148 Gesù: “È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono”.
Gesù: “Figlia, sono Gesù. Sono Colui Che ha servito il Padre, Colui Che ha servito l’Umanità, lasciando al Mondo Insegnamenti Divini, che fossero Frutto del Cammino di ogni Figlio.
Non vedo Figli Che seguono i miei Insegnamenti. Cosa ne è stato delle mie Parole? Sono di Vita Eterna. Eppure le colgo così spente nei miei Figli.
Il materiale non può entrare nel Divino,
ma il Divino può essere di riflesso nel materiale.
Ora, Figlia, voglio donarti degli Insegnamenti che non conosci, perché non ha avuto Voce, Eco la mia Parola.
Io, Gesù, benedico la mia Umanità, tutti i miei Figli li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato.
Figlia, ti narro il Significato del mio lavare i piedi ai miei Discepoli. Mi sono fatto Piccolo, Servitore, per lavare i Piedi, non perché dovevo dire loro di essere simili a Me, ma per dire loro:
“Siate Degni di questa Grazia.
I vostri Piedi siano la Colonna della vostra Fede,
siano quelle Orme che potranno posarsi sulle mie Orme:
siano Segni Indelebili di Purezza,
di Cammino Santo,
di Fedeltà nel Pellegrinare”.
Il mio farMi Piccolo, Umile, già era il mio essere Maestro, sì, ma Investito della Sapienza del Padre, perché sulla Terra Mi sono spogliato della mia Santità, per camminare come Vero Uomo, Simile ai miei Fratelli.
Ma non ho mai smesso un solo istante di ascoltare il Padre mio
Che MI guidava come Maestro
ed Io guidavo voi come Maestro.
Ho radunato tutti attorno ad un Tavolo, per dividere il Pane ed il Vino con i miei Fratelli, ma non per sfamare il corpo,
ma per lasciarGli in Dono
il mio
CORPO,
il mio
SANGUE,
che fosse il Frutto di Sazietà Eterna per
l’ANIMA:
Unico suo Cibo e Bevanda.
Quel condividere con il mio traditore l’Amore, il Perdono, l’Invito a sedere al mio Tavolo, per essere Mano Tesa fino alla fine.
Non si combatte il male con il male,
ma lo si combatte con l’Amore fino in fondo,
accogliendo anche le conseguenze di un tradimento, purchè porti Frutti. E il mio Frutto era Gradito al Padre mio, perché il suo Popolo avesse Insegnamenti di un Amore Vero, l’Amore che ti induce ad Amare Incondizionatamente sia chi ti ama, sia chi ti odia. È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono. E così sia” (01.04.10 Giovedì Santo. S. Maria Egiziaca).
Luci sul Messaggio.
1 > “Gesù: “Figlia, sono Gesù. Sono Colui Che ha servito il Padre” : Gesù Che si è fatto Concretezza nel Pensiero del Padre, per portare un Messaggio di Salvezza all’Umanità, con la sua Venuta sulla Terra.
2 > “Colui Che ha servito l’Umanità, lasciando al Mondo Insegnamenti Divini, che fossero Frutto del Cammino di ogni Figlio” : il Sacrificio del Padre per tutti i Figli di tutti i Tempi: aver Sacrificato Chi è divenuto Concretezza perchè servisse di Esempio per l’Eternità:
DIO HA SACRIFICATO IL SUO FIGLIO.
3 > “Non vedo Figli Che seguono i miei Insegnamenti. Cosa ne è stato delle mie Parole? Sono di Vita Eterna. Eppure le colgo così spente nei miei Figli” : l’insoddisfazione, lo smarrimento è la Conclusione che Dio trae nel Pianeta Terra.
Se gli Insegnamenti, se il Dire, se il Vivere di quel suo Figlio avessero avuto Seguito nell’Uomo, ci sentiremo tutti così Ricolmi, così Liberi. Nessuno può negare che abbiamo ascoltato il nostro ego e non quello di Dio, di Gesù.
4 > “Il materiale non può entrare nel Divino, ma il Divino può essere di riflesso nel materiale” : abbiamo arricchito il Mondo di ogni sorta di benessere, ma siamo partiti dal nostro umano, non abbiamo reso Partecipe il Signore. E adesso, come è giusto che sia, come è giusto che ci ha insegnato: che ciò che costruisci, è ciò che hai meritato.
Non scagliamoci contro i Cieli: sono opere umane e l’umano ha i suoi limiti. Tutta l’Umanità è arrivata ad un vicolo cieco: tutti ne siamo coscienti. E quel Padre Buono Che, ancora una volta, si vuole prendere Cura della sua Creazione, Che ci sta raggiungendo in tutti i modi.
Non vogliamo farLo entrare. Siamo tutti peccatori. E questo Lui lo sa. Non chiudiamoGli le Porte! Apriamole e Lui ci guarirà: ha la Medicina per ognuno di noi. Ma se non Gli lasciamo curare le nostre ferite, se non lasciamo che ci disseti e che ci sfami, saremo così inutili per noi e per il Prossimo.
Siamo riusciti a distruggere anche noi stessi, facendo un affronto a Dio, perché le nostre Vite ci sono state donate, non ci appartengono. Le nostre Vite sono Preziose agli Occhi di Dio e un Padre Buono non vorrebbe mai vederle distrutte.
5 > “Ora, Figlia, voglio donarti degli Insegnamenti che non conosci, perché non ha avuto Voce, Eco la mia Parola” : Gesù vuole ridare Voce ai suoi Insegnamenti. È un rimprovero ai suoi Discepoli, a coloro che non hanno fatto il Dovere di Maestri, di Insegnanti.
6 > “Io, Gesù, benedico la mia Umanità, tutti i miei Figli li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato” : Gesù mi fa cogliere che prima di donare la Parola Divina, c’è bisogno di Preparazione Spirituale, c’è bisogno di Benedizione per i Consacrati e per i Fedeli.
NON SI VA IMPREPARATI SU QUELL’ALTARE.
Devono restare distanti i pensieri: Tutto deve scaturire dall’Anima e dal Cuore. Solo così ci si nutre e si nutrono i Fedeli. E in ogni Santa Messa, se si riesce ad arrivare a cogliere questa Grazia del Vivere in Pienezza il Vangelo, l’Eucaristia, quando si esce dalla Casa del Signore, si esce Dissetati, Sazi e troverai anche il tempo di donare a tutti coloro che non sono stati partecipi di una Santa Messa.
Questi sono gli Insegnamenti di Gesù. Quando Lui parlava, anche le pietre ascoltavano. E quando Lui parlava, innalzava le Anime, quando Lui parlava, donava Saggezza, donava Amore, donava Verità, donava il Credere e la Speranza.
Gesù: “Chi è pronto a testimoniare che in una Santa Messa si vive Tutto questo? Ai miei Figli un attento Esame di Coscienza, una Meditazione Serena”.
Il ripartire, chiedendo Aiuto a Gesù è sempre possibile.
Gesù: “In Verità, in Verità vi dico: che sto per chiedervi la Resa dei Conti. Il male è sempre più minaccioso. Ravvedetevi!”.
7 > “Figlia, ti narro il Significato del mio lavare i piedi ai miei Discepoli” : Gesù vuole riportare Tutto nella Verità:
non ci si serve del Divino.
IL DIVINO È SACRO.
Il Divino va espresso così come ce lo ha insegnato Gesù.
Non possono esserci messaggi che l’Uomo vuol far passare attraverso gli Insegnamenti di Gesù. Non si cambiano gli Insegnamenti di Gesù. Il suo farsi Piccolo, il suo farsi Servo, Umile, il suo farsi come noi, l’inginocchiarsi, il lavare quei Piedi ai suoi Discepoli voleva solo essere una Purificazione, un renderli Degni, quella Luce Interiore che investe tutto il Corpo:
quei Piedi lavati
e asciugati da
GESÙ,
dovevano essere quelle Fondamenta Salde,
che reggessero Tutto il Corpo
e gli permettessero di avanzare
seguendo le Orme di Gesù,
quelle Orme di Santità
e di essere Degni di poter calpestare il Cammino di Gesù.
Non si strumentalizza la Fede. Gesù ci ha insegnato la Preghiera. Dalla Preghiera possono scaturire le nostre Soluzioni, dal chiederGli aiuto, ma non si stravolgono i suoi Insegnamenti: sono Sacri, Indelebili.
Gesù: “Che l’Uomo non osi mai toccare Ciò che Dio ha stabilito”.
8 > “Mi sono fatto Piccolo, Servitore, per lavare i Piedi, non perché dovevo dire loro di essere simili a Me, ma per dire loro: “Siate Degni di questa Grazia” : Gesù non voleva che i suo Discepoli fossero simili a Lui, ma che partecipassero della Grazia di Gesù, della sua Santità, perché ogni Figlio è Unico agli Occhi del Padre.
Ma ogni Figlio è chiamato a vivere lo Spirituale in un'Unica Verità, in un Unico Modo:
nella Santità e nell’Amore:
questo è Ciò che ci rende tutti Uguali
agli Occhi di Dio.
9 > “I vostri Piedi siano la Colonna della vostra Fede” : i Figli che camminano nel Sentiero della Luce, sul Sentiero della Fede.
10 > “quelle Orme che potranno posarsi sulle mie Orme: siano Segni Indelebili di Purezza, di Cammino Santo, di Fedeltà nel Pellegrinare” : beati coloro che vivono la Fede con Dignità: saranno coloro che poseranno i loro piedi sulle Orme di Gesù. E chi è con Dio ha Tutto, non manca di nulla.
11 > “Il mio farMi Piccolo, Umile, già era il mio essere Maestro, sì, ma investito della Sapienza del Padre, perché sulla Terra Mi sono spogliato della mia Santità, per camminare come Vero Uomo, Simile ai miei Fratelli” :
IL GESTO GRANDE D’AMORE DI GESÙ:
SPOGLIARSI DI QUELLE VESTI SACRE,
PER FARSI UNO DI NOI,
SENZA PRIVILEGI.
Vivere il nostro umano, la nostra quotidianità, pur di esserci di Insegnamento. Ha subito tutte le ingiustizie, tutte le Atrocità.
E noi così irriverenti, irriconoscenti.
Eppure ci ama ancora. Eppure ci vuole salvare. Quanti Insegnamenti, eppure noi non siamo in grado di fare neppure il più piccolo gesto, una minima parte di Ciò che Lui è stato.
12 > “Ma non ho mai smesso un solo istante di ascoltare il Padre mio, Che MI guidava come Maestro”: ancora ci invita ad ascoltarLo, perché Lui è stato Esempio di Ascolto del Padre suo.
Quante tentazioni nel suo Cammino! E quanta Fermezza nel credere nel suo Padre: la sua Fonte della Fede, la Solidità del Credere.
13 > “ed Io guidavo voi come Maestro” : Gesù Che guida il suo Popolo, i suoi Discepoli. Il suo Procedere, la Vera Fonte della Fede, la sua Fermezza nell’Essere nel Giusto, perché Giusto era il Padre suo.
14 > “Ho radunato tutti attorno ad un Tavolo, per dividere il Pane ed il Vino con i miei Fratelli, ma non per sfamare il corpo” : è un cogliere l’Importanza di quel momento, quella Spiritualità che fa salire una Luce dal suo Volto, da quel Tavolo, da quel Pane, da quel Vino. È l’Espressione della Fede, il Culmine della Spiritualità, il percepire proprio quella Sazietà. Vivi tutta l’Importanza, tutta l’Incisività della Realtà, del Gesto, dei Gesti di Gesù e di quanto imprime agli altri. È qualcosa che ti tocca:
il vivere tutta quella Trasformazione
di quel Pane che si fa
CORPO
e di quel Vino che si fa
SANGUE.
È LUI.
C’è Lui in quel Pane e in quel Vino.
E mi riporta ai nostri tempi. È come se scende un velo pietoso. La superficialità, il ripetere con la bocca la funzione, il rito, ma non c’è Corposità. Non c’è. Il cogliere tutta la pochezza della Fede dei nostri tempi. Colgo questa Fede fatta di Coscienza e non fatta di Calore, fatta di Cuore. Fatta di Anima.
15 > “ma per lasciarGli in Dono il mio Corpo, il mio Sangue, che fosse il Frutto di Sazietà Eterna per l’Anima, Unico suo Cibo e Bevanda” : Gesù ci invita a ridare il Giusto Peso, la Giusta Importanza a quel Sacramento. Se ognuno di noi capisse che
nutrire la nostra Anima,
dissetare la nostra Anima
è un ricolmare anche il nostro Corpo,
è un irradiarlo Interiormente.
Quanto sarebbe più Bello l’Uomo! Quanto sarebbe più poca la cattiveria, le malattie, la fame, le disgrazie, il peccato, le tentazioni: tutte cose che ora sono in sovrabbondanza, ma per la nostra aridità interiore.
Assumiamoci tutte le nostre responsabilità. Siamo gli unici responsabili dei nostri mali.
16 > “Quel condividere con il mio traditore l’Amore, il Perdono, l’Invito a sedere al mio Tavolo, per essere Mano Tesa fino alla fine” :
GESÙ SI SAZIAVA DELL’AMORE DI DIO,
era ricolmo d’Amore
e l’Amore ha cancellato ogni male,
che Gli si presentava,
trasformandolo in Mano Tesa,
in Speranza,
in Compassione.
Lui, Uomo, eppure coglieva quella piccolezza del suo Fratello e la rendeva Grandezza nell’Amore, per far nascere il Perdono.
Non ci si circonda solo di Amici, che a volte sono solo apparenza, ma se anche un nemico vuole entrare a far parte del tuo Banchetto, accogli il diverso, aiutalo, aprigli le porte della Speranza.
Il crescere in Comunione apre tutte le vie e anche lui sarà invitato a seguire la Via Giusta.
È la Gioia più gradita al Signore:
la Pecorella Smarrita,
che torna all’Ovile.
Non si nasce malvagi, lo si può diventare. Ed è per questo che si può ritornare alla Nascita e ricominciare, perché siamo Tutti Frutti del Pensiero di Dio.
17 > “Non si combatte il male con il male, ma lo si combatte con l’Amore fino in fondo, accogliendo anche le conseguenze di un tradimento, purchè porti Frutti” : se nel Corso della nostra Vita siamo vittima di qualche ingiustizia, di qualche cattiveria, di qualche sofferenza, non partire mai dall’odio. Non costruisce.
PARTIRE SEMPRE DALL’AMORE
che guarisce ogni male.
E Gesù sia sempre Presente in noi,
con la sua Vita,
il suo Esempio
e il suo Amore.
18 > “E il mio Frutto era Gradito al Padre mio, perché il suo Popolo avesse Insegnamenti di un Amore Vero” : tutto ciò che è stato di Insegnamento attraverso Gesù è stato Tutto Giusto e Santo, perché racchiude Tutta l’Eternità di ogni Tempo e di ogni Figlio. Non esiste ieri, oggi, domani. Esiste il Presente, ciò che vivi.
E Ciò che ha vissuto Gesù è sempre Presente nella vita di ognuno di noi. È sempre un Riferimento Vivo, Attuale. Di oggi. Né di ieri. Né di domani. Non c’è giorno che tu non possa fare riferimento a quella Verità Eterna: il Vangelo e la Bibbia,
19 > “l’Amore che ti induce ad Amare Incondizionatamente sia chi ti ama, sia chi ti odia. È la Legge dell’Amore Puro, del Perdono. E così sia”:
Gesù: “Ama il Prossimo tuo come te stesso.
Ama Dio,
come Io ho amato voi.
Amatevi gli Uni gli Altri,
come Io ho amato voi”.
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