438 Martedì della II Settimana di Avvento: Matteo 18, 12-14.
Dal Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli“ (Matteo 18, 12-14).
La Portavoce: “Meditando il Vangelo di Matteo, mi sono trovata Davanti una Luce Che, da Sempre, rispecchia la Voce del Padre Celeste, Che ama i Suoi Figli.
Ma, abbassando lo sguardo, la Luce svanisce, perchè Quel Padre Che dovrei trovare sulla Terra, Che pascola il Suo Gregge, ha così tanti impegni, così tanto fare per le glorie umane, che si dimentica della Pecorella Smarrita; non c’è posto per chi non conta, ma c’è posto per chi ti sostiene e ti innalza.
Ma, Ecco, lo Sguardo di Gesù, Che dice:
Gesù: “Figlia, chi cammina nella gloria umana, ancora non ha inmcontrato la Mia Verità e, Quando Mi sarà Dinnanzi, le pochezze umane si sgretoleranno e si presenteranno le Mie Verità e Le dovranno ripercorrere Una ad Una e sarà Pianto e Stridore di Denti.
E, ricordate Bene, che la Misericordia del Padre Mio è Sempre nella Verità Assoluta dell’Amore.
Capiste Questo, che il Padre Celeste non va a braccetto con le iniquità del male, ma Solo con la Sofferenza Leale del Pentimento.
Figli, vi esorto a dire le Verità della Sacra Bibbia, perchè ognuno Me Ne darà Conto, senza giustificazioni.
Incarnate Bene con la Preghiera e Meditazione le Parole di Pietro Che, Davanti al Sinedrio, disse: “29 Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti 5, 29).
(06.12.2016 Martedì S. Nicola).
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