere, quel Suono che t’introduce in un Immenso Oceano di Purezza e di Profumo, la Beatitudine del vivere come Figli di Dio, con Tutta quella Preziosità di Cui Lui ci ha rivestiti e ci ha resi Ricchi.
È come se adesso colgo che, anche quando non ci amiamo e non ci rispettiamo, e non amiamo e non rispettiamo il Prossimo è un oltraggio a Dio, perché non ci apparteniamo, siamo Tutti Figli di Dio e il mancarci di Rispetto e non donandoci Pace e Amore è fare un affronto a Dio.
30 > “Cominciano a prendere coscienza dei loro limiti. Quanto vi costerà la vostra indifferenza, il vostro: “Non credo” : colgo come se all’Umanità manca questa Scuola, manca questa Preparazione, mancano questi Insegnamenti e, se non c’è questa Umiltà di voler accogliere questa Scuola di Dio e di meditarci, di lasciarci guidare, Gesù mi richiama che siamo arrivati al traguardo dell’Umanità. Umanamente non c’è più salvezza, umanamente non possiamo più niente, perché colgo davvero attorno a questa Umanità tutte le forze di quelle fiamme infernali, che ci stanno stringendo sempre di più.
E se dalla Terra e se da ogni Figlio non arriva la Supplica a Dio del Dono della Salvezza,
vedremo:
sempre più orrore, sempre più pianto,
sempre più inferno in tutte le sue sfaccettature;
la Natura e la sua ribellione stanca di subire i soprusi dell’uomo;
la mente dell’uomo che costruisce tanta e tale bruttezza, da distruggere la Creatura che Dio aveva plasmato;
e parla della scienza,
della guerra, di tutto quell’arsenale che è pronto a distruggere;
e quell’aver sconfinato, che è la cosa più terribile che abbiamo fatto a Dio: l’aver osato.
31 > “Ravvedetevi! Il male è alle porte. Il Bene attende l’Invito per entrare ed operare. Il male invade e basta” : Gesù c’invita a ravvederci. Umilmente ci illustra la Via da percorrere. Ci sta dando tutti quei Piccoli Passi per fare un Cammino di Purificazione, fatto di tormento, ma di una
Meta Finale Dolcissima:
il Risveglio dell’Anima,
il diradare delle tenebre,
il ridiventare Degni Figli di Dio,
la Speranza di quel Papà Buono:
che tutti i suoi Figli rientrino in quel Recinto e si mettano al sicuro,
lasciando fuori le tentazioni e il peccato,
quell’Ovile che è Gioia agli Occhi di Dio.
Colgo il Costruire di Dio, che è fatto solo d'Amore e di Salvezza.
33 > “Io, Gesù, continuo a donare gli Insegnamenti del Padre mio: a voi partecipare” : Gesù dona, Gesù spera, Gesù lascia tutto nelle nostre mani, nella nostra Libertà: ad ognuno meditare e farne buon uso di questa Parola dei Cieli.
34 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
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