81. Gesù: “La non Pace sulla Terra, è il Dolore dei Cieli”. 05/10/2009
Gesù: “La non Pace sulla Terra, è il Dolore dei Cieli”.

Gesù: “Figlia, non sei ancora docile al mio Dire. Ti è stato dato un Insegnamento, che dona Pace alle tue giornate, ma tu ricadi sempre negli stessi errori. Non guardare gli umani con il pensiero, avresti mille ragioni per difenderti; ma segui i miei Insegnamenti.
Quando sono venuto sulla Terra, avevo una Missione da compiere nel Mondo e riportare Gloria al Padre mio. Come potevo immergerMI nel Dolore, che Mi davano i miei Simili, i miei Amici, i miei Discepoli? Io, Gesù, ero Docile al Padre mio. Guardavo i miei Simili partendo dall’Anima, dal Cuore ed è per questo che, in ognuno di essi, vedevo il buon Fratello, il buon Amico, perché anche il più spietato aveva una piccola Luce, che lo rendeva Figlio di Dio.
Comprendi, figlia? Ognuno di Noi è chiamato a guardare con l’Anima, con il Cuore. Solo così puoi allontanare il dolore che ti possono procurare e la tua ricompensa, allora, sarà di Luce e Pace.
Se ogni Figlio capisse che ogni piccolo gesto non è mai fine a se stesso, ma se di Bene, avvicini le Fonti Celesti, riempiendo di Amore, di Bellezza se stesso e il prossimo; se compi gesti malvagi, avvicini il male, che scansa il Bene e ti spegne, ti riduce in una larva e trascina anche e il tuo Fratello e la Terra negli abissi.
Cogliete, Figli miei, quanta Responsabilità avete e non ve ne curate? Se ogni Uomo si fermasse e guardasse la propria vita con occhi nuovi, quanto coglierebbe di più ciò che porta dentro e ciò che lo circonda.
Figlia, sono Piccoli Insegnamenti che, col passare del tempo, si sono accantonati, ma che sono sempre stati presenti nel mio Vangelo e nella mia Bibbia:
“Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.
“Non giudicare perché un giorno sarai giudicato”.
“Non guardare la pagliuzza nell’occhio del vicino se nel tuo hai una trave”.
Eppure di questo Dire, non c’è uno che abbia incarnato la mia Volontà.
EccoMi, Signore dei Cieli e della Terra, Che ridò a voi una Nuova Luce. Sono quel Signore, Che vuole riportare tutte le sue Pecorelle smarrite all’Ovile, ma trovo resistenza nelle menti e nei Cuori.
Aprite le vostre orecchie, i vostri occhi: è un Dolce Dono del Padre Celeste. Non fate svanire l’Eco della sua Misericordia. La non Pace sulla Terra, è il Dolore dei Cieli. E così sia!
Figlia, sono Colui Che si dona a te come Maestro Divino. Porto Benedizione alla Terra. Ogni Figlio sia rivestito di Perdono e di Grazia. Umilmente si metta in ginocchio davanti alla Croce, chini la testa e sarà benedetto dallo Spirito Santo, amato ed abbracciato dalla Mamma Celeste, che li benedice con il suo Cuore Immacolato.
Pace e Amore ai miei Figli, ai miei Servi. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (05.10.09 Lunedì. ss. Placido e Mauro. S. Faustina Kowalska. S. Bartolo Longo).


Leggi i commenti (2)


Per lasciare un commento è necessario effettuare il LOGIN.
scrivi commento:
Login non effettuato.
 



Menù Principale
Home Page
Registrati
E-Mail

Entra nel Blog
Username:
Password:

Menù degli argomenti

Amministratore clicca qui.