Gesù: “Figlia, come dire ai miei Figli che sono in pericolo?”.
Gesù: “Io, Verbo di Dio, cammino sulla Via di Betlemme, Passi Roventi compio.
O Tempio del mio Passato, cosa indichi? Su quel Monte irto non vedo Luce, non vedo Bellezza, non sento Tepore; eppure assumo su di Me un Calore così ardente, da indurMi a vedere le profondità dell’Inferno.
Figli, che camminate senza indumenti, senza sandali davanti a Me: non sapete che i miei Occhi vedono la vostra nudità interiore? Non vi serve spogliarvi dei vostri abiti per essere giudicati umili, poveri, bisognosi, quando, dentro di voi, portate il fuoco del peccato, che vi dà calore, anche se camminate sui ghiacciai.
Ancora una volta dico: le mie Origini sono Lontane, ma il mio Presente è vicino a voi. Sono davanti a voi per guidarvi; ma porterò alla fine del Cammino, solo coloro che porteranno una Luce, un Fuoco che brucia d’Amore per la mia Mamma Celeste e per il Cristo Redentore. E così sia!
Figlia, benedico ogni fiammella ardente, che emani Spirito di Santità; ogni Fiammella Fioca, che ritrovi presto quel Luccichio di Santità. In ogni Figlio passi la mia Benedizione. Il mio Spirito Santo cancelli e lavi ogni peccato; che il mio Spirito Santo accolga ogni Fonte di Vita e si disseti; ogni Figlio sia accolto e inondato dalla Benedizione della Mamma dei Cieli. Il suo Cuore abbraccia e ama di un Amore senza remore ogni creatura del Creato; la sua Immacolatezza sia Sorgente di Amori Innocenti di Piccoli Fanciulli. E così sia!
Figlia, come dire ai miei Figli che sono in pericolo? Che non vogliono ascoltare? È arrivato il momento che Io, Signore Gesù, venga in vostro Soccorso non più solo a Parole di Santità, ma do Inizio alla mia Visibilità: ogni Messaggio a te donato, sarà preso in considerazione, in ogni Parola si cela un avvertimento per la Terra e ogni giorno ci sarà un evento, che l’Uomo non potrà più nascondersi, ma dovrà inginocchiarsi davanti alla sua indifferenza.
Avete osato entrare nella mia Casa e Mi avete chiuso le Porte. Avete osato annunciare la mia Parola, perché l’avete ricevuta come Eredità. Ma voi, e dico a voi, come potete vivere la mia Parola, se non riconoscete la mia Presenza in questo Tempo? Se ogni Sillaba, che è incisa sulla Bibbia, l’aveste adorata come Perla Preziosa, come Gemma, come Luce accecante… Ora, come dire a voi che, chi è senza peccato, scagli la prima pietra? Come dire a voi che la vostra Anima è inaridita? Come dire a voi che la mia Croce è divenuta fragile, impoverita, per la vostra iniquità?
Io, Gesù, Mi sono fatto Piccolo, Umile, Povero per istruirvi, per guidarvi e, ora che Mi giro dietro, non vedo Seguito, non vedo i miei Figli. Il ripetersi degli Eventi: meditate, Figli, meditate.
In Verità, in Verità vi dico, che gli Occhi del Padre mio sono rivolti sulla Terra e il suo Sostegno non è più ad un Piccolo Uomo ma ad un Figlio Glorificato.
Pregate e vi darò Luce su ogni Parola. È Tutta Verità Divina. Amen.
Figlia, non cogli, ma è solo il mio Linguaggio per i miei Discepoli. La mia Mano Tesa, sta per tornare su quel Legno, fissata da un Chiodo Rovente di grida e di dolore. Amen.
Io, Gesù, ti benedico, figlia, ti dono la Luce, l’Amore. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (23.09.09 Mercoledì. S. p. Pio. Ss. Zaccaria ed Elisabetta).
Luci sul Messaggio.
> Gesù: “Io, Verbo di Dio, cammino sulla Via di Betlemme, Passi Roventi compio”: Mi passano Giuseppe e Maria con l’asinello, il Loro recarsi a Betlemme e coglievo che, dal Momento del Concepimento, per Opera dello Spirito Santo, Gesù, nel Grembo della Madre, già viveva tutto il suo Cammino sulla Terra.
Mi ripassa Dio davanti a quel Libro Grande, Grande ed è come se Dio guarda quel Foglio ed io sto guardando attraverso quel Libro.
> “O Tempio del mio Passato, cosa indichi? Su quel Monte irto non vedo Luce, non vedo Bellezza, non sento Tepore”: queste Parole è come se le dice Dio, attraverso Gesù. È Dio Che guarda, guarda dove ha già posato il suo Sguardo: indica Israele, tutta la sua Casa. E questo Sguardo Dio lo posa sul Monte Sinai, quando sta dettando la Legge a Mosè.
Mi passano anche Isaia, Ezechiele, mi passano tutti i Profeti, come se Mosè fosse il Padre di questi Discepoli; da Lui è scaturita tutta la Realtà, come se dalle Tavole della Legge hanno attinto tutti questi Discepoli.
> “eppure assumo su di Me un Calore così ardente, da indurMi a vedere le profondità dell’Inferno”: Gesù, nel Grembo della Madre, Lui Che era Luce, già toccava tutto l’Inferno che doveva passare su questa Terra. È come dire che Gesù aveva dato questo “SÌ” Incondizionato a suo Padre, per vivere questa Passione sulla Terra, come Insegnamento per l’Umanità.
> “Figli, che camminate senza indumenti, senza sandali davanti a Me: non sapete che i miei Occhi vedono la vostra nudità interiore?”: anche se noi ci vestiamo di trasparenza, Dio non vede la nostra fisicità, quello che noi pensiamo che Dio possa vedere. Dio vede dentro, fino alle nostre profondità.
Dio non ci guarda con i nostri occhi fisici, il rapporto tra Dio e noi non è con il nostro corpo, ma con la nostra Anima, con gli Occhi della nostra Anima. Quando Dio ti guarda l’Anima, Dio già sa tutto di te. Ecco perché il Giudizio di Dio, non corrisponde mai al giudizio dell’Uomo. Lui ci giudica attraverso la nostra Anima. Ecco, quando Lui dice: “Chiedete e vi sarà dato”, oppure: “Credete con tutte le Forze”, è perché la nostra Forza sta nella nostra Anima, non nel pensiero. Non è la forza del pensiero che raggiunge Dio, ma la Forza dell’Anima.
> “Non vi serve spogliarvi dei vostri abiti per essere giudicati umili, poveri, bisognosi, quando, dentro di voi, portate il fuoco del peccato, che vi dà calore, anche se camminate sui ghiacciai”: è come se vedo che il ghiaccio è l’indifferenza e il calore e il tormento. L’indifferenza non riesce a spegnere il tormento che porti dentro. È come se tutto ciò che tu puoi costruire intorno a te, non basterà mai a saziarti! È come se vedo che questo ghiaccio è il nostro quotidiano, la nostra indifferenza, il nostro tirare avanti. È come un non volerci avvicinare a questo tormento interiore del peccato, perché sai che prevarrà questo tormento: questo calore interiore scioglierà il ghiaccio, ma non succederà mai il contrario.
> “Ancora una volta dico: le mie Origini sono Lontane, ma il mio Presente è vicino a voi”: il suo Camminare sulla Terra, le sue Origini sono Lontane da noi, ma il suo Camminare come Spirito Risorto è sempre Vicino a noi.
v
> “Sono davanti a voi per guidarvi”: il suo Spirito Santo ci guida.
> “ma porterò alla fine del Cammino, solo coloro che porteranno una Luce, un Fuoco che brucia d’Amore per la mia Mamma Celeste e per il Cristo Redentore. E così sia!”: è come se Gesù ci giudica, già su questa Terra, come Uomini e solo quelli Degni porterà davanti al Padre, per essere giudicati se degni di entrare nel Regno dei Cieli.
È come se Gesù separerà il Bene dal male. Lui ci sta dando Insegnamenti; dopodichè ci lascerà il Libero Arbitrio. Però, già sulla Terra, quelli che seguono il Bene, Gesù li porterà davanti a Dio e saranno giudicati non nell’umano, ma nel Divino, nell’Anima.
Invece, quelli che non sono degni di guardare Maria, Gesù, non arriveranno.
> “Figlia, benedico ogni fiammella ardente, che emani Spirito di Santità”: Gesù benedice quel poco di Buono che trova nell’Uomo. È come se, con la sua Benedizione, questa Fiammella si sviluppi sempre di più.
> “ogni Fiammella Fioca, che ritrovi presto quel Luccichio di Santità”: questa sua Benedizione è un Dono per noi, per riuscire ad attingere e ripartire da questa Fiammella.
L’altra fiammella mi sapeva di peccato, di Inferno; invece questa Fiammella è una Fiammella di Santità. L’altra fiammella è ciò che portiamo nella Coscienza e questa è la Fiammella che portiamo nell’Anima.
> “In ogni Figlio passi la mia Benedizione. Il mio Spirito Santo cancelli e lavi ogni peccato; che il mio Spirito Santo accolga ogni Fonte di Vita e si disseti”: questa Fiammella che si accende sempre di più, che si disseta nel Divino, cresce sempre di più nella Fede, nel Credere in Gesù.
> “ogni Figlio sia accolto e inondato dalla Benedizione della Mamma dei Cieli. Il suo Cuore abbraccia e ama di un Amore senza remore ogni creatura del Creato”: è come se Gesù voglia portare questi Figli verso la Madre, più Puliti, quando sono diventati più Belli. Non li vuole portare col peccato davanti alla Madre. Prima Lui li lava e poi si possono avvicinare a questa Mamma Celeste, per non sporcarLa.
> “la sua Immacolatezza sia Sorgente di Amori Innocenti di Piccoli Fanciulli. E così sia!”: resi Belli da Gesù, con questa Innocenza, con questa Bellezza arriviamo davanti a Maria. Mi passa: è come se Gesù è talmente Fiero, Devoto a questa Immacolatezza della Mamma che Lui, Che ha toccato il peso dell’umano, lo vuole evitare alla Mamma. È come se vede la Mamma con questa Immacolatezza: niente si può avvicinare a Lei di sporco. È come se Lui, Figlio, vuole custodire la Mamma, questa Icona di Maria, questa Immacolatezza di Maria.
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> “Figlia, come dire ai miei Figli che sono in pericolo? Che non vogliono ascoltare?”: Gesù ci verrà in soccorso, perché il Mondo ascolti. Tutti devono sapere, poi ognuno scelga.
> “È arrivato il momento che Io, Signore Gesù, venga in vostro Soccorso non più solo a Parole di Santità, ma do Inizio alla mia Visibilità: ogni Messaggio a te donato, sarà preso in considerazione, in ogni Parola si cela un avvertimento per la Terra e ogni giorno ci sarà un evento, che l’Uomo non potrà più nascondersi, ma dovrà inginocchiarsi davanti alla sua indifferenza”: Gesù darà prova di Sé e, ogni giorno, dopo tanto Dire, il Signore farà toccare con mano la sua Parola.
P. Pio diceva: “Mi farò sentire in Spirito Santo, adesso, ma non per fare Grazie, ma per impartire Lezioni d’Amore per il Prossimo, anche se estinto. Tremate per il mio Ritorno. Il Padre mio Mi concede questo Dono Immenso. Vengo a riconciliare la mia Anima con il mio Corpo. E così sia!”: è come se quel “Tremate per il mio Ritorno”, può essere un tremare della terra, può essere un tremare delle nostre coscienze, può essere un tremare per il suo Dire ancora. Queste Parole hanno tante sfaccettature che, quando ci sarà il Compimento di questa frase, coglieremo il senso giusto. È come dire: queste Parole: a ogni figlio di Dio, per quello che riconoscerà nella coscienza, così la rivestirà.
p. Pio: “Figlia, non darti pena! Questo mio Dire sarà riconosciuto dai peccatori, dagli innocenti, dai benestanti e dai poverelli. Oh, se capiranno! Figlia, in tanti avranno a pentirsi. Ciò che adesso può essere amarezza, un giorno sarà Salvezza e il mio Intervento, questo mio Dire, che il Signore Mi concede, non è accusa, non è stoltezza, non è inganno: è una ricchissima Verità Spirituale.
Quanta Grazia si affaccia sulla Terra! Che l’uomo non abbia a respingere questo Insegnamento: è tutto Amore Gratuito dai Cieli.
Io, p. Pio di Pietrelcina, Suddito di Dio, con gli Occhi rivolti a voi, figli terreni, vi chiedo: abbandonatevi ai Cieli. È un Regno Incantato, è un Regno di Beatitudine. Esiste, come esiste la Terra ed Io, Che ne faccio parte, vi rendo Testimonianza della Grandezza Infinita di Dio ma, anche, della veridicità dell’esistenza di quegli Abissi, di quelle Tenebre. Che mai per nessun figlio i miei Occhi possano vedere la fine di quelle anime: è così doloroso per le Fonti Celesti.
Portate con Dignità e con Amore quel peso della Croce di Gesù sulla Terra e le Porte dei Cieli si apriranno, per accogliervi e per gioire per l’Eternità. Amen” ( dal nono Argomento: “Lezioni d’Amore di p. Pio”).
> “Avete osato entrare nella mia Casa, Mi avete chiuso le Porte”: Gesù mi riporta indietro nel Tempo. È come se Dio ha donato il Tempio, questa Casa dove adorarLo e poi è come se questi figli hanno cominciato…io vedo quando Gesù andava a predicare e non veniva accolto. È come un ripetersi.
Anche quando Dio ci ha donato questo Figlio in Carne ed Ossa, Che era così Visibile, Che era come noi, in mezzo a noi: è stato scacciato. Vedo come se è un continuo ripetersi.
Ogni volta che le Fonti Celesti bussano alla Porta della loro Casa, non vengono accolte. È come se i Discepoli del Signore Lo predicano Vivo, Vicino a noi e poi, quando Lui si vuole manifestare con un Miracolo, con la sua Parola, viene allontanato e viene considerato in un mondo spirituale, dove Lui non parla e non sente; è come un non aprirsi a questa Accoglienza, ma è un prevalere con l’umano e decidono con la mente.
È questo che fanno davanti a Gesù: si pongono davanti a Lui come uomini e non come Consacrati, pronti ad aprire quando Lui bussa.
> “Avete osato annunciare la mia Parola, perché l’avete ricevuta come Eredità”: è un continuo tramandarsi di generazione in generazione una Storia senza Vita, senza Vitalità. Gesù mi fa cogliere come se questo suo Vangelo, la Bibbia sia diventata come una storia che si impara sui libri: quel professore che riesce a spiegartela bene, quell’altro professore che te la spiega meno bene, ma non c’è il coinvolgimento dello studente. È come se è diventata un ripetere, un ripetere, un ripetere…, ma manca quella Scintilla che te la fa diventare Viva.
Gesù dice che quel Benedire, quell’Annunciare Gesù Vivo in quel Pezzo di Pane e in quel Calice ricolmo di Vino: mi fa vedere che è diventato un Rito senza Vita. E Gesù mi fa vedere anche i fedeli che vanno a prendere quel Pane. E davanti a Lui: dov’è quella Devozione, dov’è quel chinarsi davanti a questo Spirito Santo? È come se in noi manca la Consapevolezza di questo Dono così Grande.
> “Ma voi, e dico a voi, come potete vivere la mia Parola, se non riconoscete la mia Presenza in questo Tempo?”: davanti a queste Parole ognuno è invitato a mettersi in Meditazione e ognuno si dia la risposta.
> “Se ogni Sillaba, che è incisa sulla Bibbia, l’aveste adorata come Perla Preziosa, come Gemma, come Luce accecante… Ora, come dire a voi che, chi è senza peccato, scagli la prima pietra?”: mi ripassano i Re Magi, Che vanno davanti a questo Piccolo Fanciullo e portano Oro, Incenso e Mirra. Ed è come se quell’Oro deve brillare: quella Fede che si è spenta. È come se quell’Oro, quelle Gemme dovevano essere quest’Anima del Consacrato, così aperta a Dio, per potersi riempire di Luce, per donare Luce.
Che senso aveva portare l’Oro a Gesù? Come era stato interpretato? È come se quell’Oro era quella Ricchezza che era impressa in Gesù, quella Ricchezza di questa Spiritualità, di questa Parola di questo Fanciullo. Era come un Simbolo di Ricchezza, ma Ricchezza d’Anima.
Colgo l’Incenso come Profumo di Santità. Colgo che queste tre Cose erano contenute, Presenti in Gesù e rese visibili nei Doni. Io colgo queste Tre cose come espressione di Santità.
Per la Mirra: vedo lo stesso una cosa dorata, un qualcosa che risplende. È come se questo Unguento, addosso a Gesù, è il suo Vestito Dorato, questo suo emanare Profumo di Santità, perché è qualcosa di Visibile, è qualcosa che sta fuori. Ma se dentro hai questa Ricchezza, questa Anima, quest’Oro portato dai Re Magi, è come riempire quest’Anima di Parola Divina e se tu riempi di questa Ricchezza la tua Anima, è come se all’esterno si manifesta come una Veste Dorata, si è un Tutt’Uno con l’Interno.
Solo Gesù è stato, è stato, è e sarà questo Fanciullo in Cui la sua Parte Interiore ed Esteriore è un Tutt’Uno. Questo suo risplendere partiva da Dentro, si esprimeva Fuori e si rifletteva Dentro. È difficile da spiegare.
> “Come dire a voi che la vostra Anima è inaridita?”: questo Gesù dice per: “Porte chiuse” in questo Tempo: non come: “Porte chiuse”, come Chiesa, ma: “Porte chiuse” come Anima. Quel Fanciullo, Che doveva essere Specchio, doveva essere preso come Esempio, doveva nutrire ogni Consacrato, perché Lui è sì Piccolo, Umile, Povero di vesti, ma con quella Grandezza Interiore che Lo scaldava Dentro e Fuori e Che emanava così tanto Calore, da attirare a Sé tutta l’Umanità.
> “Come dire a voi che la mia Croce è divenuta fragile, impoverita, per la vostra iniquità?”: Gesù ci vuole solo far specchiare in ciò che abbiamo costruito attorno a noi e il tutto perché non abbiamo più questa Luce Interiore, che illumina il Creato, questo allontanarsi da Dio, da quel Nutrimento, Che doveva essere la nostra Veste di protezione.
Abbiamo preferito fare da soli.
Abbiamo fatto per errore quel passo in avanti, per porci dinnanzi a Lui.
E questo ci ha fatto inabissare.
> “Io, Gesù, Mi sono fatto Piccolo, Umile, Povero per istruirvi, per guidarvi”: Gesù ci chiama a seguirLo, a tornare ad imparare da Lui. Ci vuole riportare sulla Retta Via. Tutto ciò che vuole è Ascolto e Preghiera, il riconoscere i nostri errori e tornare umilmente da Lui, per trovare la Salvezza.
> “e, ora che Mi giro dietro, non vedo Seguito, non vedo i miei Figli”: Gesù: “Io, Gesù, Mi sono fatto Piccolo, per donare il mio Dire a questa creatura: Insegnmenti Divini, ma con Passi Concreti”.
Vedo Orme sulla sabbia, Orme che vengono cancellate da un soffio di vento: Gesù: “Quell’indifferenza che gela le mie Parole”.
Vedo Gesù. È come se guarda in Alto, guarda gli Occhi del Padre e vedo come se dal suo Cuore esce un Raggio di Luce e va a scaldare il Cuore di Maria. È come un volerLi addolcire, un chiedere Tempo; è come se Lui sta ancora mediando in questa Situazione.
Lo vedo come se adesso ha i Piedi d’Oro, più Pesanti.
> “Il ripetersi degli Eventi: meditate, Figli, meditate”: chiede di meditare sulla sua Parola.
> “In Verità, in Verità vi dico, che gli Occhi del Padre mio sono rivolti sulla Terra e il suo Sostegno non è più ad un Piccolo Uomo, ma ad un Figlio Glorificato. Pregate e vi darò Luce su ogni Parola. È Tutta Verità Divina. Amen”: è come se Dio ha permesso a Gesù questo Cambiamento, questi Piedi d’Oro, questa Pesantezza, questo suo imprimere non più sulla sabbia, ma sulla terra, per lasciare le sue Orme.
> “Figlia, non cogli, ma è solo il mio Linguaggio per i miei Discepoli”: chiunque medita su queste Parole, coglierà il Contenuto e, se le si guarda con Sguardo Divino, coglierà Ciò che si nasconde in esse.
> “La mia Mano Tesa, sta per tornare su quel Legno, fissata ad un chiodo Rovente di grida e di dolore. Amen”: quando Gesù dice che i Tempi sono questi, è Luce Divina. Gesù: “Amen”.
Io, Gesù, ti benedico, figlia, ti dono la Luce, l’Amore. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
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