837 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Luca 11, 42-46. 15/10/2024
837 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Luca 11, 42-46.

Dal Vangelo Secondo San Luca.

In quel tempo, Gesù disse 42 “Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43 Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. 44 Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo". 45 Uno dei dottori della legge intervenne: "Maestro, dicendo questo, offendi anche noi". 46 Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!” (Luca 11, 42-46).

Luci sul Vangelo.

Gesù: “Figlia, Attraverso gli Insegnamenti di Questo Vangelo ti Do Luce, affinché ognuno posa farsi un Esame di Coscienza: “Dov’è il mio Cammino di Umiltà?”.
Se siete nel vivere della superficialità, non L’avete ancora Incontrato.
Se siete pieni di voi: “Tutto so e tutto posso”, allora siete in una menzogna, che, non passerà tempo, che la delusione si fa presente e vi schiaccia.
Se camminate nella materialità, vivendo di gestione dell’apparenza, siete così vuoti, che il vostro io si ribella, perché il cibo non lo sazia mai: corse affannose, che vi tolgono il Respiro della Pace.
Quando, Figlia, Imparerete che l’Umiltà è un Cammino di Verità e Luce, allora il Mio Rimprovero Diventa una Compagnia, Che è Pronto a Sostenervi e a Tendervi la Mano.
In Quel Tempo, Dissi:
“Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio”.
Gesù: “Queste Cose, Figlia, non devono essere Tralasciate, per non uscire dal Giusto. Ma se in questo fare non c’è il Vedere l’Opera dell’Amore di Dio, a cosa vi giova? Al sostenere il vostro corpo, quella carne, che perisce.
E l’Opera Buona per Nutrire l’Anima e il Cuore, dov’è?”.
“Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze”.
Gesù: “A cosa vi giova, Figli, mettervi in mostra, se non sentite accoglienza? A cosa vi serve il saluto, se dietro vi attirate gelosia, invidia, antipatia, divisioni?
Qual è il nutrimento di cui vi gloriate, se poi è il cibo più sterile che vi possa danneggiare, perché di sostanza ha solo la falsità ed ecco l’immagine dei sepolcri imbiancati: venite, calpestati e siete cosi ciechi da non saperlo.
Figlia, le Mie Parole Arrivarono a Toccare Quella Coscienza e a farla ribelle, così che uno di loro, offeso, perché dottore della Legge, che pensava di essere ligio e integerrimo, lontano dell’essere toccato, Mi chiese:
“Maestro, dicendo questo, offendi anche noi”.
Gesù: “Essere Miei Seguaci è Farsi Servi Veritieri. Non sono venuto per portare il buio del favoritismo, che conduce verso le sponde del buio.
Sono Venuto a Sciogliervi i peccati e Ciò è Possibile con l’Uguaglianza della Verità, da Raggiungere: il più forte non schiacci il più debole, ma sia Giusto nell’Amore.
Non chiedete agli altri con pretesa e arroganza ciò che voi, ancora, non siete in grado di Fare.
I Miei Insegnamenti vanno Donati e c’è Sempre una Sopportazione e un Coraggio per poterLi Vivere.
Ma Quanto Mi è di Sollievo per tutti coloro che, con Apertura, Docilità, Ascoltano, Li Mettono in Pratica, come Testimonianza del Vivere il Mio Cammino, Mostrando che sono Vicino alla vostra Vita come Maestro, per Insegnarvi, Nutrirvi e, Rendendovi Saggi, i Figli si Incontrano nella Verità, Allora la Luce Li Avvolge e Li Protegge.
Questa è la Testimonianza Che Vivete, Entrati a Far Parte del Mio Recinto. Se Ciò non si vede, non ci sono, non Mi avete accolto, ascoltato e amato.
La Domanda: Caricate gli altri di pesi insopportabili e, voi, siete distanti dal portare il peso del vostro vissuto e del vivere, non toccandolo nemmeno con un dito?
Figlia, Quanta Responsabilità nel TestimoniarMi!
Maturi si Deve Essere nella Fede, così che il male prenda le dovute distanze, per non commettere peccato”
(15.10.2024 Martedì. S. Teresa d’Avila. S. Maddalena di Nagasaki).


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