817 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Matteo 15, 21-28. 06/08/2024
817 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Matteo 15, 21-28.

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In quel tempo, 21 partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. 22 Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio". 23 Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro". 24 Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele". 25 Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore, aiutami!". 26 Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini". 27 "È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". 28 Allora Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita (Matteo 15, 21-28).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Signore, in quel tempo, Partito, Ti sei Diretto verso Tiro e Sidone ed hai Incontrato una donna cananea, che Ti gridava: “Pietà di me, Signore, Figlio di Davide”.
Era una donna che aveva una figlia posseduta e Ti chiedeva di Guarirla.
Ma Tu, Signore, non le hai Rivolto neppure una Parola, cosicché i Discepoli Ti chiesero di esaudirla, perché continuava a gridarvi dietro.
E Tu, Signore, Rispondesti: “Non sono stato Inviato che alle pecore perdute della Casa di Israele”.
Questo, Signore, mi Insegna quanto eri Fedele al Padre e Quanto l’Obbedienza Tende la Mano e Conduce ad una Soluzione di Luce-Guarigione.
La donna non si ribellò, ma rimase Fedele al Signore, sapeva che la Guarigione dal male poteva avvenire solo dalla Sua Bontà e, Umilmente, Gli si Prostrò Dinanzi, dicendoGli: “Signore, aiutami!”.
E Tu Rispondesti: “Non è bene prendere il Pane dei Figli per gettarlo ai cagnolini”.
Signore, Ciò ad Insegnarci che ci si deve Riconoscere nella Verità del: “Credo”: essere Figli e Dirsi: “Sono Figlio del Pensiero di Dio, mi ha Voluto ancor prima di essere Accolto da quel Ventre Materno”.
Se Riconosciamo Prima Questa Appartenenza, la nostra è una Vera Vita, Che Anela a Conoscere la Verità di Chi Siamo e di Cosa abbiamo Bisogno: di Te, Signore e del Tuo Sostegno”.
La donna continuò, rispondendo a Gesù: “È Vero, Signore. Ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.
Questa risposta, dove Tu, Signore, l’hai Condotta a Camminare, per farla Arrivare a Testimoniare una Verità: anche se si viene da altrove, ci si può Interrogare e Scegliere la Via da Riconoscere e Seguire, staccandosi dalle tradizioni e convinzioni, Riconoscendosi Partecipe di una Verità di Luce.
Fu così che Gesù le Replicò: “Donna, davvero grande è la tua Fede. Ti sia fatto come desideri”. Così che, da quell’istante, la figlia fu Guarita.
Ecco, ancora una volta, Signore, ci hai Insegnato che sei il Testimone di Fedeltà alla Parola del Padre: è Restando in Essa che Arriva la Luce, Che Dona Guarigione, davanti alla richiesta umile e disperata, si può Aggiungere al Dire del Padre.
E Tu, Gesù, sei Quello Che ha Portato il Di Più, ma Sempre nella Verità e nell’Amore.
Capissimo Questo, saremo più Attenti alla Verità Umile, che alle nostre verità di orgoglio, vendetta, rivalsa, ripicca e pretesa, armi del male: come puoi, Gesù, Tu, Operare?
Quanta stoltezza nella nostra vita, Signore!
Confidiamo nel Risveglio verso la Vera Fede”
(05.08.2024 Lunedì. S. Memmio. Dedicazione della Basilica di Santa Maria della Neve).


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