657 Gesù: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27, 46) (Domenica delle Palme A).
Dal Vangelo Secondo San Matteo.
In quel tempo14 uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15 e disse: “Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?”. E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. 16 Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo. 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: “Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?”. 18 Ed egli rispose: “Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”. 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. 20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: “In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”. 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io, Signore?”. 23 Ed egli rispose: “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”. 25 Giuda, il traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”. Gli rispose: “Tu l’hai detto”. 20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: “In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”. 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io, Signore?”. 23 Ed egli rispose: “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”. 25 Giuda, il traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”. Gli rispose: “Tu l’hai detto”. 26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”. 30 E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: “Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge, 32 ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. 33 E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. 34 Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”. 35 E Pietro gli rispose: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli. 36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: “Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare”. 37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38 Disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”. 39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”. 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: “Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. 43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina”. 47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: “Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!”. 49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: “Salve, Rabbì!”. E lo baciò. 50 E Gesù gli disse: “Amico, per questo sei qui!”. Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?”. 55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: “Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti”. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono. 57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione. 59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; 60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: “Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”. 62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: “Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?”. 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: “Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. 64 “Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo ”. 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?”. E quelli risposero: “È reo di morte!”. 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68 dicendo: “Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?”. 69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: “Anche tu eri con Gesù, il Galileo!”. 70 Ed egli negò davanti a tutti: “Non capisco che cosa tu voglia dire”. 71 Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti: “Costui era con Gesù, il Nazareno”. 72 Ma egli negò di nuovo giurando: “Non conosco quell’uomo”. 73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: “Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!”. 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell’uomo!”. E subito un gallo cantò. 75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: “Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”. È uscito all’aperto, pianse amaramente. 1 Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. 2 Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato. 3 Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d’argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4 dicendo: “Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente”. Ma quelli dissero: “Che ci riguarda? Veditela tu!”. 5 Ed egli, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. 6 Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: “Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue”. 7 E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. 8 Perciò quel campo fu denominato “Campo di sangue” fino al giorno d’oggi. 9 Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d’argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, 10 e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. 11 Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l’interrogò dicendo: “Sei tu il re dei Giudei?”. Gesù rispose “Tu lo dici”. 12 E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. 13 Allora Pilato gli disse: “Non senti quante cose attestano contro di te?”. 14 Ma Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore. 15 Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. 16 Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. 17 Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: “Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?”. 18 Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. 19 Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: “Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua”. 20 Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. 21 Allora il governatore domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci?”. Quelli risposero: “Barabba!”. 22 Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. 23 Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”. 24 Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla folla: “Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!”. 25 E tutto il popolo rispose: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”. 26 Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso. 27 Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. 28 Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto 29 e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve, re dei Giudei!”. 30 E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. 31 Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo. 32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui. 33 Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, 34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. 35 Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. 36 E sedutisi, gli facevano la guardia. 37 Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: “Questi è Gesù, il re dei Giudei”. 38 Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. 39 E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: 40 “Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!”. 41 Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: 42 “Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d’Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. 43 Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!”. 44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo. 45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. 46 Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. 47 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”. 48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. 49 Gli altri dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!”. 50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò. 51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. 54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”. 55 C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56 Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo. 57 Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58 Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato 59 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo 60 e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. 61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria. 62 Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: 63 “Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. 64 Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!”. 65 Pilato disse loro: “Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete”. 66 Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia (Matteo 26, 14-27. 66).
Luci sul Vangelo.
La Portavoce: “San Matteo ci narra la Passione di Gesù, partendo da colui che Lo ha tradito, Giuda Iscariota, che andò dai Sommi Sacerdoti a negoziare la Vita di Gesù, pattuendo trenta denari con loro. Da quel momento egli aspettava il momento propizio per consegnarLo.
Il Primo Giorno degli Azzimi i Discepoli chiesero a Gesù Dove voleva che Gli preparassero la Pasqua. Egli rispose che dovevano andare da un tale, in città e dirgli: “Il Maestro ti manda a dire: “Il Mio Tempo è Vicino, farò la Pasqua da te con i Miei Discepoli”. Essi fecero come Gesù aveva Ordinato e prepararono la Pasqua.
Il Dire del Signore era l’Annuncio della Sua Passione: il Tempo era Vicino, ma Prima doveva ancora lasciare un Insegnamento, Che è il Cardine della Fede: come pentirsi dei propri peccati e riempirsi di Grazia, di Perdono dal Suo Corpo e dal Suo Sangue.
Venuta la sera Gesù, si mise a Mensa con i Suoi Discepoli e, mentre mangiavano, disse: “In Verità vi dico, uno di Voi Mi tradirà”. I Dodici si addolorarono e cominciarono a cheiderGli: “Sono forse Io, Signore?”. Egli rispose: “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello Mi tradirà. Il Figlio dell’Uomo, così come è Scritto, se ne va. Ma Guai a colui che Mi ha tradito, sarebbe meglio che non fosse Mai nato quell’uomo”. Allora Giuda il traditore disse: “Rabbì, sono forse io?”.
Gesù rispose: “Tu l’hai detto”. Gesù non rivelò apertamente il Suo traditore, perché si sarebbe creata confusione tra i Dodici e Gesù aveva ancora un Dono da Lasciare Loro, ma colgo come Prima il peccato viene portato alla Luce da parte del traditore e Poi Gesù Istituisce Ciò Che Diverrà il Balsamo per il Perdono dei peccatori: lo sciogliere il peccato dei Pentiti.
Mentre Essi mangiavano, Gesù Prese il Pane e, Pronunziata la Benedizione, Lo Spezzò e Lo diede ai Suoi Discepoli, dicendo: “Prendete e Mangiate, Questo è il Mio Corpo”. Poi Prese il Calice e, dopo aver reso Grazie, Lo Diede Loro, dicendo: “BeveteNe Tutti, Questo è il Mio Sangue dell’Alleanza Versato per Molti, in Remissione dei peccati”: Ecco la Riconciliazione tra gli Uomini e Dio Padre, Attraverso l’Istituzione dell’Eucaristia del Figlio Gesù.
Aggiunse un Altro Passo di Rivelazione: “Io Vi dico che, da Ora, non berrò più di Questo Frutto della Vite, finché non Lo berrò Nuovo con Voi nel Regno del Padre Mio”. Ed Ecco la Comunione Tra i Cieli e la Terra per Opera dello Spirito Santo, Dove Gesù è Realmente Presente su Quel Tavolo, ALTARE, Dove ricorda l’Istituzione con i Dodici: da un Banchetto Concreto ad un BANCHETTO SPIRITUALE. E dopo aver cantato l’Inno, andarono Verso il Monte degli Ulivi,
Gesù cominciò a prepararLi per Ciò Che sarebbe Accaduto, dicendo: “Voi Tutti Vi scandalizzerete Questa Notte a Causa Mia. Sta Scritto, infatti: “Percuoterò il Pastore e saranno disperse le Pecore del Gregge”. Ma Dopo la Mia Risurrezione, Vi precederò in Galilea”, Dove Molti Lo videro.
Poi Pietro disse: “Anche se gli Altri si scandalizzassero, Io non MI scandalizzerò mai!”. L’Umiltà di Pietro, Che non aveva fatto i conti con la sua paura, la sua fragilità.
Gli disse Gesù: “In Verità Ti dico, questa notte stessa, prima che il gallo canti, Mi rinnegherai tre volte”. Pietro ribadì che, anche se dovesse morire, non L’avrebbe mai tradito e così dissero anche gli Altri Discepoli.
Gesù andò con Loro in un Campo chiamato Getsemani e disse ai Suoi Discepoli di sedersi lì, mentre Lui andava più in là a pregare. E portò con Sé Pietro, e i Due Figli di Zebedeo e cominciò a provare Tristezza e Angoscia. Poi disse Loro che la Sua Anima è Triste fino alla Morte: “Restate Qui e Vegliate con Me”.
Allontanatosi un po' da Loro, si prostrò con la Faccia a terra e pregava dicendo: “Padre Mio, se è Possibile, passi da Me Questo Calice. Però non come voglio Io, ma come Vuoi Tu!”. La Fragilità della Carne, come Uomo, ma l’Obbedienza al Padre era di un Abbandono d’Amore che si rimetteva a Lui con Tutte le Sue Forze.
Poi, quando tornò dai Discepoli, Li trovò addormentati e disse a Pietro: “Non siete stati capaci di vegliare un’Ora Sola con Me?”. Li incitò a pregare, per non cadere in tentazioni, dicendo Loro: “Lo Spirito è Pronto, ma la Carne è Debole”. Il Vedere come Gesù Veniva Preparato dal Padre come Corpo e come Spirito e, a sua Volta, come Lui Lo Insegnava ai Suoi Discepoli. Poi, allontanatosi di Nuovo, pregando si rivolse al Padre, dicendo: “Padre Mio, se Questo Calice non può passare da Me, senza che Io Lo beva, sia Fatta la Tua Volontà”. Quanto Dolore per Gesù Che sapeva Ciò Che Lo attendeva e ancor più Doloroso il Tradimento degli uomini, Figli di Quel Padre.
E, tornato di Nuovo ai Suoi Discepoli, Li trovò ancora addormentati, perché gli occhi loro si erano appesantiti. Li lasciò di Nuovo e, allontanandosi per la Terza Volta, pregò ripetendo le Stesse Parole. Poi, Tornato dai Discepoli, disse Loro: “Dormite, ormai e riposate. Ecco, è Giunta l’Ora nella Quale il Figlio dell’Uomo sarà Consegnato in mano ai peccatori”. Poi Li invitò ad alzarsi, perché vide avvicinarsi colui che Lo avrebbe tradito.
Infatti, mentre ancora parlava, arrivò Giuda Iscariota e con lui una grande folla mandata dai Sommi Sacerdoti e dagli anziani del popolo. Giuda aveva detto loro: “Quello che bacerò, prendeteLo, arrestateLo, è Lui”. E, avvicinatosi subito a Gesù, Gli disse: “Salve, Rabbì” e Lo baciò.
Gesù gli disse: “Amico per Questo sei qui!”. intanto si avvicinarono a Gesù e Lo arrestarono. C’era Uno, Che era con Gesù, Che mise mano alla spada e staccò l’orecchio ad un servo del Sommo Sacerdote. Ma Gesù disse: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada”. Gesù era Venuto per aggiungere al Vecchio: non più: “Occhio per occhio”. Ma: “A chi ti percuote sulla guancia, tu porgi l’altra”. “Pensi che Io non possa pregare il Padre, Che Mi darebbe più di Dodici Legioni di Angeli?”.
Ma Gesù era Venuto per compiere le Scritture e, Dopo Che aveva pregato per preparare il Suo Corpo, il Suo Spirito, Che era Pronto, Dava Testimonianza di Ciò Che si doveva Compiere: era Lì per una Missione. Gesù ricordò Loro che era stato ad insegnare nel Tempio e non Gli avevano fatto niente. E adesso si erano presentati con bastoni e spade per catturarLo: non era, forse, perché si dovevano adempiere le Scritture dei Profeti?
Ed Ecco Ciò che Gesù intendeva, quando diceva ai Discepoli: “Vegliate e pregate, per non cadere in tentazioni”. Di fatto a Ciò Che stavano assistendo non resistettero e, abbandonatoLo, fuggirono. Quelli che Lo avevano arrestato Lo condussero da Caifa, il Sommo Sacerdote, dove già erano presenti gli scribi e gli anziani.
Pietro, intanto, Lo aveva seguito da lontano ed entrò anche Lui nel palazzo e si mise a sedere tra i servi, per vedere la conclusione. I Sommi Sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano false testimonianze contro Gesù per metterLo a morte, ma non ne trovarono, anche se molti si erano fatti avanti per accusarLo ingiustamente. C’erano due testimoni che riferirono: “Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il Tempio di Dio e ricostruirLo in tre giorni”.
Alzatosi, il Sommo Sacerdote Gli disse: “Non rispondi nulla? Costoro testimoniano contro di Te”. Ma Gesù Taceva. Allora il Sommo Sacerdote Gli disse: “Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”.
Gesù rispose: “Tu L’hai detto. Anzi, d’Ora in poi vedrete il Figlio dell’Uomo Seduto alla Destra di Dio e Venire sulle Nubi del Cielo”. In Queste Poche Parole Gesù sta Testimoniando la Morte, il Salire al Padre e Tornare Glorioso sulla Terra: come potevano comprendere nella loro cecità? Ma Gesù doveva Lasciare la Testimonianza della Verità delle Sacre Scritture. Allora il Sommo Sacerdote si strappò le vesti e disse: “Ha bestemmiato. Non c’è più bisogno di testimoni, perché tutti abbiamo sentito la bestemmia”. Risposero: “È reo di morte”. Ecco che diedero Inizio alla Flagellazione: Gli sputarono in Faccia, Lo schiaffeggiarono e alcuni Lo bastonavano, Lo deridevano chiedendoGLi: “Indovina chi Ti ha percosso?”.
Mentre Pietro era seduto fuori, Gli si avvicinò una serva che Gli disse: “Anche Tu eri con Gesù”. Ma Egli negò davanti a tutti. Poi si allontanò verso l’atrio e un’altra serva disse ai presenti: “Costui era con Gesù il Nazzareno”. Ma Pietro negò di nuovo anche quando Gli dissero: “La tua parlata ti tradisce, Tu sei dei Loro”, Egli cominciò ad imprecare e a giurare: “Non conosco Quell’Uomo”. E subito un gallo cantò. Pietro, ricordandosi delle Parole di Gesù: “Prima che il gallo canti, Mi rinnegherai tre volte”, uscì all’aperto e pianse Amaramente. Ecco la Conversione di Pietro.
Al mattino, tutti i Sommi Sacerdoti e gli anziani tennero consiglio contro Gesù per farLo morire. Poi Lo misero in catene e Lo portarono e consegnarono a Pilato, il governatore.
Allora Giuda, vedendo Ciò Che stava accadendo a Gesù, si pentì e riportò indietro le trenta monete d’argento ai Sommi Sacerdoti e agli anziani, dicendo: “Ho peccato, perché ho tradito Sangue Innocente”. Ma loro non ne vollero sapere: “Veditela tu”. Giuda si allontanò dal Tempio ed andò ad impiccarsi. I Sommi Sacerdoti raccolsero il denaro e, siccome non era lecito metterlo nel tesoro perché era Prezzo di Sangue, si accordarono per comprare il Campo del Vasaio, per la sepoltura degli stranieri. Da allora ad oggi Quel Campo fu Chiamato: “Campo di Sangue”, si Adempì Ciò Che fu detto dal Profeta Geremia: “E presero trenta denari d’argento, il Prezzo del Venduto che i Figli di Israele avevano mercanteggiato e li diedero per il Campo del Vasaio, come Mi aveva Ordinato il Signore”.
Gesù intanto comparve davanti al governatore che Gli disse: “Sei Tu il Re dei Giudei?”. Gesù rispose: “Tu lo dici”. I Sommi Sacerdoti e gli anziani che, intanto, Lo accusavano, Lui non rispondeva, così come non rispose al governatore, che se ne meravigliò. In quel tempo c’era un’usanza che, nella Festa della Pasqua si rilasciava un prigioniero e in quel tempo c’era un prigioniero famoso, di nome Barabba. Così che mentre erano tutti riuniti, Pilato disse loro: “Chi volete che vi rilasci, Barabba o Gesù, Chiamato il Cristo?”.
Intanto la moglie mandò a chiamare Pilato, dicendogli che aveva fatto un sogno, che l’aveva turbata e di non avere a che fare con Questo Giusto. I Sommi Sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere di rilasciare Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore di nuovo chiese: “Chi volete che rilasci dei Due?”. E quelli risposero: “Barabba”. Disse loro Pilato: “Che fare, dunque di Gesù, Chiamato il Cristo?”. Tutti risposero: “Sia Crocifisso!”. Al chiedere: “Ma che male ha fatto?”, loro, urlando: “Sia Crocifisso!”. Pilato, quando vide che la folla era in tumulto, prese dell’acqua, si lavò le mani davanti a loro e disse: “Non sono responsabile di Questo Sangue, vedetevela voi”.
Tutto il popolo rispose: “Il Suo Sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”. Queste parole, affermate allora, ancora oggi loro le portano come una maledizione, finché non riconosceranno: “Benedetto Colui Che viene nel Nome del Signore”.
Così Pilato rilasciò Barabba e fece Crocifiggere Gesù, consegnandoLo ai soldati. Poi i soldati condussero Gesù nel pretorio e tutta la coorte Gli stava attorno. I soldati spogliarono Gesù e Gli misero un mantello scarlatto, intrecciarono una Corona di Spine e Gliela posero sul Capo e, con una canna nella destra, iniziarono a schernirLo, inginocchiandosi davanti e dicendoGli: “Salve Re dei giudei” e Gli sputavano addosso, percuotendoLo anche sul Capo con la canna. Dopo averLo oltraggiato e schernito, Gli tolsero il mantello, Gli rimisero i suoi vestiti e Lo portarono via per crocifiggerLo.
Mentre percorrevano la Via Che conduceva in un luogo detto Golgota, che significa Luogo del Cranio, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prendere la Sua Croce, per aiutarLo a portarLa.
Poi Gli diedero del vino, mescolato con fiele, ma Gesù, assaggiatolo, non lo volle bere e, come avevano Predetto le Scritture, dopo averLo Crocifisso, si spartirono le Sue Vesti tirandole a sorte. I soldati Gli facevano la guardia e, al di sopra del Suo Capo, posero una Scritta con la motivazione della sua Crocifissione: “Questi è Gesù, il Re dei Giudei”. Alla destra e alla sinistra di Gesù furono crocifissi due ladroni.
Il Cogliere come Gesù fosse Uno di loro e meritava la stessa sorte? Come potevano i Sommi Sacerdoti, gli anziani arrivare a dare del peccatore al Figlio di Dio Innocente? Questo perché Egli, Innocente, ha Assunto su di Sé tutti i nostri peccati e Questo era Visibilità per tutti: nessuno poteva tornare nella Grazia del Padre se non c’era il Sacrificio di Gesù.
Quelli che passavano di Là Lo insultavano richiamando le Sue Parole, Che sosteneva che avrebbe distrutto il Tempio e in Tre Giorni Lo avrebbe ricostruito: “Ecco, se puoi questo, salva Te stesso”.
Quanto è Vero Ciò Che affermava Gesù, se Lo si vede Spiritualmente: in Tre Giorni della Sua Passione si è Distrutto il Suo Corpo, fino alla Morte, QUEL CORPO-TEMPIO DI DIO e con un Giorno, la Sua Risurrezione ha Ridato Luce di Speranza a Tutta l’Umanità. Il Suo Corpo Risorto il Tempio in Cui Ogni Figlio può entrare a far Parte: Lui, il Capo e noi le Membra: Visto con gli Occhi della Verità si è Compiuto.
Ancora insistevano con gli insulti: “Se sei Figlio di Dio scendi dalla Croce”. Agli insulti si associavano anche i Sommi Sacerdoti, gli scribi e gli anziani, dicevano: “Ha salvato gli altri, salvi Se Stesso. È il Re di Israele, scenda dalla Croce e Gli crederemo. Ha confidato in Dio, Lo liberi ora, se Gli vuole bene”. Non comprendevano che Gesù stava facendo la Volontà del Padre, per adempiere alle Scritture e per Salvare anche loro peccatori. C’erano anche i due ladroni, che Lo accusavano.
Da Mezzogiorno fino alla Tre si fece buio su tutta la terra. Poi verso le Tre Gesù gridò a Gran Voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, Che significa: “Dio Mio, Dio Mio, perché Mi hai abbandonato?”. Questo Grido di Gesù era perché per un po' ha Sperimentato la Morte come Uomo e ha Sperimentato il Distacco dall’Amore Puro del Padre: QUESTO è STATO IL MOMENTO PIÙ DOLOROSO PER GESÙ, ma Necessario per far morire i nostri peccati.
Quanto il Compimento dell’Opera del Padre e del Figlio dovrebbe entrare in Ogni Cuore di Ogni Figlio, affinché porti Frutto di Vera Fede.
Alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia” e qualcuno è corso subito a prendere una spugna imbevuto di aceto, l’ha fissata su una canna e poi Gli dava da bere. Alcuni dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarLo”.
E Gesù, Emesso un Ultimo Grido, Spirò. Dall’Ultimo Grido di Gesù il Velo del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti Corpi dei Santi risuscitarono e, uscendo dai sepolcri, dopo la Sua Risurrezione, entrarono nella Città Santa e apparvero a molti. Il Centurione ed altri che facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto Quello Che stava succedendo, furono presi da gran timore e dicevano: “Costui era davvero il Figlio di Dio”.
C’erano anche molte donne, che stavano ad osservare da lontano. Esse avevano seguito Gesù dalla Galilea. Tra Costoro c’era Maria di Magdala, Maria, Madre di Giacomo e Giuseppe e anche la Madre dei Figli di Zebedeo.
Quando venne sera, un Discepolo di nome Giuseppe di Arimatea, era molto ricco, andò da Pilato per chiedergli il Corpo di Gesù e Pilato ordinò che Gli fosse Consegnato. Giuseppe avvolse in un Candido Lenzuolo il Corpo di Gesù e Lo depose nella sua tomba, scavata nella roccia e poi rotolò davanti alla roccia una pietra e se ne andò. Davanti al Sepolcro c’era Maria di Magdala e l’Altra Maria.
Il Giorno dopo della Parasceve si riunirono presso Pilato i Sommi Sacerdoti e i farisei, dicendo: “Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse, mentre era vivo: “Dopo Tre Giorni, risorgerò”. Ancora, dopo aver assistito a Tutto Quello Che era Accaduto, ancora chiamavano Gesù impostore: quanto i cuori chiusi da paure, da tormenti, continuano a perseverare nell’ostinazione della cecità. Quanto è Vero che un cuore arido, chiuso e un Cuore Sincero nella Fede fa Tanta Differenza, anche se c’è il sapere come bagaglio di conoscenza.
Invitavano Pilato a far sorvegliare il Sepolcro per almeno tre Giorni, per paura che i Suoi Discepoli Lo possano liberare e poi dire al popolo: “È risuscitato dai morti”. Così quest’ultima menzogna sarebbe peggiore della prima”. Pilato rimandò a loro il compito di fare la guardia, perché avevano la propria guardia: “Assicuratevi voi, fate come credete”. E così che loro, per la tanta paura, si assicurarono di mettere le guardie davanti al sepolcro e sigillarono la pietra”
(02.04.2023 Domenica delle Palme. S. Teodosia di Cesarea, Martire. S. Francesco da Paola).
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