267 Via Crucis. 2 Stazione: Gesù è caricato della Croce. 19/11/2012
267 Via Crucis. 2 Stazione: Gesù è caricato della Croce.

Gesù: “Riflettete a lungo”.

Gesù: “Figlia, guarda il mio Corpo, Curvo dal peso di questa Croce ricolma di peccato e quanto sono affaticati i volti di questi due soldati: sono la rappresentazione dell’egoismo dell’Uomo, non sono mano tesa e compassionevole davanti al mio Altruismo sotto il peso di questa Croce, perché per voi, per loro, per tutti.
Cosa ne è della Concretezza Finale? Il mio affidarMi, il mio confidare, il mio ascoltare, adempiere.
Cosa ne è di quei Figli che portano tante croci dolorose sulla Terra: si chiedono, pretendono, vogliono.
Ma la mia Sofferenza, vi chiedo, è come la vostra?
Cosa ne è del Mio Cammino? E cosa ne è del vostro cammino?
Conclusione di quanto l’Uomo, di fronte al bisogno altrui, si compiace e si accanisce.
Ed Io, Piccolo Servo di Dio, Mi metto a Disposizione dei miei Simili.
Beati coloro che fanno della loro vita una Sapienza di Verità Assoluta. Mio Fratello ha bisogno? Eccomi come Amore e non come Fratello egoista, che si gira con la massima indifferenza.
Ricordate: “Oggi a me, domani a te”: la legge degli Uomini senza Dio.
Riflettete a lungo.
E così sia!”(05.08.2012 Domenica. Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore. S. Maria della Neve. S. Cassiano di Auten).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Figlia, guarda il mio Corpo Curvo dal peso di questa Croce ricolma di peccato” : Gesù non mi fa guardare il Peso di Quel Legno Che portava sulla Spalla.
Non era quello il peso che a Lui dava Dolore, ma è come se in quella Croce c’era il peccato di tutta l’Umanità.
È spento quel legno.

2 > “e quanto sono affaticati i volti di questi due soldati” : quei volti per Gesù erano lo specchio di ciò che portavano dentro quei due soldati.

3 > “sono la rappresentazione dell’egoismo dell’Uomo” : una tale indifferenza per il Peso che portava Gesù, l’accentrare l’attenzione su di loro, il prestare quel servizio, il peso della loro armatura, quasi a gravare ancora sul Peso di Gesù, come se Lui fosse la causa di quel loro lavoro: un Gesù peccatore, un Uomo da condannare.
Per Gesù, il sentirsi giudicato anche da quelle due guardie, ingiustamente, era pesantezza su quella Croce.

4 > “non sono mano tesa e compassionevole davanti al mio Altruismo sotto il peso di questa Croce” : lo Sguardo di Gesù, Che stava compiendo una Missione di Salvezza anche per quei due che Gli erano accanto, ma non un briciolo di pietà per Gesù, perché non riconosciuto.
Eppure Gesù, Che era nel Giusto, non si lamentava dell’egoismo di quelle due guardie. Taceva e, nel Silenzio del suo Cuore, chiedeva Perdono e Misericordia al Padre.

5 > “perché per voi, per loro, per tutti” : Gesù, anche come Uomo, si prendeva Cura di tutti i suoi Fratelli. Gesù, così Grande, eppure se doveva donare la sua Vita per quelle due guardie, per tanti o per tutti, sarebbe stato Pronto a quel Sacrificio.

6 > “Cosa ne è della Concretezza Finale?” : dopo che Gesù mi ha fatto dare uno Sguardo a Ciò che Lui viveva e a ciò che vivevano quelle due guardie, ora posa il suo Sguardo al Compiuto di quell’Immagine: Lui sotto il Peso della Croce, le due guardie con quei volti così affaticati.

7 > “Il mio affidarMi, il mio confidare” : Importante, nel momento del dolore, l’affidarsi al Padre, Dove attingere Forza e Amore.

8 > “il mio ascoltare” : l’ascoltare la Bellezza Che scaturisce dallo Spirituale e non fermarsi allo sguardo umano, perché non ci sarebbe stata comprensione.

9 > “adempiere”: Gesù: “La Forza Che era dentro di Me era la Gioia del mio Obbedire sul Volto del Padre.
Ogni Passo si doveva adempiere così come Lui Lo aveva Previsto; da quelle Immagini così Doloranti doveva scaturire la Bellezza dell’Amore di Dio, Insegnamento Che doveva essere Indelebile per ogni Figlio di Dio: il vivere con la Consapevolezza che ognuno, se attinge dalla Sorgente, può camminare sulla Terra come Umile Agnello”.

10 > "Cosa ne è stato di quei Figli che portano tante croci dolorose sulla Terra” : il Dolore di Gesù, perché ogni Figlio, davanti al dolore si perde, prende distanza da Dio, si lascia raggirare dal male, si lascia ingannare dalle lusinghe del peccato.

11 > “si chiedono, pretendono, vogliono”: Gesù: “Perché i Figli si scagliano contro Dio, se nessuno attinge dall’Insegnamento del Figlio di Dio? Chi si è fatto Umile Agnello?
Dove c’è pretesa, dove c’è richiesta, dove c’è volere, è presente l’Amore? E dopo che vi siete dati Risposta, può il Padre mio donare a cuori così induriti?”.

12 > “ma la mia Sofferenza, vi chiedo, è come la vostra?” : ancora Gesù, Che ci fa da Specchio: nella sua Mitezza è riuscito a portare tutti i peccati degli Uomini nel Peso di quella Croce.
Le nostre croci le ingigantiamo, per essere più grandi di quella Croce Che ha portato Gesù, perché vogliamo combatterLo, vogliamo rinnegarLo, vogliamo prenderci distanza, perché non vogliamo essere guidati dai suoi Esempi.
L’arroganza dell’Uomo, l’egoismo nel fare del nostro dolore, delle nostre sciagure una croce più grande di quella di Gesù.

13 > “Cosa ne è del mio Cammino?”: Gesù, in Tutta Semplicità, ci chiede: “Meditate sul vostro cammino. E poi meditate sul mio Cammino, trovate le Verità, portatele alla Luce, specchiatevi con Ciò che vi sto donando, Ciò Che vivevo Io sotto Quella Croce, e ciò che vivete voi sotto le vostre piccole croci e poi fatene Tesoro per il vostro Cammino”.

14 > “E cosa ne è del vostro cammino?”: Gesù, Che bussa alle nostre Coscienze e ci chiede: “Cosa ne è stato dei miei Insegnamenti? Fate solo finta di conoscere la mia Parola, vi sentite forti e grandi perché parlate di Me, della mia Vita.
Ma chi è Degno di specchiarsi alla mia Vita? Non parlo per punirvi, parlo per farvi da Specchio. Guardatevi Bene dentro: è arrivato il Momento del Cambiamento: un Padre Che farà Nuove Tutte le Cose e riporterà Luce in ognuno di voi che si lascerà guidare, saprà ascoltare e riconoscere la Voce del Padrone, Colui Che anela alla vostra Salvezza”.

15 > Conclusione di quanto l’Uomo, di fronte al bisogno altrui, si compiace e si accanisce.”: Gesù: “Figlia, la testimonianza della crudeltà dell’Uomo: il più grande che approfitta del più piccolo; così sono stato trattato dagli Uomini: lupi famelici, pronti a sbranare un Umile Agnellino e nessuno pronto, con un bastone, a difendere”.
Quel Bastone è Scettro della Fede. Non pretendeva condanna per gli Uomini, ma Giustizia e Fedeltà a Colui Che era il Verbo di Dio fatto Parola.

16 > “Ed Io, Piccolo Servo di Dio, Mi metto a Disposizione dei miei Simili”: Gesù: “Così oggi, così come allora, il ripetersi del mio Perdono. Figli, ascoltate: il mio Ritorno è dei Nuovi Cieli e della Nuova Umanità, Grande Dono per voi, Grande Misericordia del Padre mio.
Non cercate altrove Ciò che è già in mezzo a voi e dentro di voi: la Voce dello Spirito Santo, Che ad ognuno è dato di ascoltare, se è nella Luce”.

17 > “Beati coloro che fanno della loro vita una Sapienza di Verità Assoluta”: Gesù: “Figlia, Questo è l’Insegnamento Finale. questo è lo Sguardo Spirituale. Ciò Che ti ho donato è un Insegnamento di Amore.
Beati coloro che camminano nella Verità Divina, Specchio per ogni Uomo della Terra”.

18 > “Mio Fratello ha bisogno? Eccomi come Amore” : Gesù, Che fa di Questo suo Cammino una Concretezza per coloro che vogliono sottrarsi dal capire. Si fa così Piccolo e parla il nostro Linguaggio. Un mio Fratello ha bisogno? La Risposta è: “Eccomi, Mano Tesa”.

19 > “e non come Fratello egoista, che si gira con la massima indifferenza”: Gesù: “Se quella mano non viene stesa, non sei nella Legge di Dio.
In Verità ti dico, Figlio, sei nel peccato.
I miei Insegnamenti non sono difficili. I miei Insegnamenti vanno Accolti. O non accolti. Rispettati. O non rispettati. E, badate Bene, che c’è una Regola Fissa: o è il Bene. O è il male. E ad ognuno di voi è stato dato di riconoscerlo.
Per Questo vi dico che l’indifferenza non gioca mai a favore dell’Uomo, perché davanti a Dio non ci si potrà sottrarre”.

20 > “Ricordate: “Oggi a me, domani a te”: la legge degli Uomini senza Dio” : ancora un Esempio di Verità. Gesù: “Non c’è Figlio che non sperimenta nel corso della sua vita il dolore di un suo simile. Non esiste sulla terra un solo uomo che, nel corso della sua vita, non sperimenti il Tempo del Bene. E il tempo del male.
Per questo: ciò che per te non vuoi, ad altri non fare, perché un giorno quel fare sarà Pienezza di dolore per te, piccolo o grande che sia, perché l’Uomo ha innato il peccato, l’egoismo, l’indifferenza, l’innalzamento e sono tutte qualità negative che, necessariamente, ripagano con tristezza e dolore”.

21 > “Riflettete a lungo” : Gesù ci ha fatto Questo Dono.
A noi dedicarGli del Tempo, per farNe Tesoro nella nostra Vita.

22 > “E così sia!” : il Sigillo di Gesù per la sua Parola.


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