856 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Luca 1, 39-48a.
Dal Vangelo Secondo San Luca.
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore”. Allora Maria disse: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva (Luca 1, 39-48a).
Luci sul Vangelo.
La Portavoce: “L’Evangelista Luca ci Racconta del Viaggio di Maria, dopo la Rivelazione che l’Angelo Le Fece: l’Attesa di un Bimbo nel Ventre di Sua Cugina Elisabetta, così che Lei si Mise in Viaggio per raggiungerLa, in una città di Giuda”.
Gesù: “Figlia, ti Benedico, nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Ora sei Pronta per Guardare l’Opera del Padre, nell’Entrare nella Concretezza dell’Adempiersi delle Parole Che Dio Rivela agli Uomini della Terra, lo Spirito Che si Vive attraverso il Concepimento di Due Madri, Santa Elisabetta, Incinta a tarda età, ma Prescelta ed Ascoltata per il Dono della Vita di Colui Che Doveva Essere il Precursore di Gesù.
E Maria, Prescelta per Accogliere il Dono di un Bimbo per Opera dello Spirito Santo, affinché il Padre si Manifestasse Attraverso il Figlio per la Salvezza dell’Umanità.
Figlia, l’uomo sulla terra ha bisogno di una moltitudine di uomini per compiere le opere e, molto spesso, sono anche malvage.
Il Signore si è Servito di una Figlia, Elisabetta, di un Angelo, di una Figlia, Maria e di Due Bimbi per Ridare Vita all’Umanità”.
La Portavoce: “Di Cosa si è Servito il Padre? Della Luce dei Cieli, l’Angelo Messaggero, la tarda età di una Donna, Fragile, Piena di Speranza nell’Attendere una Promessa e la Perseveranza di Servire il Signore Ogni Giorno della Sua Vita.
Maria Che, nella Sua Umiltà, nella Sua Verginità, nella Sua Purezza ha Accolto il Dono del Padre, Facendosi Serva ed Obbediente per Amore.
Questa Loro Semplicità e Virtù ci hanno Testimoniato la Visibilità della Fede: l’Anima, Che Agisce in Maniera Invisibile ma, l’Effetto Che Dona, è così Fruttuosa, che illumina la Vista, l’Udito e Vedi, Ascolti e Contempli l’Innocenza di Due Bimbi nei Loro Grembi, Riconoscendosi Ricolmi di Spirito Santo, che l’Azione Diviene un Agire, un Adempiere, un Contemplare e un Dire, Racchiusa nella Volontà di Dio. Dove Elisabetta, Ripiena di Spirito Santo, Disse:
“A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Appena la voce del tuo Saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”.
La Portavoce: “Signore, Guardo Attraverso Questo Dire come l’Anima Agisce Attraverso l’Innocenza dei Bimbi così Piccoli, nel Nascondimento, ancora nel Grembo, eppure la Loro Anima già Vive Tutto Ciò Che Tu, Signore, Gli hai Impresso nell’Anima, da Diventare Comunione delle Due Madri da Te Scelte.
È Vero che Tutto Ciò è un Mistero Grande per la Ragione della Mente, ma in Quel Soffio dello Spirito Santo Tutto è Pienezza di Verità e di: “Credo”.
“E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.
Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.
La Portavoce: “Lode e Onore a Te, Signore della mia Gloria.
La Fede è Umiltà, è Ristoro, Sollevare lo Sguardo per Poter Attingere la Verità della Vera Vita.
Beati coloro che Anelano alla Sapienza, così da Anelare la Verità in Dio, Padre Onnipotente.
E così sia!”
(20.12.2024 Venerdì. S. Zeffirino, Papa e Martire. S. Liberale, Martire).
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