654 Gesù: “In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte” (Giovanni 8, 51) (Giovedì V Settimana Quaresima). 29/03/2023
654 Gesù: “In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte” (Giovanni 8, 51) (Giovedì V Settimana Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Giovanni.

In quel tempo disse Gesù ai giudei: 51 “In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte”. 52 Gli dissero i Giudei: “Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte”. 53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?”. 54 Rispose Gesù: “Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, 55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò”. 57 Gli dissero allora i Giudei: “Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?”. 58 Rispose loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono”. 59 Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio (Giovanni 8, 51-59).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Gesù, in Quel Tempo, Dava Testimonianza ai giudei delle Verità dei Cieli, Verità Che i giudei non accoglievano, non comprendevano e si scagliavano contro Gesù, mettendo in Pericolo la Sua Vita.
Ma, nonostante tutto, l’Opera del Padre Gesù La portava Avanti con Tanta Maestria.
Gesù Inizia il Suo Discorso: “In Verità, in Verità vi dico se uno osserva la Mia Parola non vedrà Mai la morte” ed è una Verità Assoluta, perché la Parola di Gesù è Eterna, non conosce limiti, distanza e tempo.
Per Questo il Corpo si lascia Riposare e lo Spirito continua la Sua Esistenza Verso l’Infinito di Dio. O di satana.
Lo sguardo umano dei giudei: partivano dalle concretezze della ragione e risposero a Gesù: “Ora sappiamo che hai un demonio, perché Abramo è morto, così come i Profeti. E Tu dici: “Chi osserva la Mia Parola non conosce la morte. Sei Tu più grande di Abramo e dei Profeti, Che sono morti? Chi pretendi di essere?”.
Rispose Gesù: “Se Io glorifico Me Stesso, la Mia Gloria non sarebbe Nulla. Chi Mi glorifica è il Padre Mio, del Quale voi dite: “È nostro Dio!” e non Lo conoscete. Io, invece, Lo conosco perché Vengo da Lui e Osservo la Sua Parola”.
Aggiunse Gesù: “Abramo vostro Padre esultò nella Speranza di vedere il Mio Giorno: Lo vide e se Ne rallegrò”.
Gesù continuava il Suo Linguaggio Spirituale, Quello Che lo Spirito vedeva, senza che si vedesse Tutto il Frutto Che è Racchiuso nell’Anima, Che Appartiene e Gestisce Dio.
I giudei, ancora con i loro pensieri, ricadevano nell’inganno di fare i conti del Vissuto di Gesù e di Quello di Abramo e non era possibile ciò che affermava.
Disse loro Gesù: “In Verità in Verità vi dico: prima che Abramo fosse, IO SONO”.
Questo scandalizzò talmente i giudei, che raccolsero le pietre per scagliarle contro di Lui.
Ma Gesù si nascose ed uscì dal Tempio: non era ancora arrivata la Sua Ora.
Più Gesù Mi insegna ad entrare nello Spirituale e più Mi è Chiaro che la Parola o ti viene Donata dallo Spirito Santo, Che ti Illumina il Dire di Gesù, oppure con il pensiero, con la ragione umana non potrai mai spiegarti la Verità del Sommo Maestro.
Ecco perché Gesù si è Fatto Uno come Noi, Piccolo Umile per poterci Insegnare come Apprendere il Modo Giusto per Camminare su Questa Terra come Giusti Pellegrini e guadagnarci L’eternità: quella Morte di cui Gesù parla, se si segue la Sua Parola non la si conoscerà”.
(30.03.2023 Giovedì. S. Secondo di Asti, Martire. S. Giovanni Climaco. S. Leonardo Murialdo. S. Maria Restituta Kafka, Martire).


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