266 Via Crucis. 1 Stazione: Gesù è condannato a morte. 16/11/2012
266 Via Crucis. 1 Stazione: Gesù è condannato a morte.

Gesù: “Come combattere il male se non con il Bene?”.

Gesù: “EccoMi, Figlia, davanti a colui che si è lavato le mani della coscienza, rimettendoMi nelle Mani di una folla inferocita: l’Innocenza, davanti ai peccati della folla.
Come combattere il male se non con il Bene? Ma cosa è stato della Vittoria Finale?
Mi sono Aperto al sovrano, Mi sono Difeso per Amore di Verità, Mi sono lasciato condannare come Umile Servo del Padre mio, per essere di Perdono per i peccatori.
Cosa ne è stato di chi Mi siede davanti? Una condanna di sofferenza, il suo essere Figlio di Dio l’ha lasciato con una coscienza tormentata fino alla fine dei suoi giorni.
Cosa ne è stato di Me? Ho iniziato il Cammino Che aveva previsto il Padre mio, Scuola di Concretezza per i Figli della Terra. E così sia!
Beati coloro che si affidano al Padre dei Cieli e della nostra vita.
AMEN” (05.08.2012 Domenica. Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore. S. Maria della Neve. S. Cassiano di Auten).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “EccoMi, Figlia, davanti a colui che si è lavato le mani della coscienza” : vedo Gesù, Che viene condotto davanti a Pilato, per essere giudicato. È da questa Immagine che Gesù mi dona tanti Insegnamenti: l’essere nella Verità, non fa mai indietreggiare; l’Abbandono al Padre non fa mai indietreggiare; l’Umiltà ti rende Forte; la Piccolezza ti dona Pace.
Il vedere Gesù davanti a Pilato è come il vedere un Uomo Che ha degli Abiti Cuciti Addosso: e Questi Abiti si chiamano Obbedienza a Dio, Amore verso Dio, Guida verso Dio, Luce di Verità e di Amore per Dio. E Queste Vesti Che fanno di Gesù un Tale Mistero, Questa sua Figura così Inerme, Che fa indietreggiare questa figura così autoritaria.
L’immagine di Pilato: la sua forza, il suo potere; il suo orgoglio, l’essere colui che domina sul popolo; il consenso della folla. E, nonostante tutto questo possedere, davanti all’esprimere un giudizio, la sua coscienza si ribella, fino a compiersi nel gesto di lavarsi le mani.
Quanti Insegnamenti di Gesù in Questa Immagine: la Piccolezza Che disarma il potere-la grandezza; la Verità Che disarma la falsità; la Fermezza Che disarma il dubbio; il vedere una Pochezza, Che disarma una fortezza: Gesù, Solo, Pilato Che rappresenta tanti e che già hanno sentenziato per Lui. Quanto era facile il passo da compiere per Pilato. Ma che Grande Lezione la Mitezza di Gesù per un suo Fratello.
Gesù: “Figlia, cogli quanto l’Uomo è nell’errore, nella cecità? Quanto il suo giudizio è ricolmo di dubbi, di incertezze, di errori? E quanto tutto questo spoglia il tenere in mano quello scettro.
Io sarò Quell’Uomo Che, camminando nella Verità, partendo dai Cieli, ho portato Insegnamenti sulla Terra, affinché l’Uomo rimanesse Fedele a Quegli Insegnamenti, perché venivano da una Sorgente Pura, di Luce.
Figlia, guarda Questa Immagine”: c’è Gesù e Pilato e Pilato che indietreggia davanti ad una decisione.
E la Stessa Immagine Gesù mi dà di vedere: un IncontrarLo dopo il Passaggio, Quel Giudizio Che è davanti a Dio, ma Chi Lo rappresenta è Gesù e quell’Anima davanti a Quelle stesse Verità, Che sono state espresse da Quel Gesù in Cammino sulla Terra.
Ora davanti a Lui quell’Anima non può fare altro che indietreggiare. Ma non è il Cristo Che le dice di indietreggiare, ma è Quella Luce Che non può essere raggiunta, è Quel Gesù Che, davanti a Pilato, aveva in Sé Tutto il Compiuto di Quel Momento, portava Tutto il Dolore di Quel Giudizio Finale: quell’uomo che, davanti a quello Stesso Uomo, Che un Giorno sarebbe stato il Cristo e un’Anima.
Quella Sofferenza di Gesù sarebbe stata ancora Sofferenza del Cristo per il Dolore di quell’Anima.
Quanta Differenza il vedere con gli Occhi di Gesù:

QUEL GRANDE AMORE DI GESÙ-QUEL GRANDE AMORE DEL CRISTO.

2 > “rimettendoMi nelle Mani di una folla inferocita”: Gesù: “Figlia, sono Colui Che è nella Verità, nella Luce e quando si è nella Verità e nella Luce non si ha bisogno di chiamare rinforzi, non ci si affanna, non si chiede aiuto, perché si cammina nella Libertà e quell’essere Solo davanti a quell’Uomo non MI faceva sentire né paura, né indifeso.
Eppure ero così Disarmato.
Davanti a Me quell’Uomo così ruggente, che faceva tremare un popolo, che non si sentiva solo, ma circondato di tanta gente, pronti a sostenerlo, quelle genti già Mi aveva giudicato e condannato.
Figlia, è il Mistero dell’Uomo.
Ecco tu, Uomo, quando sarai davanti al Giudizio, sarai solo e non potrai più lavarti le mani, ma dovrai prendere una Decisione, Quella Decisione Finale.
Beato colui che arriva davanti al Cristo con gli Occhi Aperti e le Orecchie Aperte, perché potrà accogliere Tutta la Verità e non dovrà temere di cadere nell’inganno, per il buio che porta in sé.
Quanti Insegnamenti da quell’Episodio! Un Uomo può essere grande, piccolo, ricco, povero, intelligente, misero, povero di sentimenti: non è questo che conta. Ciò che conta è di quanto ha camminato nella Verità di Dio, perché è l’Unica Forza Che gli darà di riconoscere, di decidere, di iniziare il Cammino verso Quella Luce.
Beati coloro che non vacillano nella Vera Fede.
Beati coloro che non indietreggiano davanti alle Verità per mancanza di coraggio, per vigliaccheria, per codardia”.

3 > “l’Innocenza, davanti ai peccati della folla”: Gesù: “Figlia, Io Che ho camminato in mezzo alle genti per perdonarle e il mio Cammino era di Perdono, di Grazie.
La ricompensa dell’Uomo? Il peccatore che non perdona l’Innocente”.
Gesù mi fa vedere quanto l’essere Innocente è essere Ricolmi di Luce e il Frutto di Quella Luce non può essere altro che il Perdono.
Ciò Che mi mostra Gesù è un’Immagine Dove il vedere Lui è Luce e dove il vedere quella folla è ombra.
Ciò Che Gesù mi dà di vedere non è il Gesù Uomo, ma il Gesù Innocente. E ciò che vedo di quella folla non sono genti, ma la ribellione del peccato davanti all’Innocenza.
E Quell’Innocenza di Gesù, Che si mette a Disposizione di quella folla inferocita: Gesù non si ribella, non la contrasta ma, quasi, ad assecondarla, affinché dia loro una Lezione d’Amore.
Gesù è Lì, davanti a loro, per servire il Progetto del Padre e si fa Servo affinché Tutto si compia, così come il Padre aveva stabilito.

4 > “Come combattere il male se non con il Bene?” : è una Lezione Fondamentale, Che ci vuole insegnare Gesù: non bisogna mai contrastare il male, non bisogna mai ribellarsi, non si deve scendere sullo stesso piano per combatterlo perché, se così fosse, continuiamo ad alimentarlo e a farlo crescere nella sua forza.

Questa è la Verità Profonda:
il male si combatte solo con il Bene,
perché la
LUCE
fa indietreggiare le ombre.

Per questo col Bene si disarma il male, perché non può attingere e il Bene, Che è più Forte del male, avrà sempre la sua Vittoria perché dove il male trova il Bene e non può più alimentarsi, troverà la fine, lo spegnersi e l’indietreggiare.

5 > “Ma cosa è stato della Vittoria Finale?” : Cosa ci insegna Gesù, il suo essere davanti a Pilato, l’essere interrogato da costui? C’è un Gesù Umile, Che proclama la sua Innocenza, la Verità fino in Fondo, ma partendo sempre dallo Sguardo di Dio: non ciò che a Lui faceva piacere, non ciò che voleva sentirsi dire Pilato per mettersi in salvo, ma Ciò che era Testimonianza Veritiera davanti al Padre Celeste.

6 > “Mi sono Aperto al sovrano” : è Gesù, Che dà la sua Testimonianza a Pilato.
Gesù: “Figlia, sapevo a cosa andavo incontro con le mie Risposte.
Ma come potevo rinnegare il Padre mio? Come poter rinnegare una Grazia del Padre mio? Quale valore, quale dignità avrei dato alla mia Vita, rinnegando la Grazia del Padre mio davanti a Pilato, sapendo in Cuor mio che sarei morto di Dolore, se avessi rinnegato il Padre mio? E Lui, Che era la mia Sorgente di Vita: chiudendoMi a Lui cosa Mi sarebbe rimasto?
Che te ne fai della vita, senza la Vita? Quale gioia, quale amore, quale dignità a un corpo che cammina come un sepolcro imbiancato?
Figlia, a voi dico:

non prendete mai distanza da
QUELLA SORGENTE CHE È VITA,
perché non ci saranno tesori così preziosi da sostituire a
QUELLA VITA.

7 > “Mi sono difeso per Amore di Verità”: Gesù: “La mia Difesa era per Amore, per dare Testimonianza di Autenticità di Colui Che Mi aveva mandato in mezzo agli Uomini: una Verità Che poteva sembrare un difenderMi ma, in Verità ti dico, era una Verità di Annuncio.
Quell’Agnello così Mansueto, Inerme, Indifeso, eppure in quanti Mi temevano.
Ma questo non è bastato a placare la loro ira: volevano colpire Me, per colpire il Padre mio.
Figlia, la Luce viene temuta, nessuno è pronto a riconoscerLa, perché nessuno fa Tesoro degli Insegnamenti del Padre Celeste. La Storia, così come ieri, così come oggi, così come domani, sarà un ripetersi continuo.
Beati coloro che sanno riconoscere nell’Umiltà l’essere Figli di Dio e lasciarsi guidare da Dio attraverso il suo Unico Figlio, Che ha sacrificato per la Salvezza di Tutti i Figli”.

8 > “Mi sono lasciato condannare come Umile Servo del Padre mio” : il lasciarsi condannare di Gesù, per essere Testimone Fedele del Padre anche davanti alle prove più dure.
Chi ha un Vero: “CREDO”, la VERA FEDE, non indietreggia mai, perché il restare Fedele a Dio è Salvezza Certa. Chi pensa di essere salvato nell’immediato, mentendo a se stesso e agli altri, avrà così tanto da tribolare prima di poter guardare il Volto di Dio.
Gesù dice: “Figlia, cosa te ne fai di una vita indegna, che è morte certa, quando per ogni Figlio Dio ha stabilito, ha proclamato la Salvezza?

9 > “per essere di Perdono per i peccatori” : Gesù, Che guarda con lo Sguardo Eterno, riconosceva in Pienezza Ciò che era il suo Percorso su Questa Terra e Grande era la sua Missione: come non salvare i suoi Fratelli? Come non salvare i Figli di Dio? Come non salvare l’Umanità? Il suo Destino per tutti i Figli di Dio: come poteva sottrarsi, Lui Che era Amore?
Quanta Grandezza nelle Profondità di Queste Parole!

10 > “Cosa ne è stato di chi Mi siede davanti?” : Gesù mi fa vedere Pilato e il suo peccato, le sue non verità, il sottrarsi.
Non è lavandosi le mani che si cancellano i peccati.
Per questo Gesù guarda quell’Uomo che aveva dinnanzi con Misericordia: la sua debolezza interiore e quanto avrebbe sofferto per l’essersi sottratto.
L’indifferenza non ripaga mai, perché il peccato ti è sempre dinnanzi e il tempo, che fa sempre il suo corso, prima o poi ti presenterà il Conto.
Gesù: “Figlia, davanti a Dio arriverà o un: “SÌ”. O un: “NO”.

QUESTA SIA CHIAREZZA PER TUTTI I FIGLI DELLA TERRA”.

11 > “Una condanna di sofferenza, il suo essere Figlio di Dio l’ha lasciato con una coscienza tormentata fino alla fine dei suoi giorni”: Gesù: “Questo è l’operare del male. Se non si parte da Dio, ma si parte dai compromessi umani, sappiate che non sarà Dio a sostenervi, ma sarà il male, che non vi darà respiro. Davanti alle ingiustizie, davanti alle falsità e alle menzogne c’è il male che ricompensa, c’è il male che ti segue.
Il Bene ti cammina sempre davanti e ti illumina la Via e La si riesce a guardare nella Misura in Cui nell’Uomo c’è la Verità di Dio”.

12 > “Cosa ne è stato di Me?” : Gesù, Che viene Rivestito dell’Amore del Padre, Quel Grande Amore Che Gli dona la Forza per dare Seguito a quel Supplizio.
Quanto Amore in Gesù!
Quanta Fermezza verso il Padre suo!
Gesù: “Figlia, avevo dato Inizio al Cammino della Purificazione dell’Umanità.
Tutto ciò che ho ricevuto dall’Uomo non ha spento Quella Fiammella Ardente dentro di Me, l’Amore del Padre La teneva Accesa per Me, perché grandi sono state le Sofferenze, gli oltraggi”.
Vedo la Sofferenza del Volto di Gesù: ogni Goccia di Sudore era Acqua Che purificava.
Tutto in Gesù parlava di Divino, anche se si era Spogliato del Divino, ma la sua Anima era Ricolma di Spirito Santo.
Nessuno ha potuto scalfire Quel Grande Amore di Figlio Che aveva verso il Padre suo. Il Padre Che ha donato il Figlio per Amore, il Figlio Che si è donato ai Figli per Amore.

13 > “Ho iniziato il Cammino Che aveva previsto il Padre mio” : per Gesù era Tutto Chiaro. Gesù vedeva nel Compiuto di Dio, per Questo in Lui tanta Mitezza, perché Ciò che stava subendo lo permetteva il Padre, perché esso fosse di Esempio per i Figli della Terra.
Gesù mi fa cogliere quanto in Dio non c’è l’immediato della ricompensa, ma la Meta Finale, necessariamente, deve essere una Conquista.
Quando Gesù dice: “Chi vuole seguirMi prenda la sua Croce e Mi segua” è perché ogni Uomo deve fare il Cammino del Calvario: chi più intenso, chi meno intenso, ma ognuno lo deve sperimentare.
E questo perché ogni Uomo ha in sé l’eredità del peccato di Adamo ed Eva e prima di conquistare il Vero Amore, la Vera Libertà, il Vero Respiro, deve purificare quel lungo viale che inizia dalle ombre, per finire ad una LUCE così Intensa: il viale di quel peccato che, una volta che si afferra Quella Croce, sale sempre più in Alto, fino a percorrere il Viale di Luce.
Ma quanta Fatica, quanto Coraggio, quanta Perseveranza.
Gesù dice: “Figlia, Questo è il Vero Cammino della Fede, Questo è il Percorso Che il Padre mio ha stabilito per ogni Creatura, mandando Me, come Testimone della Vera Fede”.
E Gesù mi fa cogliere in quanti si riempiono la bocca parlando dei cieli e da qui il capire quando il Padre dice: “Non nominate il Nome di Dio invano”.

14 > “Scuola di Concretezza per i Figli della Terra. E così sia!” : Tutta la Vita di Gesù è stata uno Specchio di Concretezza per tutta l’Umanità. Se ogni Figlio avesse un Briciolo d’Amore per Quelle Sofferenze di Gesù, di Maria, del Padre, dei Cieli Tutti, prima di pronunciare Questi Santi Nomi ci penserebbe non due volte, ma cento volte.
Gesù mi fa cogliere che questa pochezza di fede che, ormai, vive l’Umanità è solo di Scandalo e di Dolore per Tutto il Sacrificio Che ci è stato donato come Insegnamento di Salvezza.

15 > “Beati coloro che si affidano al Padre dei Cieli e della nostra vita” : ancora Gesù, come Umile Agnello, ci invita ad affidarci al Padre Celeste, perché è l’Unico Che non ci abbandona mai, Che non ci delude mai e Che ci ha Pensati per un Amore Eterno.

16 > “AMEN” : Gesù sigilla Queste Parole con l’Amen, perché

QUESTE SONO LE VERITÀ ASSOLUTE DEL PADRE CELESTE.

Gesù: “Beati coloro che Le riconoscono Tali e Le incarnano, perché a ognuno gli è dato di riconoscere se cammina nel Bene. O nel male.
E se si cammina con il male, si dà solo Dolore al Padre, perché non sarà il Padre a punire, ma il male che punirà.
Chi ha orecchi per intendere, intenda”.


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