342 S. Pio: “Non si crea confusione ai piccoli, perché si disperdono”. 31/12/2013
342 S. Pio: “Non si crea confusione ai piccoli, perché si disperdono”.

P. Pio: “Figlia, la Ricompensa per il vostro viaggio.
Sono il Povero Frate di Pietrelcina, Che parla a te, Figlia: d’Ora in poi ti chiamerò: “La Mia Penna”, perché quando hai visto le Mie Mani, la tua Anima ha sussultato di Dolore. Il tuo pensiero è volato: “La mia Bambina ce le ha ancora le mani?”.
Vedi, Figlia, cosa fa l’Uomo? Quante volte si vedono corpi devastati. Ma quando si guardano con uno Sguardo più Ampio, Quello del Divino, Quanto Tutto cambia.
Ti viene da dire: perché operano con tanta superficialità?
Ero dentro ad una bara, dove il Mio Corpo riposava e chi visitava la mia Tomba, volgeva subito lo Sguardo ai Cieli, Dove Io riposo nelle Braccia del Padre.
Ora, invece, cosa vedono? Un sacrilegio: un corpo che ha ben poco di carne e Tanto Dolore.
Figli, Quanto Danno hanno operato con questo cambiamento. Non si crea confusione ai piccoli, perché si disperdono. E chi disperde il Gregge del Signore, non troverà che Giudizio di Severità davanti a se stesso, perché ognuno paga per ciò che ha fatto, o ha permesso di fare.
Figlia, eccoMi. Mi vedi davanti al Padre Mio. Sono così Sofferente, quando guardo ciò che si opera attorno a Me: quanta ricchezza, che Mi fa avere uno Sguardo di Sdegno.
E Cosa posso dire Io, davanti al Mio Signore? Cosa Ne è stato del Mio Operare nei vostri Cuori? Questa è la ricompensa di tante Pene, di tante Lotte con il maligno, per ridare Luce alla Terra?
Quante lotte, per tenere lontano la tentazione.
Ed ora cosa vedo? Il mio Corpo non è Lustro d’Amore e di Grazia, ma vi portate denaro.
Ed Io vi chiedo: non voglio denaro, che è corruzione e tentazione e guai.
Ma desidero Preghiera e Amore. E così sia!
Ascoltate le Mie Richieste: è Dono per Me, Gloria per il Padre Mio e Luce di Pace per la Terra. E così sia.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (04.08.2013 Domenica. S. Giovanni Maria Vianney)

Luci sul Messaggio.

1 > S. Pio: “Figlia, la Ricompensa per il vostro viaggio”: p. Pio ci parla di Ricompensa. È una Ricompensa di Luce e Verità, affinché quell’umano possa cominciare a guardare Quella Verità Spirituale per incarnarLa, per rispettarLa, per parteciparVi in Pienezza, per trasformare quella pochezza in Ricchezza, e quel dolore in Amore.
I Cieli Che, ancora una Volta, donano Perle di Saggezza e p. Pio Né è la Luce.

2 > “Sono il Povero Frate di Pietrelcina, Che parla a te, Figlia”: mi trovo davanti all’Urna di p. Pio e una Voce si fa Eco dentro di me, un Suono così Dolce. E percepisco Tanta Sofferenza. Ma sembra Tutto così Irreale.

3 > “d’Ora in poi ti chiamerò: “La Mia Penna”: ascoltando Queste Parole, sento un Sussulto nell’Anima: Lo sento così Vero, ma così Grande, come se la Cosa mi creasse imbarazzo.
Sentivo Tutto così Vero, così Autentico Dentro di me, come se Ciò Che diceva potesse essere ascoltato anche dagli altri, tanto era così Limpida Quella Voce.

4 > “perché quando hai visto le Mie Mani, la tua Anima ha sussultato di Dolore”: il mio pensiero ha richiamato subito la morte di mia figlia ed il vedere Quelle Mani, Quel Corpo, a distanza di tempo, mi chiedevo: “Come è diventato quello di Barbara?”.
E il Dolore nella mia Anima: come si può osare destare il Sonno a un Corpo, Che giace e riposa nella Pienezza di Dio?

5 > “Il tuo pensiero è volato: “La mia Bambina ce le ha ancora le mani?”: il Dolore mi chiude l’Anima e il mio pensiero si fa ancora più forte. Quante domande, in quel momento, quanto la mente scorreva così veloce, quante immagini: quella morte vista come decomposizione e non più come Chiamata del Signore.
Quel separare il materiale dallo Spirituale, quell’essere solo carne e non più Quell’Essere Figli di Dio: Anima e Corpo, ma in Tutta la Sua Ampiezza.
Quanto Dolore nella mia Anima, quando veniva a mancare lo Sguardo di Dio sul Mistero della Morte.
Quanta leggerezza nell’Uomo e Quanto Sdegno dei Cieli.

6 > “Vedi, Figlia, cosa fa l’Uomo? Quante volte si vedono corpi devastati. Ma quando si guardano con uno Sguardo più Ampio, Quello del Divino, Quanto Tutto cambia”: è Gesù, Che si fa Presenza nella mia Anima e mi lascia guardare con i Suoi Occhi: non più, davanti a me, un Corpo Martoriato due volte, ma lo Splendore di Quell’Anima Presso Dio.
Non ciò che si guarda con gli occhi fisici. Ma Quel:

“CREDO”

Che è nell’Anima. Non ciò che diventa polvere. Ma Ciò Che diventa LUCE e la Luce deve essere dentro ad ogni Anima per accrescere la Fede, per accrescere il: “CREDO” e per partecipare della Pienezza delle Verità di Dio.
Quanto è nell’errore l’Uomo, quando pensa di sostituirsi agli Insegnamenti di Dio, per dare prove di concretezze umane: non arriva il messaggio, non porta frutti, ma col tempo si disperde,

PERCHÉ L’UOMO NON DEVE MAI SOSTITUIRSI ALLA
PAROLA DI DIO.

7 > “Ti viene da dire: perché operano con tanta superficialità?”: Questa Domanda ha una Unica Verità come Risposta: la mancanza della vera fede.
Quanti errori commette l’Uomo, quanto il suo fare parte dall’umano, e non dagli Insegnamenti del Padre. Quanto rendono vana la Testimonianza di Quel Figlio, quanto si fanno padroni del loro sapere.

8 > “Ero dentro ad una bara, dove il Mio Corpo riposava”: colgo Tutta la Sofferenza di Queste Parole, il Dire di p. Pio.

9 > “e chi visitava la mia Tomba, volgeva subito lo Sguardo ai Cieli, Dove Io riposo nelle Braccia del Padre”: Questo è Ciò Che era Verità Impressa in Quella Bara e il non vedere, ma il CREDERE della sua Destinazione Reale, Concreta, il

COMPIERSI DI QUELLA SUA SPERANZA:
TORNARE TRA LE BRACCIA DEL
PADRE SUO.

Questa è la Verità Che portava p. Pio: “Non ciò che vedono i vostri occhi fisici. Ma Ciò Che ero e sono Diventato”.
È come se p. Pio mi fa vedere dei Passaggi:

LA SUA MORTE,
QUEL CORPO CHE RIPOSA,
LA SUA ANIMA IN CAMMINO
E, COME TUTTI, L’ATTESA DI QUEL
COMPIERE DI DIO,
QUANDO DIO STABILIRÀ E RISUSCITERÀ QUEI CORPI:
QUESTO ERA GIUSTO E SANTO.
QUESTA È LA VERITÀ DI DIO.

L’Uomo non sempre è nel Giusto. All’Uomo non gli è dato il potere di impadronirsi dello Scettro di Dio.
P. Pio: “Figlia, se l’Uomo meditasse sulle Verità Divine, quanti errori in meno e Quanta Gratitudine a Dio, per camminare nel Giusto”.

10 > “Ora, invece, cosa vedono? Un sacrilegio: un corpo che ha ben poco di carne e Tanto Dolore”: p. Pio: “Non è Ciò Che Io, Figlia, volevo testimoniare.
Come posso essere contento, se ciò che suscito ai Piccoli Figli è paura, è dolore, oserei dire: scherno per la morte?
Come può Dio volere questo, dopo Ciò Che ha operato in Me? Dovevo essere Vita, Pace, Serenità, Quella Circolarità con i Cieli, Fonte per dissetarsi e riportare a Dio”.
Colgo così Tanta Sofferenza.

11 > “Figli, Quanto Danno hanno operato con questo cambiamento”: ancora Dolore, ma non ci sono Parole.
Gesù: “Chi vuole intendere, intenda”.

12 > “Non si crea confusione ai piccoli, perché si disperdono”: sento Tutto l’Amore del Signore, ma Questo Amore parla di un Insegnamento, Che sia di Verità per i Figli di Questa Terra: il mettersi in Ascolto della propria Coscienza può dare Luce a ciò che hanno commesso.
Gesù: “Badate bene che, se date risposte alle vostre Coscienze, riempiendole di tante giustificazioni e non vi sforzate di riconoscere la Verità dei vostri errori e fare: “Mia colpa”, non ci sarà mai perdono.
E, senza il Perdono, i vostri cuori conosceranno l’aridità e la vostra vita diventerà un cammino di sepolcri imbiancati”.

13 > “E chi disperde il Gregge del Signore, non troverà che Giudizio di Severità davanti a se stesso, perché ognuno paga per ciò che ha fatto, o ha permesso di fare”: se l’Uomo non impara a far precedere la Prudenza ai propri passi, guardandosi Bene di Dove vuole poggiare quei passi, continuerà a creare così tanta distanza tra sé e Dio, perché, per essere coronati di pochezze umane, si giocheranno la Vita Eterna.

14 > “Figlia, eccoMi. Mi vedi davanti al Padre Mio”: una Luce e vedo la Trasparenza dell’Immagine di p. Pio. È in ginocchio. È raccolto. È come se è in uno Stato di Supplica, intercede per noi, prega. Porta Tutto il Suo Perdono al Padre. Vive la Pienezza del Vissuto di Gesù, Quel Perdono di Gesù su Quella Croce è così Presente in p. Pio.
Quanto l’Uomo ha da farsi perdonare da Quel Piccolo Fraticello di Pietrelcina per Quanta Grazia e Quanto Amore chiede al Padre, affinché il Padre possa perdonarci.

15 > “Sono così Sofferente, quando guardo ciò che si opera attorno a Me”: ciò che l’Uomo proclama, innalzando la santità di p. Pio, sfruttando la visibilità del Suo Corpo, non fa altro che dare Dolore a p. Pio.
Non è nella Sua Volontà. Ma ciò che operano è nelle loro volontà. P. Pio non è così come Lo descrivono.
P. Pio è come Dio Lo ha pensato e Lui ha risposto in Pienezza: la Sua Santità è Presso Dio.
Beati quelli che si specchiano in Quella

FIAMMELLA ACCESA,

Che ha sempre accompagnato p. Pio nella Sua Vita Terrena e nella Sua Continuità, perché solo in Quello potranno partecipare della Sua Santità.

16 > “Quanta ricchezza, che Mi fa avere uno Sguardo di Sdegno”: non è ciò che hanno costruito, che parla di p. Pio.
Ma la Sua Vita, il Suo Dire, Che Impreziosisce la Sua Vita.
Dovevano attingere dai Suoi Insegnamenti: come Piccolo Discepolo di Dio ha camminato sulla Terra avendo Sempre Quella Comunione Piena con il Padre, con la Madre, con Quel Figlio: Questo è Ciò Che è Verità di Testimonianza.
E non ciò che ha mistificato l’Uomo.

17 > “E Cosa posso dire Io, davanti al Mio Signore? Cosa Ne è stato del Mio Operare nei vostri Cuori?”: questo è il peso che diamo a p. Pio: è come vanificare l’Opera di Dio, Che si è fatta Visibilità attraverso di Lui, Lui, Che ha partecipato a Quella Comunione con il Cristo: una Grazia così Grande.
Vedo l’Immagine di p. Pio, Che celebra la

SANTA MESSA,
QUEL MOMENTO DI
COMUNIONE CON QUEL CORPO E CON QUEL SANGUE:

Questo è Ciò Che parla all’Anima. Questo è Ciò Che eleva. Questo è Ciò Che dà Gioia a p. Pio.
Questa è la Testimonianza Che scuote le Anime, Che fa della Fede una Autenticità ai nostri tempi: un Piccolo Strumento di Dio, Che ha partecipato di Quel Vivere del Figlio, Testimonianza ai nostri Tempi.
Cosa ne è stato di Tutta Questa Ricchezza?: P: Pio: “Figlia, un Corpo rattoppato, che ha perso la sua dignità”.
Per p. Pio Quel Suo Corpo era Miracoloso:

I SUOI PIEDI, LE SUE MANI,
ERA IL SUO TESORO PIÙ GRANDE,
ERA CIÒ CHE AVEVA DI PIÙ CARO:
QUELLA PREZIOSITÀ DI AVER RICEVUTO IL DONO, COME
IL FIGLIO DI DIO.

Che errore ha commesso l’Uomo, toccando Quel Corpo!

18 > “Questa è la ricompensa di tante Pene, di tante lotte con il maligno, per ridare Luce alla Terra?”: è come se dobbiamo meditare su ciò che è stato fatto a Quel Vissuto di p. Pio.

19 > “Quante lotte, per tenere lontano la tentazione”: è p. Pio, Che parla del Suo Passato, di quelle Lotte Spirituali, ma così concrete, così vissute sulla Sua Pelle.

20 > “Ed ora cosa vedo? Il mio Corpo non è Lustro d’Amore e di Grazia, ma vi portate denaro. Ed Io vi chiedo: non voglio denaro, che è corruzione e tentazione e guai. Ma desidero Preghiera e Amore”: il Dolore di p. Pio: il Suo Corpo è Richiesta d’Amore, Richiesta di Preghiera, è Richiesta di Doni Spirituali, perché per Lui la

RICCHEZZA
È LA CONTINUITÀ DI QUEL RIPORTARE LE ANIME AL
PADRE.

E cosa fa l’Uomo? Continua a mettere davanti alla sua Bara il denaro, il maligno, la tentazione.
P. Pio: “A chi portate? A un Santo? O a un demonio? Cosa ho da comprare? Questo è ciò che suscita il mio Corpo?
Quanto siete distanti dalla Fede, fino ad essere scandalo per la Fede.
La Pace, la Guarigione, la Santità non è in vendita, non si paga.
È Ora che sollevate lo Sguardo, che diventiate Figli Saggi, se volete che Io porti le vostre richieste davanti al Padre Mio. Chiedete la vostra Conversione, Che è l’Unico Miracolo di Cui ha Bisogno la vostra vita”.

21 > “E così sia!”: p. Pio: “Ravvedetevi del vostro cammino”.

22 > “Ascoltate le Mie Richieste : p. Pio chiede Ascolto, ma Solo per Amore.

23 > “è Dono per Me”: la Sua Gioia è vederci nella Guarigione.

24 > “Gloria per il Padre Mio”: Tutto Ciò Che vuole riportare al Padre Suo sono i Suoi Fratelli, le Sue Sorelle, questi poveri Figli confusi, che camminano sulla terra.

25 > “e Luce di Pace per la Terra”: solo così ci sarà Questo Ritorno dei Cieli, Questa Cascata di Serenità e di Pace per noi, piccoli Figli maldestri.

26 > “E così sia”: l’Augurio di Pace è Ciò Che ci dona p. Pio.

27 >Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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