261 Gesù: “Figlia, ti benedico come Sacerdote”.
Gesù: “Figlia, ti benedico come Sacerdote, affinché la tua Anima sia liberata dalle ombre e possa accogliere nella Libertà dell’Amore. China il capo e accogli il Mistero del mio Sacrificio, Che è racchiuso nel Segno della Croce Santa. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, ti do Luce di come camminare nel Mistero di un Incontro Santo, fatto di Insegnamenti Divini. Date Inizio alle 10.00, con i Cuori rivolti ai Cieli consacratevi, poi recitate almeno tre Rosari.
Con questa Apertura avvicinatevi al vostro banchetto umano, condividendo con Fratellanza.
Poi riprendete con il Santo Rosario. Quando vi sentite Sereni Io, Signore, donerò attraverso di te, Figlia, Lezioni di Catechesi, Verità Profonde, per potervi aprire Nuove Vie della Fede a voi sconosciute, per poi essere di Insegnamento ai Figli della Terra, a tutti coloro che vogliono entrare a far parte dell’Abbraccio di Dio.
Non temere, Figlia, Tutto sarà così come Io, Signore, ho stabilito. Pace e Mitezza regni in mezzo a voi. E così sia!” (17.07.2012 Giovedì. S. Epafra. Santa Macrina. S. Simmaco. S. Roberto da Salle).
Luci sul Messaggio.
1 > Gesù: “Figlia, ti benedico come Sacerdote, affinché la tua Anima sia liberata dalle ombresono davanti a Gesù: ha la Mano Destra Alzata, mi sta benedicendo. Ha una Veste Bianca. È come se è Qualcosa di Solenne, è Importante Questa Benedizione, perché è a Custodia e a Protezione della mia Anima, affinché il Signore possa donare, senza che nessuno possa inserirsi; per ricevere la Benedizione instaura quel Rapporto Vivo tra la mia Anima e lo Spirito Santo, come se è una Luce Che accresce e allontana i pensieri, allontana le sensazioni e la mia Anima che si predispone ad accogliere e a donare così come riceve.
2 > “e possa accogliere nella Libertà dell’Amore” : colgo tutta la Leggerezza, l’Abbandono, la Quiete, Qualcosa che va al di là dell’umano, della pesantezza umana: è Tutto uno scorrere è Tutto un riconoscere.
E colgo quanto la Benedizione Divina è avvolta e rientra in quell’Immensità dell’Amore Divino.
3 > “China il capo” : quanto tutto il mio essere è in uno stato di riverenza verso il Signore: un affidarsi totalmente, per poter ricevere Appagamento, Sazietà, Tutto Ciò che è necessario per poter accogliere.
4 “e accogli il Mistero del mio Sacrificio, Che è racchiuso nel Segno della Croce Santa. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” : Gesù mi fa cogliere Tutta l’Importanza del Segno della Croce: Quanto vi è Racchiuso Tutto il Mistero del Figlio dell’Uomo e del Figlio del Padre Celeste. Ogni volta che si fa il Segno della Croce si richiama Tutto il Mistero del Cristo. Quanto è Scudo per l’Uomo, è Protezione, è Richiamo, è Salvezza.
5 > “Figlia, ti do Luce di come camminare nel Mistero di un Incontro Santo” : Gesù si fa Guida, si fa Maestro, si fa Presenza Viva nella mia Anima e mi accompagna, mi istruisce, affinché io possa donare Tutto Ciò Che Gesù ci vuole insegnare. E ci invita a riunirci per accogliere una sua Lezione d’Amore.
6 > “fatto di Insegnamenti Divini” : nell’Incontro sarà Gesù a fare Lezione attraverso di me. Mi darà di vedere e di ascoltare con gli Occhi e le Orecchie dell’Anima, affinché nulla ci sia di mio, ma sarà Tutto Divino.
7 > “Date Inizio alle 10.00” : Gesù ci invita a riunirci alle 10.00 del mattino, iniziando dalla Consacrazione, dal recitare il Santo Rosario.
8 > “con i Cuori rivolti ai Cieli consacratevi poi recitate almeno tre Rosari” : Gesù ci invita a orientarci con lo Sguardo ai Cieli, quella Comunione Che ti incammina verso la Pace, verso la Quiete, così da avere un Riposo Interiore, per poter ascoltare e meditare man mano che la Preghiera cresce.
E Gesù ci chiede di recitare almeno tre Rosari, perché per me, già dal Terzo Rosario, comincio a vivere la Comunione con la mia Anima: è in questa Quiete che Gesù comincia a donare.
9 > “Con questa Apertura avvicinatevi al vostro banchetto umano, condividendo con Fratellanza” : dopo aver recitato i Tre Rosari, Gesù ci chiede di metterci a tavola; ci vuole insegnare il Modo Giusto, il Modo Bello per poter condividere, scambiare i nostri pensieri, partendo prima dal Divino come Tutto si vive con una Luce diversa: ci si sente più uniti, ci si sente più Fratelli e Sorelle. La differenza di aver nutrito l’Anima e poi il Corpo.
La diversità delle nostre abitudini umane, così affannati, così frettolosi, quante discussioni, quante incomprensioni, quante pesantezze fatte di un silenzio di rancore, di ribellione si vive intorno alle nostre tavole.
Il vedere di quanto il materiale non deve essere mai lontano dal Divino, lo Spirituale Che si fa Concretezza, il portare a tavola gli Insegnamenti di Gesù quanto ti cambia le giornate. Come è facile trovare la Quiete nel quotidiano. Gesù ci fa sperimentare nella Concretezza Ciò che da sempre ci ha insegnato: il partire dai Cieli, prima che dalla terra.
10 > “Poi riprendete con il Santo Rosario” : Gesù ci invita a tornare alla Preghiera, proprio per farci cogliere quanto Tutto può essere Armonizzato, quanto Tutto può scorrere Serenamente tra il Divino, il Materiale e poi tornare al Divino. Il rimanere sempre con lo Sguardo rivolto ai Cieli.
11 > “Quando vi sentite Sereni Io, Signore, donerò attraverso di te, Figlia, Lezioni di Catechesi, Verità Profonde” : Gesù ci annuncia che Lui si farà Presenza Viva, che parlerà attraverso di me, dandoci Lezioni Divine.
Il Signore comincerà a donarmi quando mi sentirà Pronta, Abbandonata a Lui e quando attorno a me gli altri si sentono nella Pace, nella Serenità per accogliere, quando la Preghiera comincerà ad essere Fruttuosa in ognuno di noi.
Ed è Ciò che è accaduto in questo Incontro. Dopo essere tornati nella Preghiera, il Signore comincia a parlarmi ed io riferisco alle genti presenti Tutto Ciò che sento nella mia Anima.
E quanto Stupore in ognuno di noi per le Meraviglie che il Signore ci ha donato, il riconoscere la Sapienza di Dio, Che si è fatta Parola attraverso Gesù in mezzo a noi.
12 > “per potervi aprire Nuove Vie della Fede a voi sconosciute” : che Dono Grande ci ha fatto Gesù: ci ha fatto cogliere delle Verità così Profonde, Verità a noi Sconosciute, anche se in molti hanno spiegato, hanno meditato, hanno divulgato attraverso i libri, attraverso le catechesi; ma la diversità che colgo quando è Gesù a farsi Maestro e a donare Insegnamenti. Il vedere quelle Verità Assolute attraverso gli Occhi dell’Anima: quanta Ampiezza! Quanta Luce! È talmente Grande per le capacità dell’Uomo.
Gesù dice: “Beati coloro che si lasciano insegnare dal Sommo Maestro”.
13 > “per poi essere di Insegnamento ai Figli della Terra” : Gesù ci dice che Tutto Ciò che Lui ci dona non deve rimanere riservato, ma quando è il Padre a parlare, parla per tutti i suoi Figli e il nostro Compito è quello di donarlo a tutti e poi lasciare la Libertà ad ognuno di specchiarsi.
14 > “a tutti coloro che vogliono entrare a far parte dell’Abbraccio di Dio” : è Gesù Che ci vuole riportare sulla Retta Via, per questo sta donando ancora a questa Umanità così confusa, perché si è allontanata dalla sua Parola e ora ci sta richiamando in Maniera Semplice; i suoi Insegnamenti devono tornare ad essere di Luce per questa Umanità.
Gesù: “Non ci si può sottrarre: se non si cammina sulla Retta Via, non si può entrare in quell’Abbraccio Amorevole del Padre. E così sia!”.
15 > “Non temere, Figlia, Tutto sarà così come Io, Signore, ho stabilito” : Gesù Che coglie la preoccupazione nei miei pensieri, perché in me riconosco l’incapacità di poter tenere una catechesi. Non è da me, non ne sono capace.
È il Signore Che mi prepara nell’Anima, ma che io ancora non riesco ad affidarmi totalmente a Lui, da rimanere Serena, perché Chi opera in me è lo Spirito Santo.
16 > “Pace e Mitezza regni in mezzo a voi. E così sia!” : il Modo Giusto di poter vivere un Incontro Sereno è farsi Piccoli, deporre tutte le armi umane e predisporsi all’Ascolto del Vero Maestro.
Dopo la consacrazione e i Tre Rosari.
La Portavoce: “Vedo Gesù, seduto su una pietra e, davanti a Lui vedo un Ruscello d’Acqua che scorre. Io non so se riuscite a guardarvi interiormente, ma fissate davanti a voi l’Immagine di Gesù, Seduto su questa pietra e questo Ruscello con l’Acqua che scorre. Guardatelo come un Padre Buono.
E adesso Gesù vi chiede: “Cosa volete guarire dentro di voi?”. Chi si sente, può dire cosa vi passa”.
Antonella: “Io chiedo a Gesù di lavare la mia impazienza, quel senso di inadeguatezza che mi porta a non vedere che c’è una Fiammella dentro di me e che, quindi, sono degna di essere amata. E la paura”.
Portavoce: “A te, Antonella, ti chiede Gesù: di cosa hai paura?”.
Antonella: “Non lo so neanch’io. È forse la paura di perdere quelle sicurezze che, lo so, che sono banali, che sono terra, terra, però è come se mi proteggessero, in qualche modo. E poi la paura che io voglia essere piccola, piccola possa non piacere agli altri.
È come se io sono piccolina e voglio esserlo, ma devo per forza mettermi su un qualcosa, un qualcosa addosso e, così chiedevo a Gesù di lavare questa paura e di permettermi di essere quello che Lui mi ha mostrato davvero che porto dentro”.
Portavoce: “Sai qual’è la vera ragione che ti impedisce di fare questo Passo? Nelle tue Profondità tu porti la Paura, quella vera paura che tu debba pagare il passato della tua vita. È come se hai paura ad essere Bimba piccola perché poi, ad un certo punto ti si presenta la punizione del tuo passato, di quello che eri, in tutta la sua ampiezza.
Questo è quello che ti impedisce di fare questo piccolo passo, Antonella, non la paura delle persone che ti stanno attorno, perché tu hai il coraggio di allontanare le persone che ti stanno attorno e camminare come bimba piccola e loro adeguarsi a te.
Sei solo tu che devi toglierti questa paura: che Gesù non ti chiederà mai di tornare Bimba Piccola, per poi punirti. Non lo farebbe mai! Quindi non devi avere paura di quelli che ti circondano. Sei tu che devi togliere questa paura dentro di te.
Questa è la Benedizione che ti dà Gesù. A te accoglierla, Antonella”.
Samanta: “Io, invece, ringrazio Dio per questo periodo che mi sta concedendo di serenità. L’unica cosa che Gli chiedo ancora è di lavare quelle impurità che sono ancora dentro di me, per consentirmi di avvicinarmi ancora di più a Lui”.
La Portavoce: “Samanta, non dici tutta la verità. Hai tormento dentro. Lo vuoi coprire. Vuoi far finta che vada tutto bene, ma sei piena di interrogativi. Talmente ti fa paura affrontare il domani, che è come se hai messo una pietra sopra e dici: “Signore, io sono stanca di lottare, perché non so più quale decisione prendere” e quindi è come se l’hai coperto. Ma dentro di te, in fondo, in fondo, c’è tormento, che è pronto a ripresentartisi in qualsiasi momento.
Se tu, davvero, non continui la Purificazione affidata a Gesù, non importa se è dolorosa, ma tu hai capito e conosci cosa significa aggrapparsi a Gesù. Lascia che sia Gesù ad aprirti le Vie. Non riprendere in mano la tua vita, perché commetteresti tanti errori. Riapriti a Gesù e cammina insieme a Lui. E non scoraggiarti. Solo così riassaporerai la Pace, quella Vera.
C’è un Cammino che ti attende, Samanta, perché devi guarire quelle Verità Profonde. Riafferra la Mano e sii Sincera con Gesù: non nasconderle le tue paure. AffidaGliele.
Questa è la Benedizione per te. A te accoglierla”.
Tina: “Io Gli consegno questo mio Cuore arido, affinché Lui lo immerga in questo Torrente di Grazia”.
La Portavoce: “Tina, in te c’è il Desiderio Vero, Autentico, di voler camminare con Gesù ed è per questo che Gesù ti custodisce tanto, perché Gesù parte da quel tuo Desiderio, da quella tua Speranza.
Ma in te c’è ancora un Cammino. Molte volte la ragione prende il soppravvento su di te. Le tue ferite sono ancora aperte. Non nascondere. Devi essere Sincera. Non devi coprire: non serve, non ti porta a niente, ti porta solo a vivere quel ritiro, che poi non è un comunicare bello. Non devi più giustificarti.
Devi dire le Verità così come sono. È da lì che il Signore ti prende e ti fa camminare. Per camminare Sinceramente con Gesù non c’è bisogno di preparare quello che uno deve dire ma, davvero, farsi Umili, Piccoli e, in quella Piccolezza, poi poter comunicare con i Cieli, sulla Terra. È l’Unica Via.
Questa è la Benedizione per te. A te accoglierla”.
Tonino: “Io, più che chiedere a Gesù, sento solo di ringraziarLo per averci scelto, per averci fatto questo Dono. Spero di esserne degno di Tutto Questo”.
La Portavoce: “Tonino, per te. Il tuo: “Grazie” è Sincero, ma c’è ancora tanto umano in te. Ancora hai due vie: sei orientato verso i Cieli, perché è come se ti è Tutto Chiaro: la Fede, ormai, è Luce per te. Ma è quell’umano ancora che ti ferma. È come se ti vuoi abbandonare, ma hai ancora i piedi saldi nel materiale. Il tuo dire: “Mi sono affidato al Signore” non è ancora nella Pienezza, perché sei saldo nel materiale, ancora ti fa paura il domani.
Le Richieste che ti fa il Signore possono pure non piacerti, ma vanno ascoltate, perché altrimenti sono quelle vie che ti portano e ti trascinano nell’umano, in quell’umano che non è bello. Molte volte quello che dentro di te è Chiaro di come si dovrebbe comportare un Vero Cristiano, tu ti lasci prendere da ciò che ti circonda e ti immedesimi un po’ come loro, per paura di essere messo fuori dalla cerchia. Questo non è una Bella Testimonianza.
Questi sono i Passi Che sono davanti a te: un’Unica Via va seguita, Questo vale per tutti: la Via Bianca è la Via Buona.
Questa è la Benedizione per te. A te accogliere”.
Marzia: “Io, guardando Questo Gesù, con quest’Acqua che Gli scorre vicino, è come se mi dovesse lavare a me di continuo, perché io sono ancora in Cammino, con la mia Purificazione di prima di questi tre anni di aver incontrato Gesù e questo ancora mi torna nella mente: quando il Signore dice: “Il peccato ti è sempre dinanzi”.
Poi, ancora, lavarmi per tutto ciò che mi circonda adesso intorno a me, dalla mia famiglia, dai miei figli, che io vorrei a tutti i costi che fossero diversi e che camminassero insieme a me verso Gesù. Vedo in Samanta anche leggermente un po’ di distacco, piccolo, rispetto a prima. Nonostante siamo vicine, però io noto questo distacco. Infatti dico a Samanta: “Non abbiamo il tempo di pregare mai io e te”.
E c’è il lavoro che mi prende un sacco di tempo. È un lavoro bello, perché sono a contatto con le persone, le aiuto ma, a volte, la stanchezza è tanta e mi pesa anche.
E poi non sono tranquilla al cento per cento ed io vorrei questa Libertà, più Libertà Interiore, per dedicarmi di più a Gesù, perché a volte, poi, il pensiero ti disturba, devi pensare alla vita quotidiana di tutti i giorni, invece io vorrei vivere questa Libertà.
Questo chiedo al Signore: io vorrei vivere questa Libertà mia, Interiore, di rapporto con Lui: io e Gesù, perché io lo sento dentro di me, lo sento forte. Ma, a volte, mi chiedo: “Ma sono veramente io la Prescelta? Mi hai scelto veramente, Signore?”, perché chi sceglie il Signore dovrebbe fare una vita… non lo so, non lo so spiegare, Rosanna, con tanto tempo dedicato alla Preghiera e alla Meditazione. A volte io lo faccio, ma è sempre poco. È sempre poco. Mi sento che devo fare sempre di più, sempre di più ma, a volte, non trovo il tempo necessario. Quindi, questo. Il Signore mi ha capito di sicuro”.
La Portavoce: “Sai cosa c’è in te? Questi sensi di colpa, che ti porti. Allora è come se vuoi bruciare le tappe: “Più prego, più faccio e più io mi avvicino al Signore e più io torno bella subito”: è questo che ci sta dentro di te. È questo è come se lo vivi con quest’ansia di non essere mai in Pace con il Signore, che non dai abbastanza. Invece devi imparare ad avere pazienza e non riportare tutte le cose su di te.
Da sola non riesci a fare niente. Gesù sta operando in te e attorno a te. Lascia a Lui questa Gloria. Tu devi solo abbandonarti: devi staccare i tuoi pensieri. Non puoi tenere tutto sotto controllo tu.
Mettiti tu davanti a Gesù. Cerca di trovare tu la Pace e la Serenità con Gesù. Non ti preoccupare degli altri. Tu cura la tua Serenità: Quello che chiede Gesù a te: che tu sia Amore e Pace e Serenità per gli altri. Poi tutti i pesi degli altri, Gesù aiuterà ognuno a scioglierli, se vogliono, se riconoscono; altrimenti tu entri in un vortice, dove riporti sempre nei tuoi pensieri i tuoi peccati e ci accumuli i peccati degli altri, perché glieli vai a scrutare e vorresti risolvere, risolvere, risolvere.
Non puoi, perché se gli altri non sono aperti ad accogliere e a farsi lavare quei peccati, a te ti rimane solo la pesantezza. A ognuno il suo. Se tu trovi quella Luce dentro di te, gli altri potranno attingere. E là, fermati. Devi imparare la Pazienza. Devi imparare a vivere Serena e nella Pace, lasciare tutto nelle Mani di Gesù.
Impara, davvero, ad affidarti a Gesù, altrimenti dici, dici “Gesù”, ti riempi la bocca di questo: “Gesù”, “Gesù”, “Gesù” e poi, però vuole fare Marzia, Marzia, Marzia, perché vuoi tutto, subito, tutto, subito, vuoi rifare, vuoi risolvere. Queste sono un po’ le tentazioni e tu è come se le lasci passare.
Affidati a Gesù, ma davvero, interiormente e vedrai come Tutto lo vedi con Occhi Nuovi e come riesci a dare di più di quanto stai dando adesso. Ti cercheranno quelli della tua famiglia, ma perché puoi dare a loro una Luce di Serenità e non di agitazione.
Se vuoi essere un punto di riferimento, devi essere Punto di Riferimento con Gesù. E se tu cammini affidando le tue giornate a Gesù, qualunque cosa tu faccia durante la giornata è Gesù Che te la determina.
E questo vale per tutti.
Quest’ansia, questa smania di correre, di correre è solo perché stiamo facendo noi, perché Gesù non ti farebbe correre.
E Questo vale per tutti.
Questa è la tua Benedizione. Accoglila”.
Marzia: “Grazie”.
Stefano: “Io, invece, vorrei chiedere a Gesù un po’ più di Abbandono, ma un Abbandono Totale. Anche perché mi accorgo che, nel momento in cui si rallenta con la Preghiera, almeno per quanto mi riguarda, partono i pensieri, le paure e non riesco a sopportare persone, situazioni, insomma, torna un po’ il carattere che avevo una volta e mi accorgo che non porta bellezza, non porta luce. E mi appesantisco io.
È come se tutti i giorni mi serve talmente tanta Preghiera, che mi porto il peso che, se magari una giornata ne riesco a dire uno o due Rosari in meno, è come se ho fatto un passo indietro, è come se mi riprendono le paure. E ho quell’agitazione tutti i giorni che, se poco, poco devo fare qualcosa nel materiale, ho perso tempo, magari non ho pregato.
La stessa cosa comunque con Pamela: stiamo a cercare di pregare quasi tutti i giorni e quella volta che, poi, non sono riuscito, non siamo riusciti a pregare è come se mi riprendono le paure, soprattutto col fatto che devo affrontare il matrimonio e anche la vita dopo il matrimonio. Ma se prego tutti i giorni di continuo, allora ho la consapevolezza che, comunque, riesco ad affrontare tutto.
Ma ho anche paura che, anche nel dopo, può capitare qualche giornata, o qualche periodo in cui magari non stai orientato ai Cieli e ho paura che non vivo bene, che non sono sereno e tranquillo. È un po’ la paura che mi porto e che non vorrei”.
La Portavoce: “Gesù ti chiede: ti sei affidato a Lui?”.
Stefano: “La consapevolezza è quella di affidarmi. Infatti questo Gli chiedo: è come se non vorrei pensare nemmeno al giorno dopo, proprio a niente, solo che questo mi succede nel momento in cui prego tanto. Però ci sono delle giornate in cui non riesco a pregare tantissimo e, quindi, è come se mi porto quel pensiero come mi alzo la mattina: per forza devo pregare di continuo, perché se no, evidentemente, non mi basta più dire pochi Rosari.
Però io non è che tutti i giorni posso dedicare totalmente tutto allo Spirituale, perché altrimenti mi chiuderei dentro casa e buonanotte, non uscirei più. Quindi mi porto la paura che, pregando di meno, mi ripartano i pensieri e non ho la pace, non ho la serenità e non ho accoglienza e via dicendo. È tutto quello che mi porto dietro. Ma è così”.
La Portavoce: “E Gesù ti dice: “Se preghi tanto e poi non riesci a stare in mezzo ai Fratelli, alle Sorelle, a che ti serve tutta questa preghiera?”.
Perché ti porti tutte queste paure? Perché ragioni sullo Spirituale, Stefano? Se ti affidi a Gesù e affidi a Lui la tua giornata: non quella di domani, di dopodomani, la giornata, il presente, e quando preghi, preghi con il Cuore, anche se ne dici uno, due o tre di Rosari, sarà il Signore a guidarti. Ma quando poi, finisci la Preghiera, non porti tutte queste ragioni. Non sta a te decidere tutte queste cose.
A volte il Signore ti darà di pregare tre Rosari, a volte il Signore ti darà di pregarne Due, a volte Cinque: ma lascia che sia Lui a guidare tutto Questo. E se togli tutti questi pensieri che tu ti fai, dal momento che tu incontri le persone, Lui ti darà quella Pace, quella Serenità di portare Frutto a quel Rosario che tu hai detto.
Se tu preghi tanto e poi sei chiuso, a che ti serve? Quanta fatica sprecata! Non devi pregare tanto per custodirti, perché altrimenti ti succede qualcosa. Devi pregare perché vuoi stare in Comunione con Gesù. E Gesù ti custodisce. Tu fraintendi la Libertà della Preghiera, il Nutrimento della Preghiera con gli attacchi.
Gesù sta con te sempre, Attimo per Attimo e Gesù Lo devi lasciar passare anche quando fai una cosa materiale, pure quando fai la pizza, pure quando vai a comprare qualcosa, ma quanto più quando ti rapporti con gli altri ragazzi: non ti devi sforzare di farti vedere cambiato; non ti devi portare i pesi se fai una caduta, è sempre Presente Gesù. Sempre.
E la Preghiera, e Questo vale per tutti, è solo un orientare lo Sguardo a quel Bimbo Piccolo, Che deve essere Nutrito, non nutrire quel Bimbo perché altrimenti vi attaccano, o vi succede qualcosa di brutto, o sarete puniti; nutrire quel Bimbo, perché è affamato e lì cresce l’Amore dentro di voi, cadono le paure, perché sono solo tentazioni, sono solo quei tarli che vi mette il male, per fermarvi, per togliervi la Libertà.
Respirate! Dovete respirare, vivere Gesù, non ragionare su Gesù, questo significa, Stefano, che hai ragione: desideri abbandonarti a Gesù: allora nutri questo Sentimento, ma sii Sereno e cammina con Gesù, camminate con Gesù.
Gesù è vostra Guida e non voi. Tu, Stefano, preghi per paura: così non porta frutti la Preghiera. Prega, perché vuoi mantenere La Comunione con i Cieli e Lì fermati.
E Questo vale per tutti.
Questa è la tua Benedizione. A te accoglierla”.
Paolo d. G.: “Per me vale un po’ il discorso per Stefano, con la variante che io prego pochissimo. Ho sempre questa grande difficoltà nel pregare. Quando sto con Antonella, cerco di farlo, però io ho serie difficoltà nel pregare. E questo poi fa scaturire le paure di essere attaccato, quelle che ha Stefano. Lui, però, cerca di vincerle con la Preghiera, pensando: “Più prego, meno mi attaccano e non mi succede niente”.
Io il ragionamento che fa Stefano non lo posso fare, perché l’ho fatto in passato e mi accorgevo che era un affanno, che per me non era la cosa migliore, perché vivevo la Preghiera ancora di più come un peso e non come un mettersi in Comunione con i Cieli: questo mi fermava ancora di più. È come uno che sa correre uno, si mette pesi dieci e non ne smuove manco mezzo”.
La Portavoce: “Paolo, tu non preghi, non perché non ce la fai, ma per paura di scoprire quanto sei piccolo. Tu sei cresciuto troppo in fretta e adesso hai paura a vedere quanto sei piccolo.
La Preghiera ti aiuta a crescere Interiormente. La Preghiera non ti deve far paura di farti scoprire quello che sei. Tu porti una maschera di continuo, Paolo. Solo che è arrivato il momento che tu prenda una Decisione. Ti devi armare di Coraggio, abbandonarti alla Preghiera e scoprire come sei. Scoprire la tua Piccolezza e da quella Piccolezza il Signore ti vuole far Camminare, ma devi abbattere tutte quelle barriere, perché dentro non sei quello che mostri fuori e questo è un compito che ti pesa tanto.
Se ti abbandoni a Gesù, Seriamente, e lasci operare Lui, quanti pesi di meno porterai, Paolo! Il Mondo non si regge sulla tua mano, ma su Quella di Gesù.
E Questo vale per tutti.
Se non fai entrare la Preghiera nella tua Vita, non riuscirai mai a riposare. Avrai sempre quell’agitazione, quella paura che ti impedisce di respirare e di vivere. Stai sprecando gli anni migliori della tua vita.
La Preghiera è Cibo, Paolo e tu hai bisogno di nutrirti di quel Cibo. E che tu lo voglia o no, per quel: “Sì” che hai detto al Signore, che dentro di te è stato Sincero, anche se nei tuoi pensieri, ogni tanto, è vacillante, Gesù per te ha stabilito che quell’io sarà smussato, perché vuole la tua Salvezza.
Questa è la tua Benedizione. Accoglila”.
Angela d. C. : “Io voglio ringraziare Gesù per questo Invito. Questo è quello che cerco: stare con voi, stare con Gesù mi fa stare Bene. Ma, un po’ come Marzia, mi porto tante preoccupazioni, non ho ancora questo Abbandono, questa Fiducia Piena. Però ho tanta Speranza nel Cuore.
E chiedo scusa al Signore, perché sto sempre ferma, forse, allo stesso posto. Non lo so. Ma voglio tenere costantemente la sua Mano, Gli consegno tutte le mie preoccupazioni di Mamma, sono ancora tanto umana”.
La Portavoce: “Gesù ti dice che non puoi scansare la Verità, l’essere Sincera, per ricoprire. Questo non dà Testimonianza a Gesù. Tu devi rimanere Ferma e Salda con gli Insegnamenti di Gesù, anche se poi ti dà dolore il comportamento degli altri, ma non devi essere tu ad adeguarti agli altri, perché così li induci a fare degli errori.
Il Cammino Spirituale non è una barzelletta. E dici bene quando dici che stai ferma sempre allo stesso punto. Tu hai paura a fare i Passetti in avanti, perché pensi di perdere. Ma questo accade se tu cammini da sola. Se tu cammini con Gesù non perdi, acquisti, ma se rimani salda nelle sue Verità. Se tu scendi a compromessi umani, finisce male: tu e chi ti precede.
È come se tu ti lasci plagiare da quello che ti circonda. Tu, pur di partecipare, quella paura, altrimenti, di essere diversa, di essere messa da parte, tu hai paura di perdere e allora vuoi rimanere inserita e, per rimanere inserita, ti contenti di quello che ti circonda, anche se poi non ci stai, perché quello che ti circonda non rispecchia Gesù. Ecco perché la tua voglia di scappare. Ecco perché il tuo desiderio di questi Incontri, perché qui ti ritrovi, perché ognuno porta il suo peso, ma c’è un Qualcosa che ci accomuna e sono le Verità di Gesù.
Devi rimane Salda con le Verità di Cristo. Non hai altra via, Angela. Altrimenti rimani lì, in attesa: tu speri che qualcosa cambi, ma tu non ti inserisci in quella Speranza. Rimani lì, ferma al palo. Tu devi camminare dentro quella Speranza. Tu speri che Gesù ti dia una Mano, ma poi tu rimani qua e Gesù ti aspetta qua. Tu non cammini su questa Via della Speranza e ti porti tutto il dolore, tutto il peso, perché tu sai che vuoi Gesù, ma non c’è Gesù.
Devi essere Sincera davanti a Gesù, devi riconoscere Quelle Verità di Gesù, anche se attorno a te è tutto sbagliato, tu rimani in quelle Verità. È in quella Luce di Verità che tu entri nella Speranza e ti accorgerai che comincerai a camminare e non resterai più al palo.
Tu ti affidi a Gesù, cerchi Gesù, ma stai sempre con un passo indietro: è la paura che ti ferma. Esci da questa paura. Gesù non morde. Gesù ti aiuta. È Lì, Pronto per aiutarti. Impara a non mascherare più, Angela. Quel Gesù Che tu hai incontrato dentro di te, viviLo appieno! E non ti curare di quello che ti circonda: solo così puoi essere Luce e Specchio.
Questa è la tua Benedizione. Accoglila”.
Antonietta: “Io a Gesù voglio chiedere la Forza dell’Abbandono Totale. Vivere serenamente anche la mia situazione familiare, che ultimamente non va. Sembra che l’ho accettata con rassegnazione, ma anche con tanto scoraggiamento. E di non aver paura di quello che mangerò e vestirò, perché tante volte sento tutto il peso, anche se ci scherzo sopra, di essere nulla facente”.
La Portavoce: “Sai che paura ti porti, Antonietta? La paura di lasciare i tuoi. È come se tu devi stare in quella casa, perché se tu esci, a loro gli succede qualcosa. Tu devi tenere tutto a bada. Tu li devi tenere sotto controllo. Tu vuoi rimanere quella bimba piccola, perché è come se, ancora, non ti hanno dato tutto.
Non è così. Quello è quello che possono darti. Non riescono a darti di più, non perché non ti vogliano bene, ma perché il loro pensiero è orientato a tuo fratello, perché per lui temono; per te, pensano che tu puoi farcela, non hai bisogno. Invece tu rimani piantata là, perché gli vuoi far capire che tu hai bisogno. Questo ti impedisce di uscire e di cercarti qualcosa. Tu vuoi rimanere alle loro dipendenze. Ma questo non ti fa bene, perché stai a fare solo la vittima, ti stai a piangere addosso. Io in questo non vedo Gesù.
Tu preghi, cerchi Gesù e poi non Lo fai operare. Vai a bussare alla sua Porta. Lui apre e tu ti tiri indietro. Cerchi Gesù perché vuoi risolvere tutto, così si riaccentra l’attenzione su di te. E questo non ti torna, perché non succede.
Non puoi guarire quelle ferite che stanno nella tua famiglia, perché non sono umane. Vai da Gesù, bussa e poi chiedi Umilmente a Gesù di guarire. Ma tu vivi la tua vita. Devi crescere, Antonietta, perché così non ci stai bene più, perché da una parte cominci ad essere matura, da un’altra parte, invece, vuoi far crollare questa tua maturità: vuoi rimanere piccola, perché sei lì, che ti sei impuntata: tu ci stai. Tu devi contare qualcosa per quella famiglia. Tu vuoi avere le spalle coperte. Tu cerchi, vuoi. Non lo trovi questo.
Cercalo in Gesù, solo Gesù ti può aiutare. E se cammini salda con la mano con Gesù, ma davvero interiormente, non solo col pensiero, perché tu hai tanti pensieri, tante cose e poi hai tanto conflitto interiormente, perché le cose non vanno così come tu le pensi. Invece, se tu, davanti a Gesù Gli chiedi: “Signore, fammi Nuova, fammi crescere, fammi affrontare quello che sta fuori, camminando insieme a Te”, ti darà di più, maturerai e allora sarai un po’ Mano Tesa per i tuoi, ma con Insegnamenti Concreti, Veri, Luce e non con battibecchi, o frasi a metà, o puntando il dito: questo non ti aiuta. Non ti porta niente.
E il chiuderti nel silenzio, perché è come se tu hai tanti pesi, tante cose, sei insoddisfatta, non sai che fare, che non fare, non sai muoverti, non riesci a fare un passo in avanti: tutto questo è il male, ti chiude, ti sta a soffocare, non stai bene e non stai a vivere. Tu non vivi. Tu sei un continuo rimuginare, rimuginare, rimuginare. Che te ne fai?
Se ti metti davanti a Gesù e ti specchi in quell’Acqua che scorre davanti a Gesù, vedrai quante menzogne hai accumulato, per non guardare davvero dove ti trovi, quello che sei, quello che desideri. E quello che veramente vuoi chiedere a Gesù. Ti ci vuole un Atto di Coraggio, di dire le Verità pure a te stessa. E quando hai trovato queste Verità e le posi davanti a quell’Acqua Che scorre, Gesù te le darà di leggere in Maniera Giusta. E così risorgerai.
Ti ci vuole Coraggio! Tanto Coraggio! Perché devi adesso far crollare tutti quei pensieri, tutto quel mucchio di macerie che hai accumulato, che ti fa star male, ma ti fanno comodo, per rimanere così come stai. È ora che esci da quelle macerie, Antonietta. Devi proprio uscire, se vuoi cominciare a vivere e camminare con Gesù.
Questa è la tua Benedizione. Accoglila.
Dopo pranzo.
Portavoce: “Vedo Gesù sulla Croce e lo Sguardo si focalizza su quel Costato Trafitto, Dove sgorga Sangue e Acqua. Quel Sangue e quell’Acqua Che si fa da Protezione per noi.
Adesso, fra Lino, prendi le Bibbie e distribuiscile e poi apri un Brano dell’Apocalisse e comincia a leggerlo.
Vedo Gesù sul Monte Calvario, su quella Croce, con i due ladroni: c’è qualcosa che ti richiama questo sull’Apocalisse?”.
fra Lino: “Apocalisse capitolo 1, versetti 4-7:
Ap 1, 4-7 “4 Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7 Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà;
anche quelli che lo trafissero
e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.
Sì, Amen!
8 Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!”.
La Portavoce: “Rileggi il primo Rigo”.
fra Lino: “Ap 1, 4 Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene”.
La Portavoce: “E adesso leggi l’Ultimo Rigo”.
fra Lino: “Ap 1, 8 Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!”.
La Portavoce: “Adesso è come se dobbiamo parlare di Questo: del Primo Rigo e di quest’Ultimo Rigo. Meditateci e dite che ci cogliete”.
Samanta: “Gesù, con la sua Presenza, vuole darci la sua Pace, la sua Benedizione, vuole farci cogliere il significato profondo di questa Grazia che noi oggi stiamo ricevendo dicendoci, appunto: “Colui Che è, che era e che viene”: che la nostra Speranza nel suo Ritorno rimanga sempre concreta e presente in ciascuno di noi, visto che Lui è l’Onnipotente”.
Antonella: “C’è un crescendo nell’Eternità di Dio. Nella prima Parte c’è: “Colui che era e Che viene” e “Gesù Cristo Testimone Fedele”, insieme ai Sette Spiriti. E questi danno la Pace, si avvicinano a noi. Poi, nell’Ultima Parte, invece, è proprio il Signore Che parla, è proprio Dio Che parla e dice: “Io sono l’Alfa e l’Omega” quindi sempre l’Eternità di Dio, Colui Che era e Che viene, ma l’Onnipotente: è come se prima c’è un ripresentarsi della Trinità e poi, invece, il manifestarsi dell’Onnipotenza Eterna di Dio”.
fra Lino: “Nel v. 4 è Giovanni Che si indirizza alle Sette Chiese Che sono nell’Asia. È Giovanni Che riceve questo Dono dai Cieli, è Giovanni Che viene reso Portavoce qua, sulla Terra, per quelle Sette Chiese, Che riceveranno Questo Annuncio Vivo, di Questo Dio Presente. E Questo Annuncio è: “Grazia a voi a voi e pace da Colui che è, che era e che viene”.
Questo è il Padre Celeste Che parla, Che si rende Presente, Lui, Colui Che è, Colui Che era ma è anche Colui Che, di Continuo, ci viene incontro e il suo venire ci porta sempre Grazia e Pace. È il Padre Celeste è così Felice, perché attraverso Giovanni Tutto Questo può donarlo alle Sette Chiese qua, sulla terra, perché la sua Presenza si faccia Viva, Concreta, ci sia davvero questa Circolarità”.
La Portavoce: “Perché Dio dice: “Colui Che è, Che era e che viene” e, invece, non dice: “Colui Che era, Che è e Che viene”? Qual è la Verità Profonda?”.
fra Lino: “Dio è e, in questo suo Essere, è in questo Nome Eterno Che Lui ha rivelato a Mosè: “Io sono Colui Che sono”, in questo suo essere di Presenza Eterna, viene abbracciato il Passato, il Presente e il Futuro. Questo è l’Eterno di Dio”.
La Portavoce: “Sai perché dice: “Colui che è, che era e che viene”? Perché Dio si guarda sempre nella sua Onnipotenza nel suo essere Ora; è guardando dal Presente della sua Concretezza Vivente che si può parlare dell’ieri e del domani, perché Lui è, Eternamente è.
Non si può mai partire dal passato, per parlare poi del presente, perché Lui ha una Circolarità che racchiude il Tutto: Ieri, Oggi e Domani ma ORA, è Tutto Uno. Per questo quando si dice: è Dio di Oggi, di Ieri e di Domani e non si dice mai: Dio di Ieri, di oggi e di domani, si parte sempre da una Concretezza Viva e Presente, perché Dio è la Luce Che è, Ora.
Così dice Gesù.
Adesso leggi l’ultimo Rigo”.
fra Lino: “Ap 1, 8 Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!”.
La Portavoce: “Quale è la differenza tra il Primo Versetto e Questo?”.
fra Lino: “Nel Primo Versetto si diceva: “Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene”: è Dio Che si presenta nella sua Eternità Divina, così Giovanni Lo coglie. Invece adesso il Signore Dio si presenta in questo modo: “Io sono”: di nuovo quel Nome Eterno affidato a Mosè e poi Lo concretizza dicendo: “L’Alfa e l’Omega”: Colui Che non ha inizio, è anche Inizio come Alfa e Colui Che non ha fine, è anche la Fine, è Colui Che nel suo Essere Amore, Luce, abbraccia Tutto, Tutto rientra nella sua Onnipotenza.
Si presenta, dice: “Il Signore Dio”: non si presenta solo come Dio, mostra anche la sua Signoria, Che è Signoria d’Amore e che esprimerà in Tutto Ciò che segue in questo Libro Santo e Sacro Che è l’Apocalisse.
E poi, di nuovo, continua: “Colui Che è, Colui Che era e Che viene” e, conclude: “L’Onnipotente”. E davanti a questo Annuncio, a quest’ultima Parola, l’atteggiamento giusto è quello di predisporci in Adorazione, per poter accogliere questa sua Presenza Viva, perché questo suo donarsi possa trovare Accoglienza e portare Frutto in noi e attorno a noi”.
La Portavoce: “E, invece Gesù mi fa cogliere che, quando si parla di Lui, si lascia presentare da Giovanni.
Quando si parla di Dio, Giovanni fa un passo indietro e Dio si presenta da Solo. Si presenta come l’Assoluto e si presenta sempre come l’Attimo Vivo, che poi ti richiama il Passato, ma ti riporta sempre al Divenire: un Dio Che avanza, un Dio Che guida, un Dio Che è Speranza Viva, un Dio Che ti lascia richiamare il Passato solo partendo da quella Croce, Dove attingere e poi camminare in Maniera Progressiva.
Non ci si ferma mai! Dio è un Continuo, Dio non ferma la sua Circolarità.
Gesù dice: “Beati coloro che camminano dietro quella Luce”: è un immergersi di Continuo, è un aprirsi di Continuo, è una Conoscenza di quella Luce, una Conoscenza che è Viva e Presente dentro ognuno di noi. Partendo da un Dio Vero e Presente, possiamo trovare la Giusta Via per attingere dai suoi Insegnamenti e poterci nutrire.
Così come è stato Dono per Giovanni, così l’Apocalisse può essere Dono di Comprensione per ogni Figlio. Beati coloro che camminano verso il Risveglio dell’Anima, perché sarà un attingere di una Vastità Immensa: il partecipare del Divenire di Dio. Non c’è regalo, non c’è dono più bello che l’Uomo possa vivere in Questo Tempo.
Leggi ancora solo un Versetto”.
fra Lino: “Ap 1, 4c dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra”.
La Portavoce: “Che vi viene da dire? Gesù sta davanti a Quel Trono ed è il Primogenito Che è risorto da Morte: che vi viene da dire?”.
Antonella: “ Gesù come Maestro mi colma di stupore perché Lui è il Primogenito, il Figlio di Dio, è Potente, è Grande, eppure si fa Piccolo ogni Giorno, per guidare i suoi Figli quindi è, davvero, solo quell’Atteggiamento di Gratitudine, di Adorazione per Tutto Quello Che fa”.
Samanta: “Gesù è Colui Che ha sacrificato Se stesso, col suo Sacrificio, è Testimone Fedele di Dio e Dio Che Gli dà un Trono come Ricompensa del suo Sacrificio e su quel Trono regna come Sovrano”.
Angela d. C.: “Gesù è il Primo Che si fa Testimone della Risurrezione, della Vita Eterna, di Questo Passaggio”.
fra Lino: “Dai sette Spiriti Che stanno davanti al suo Trono”: è così bello vedere come questo Spirito Santo, in questa apertura piena della sua bellezza davanti al Trono del Padre, ha questa Regalità d’Amore; è così bello sapere che questo stesso Spirito c’è stato donato dal Padre, in Gesù, e abita dentro di noi.
Gesù, nell’Ultimo Argomento, il 258, dice che non siamo solo figli della carne ma, stavolta, ci chiama Figli dello Spirito Santo: Quell’Amore Che sta presso il Padre, Quell’Amore del Padre e del Figlio viene donato anche a noi.
E poi, a scendere, questa Pace e questa Grazia ci arrivano da Gesù Cristo; innanzitutto da Gesù, Colui Che, per Amore del Padre e nostro, si è fatto Uomo perché Tutto Ciò che sta in quel Trono, quella Sorgente possa arrivare, giungere fino a noi: di questo Lui è il Testimone Fedele, il Primogenito dei Morti.
Proprio Lunedì, con i ragazzi, contemplando il Vangelo di Giovanni, Dove Gesù viene chiamato l’Unigenito Figlio di Dio, Lo contemplavamo nel suo essere Eternamente Verbo; qui, invece, Lo vediamo come Primogenito dei Morti e, grazie a questo suo Sacrificio, tanti parteciperanno di questa Primogenitura, la Gioia del Padre e la Sua: Tutto Ciò che hanno Loro, vogliono condividerlo anche con noi, con ogni Creatura di Buona Volontà.
“E il Principe dei Re della Terra”: è così bello, come Gesù ci dice oggi nel Vangelo: “Imparate da Me, Che sono Mite e Umile di Cuore”: Gesù questa Regalità su tutti i re della terra l’ha conquistata con questa sua Mitezza, con questa sua Umiltà”.
La Portavoce: “C’è Dio, Che è seduto sul Trono. E c’è Gesù davanti a Lui, con Tutta Questa Regalità di Gesù. È una Regalità di Mitezza e di Piccolezza, Dove Dio Lo corona di Continuo e Dove Gesù elargisce questa sua Bontà e Questa sua Mitezza ai Cieli e alla Terra.
Il Continuo di Gesù: la Mitezza di Quella Croce: è un Continuo, Lui, Che non si è fatto grande su quella Croce, salvandosi agli occhi degli uomini, ma morendo, per Obbedienza al Padre.
Questo suo Salire verso i Cieli non è altro che ricolmarsi di quella Piccolezza, di quella Obbedienza al Padre, Dove Lui, di Continuo, continua ad emanare questa Mitezza Che si fa Amore.
Quanto Dio opera in Lui! E quanto Gesù si fa Dono, si spoglia di Continuo e dona Tutto di Continuo: non tiene nulla per Sé, pur di riportare Gloria Piena al Padre: la sua Gioia è il Nutrimento della Gioia di Dio.
Quanto Tutti gli Insegnamenti che ci ha dato sulla Terra, Gesù continua questo Cammino Lassù nei Cieli. Ecco perché il suo Tornare: è solo di una Purezza Infinita, perché Lui non si è mai fermato, Lui è un Crescente di Amore Infinito.
È con quella Forza, con quella Onnipotenza del Padre Che assume su Sé il Cammino su questa Terra e sarà quella Stessa Forza Che chiuderà le porte degli inferi per sempre.
Per questo ci sarà uno scontro talmente violento! È come se il male si sta giocando la sua ultima carta. Lo sa. Sa che l’Amore di Dio sta per cancellarlo per sempre. Così come Dio ha scacciato Lucifero dal suo Regno, così adesso scaccerà di nuovo l’inferno che l’Uomo ha fatto crescere nel suo Regno e questo per il Grande Amore Che Dio ha per noi.
Questa è la Nuova Venuta del Cristo, la Nuova Salvezza, il nostro Nuovo Dono. È come se Dio ci avesse creato una Nuova Opportunità di Salvezza, di fronte al disobbedire davanti a Dio: ci sta offrendo i Nuovi Cieli e la Nuova Umanità.
Questa è la Misericordia di Dio: è quel Figlio Che, ancora una volta, si fa Obbediente al Padre e ci porta la Misericordia di Dio.
Questo è Ciò che sta davanti a Giovanni.
Quanto è Grande lo Sguardo di Dio, quanto Tutto si apre.
Leggi un altro Versetto”.
fra Lino: “Ap 1, 5e A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue”.
La Portavoce: “Dite voi: cosa vi richiama Questo?”.
Antonella: “Richiama l’immagine del Costato di Gesù, Dove scorre il Sangue e l’Acqua. È Lui che ci ha, per Amore, liberati dal peccato e ci vuole lavare con il suo Sangue, pulirci per purificarci”.
La Portavoce: “Cogliete come prima parli al Passato, però che è un Presente?”.
Antonella: “È un Continuo: Attimo per Attimo fa Questa Cosa Gesù”.
La Portavoce: “Non richiama quell’Immagine e poi si ferma lì e riparla del passato: ecco perché
DIO È.
Dio ERA, ma È: vi richiama quell’Immagine, ma vi parla di adesso, Lui adesso ci sta lavando col suo Sangue, anche se quel suo Sangue è stato versato Secoli fa.
Questo è il Presente di Gesù. Questo è il Presente di Dio. Dio vi parla del Domani, perché Lui sarà, ma quel suo: “sarà” è adesso, perché adesso ci sta facendo camminare in vista di, ma adesso.
Ora stiamo camminando. Ora ci sta lavando. Ora ci sta purificando.
QUESTO È IL DIO CHE È.
Riuscite a cogliere queste Cose? Guardatevi bene dentro: quello che stiamo dicendo, lo riconoscete interiormente? O ancora fate fatica, perché lo cogliete con il pensiero? Riuscite, almeno un po’ a percepire con l’Anima Tutto Questo? Vi si apre qualcosa dentro? Fra Lino, ti si apre a te? Riesci a cogliere con l’Anima?”.
fra Lino: “Questo Che arriva attraverso te, Portavoce, è come se, per me, è esperienza viva dentro di me. È come se quel Signore Dio, Seduto su quel Trono, è proprio quell’Amore Buonissimo, Che in Gesù si dona. E per me era così bello questa Piccolezza, questa Umiltà di Gesù e la Gioia del Padre di coronarLo con Tutto il suo Amore.
È di Nuovo quel Gesù Iniziale, Che vedevamo su quella Croce, quell’Atto fatto allora: “Ecco tua Madre” e, a alla Madre: “Ecco tuo Figlio” Quel Gesù Che dona l’Ultima Cosa Che possedeva. Spogliato di Tutto, aveva ancora un Tesoro: Quella Mamma. Ci dona anche Lei. E poi, davvero Nudo, può tornare in quell’abbraccio freddo della terra come Corpo, ma come Amore Che ha obbedito fino alla fine al Padre, tornare davanti a Lui.
Ed è così bello vedere che ora Gesù, Glorificato, continua ad accogliere Tutto dal Padre e poi si spoglia di Tutto, per renderci Ricchi della sua Ricchezza. E Tutto questo è già Compimento, è davvero un gustare già quella Beatitudine di coloro che, seguendo il suo Esempio di Mitezza e di Umiltà, Lo seguiranno incontro al Padre”.
La Portavoce: “Ho un richiamo da farti: la prima parte l’hai colta interiormente. Poi è il tuo linguaggio di dotto, poi è stato mente e non Anima. La prima parte era focalizzata nella tua Anima. Il resto è stato il tuo sapere, frutto di anni di studi e di meditazione. Lo riconosci?”.
fra Lino: “Grazie, sì!”.
La Portavoce: “Voi vi sentite di dire ancora qualcosa?”.
Tina: “Io lo recepisco con la mente, con il desiderio del Cuore, ma non con l’Anima”.
La Portavoce: “Ma riconosci Quello che viene detto?”.
Tina: “Sì”.
La Portavoce: “Lo riconosci appieno o ci sono delle resistenze in te?”.
Tina: “Credo di riconoscerlo appieno”.
La Portavoce: “Se lo riconosci appieno, perché non lo accogli? In tutti i tuoi anni di studi e negli anni di insegnamento non potevi avere queste Luci, perché hai studiato con la mente, quindi adesso non puoi sentirti un insegnante non brava. Non c’entra niente. Quindi scansa il tuo passato.
Vivi il Presente e accoglilo e fatti preparare da Gesù, perché dovrai imparare a parlare con il Cuore, con l’Anima. E non con la mente, altrimenti la mente troverà i suoi limiti e troverete persone che vi ostacoleranno. Se partite da dentro, non ci saranno ostacoli e né limiti, perché avete fatto Spazio a Dio e Dio vi dona Progressivamente.
In Dio non c’è fine!
Provate a guardarvi dentro. Immaginate quel Gesù sulla Croce e quello che diceva poc’anzi fra Lino, quando Gesù ha detto alla Madre: “Ecco tuo Figlio” e, a Giovanni, “Ecco tua Madre”. Cosa voleva dire Gesù? Solo questo Piccolo Passaggio così?”.
Antonella: “Gesù non se L’è tenuta per Sé: Tutto quell’Amore che Lui riconosceva nella sua Mamma, L’ha donato a noi. E a noi ci ha invitati a considerare quella Perla, voluta da Dio, pensata da Dio come Perla Preziosa, come nostra Mamma, quindi come la Creatura più Vicina a ciascuno di noi, quindi è Dono d’Amore Immenso”.
Angela d. C.: “Come se ci volesse fare da Specchio Maria ad ognuno di noi”.
Paolo d. G.: “È come se ci avesse fatto adottare dalla Madre Celeste, è stata una sorta di Adozione Celeste, per tutti i figli della terra perché Giovanni, benché Discepolo, era comunque un Uomo diciamo, tra virgolette, comune. La Mamma di Gesù è la Mamma di Gesù Immacolata: è come se Gesù ci avesse fatto adottare da questa Mamma”.
Marzia: “Lui ce L’ha donata come Madre. Gesù ci ha donato la sua Madre, perché in molti passaggi abbiamo visto Lui ci parla come a suoi fratelli, Gesù parlando a noi come Fratello, come nostro Fratello, allora la sua Mamma era anche la nostra Mamma. Per questo dice a Giovanni: “Ecco tua Madre” e a Maria Le dice: “Ecco tuo Figlio”.
Angela del C.: “È attraverso Maria che si arriva a Gesù, anche attraverso il Santo Rosario che si arriva all’Incontro con i Cieli quindi Lei ce L’ha donata come Intercessora, come Strumento Fondamentale per arrivare ai Cieli, alla Comunione con i Cieli”.
Tina: “È come se Gesù ci avesse incorporati a Sé, quindi è un Tutt’Uno con Lui e, quindi, noi Figli e Lei Madre, attraverso di Lui”.
La Portavoce: “Questo non vi richiama che Gesù, dicendo: “Madre, ecco tuo Figlio” è come dire: “Figli della Terra, per quelle Madri sterili c’è l’Adozione”. E quindi anche Quello è un Dono dei Cieli e anche Quello ci porta a morire a noi stessi, perché abbiamo la presunzione e la superbia di volere per forza le cose.
Sapete quando si riesce a fare un’Adozione? Quando ci si spoglia del proprio io e quando si incarnano le Parole di Dio: che noi siamo Dono, che i Figli sono Frutti del Pensiero di Dio.
E dove quel Pensiero di Dio non attecchisce, perché Lui sa le Ragioni, ci ha dato una Via d’Uscita: l’Adozione, ma è Quella. E basta!
In quella Frase: “Donna, Ecco tuo Figlio”, c’è un Amore così Grande, un Amore Vero, un Amore Pieno, dove solo l’Umiltà fa da Padrona.
E quando a Giovanni dice: “Ecco tua Madre” è perché si può essere Madre anche per quegli orfanelli. Come Dio ti può dare una Madre, così ti può dare un Figlio e questa è la Reciprocità.
E Questo è l’Amore di Dio, Che è sempre Pienezza, perché quando dice: “Donna, ecco tuo Figlio”, non si ferma là, ma dice: “Figlio, ecco tua Madre”: Questa è la Verità di Dio.
Adesso, se vi nasce qualche domanda, fatela, qualunque domanda. Non ci sono domande intelligenti e domande puerili davanti al Signore, è sempre una Crescita nel Sapere.
Stefano, smettila di portarti il peso per quello che ti ho detto, come se hai pregato tanto e non hai fatto niente. Non è così! La Preghiera ti ha aperto di più l’Anima; non devi viverla con paura.
Devi amarla la Preghiera e devi nutrire quel Bimbo Piccolo, ma per Amore. Solo così ti puoi fare Piccolo, se no, da una parte cresce la tua Piccolezza, da una parte è ancora presente il tuo io e si crea lo scontro: dici-sdici, dici-sdici.
Comincia a prendere una Linea Dritta, così il Signore ti apre la Via”.
Stefano: “Per questo prima chiedevo al Signore l’Abbandono, perché così io riesco a non…”.
La Portavoce: “Se tu lo chiedi e poi non fai operare Gesù, che lo chiedi a fare? Lo chiedi e poi fai tutto tu. Lo chiedi e fai tutto tu. E che vuoi?”.
Stefano: “Il fatto è che tornare un po’ nell’umano o pregare un po’ di meno, come pensavo io prima, è come se poi mi partono i pensieri e pensavo al domani, avevo paura se tornava per un po’ lo Stefano di prima, perché poi Stefano ferisce: Stefano che non accoglie, Stefano che si comporta come gli altri, Stefano che si innervosisce: tutto quello mi partiva; cosa che è successo, non è che non mi è successo, per questo io avevo la paura di quello, non volevo più far quello, perché ogni volta che lo facevo, mi ritrovavo ad aver sbagliato e poi stavo male e dai a recuperare un’altra volta: questo non volevo più, ecco perché chiedevo”.
La Portavoce: “Ma se tu preghi tanto e poi non ti lasci guidare e stai sempre lì, sulle difensive, per paura di cadere o che: dove vai? Non è con la durezza, non è con la paura di cadere che tu non cadi. Cadi e ti fai pure male di brutto.
Tu devi pregare e lasciare fare al Signore. E riposati”.
Paolo del G.: “La stessa cosa che Gesù mi disse un po’ di tempo fa: “Rilassati”.
La Portavoce: “Però tu furbeggi un po’, perché tu la prendi come scusa che non puoi pregare perché non sei pronto, se lo fai forzato, non ti giova”.
Paolo del G.: “Per me è difficoltoso pregare, io non ho lo slancio della preghiera”.
La Portavoce: “Lo devi fare, se no: vai a Scuola? Ti viene assegnata la poesia? Se non la fai, ti boccia. Così fa Gesù: ti chiede di pregare? Non lo fai? Non è che non sei pronto, oppure non ce la fai! No! Ti giustifichi, ti ci chiudi dentro a sta’ cosa, perché tu, pregando, scopri ciò che porti dentro e ti fa paura, poi ti sembra che non riesci a tenere sotto controllo la situazione, non riesci a fare l’uomo di casa. Non è vero niente. Sono tutti attacchi. Non è vero niente.
La Preghiera ti migliora, perciò tu ci giri dentro a sta’ cosa, ma non è vero. Se Gesù ti dice che devi pregare per essere custodito, tu, con Amore, devi pregare. Mai preghi e mai fai la Purificazione fino in fondo e, poi, vivi il tormento perché, comunque, è come se ci sta la Coscienza che ti bussa, la mente che la mette a tacere, e poi ti partono le paure e poi pare che vuoi fare tutto tu: insomma, tieni una confusione che non finisce mai”.
Antonella: “E sei stanco”.
La Portavoce: “E pure la stanchezza la usa come alibi. Devi pregare, Paolo, devi pregare, perché devi nutrire quel Bimbo Piccolo, perché se no è affamato. Ti preoccupi tanto di andare a dare da mangiare a Polly, non ti preoccupi di dare da mangiare alla tua Anima. Vedi come ti fa Tenerezza Polly? Se cominci a vedere la tua Anima come un Bimbo Piccolo, quanto ti fa più Tenerezza! Perché quel Bimbo Piccolo è Gesù Che ti chiede di alimentarLo.
E questo vale per tutti.
E poi visto che Gesù ci chiama: “Piccolo popolo in cammino” e che su noi fa Affidamento, non pensate che le nostre Preghiere possono aiutare i Cieli e la Terra? Se noi non preghiamo, e le preghiere non le affidiamo a Gesù perché poi le ridoni a questa Umanità che si deve risvegliare, come facciamo a camminare? Vedete quanta Responsabilità?”.
Una Persona: “Posso fare una domanda a Gesù? Ma non pretendo di avere una risposta”.
La Portavoce: “Sì”.
La Persona: “Siccome che, ultimamente, mi manca tanto mio padre, allora volevo chiedere a Gesù se sta bene, dove sta e se lo sto aiutando, o se devo fare di più e come lo posso aiutare ancora di più”.
La Portavoce: “Gesù ti dice che tuo Padre è in Cammino. Lui sta facendo la sua Purificazione. E quello che fa star bene tuo Padre, che tu ci creda o no, tuo Padre ha un Grande Amore per tua madre e lo stare bene di tua Madre, fa star bene pure tuo Padre.
Tutto ciò che è Amore e Armonia per voi qua, sulla terra è Sollievo per tuo Padre, che si porta tanti pesi, tanti rimorsi. Gli ultimi giorni, con questo Cammino, gli ha aperto tanto e voleva ricuperare tutto, in fretta.
Lo sai cosa arriva pure a tuo Padre? La durezza dei cuori nella tua famiglia: sono tanto induriti; evitano di parlare di tuo Padre, ma si portano un po’ i sensi di colpa.
Sarebbe bello che, se anche non riconoscono questo Cammino, non ci si può fare niente, ma che almeno loro si mettessero davanti a Gesù e portassero alla Luce tutto quello che portano dentro nei confronti di vostro Padre.
Questo aiuterebbe tanto vostro Padre”.
La Persona: “Ma io, che posso fare?”.
La Portavoce: “Semplicemente, anche se per loro sarà uno scossone, ma invitarli alla preghiera: se loro pregano, dicono il Rosario, quando dicono il Rosario, di aprire a Gesù tutti i pesi che portano nei confronti di tuo Padre. E dici loro di aprire tutto quello che gli passa con tuo Padre nel passato, di ripresentarlo a Gesù, così Gesù lo lava e loro ritrovano la Serenità e tuo Padre sta meglio.
Anche se ti aggrediscono, anche se ti fanno brutto, perché loro sono chiusi, non vogliono essere toccati su questo punto, perché si portano dei pesi, delle situazioni, delle parole, dei pensieri negativi su tuo Padre, che adesso portano come rimorso e come dolore, però, con Pace e Bellezza, voi, a piccole, dosi glielo aprite e poi, una volta detto, lasciate fare a loro.
Voi offrite le vostre Preghiere a Gesù, che Gesù ne disponesse.
Angela, sai cosa avrebbe fatto piacere a tuo figlio? Visto che tu gli parli di questa Realtà, visto che tu credi a un Gesù Vivo e Presente, allora a tuo figlio, prima gli dici queste cose e poi è come se sei venuta meno a dargli un sostegno.
Lui, con quello che sta vivendo, tu sai cosa, allora gli avrebbe fatto così piacere che tu gli avessi detto: “Con nonna lasciamo qualcuno e tu vieni”. Se Gesù è Pronto ad aiutare te, adesso che lui ti ha aperto, come se avesse bisogno pure lui. Amalia è chiusa, ma lui è aperto, perché non l’hai portato con te? Gli avrebbe fatto bene e avrebbe visto la Mano Tesa di una Mamma, che crede in questo Gesù Vivo e avresti fatto qualcosa per aiutarlo.
Lì dove tu non puoi arrivare, Gesù sì. Non lo so se ha sperato fino alla fine che tu lo portassi”.
Angela d. C.: “Non ci ho pensato, Rosanna”.
La Portavoce: “fra Lino, a te non nasce nessuna domanda? Può essere di aiuto pure per noi”.
fra Lino: “C’è una domanda che riguarda i ragazzi, i giovani che stanno facendo questo Cammino: c’è una Richiesta del Padre Celeste, attraverso Gesù, per un’Opera da realizzare, però è come se è ancora tutto così sospeso, incerto e su questo attendono Luce, Passi, Risposte”.
La Portavoce: “Sai cosa ti dice Gesù? Che Lui non può donare, perché non sono pronti.
Hanno paura, si tirano indietro. Vogliono fare, vogliono fare e poi hanno paura del mondo. Hanno paura ad aprire qualcosa. Hanno paura di quello che dicono. Hanno paura se gli va bene, o se gli va male, se stanno a far bene. O stanno a far male. Hanno paura per il domani, vogliono la sicurezza che possono campare; pensano pure ai soldi. Non vogliono rinunciare al materiale. Sono pieni di punti interrogativi.
Abbandonarsi a Gesù è fare e attendere. Fare e attendere.
Cominciano a pregare e si fermano. Cominciano ad avere un’idea e si tirano indietro, perché, forse, può essere pure fattibile e poi che succede? E poi si chiedono: “Vengono? Non vengono? Ci prendono in giro? Facciamo fallimento?”.
Chi non ha tempo. Chi cerca altre strade. Chi il Signore deve aspettare perché non è pronto: ecco questo è ciò che portano dentro. Come può il Signore dire: “Figli, fate!”?
Gesù sta Lì, Che attende. Se non sciolgono tutto questo, il Signore non li mette in mezzo ad una strada, perché poi non ascoltano, non sono pronti ad ascoltare, si ritrovano in mezzo agli pasticci e non ne sanno uscire, perché ora come ora l’umano non farà più un passo in avanti: sarà una retrocessione continua. Andrà sempre più indietro questa Umanità. Sempre.
E ci sarà sempre più bisogno di un Gesù Vivo, Vero e Presente; la gente avrà più bisogno di Gesù, ha più bisogno di essere rincuorata, che di un pezzo di pane: gli altri.
Figurati noi. Così come stiamo noi, portare una maglietta bella o brutta non ci importerà più niente, perché con lo Sguardo dell’Anima, questo decade tutto. Più andiamo avanti e più quel poco che abbiamo, quel tanto che abbiamo, se visto con gli Occhi dell’Anima, ma l’importante è che Tutto sia Amore, Tutto sia accolto come un Dono e fin dove e fin quando Dio vuole, senza aggrapparci, senza egoismo, senza gelosie, senza vanità: a che ci serve? Noi non siamo pronti nemmeno ad accettare questo.
Quindi, fra Lino, non è giusto quando dici che Gesù ha lasciato tutto in sospeso.
Gesù sta aspettando. Sono loro che non sono pronti e hanno lasciato tutto in sospeso e fanno passare oggi, che viene domani e stanno aspettando la concretezza dei Cieli che casca qua, sulla terra. Non è così.
Il Cammino con Gesù è Preparazione, è Fermezza e, una volta che si mette quel Tassellino, non si può smuovere. Non può, altrimenti è l’Opera di Dio Che va male e questo Dio non lo può permettere, perché quello che chiede Dio viene dai Cieli, non è umano.
E Dio non può mostrare un’opera vacillante, perché altrimenti perde di Fermezza all’occhio dell’Uomo.
E se l’Uomo fa che l’Opera di Dio vacilli, dove andranno tutte queste Creature di questa Umanità? A chi si affideranno, se anche Dio fallisce? Dio non fallisce, noi Lo facciamo fallire.
Quando Gesù dice che non sta giocando, noi non la incarniamo appieno questa Parola”.
Antonella: “Quindi noi dobbiamo ricuperare la Preghiera quotidiana insieme, come ci aveva chiesto Gesù all’inizio: questo è il primo passo concreto?”.
La Portavoce: “Il Primo Passo concreto è guardarvi dentro e dire: “Io credo in questa Cosa Fermamente? Io voglio servire Dio e non voglio servire me stesso? Io voglio essere Umile e Docile all’Ascolto della Parola? Voglio fare la Volontà del Padre, che sia di Aiuto per i suoi Figli della Terra?”.
Cominciate ad esaminarvi su questo. E poi, insieme, cominciate a pregare e Dio vi darà Luce, Dio vi farà capire cosa fare, cosa non fare.
Se riconoscete queste Cose, come potete non trovare almeno un’ora al giorno per pregare, condividere, valutare, vedere, per incontrarvi? Voi state perdendo tempo. Perché il male attaccherà su tutti i fronti.
E Gesù sta là, Che bussa e vi dice: “Continuate a girarvi, a rigirarvi su cosa fare e cosa non fare. Invece davanti a Gesù ci sta: “Ecco, Tutto vi è stato annunciato. Voi non state a far niente. Queste Pecorelle Smarrite dove andranno a bussare? Io ho chiesto a voi. Avete dato un: “Sì” iniziale, adesso state facendo passi indietro. Che faccio? Sposto? O vi attendo? Decidete”.
Questo sta davanti a Gesù.
Fate un passettino per innalzarvi e poi tornate indietro, umanamente e ricominciate con la povertà proprio, con le stupidaggini. Vi viene detto di mettere Testimonianza sul Sito, è l’unico mezzo che abbiamo, adesso come adesso, per farci ascoltare. Mettete un annuncio, una frase? E poi dai, una marea di stupidaggini. Le chiamo stupidaggini, perché sono umane.
Se siete un gruppo che cammina con Gesù, ma Gesù Cosa deve trasmettere agli altri? Delle nostre miserie umane ne è pieno il mondo; ci sono tanti siti, tanti link che dicono, che sono molto più importanti di quello che scriviamo noi.
Siete stati previsti per parlare di Gesù, perché hanno Sete di Gesù, non lo volete capire?”.
Marzia: “Abbiamo ancora tanta Strada da fare. Da come ci parla, siamo ancora tanto indietro e il tempo passa”.
La Portavoce: “Non ci vuole tanta strada. Basta affidarsi Totalmente a Gesù e, con un attimo, cambiate da così a così: il volere con tutte le Forze una Fede Vera che vi cambia la vita.
Quello che sta facendo il Signore con noi è un Cammino, perché poi è un Cammino Che si ripeterà in tanti e, se noi non abbiamo questi Insegnamenti, cosa possiamo donare agli altri? Come dice Gesù, Lui ci prenderebbe e ci cambierebbe dall’oggi al domani, ma poi tutta quella parte in mezzo per la Purificazione dove andiamo ad attingerla?”.
Appello di fra Lino.
Al termine di questo racconto dello svolgersi di questo Incontro voluto da Gesù io, fra Lino, sacerdote che accompagna Questa Realtà Divina, mi chiedo e vi chiedo: come può una persona dare tanta Luce sull’Apocalisse, se non è Dio Che dona tanta Sapienza? Come si può spiegare Misteri tanto Profondi e Complessi?
E come si può dare Luce sulle Profondità delle Persone, se non è Dio che illumina?
Meditate e poi, se ritenete, dite il vostro Pensiero di Discernimento.
Grazie.
fra Lino.
|